Mons. {u\eppi De Piro

 

 

 

 

Benefi~~ju Navarra

 

 

Mill-Postulazzjoni

Sant’Agata

Rabat


 

 

 

Nota dei Concorrenti nel Beneficio di G. P. R. appelluto de San Antonio

 

In quale stato si trova il processo di questo beneficio.

 


 

Malta

 

Eminenza,

 

Remittatur

ad S.c. Concilii

 

In un concorso pel conseguimento di un beneficio di giuspatronato laicale appellato di Sant' Antonio fondato in questa Diocesi di Malta, e' comparso tra altri il Signor Roberto Stagno Navarra, il quale, non essendo Chierico, si fece provvedere delle lettere testimoniali.  Come ivi e' dichiarato, costui nacque il 13 febbrajo 1869, talche' al presente egli e' dell' eta' di quarantacinque anni compiti, ed intanto non ha mai mostrato inclinazione alla carriera ecclesiatica; anzi insin da lungo tempo ha ottenuto la licenza di procuratore legale ed e' tutto occupato nell' esercizio di tale professione.  Inoltre le surriferite lettere testimoniali gli furono rilasciate il 19 Aprile 1909 e fin' oggi egli non si e' curato neppure di portare l'abito clericale, avendo continuato ugualmente come prima lo esercizio della sua professione, nonostante l'intimazione fatta dal nostro Reverendissimo Vescovo Diocesano di dover tutt' i Chierici collocarsi in Seminario per l' opportuna educazione ed istruzione ecclesiastica a tenore delle disposizioni emanate proposito dalla Sacra Congregazione Concistoriale.

 

Or tutto cio' fa dubitare che questo Monsignor Vescovo non fosse sufficientemente informato nel rilasciare le predette lettere testimoniali, e in ogni evento fa decadere il possessore di esse dai loro effetti.  Pertanto a nome del mio cliente, il Revmo Mons: Canonico Coadjutore Decano Giuseppe dei Marchesi De Piro D'Amico, uno dei concorrenti al suddetto beneficio, sono a pregare l' Eminenza Vostra a voler dare l'opportuno provvedimento perche' il sunnominato Signor Roberto Stagno Navarra non possa prevalersi delle anzidette lettere testimoniali nel concorso surriferito.

 

Siccome poi, il processo di questo si trova bene avanzato, mi permetto di chiedere all'Eminenza Vostra un po' di sollecitudine nel provvedere sulla premessa preghiera.

 

Intanto, riverendola con tutto ossequio, mi rassegno

 

Suo Devmo Servitore

Avo G. Caruana Mamo

 

-----


 

 

De Piro

Sospesa

 

Rescritto

del 14 Luglio 1926

eseguito il 18 Agosto stesso anno

 

Sospeso 1928

 

Non potra' ottenersi nulla.

 

V. Nota 6/1926 Sebastiani

 

 

... la Relazione in data di oggi - mi consegni all’ove

S. V.

 

Meglio mettere Prot autent

 

Sospeso V

 

  

 

 

 

 A Sua Ecc: Revma

Mons: Don Pietro Pace D. D.,

Arcivescovo di Rodi e Vescovo di Malta.

ecc          ecc          ecc

 

Ricorso del Nob: Sac: Giuseppe dei Marchesi De Piro D'Amico.

 

Rappresenta col dovuto ossequio:

Che nell' immane disastro, onde il 28 decembre ultimo passato fu distrutta tutta Messina, disgraziatamente perdette la vita il Nobile Gugliemo dei Conti Stagno Navarra Muscati, il quale vi risiedeva con suo padre, il Conte Giuseppe Stagno Navarra Muscati, come dal l'alligato doc. A;

 

Che, conseguentemente, e' divenuto vacante il beneficio di giuspatronato, laicale fondato dalla pia Donna Gusmana Navarra per atto del 25 agosto 1675 presso Notar Nicola Allegretto, appellato "Abbazia di Sant' Antonio" con vocazione passiva dei discendenti da Federico Falzon, figlio di sua sorella Scolastica, e gia' posseduto dal predetto Nobile Guglielmo Stagno Navarra Muscati;

 

---------in margin of page 1 of document---------

M.  nel Curia providiat, et interim expediantur

E dicta

Datum Vallettae die 20 Februarii 1909

P. Arch. Epis.

--------------------------------------------------------

Che l'esponente, essendo compreso in detta linea preferita dalla detta fondatrice, come dall' ollegato schizzo genealogico, e' compreso in detta vocazione e conseguentemente "jure proprio" intitolato al godimento del suddetto beneficio;

 

Pertanto umilmente chiede, che "servatis servantis", gli venga dall' Ecc: Vostra Revma. conferita la canonica istituzione nel beneficio medesimo ad ogni fine ed effetto di Diritto.

 

Avo. G. Caruana Mamo

Emle. Gera ..L.

 

Presentato da Avvto Gera ..L. con un documento ed albero genealogico non giustificato il di 20 Febbraio 1909

Can. S.M. Camilleri

Cancelliere

 

 

  


 

               Giov: Cumbo

                   con

               Cornelia Navarra

    ________________l___________________

    l                                  l

Scolastica                    Gusmana Carmela Navarra

   con                           (fondatrice)

Matteolo Falzon

    l

Federico Falzon

   con

Lucrezia Gauci

    l

Teresa Falzon

   con

Salv: ...

    l

P.P. D

   con

Paola D'Amico Inguanez

    l

Lucrezia D.

   con

Pasqle. Sciberras

    l

C. Sciberras

   con

Geronima ...

    l

Pasqle. Sciberras

   con

Rosolea D'Amico

    l

Gerolamo Sciberras

   con

Carmelo De Piro

    l

Aless. De Piro D'Amico

   con

Orsola Agius

    l

Sac. Gius: De Piro D'Amico

 

 

 


 

In virtu' della presente privata scrittura, da valere quale atto pubblico, il sottoscritto reverendissimo Monsignor Canonico Capitolare Dottor Alfredo Mifsud, quale speciale mandatorio dell' illustrissimo e Nobile Sir Gerald Bologna Bonnici Strickland, Conte della Catena, attuale Governatore di Western Australia, costituito per atti del Notaro Francesco Schembri Zarb ventitre Maggio 1902, nomina il Nobile molto reverendo Signor Sacedote Giuseppe dei Marchesi De Piro D'Amico, per Alessandro, nato in Notabile e residente in Crendi, all' abbazia di Sant' Antonio vacata per morte del Nobile Guglielmo Stagno Navarra, ed alla quale il deto De Piro D'Amico e anche passivamente erede.  Questa nomina si fa per tutti e con tutti diritti che ha e puo' avere il detto Sir Gerald Bologna Bonnici  Strickland e perche' il nominato Don Giuseppe De Piro D'Amico --, occorrendo, la Canonica Istituzione dall' autorita' Ecclesiastica competente, alla quale lo si presenta.

 

------

 

Notabile - 4 Luglio 1909

Alfredo Can Mifsud

 

Il suddetto reverendissimo Monsignor Canonico Capitolare dottor Alfredo Mifsud, figlio dell  fu Giudice di sua Maesta' detta Pasquale, nato in Valletta e residente in Notabile, a me Notaro sottoscritto seguito, per me in mia presenza dei sottoscritti testimoni Lorenzo Gatt, Maestro di Musica, per Giovan Battista, ed Antonio Formosa, in comm.., per Francesco anche residente nel Rabat di Notabile - qui il di suddetto

 

Lorenzo Gatt

Antonio Formosa

Paolo Vassallo Notaro Pubblico Maltese

 

 

------

 

 

La Gran Curia Vescovile di Malta ad istanza del Nobile Sacte. D. Giuseppe dei Marchesi De Piro D' Amico avvisa, che per morte del Nobile Guglielmo dei Conti Stagno Navarra Muscati, avvenuto il 28 Dicembre 1908 e' vacato il Beneficio di G. P. L. appellato "Abbazia di Sant Antonio" fondato dalla pia Donna Gusmana Navarra, per atti Notare Nicola Allegritto 25 Agosto 1675.

 

Pertanto tutti coloro i quali credessero avenne dritto o pretesione, pretensione, presentarono in questa Curia nel termine voluto dai Sacri Canoni tali loro dritti o pretensioni, altrimenti, trascorso il detto termine, si procedera innanzi sev: sev: alla istituzione canonica come di legge

 

Dato dalla Gr. Curia sud il 17 marzo 1909

S. Can. Grech Vic. Gen.

 

Can. S. M. Camilleri

Cancelliere

 

 

----------------


 

Adi 20 Marzo 1909

 

Attesto io sottoscritto d' aver il di 17 corrente personalmente affisso all' Ingresso di questa Curia, ed alla Porta della Cattedrale Chiesa di S. Giovanni copia legale del prossimo Editto

 

C... Bonello

 

 

 

 

Adi 20 Marzo 1909

 

Attesto io sottoscritto d' aver jeri personalmente consegnato al Revmo Mgr Can. Teo. Antonio Cordina Pro Vicario di Notabile ed al molto Rev: Parroco del Rabato copia legale del prossimo editto per esser affisse nelle rispettive Chiese Cattedrale e Parrocchiale del Rabato

 

Giov. Camilleri

 

 

 

 

 


 

A Sua Eccellenza Reverendissima

Mons. Pietro Pace D.D.

Arcivescovo Vescovo

tc      tc      tc

 

Umile Ricorso del Sac. Paolo Zammit procuratore del Vendo Altare di S. Giuseppe eretto nella Chiesa da Parrocchiale della Gudia.

 

Espone riverentemente,

Che il fu Sig. Conte Stagno Navarra Muscati fu debitore verso detto altare di un capitale di quattro cento scudi, del quale fino il 1906 regolarmente pagava i lucri.

 

Che essendo morto detto Conte nella terribile Catastrofe di Messina, gli eredi moltissimi di numero stanno per dividere fra loro un capitale di L 400 sterline depositato  dall' ultimo procuratore Gio. Pio De Piro.

Pertanto siccome c'e' bisogno di presto rimedio per salvare detto capitale ipotecato, l'oratore prega l'Eccellenza Vostra Reverendissima a dargli il permesso di usar tutti gli opportuni rimedi, e occorendo il bisogno anche di inventare una lite contro detti eredi per il ricupero di detto capitale.

 

E della grazia

Sac. Paolo Zammit

15 Febbraio 1910

Presentato il di 15 Febbraio 1910

Sac. Franc. Vella

 

 

-------

 

Attentis cap.. fiat ut petitur

Datum in M. Curia Episcopali Meliten die 15 Februari 1910

Aloisius Can Theol Attard

Vicegerentis Vic. Gen.

 

  

 

 


 

Nella Gran Curia Vescovile

di Malta

 

Ricorso di Vincenzo Sapiano del Rabato

 

Espone riverentemente.

 

Che egli desidera avere in enfiteusi temporanea la casa sita al Rabato con porte per Strada San Paolo No 39 e 40, No 3 e 25 in Piazza della Chiesa Parrochiale e No 1 del Vicolo primo di Strada San Paolo - formante parte dell' abbazia di Sant' Antonio attualmente posseduta dall' illustrissimo e reverendissimo Monsignor Don Giuseppe De Piro.

 

Che se detta casa verra a lui concessa come sopra egli si obbliga in sin da ora di fare delle migloirie e dei beneficati per un valore di L 250 -

 

Pertanto l'esponente chiede riverentemente che il prelodato monsignor De Piro venga autorizzato a concedergli in enfiteusi la suddetta casa ad un annuo canone da essere stabilito da un Perito da nominarsi a tale oggetto e per un tempo da fissarsi.

 

Mg. Sapiano

 

 

------------------ note on the side --------------

Al Revmo. Mons. Canco. Dec. Coad. Giuseppe De Piro per riferire

Dato in Valletta il 20 Gennaio 1920

+ Maurus O.S.B.

 

Arch. Epis. Melit.

-------------------------------------------------------

 

 

 

 

Presentato dal ricorrente il di 20 Gennajo 1920

Sac. P. Vella Mangion Cancelliere

 

Gran Curia Vescovile di Malta

A Giovanni Camilleri Alario

 

D'ordine di questa Gran Curia, consignerate all' Illmo e Revmo Mons. Canco Dec. Coad. Giuseppe De Piro copia legale del prossimo ricorso presentato in questa Curia da Vincenzo Sapiano, e prefiggerata al medesimo il termine di giorni otto (8) per riferire a questa Curia, circa il contenuto in detto ricorso.

 

Ed eseguito riferirete.

Dato il di 19 Febbrajo 1920

Sac. P. Vella Mangion

Cancelliere

 

Dilata -

Vallettae di 25 Febr. 1921

+ Mauro O.S.B.

Arciv. Vesc. di Malta

 

 

 

--------------note in margin-----------

Nominiamo il Perito Sig. Emmanuele Borg per determinare il canone dello stabile di che, per un' enfiteusi di 99 anni, e per stabilirne le condizioni.

Dato in Valletta il 3 Marzo 1920

+ Maurus O.S.B.

Arch. Epis. Melit.

-----------------------------------------

 

 

 

 


 

Molto Rev: Monsignore,

 

Le faccio memoria per le copie seguenti della Relazione del Perito e dell'Avviso degli editti ringraziandola anticipamente

f Antonio Fenech

Paolo Bugeia

28/8/22

 

 

---------------------------

 

 

 

In vigor del presente si fa noto e manifesto che l'Illmo e Revmo Mons. Can. Decano Coadj. Don Giuseppe dei Marchesi De Piro, quale Rettore dell'Abbazia di Sant Antonio, e' sul punto di concedere in enfiteusi per anni novantanove (99) il luogo di case posto al Rabato della Notabile, con porta per Strada San Paolo ai Nri 39 e 40, per Piazza della Chiesa Parrocchiale ai Nri 3 e 25 e per Vicolo I di Strada San Paolo al No 1, spettante alla suddetta Abbazia, descritto dal Perito Architetto Emmanuele Borg, con sua relazione del 29 Settembre 1920.

 

Pertanto tutti coloro i quali volessero avere in enfiteusi  temporanea per novantanove (99) anni il luogo di case suddetto, dovranno presentare fino al 20 novembre p.v. le loro offerte, chiuse e suggellate, al sottoscritto cancelliere di questa Gran Curia, presso il quale si trovano, ossensibili , le condizioni e la relazione suddetta.

 

E' riservato il diritto di accettare o di rifiutare qualunque offerta.

 

Dato dalla Gran Curia Vescovile di Malta, il di 20 Ottobre 1920.

 

+ f. A. Portelli O.P.

Ves. del Vic. Gen dec

 

Sac. P. Vella Mangion

Cancelliere

 

 

Certifico di aver affiso all' ingresso di questa Curia copia legale del'prossimo Editto.  Nonche consegnato un' altra copia al Molto Rev Sigr. Parroco di Rabato per essere affissa nella sua Chiesa Parrochiale

 

Oggi il di 22 Ottobre 1920

Giov. Camilleri

 

 

 

 

 


 

M. Rev. Sigr. Parroco del Rabato,

 

Compiacciasi V. S. M. Revd. a pubblicare in codesta Sua Pieve, in tre Domeniche consecutive, infra missarum solemnia, che l' Illmo e Revmo Mons. Can. Decano  Coadj. Don Giuseppe dei Marchesi De Piro, quale Rettore dell'Abbazia di Sant Antonio, e' sul punto di concedere in enfiteusi per anni novantanove (99) il luogo di case posto al Rabato della Notabile, con posta per Str. San Paolo ai Nri. 39 e 40, per Piazza della Chiesa Parrochiale ai Nri. 3 e 25 e per Vicolo I di Strada San Paolo al Nro 1, spettante alla suddetta Abbazia, descritto dal Perito Architetto Emmanuele Borg, con sua relazione del 29 Settembre 1920.

 

Pertanto, tutti coloro i quali volessero avere in enfiteusi temporanea per novantanove (99) anni il luogo di case suddetto dovranno presentare, fino  al 20 novembre p.v. le loro offerte, chiuse e suggellate, al sottoscritto cancelliere di questa Gran Curia, presso il quale si trovano, ossensibili , le condizioni e la relazione suddetta.

 

E' riservato il diritto di accettare o di rifutare qualunque offerta.

 

Dopo eseguite le suddette pubblicazioni la S. V. M. Revda si compiacera' rimettermi la presente, col relativo attestato delle seguite pubblicazioni.

 

Dato dalla S. Curia Vescovile

di Malta, il di 20 Ottobre 1920

 

Sac. P. Vella Mangion

Cancelliere

 

1 pubbl  24-10-20

2 pubbl  31-10-20

3 pubbl   7-11-20

 

D. Sammut Parocco

 

 

 

 


 

Il suddetto avviso e' stato pubblicato diverse volte nel "Malta" dal 20 Ottobre al 19 Novembre 1920

23/11/20

Matteo German

Amministratore del "Malta"

 

  

 


 

Il di 19 Novembre 1920

 

Io qui sottoscritto offro per l'annuo canone temporaneo del corpo di beni siti al Rabato in Strada San Paolo cantonata con Vicolo Primo e cantonata pure con Piazza della Chiesa Parrochiale di San Paolo Fuor Le Mura la somma di lire sterline tredici, e di fare nel suddetto corpo di beni nei primi cinque anni un beneficato non minore di lire sterline due cento settanta.

 

Antonio Galea

 

No 9 Strada Nuova in Via Boschetto Rabato

Malta

 

Nipote di Michele Borg delle terre tal-Farok.

 

 

 

  


 

18 Novembre 1920

Rabato


Il Maestro Muratore

 

Vincenzo Sapiano, desidera di acquistare gli stabili dell'Abazia di S. Antonio situati nella Piazza Parrochiale del Rabato in enfiteusi temporanea come risulta il ricorso da lui presentato il primo alla Gran Curia Vescovile, percio' offre il prezzo per suddetto canone lire sterline venti (L20) all’anno ed un beneficato di trecento lire sterline (L 300)

 

Vincenzo Sapiano

30, Sda S. Pubblio

Rabato

 

 

Molto Rev.

Sac. Paolo Vella Mangion D. D.

Cancelliere

 

 

 


 

 

10 Gennajo 1921

 

Colla presente scrittura io sottoscritto dichiaro che accetto gli enfiteusi temporanei (99) degli stabili del Abazia di S. Antonio del Rabato col prezzo di L 20..10. l'anno e accetto pure le condizioni scritti nel rapporto del Perito Emmanuele Borg.

 

Giuseppe Sapiano

 

 

  

 


 

103 Sda. Vescovo

Valletta

27 Dic: 1920

 

A Giuseppe Sapiano.

 

Riguardo l'enfiteusi della Casa al Rabato mio fratello approva che la prendiate voi al prezzo convenuto i.e. L 20 in annuo canone e L 300 beneficati.  Cosiche potrete portarvi alla Curia perche il vostro nome venga registrato.

 

Saluti

 

Barone De Piro D'Amico

 

 

 

 

 

 

Nostro Concilio Administrationis ut Nobis referat.

Datum in Vallettae die 10 Januarii 1921

+ Maurua O.S.B. Arch. Epis. Melit.

 

 

 

 

 

 

Canc    1-6

att.       -8

Al.II     1-8

            3/10

pagata oggi 5-4-20

Sapiano Vincenzo

Enfiteusi temporaneo

 

 

 

Nella Gran Curia Vescovile di Malta

 

Il sottoscritto ottemperando all'Ordine della Gran Curia Vescovile, del 19 Febbraio 1920, riguardante il ricorso presentato da Vincenzo Sapiano del Rabato, il 20 gennaio 1920, nel quale viene richiesto in enfiteusi il luogo di case sito al Rabato ed appartenente all' Abbazia Sant' Antonio; e' nel dovere di riferire che egli accoglie in massima la detta domanda perche l' enfiteusi sia limitata a novantanove (99) anni, riservandosi inoltre il diritto di rifuitare la relazione del ferito quante volte non tornera' vantaggiosa.

 

Decano Coad. G. De Piro Navarra

Abbate di Sant’ Antonio

 

27 Febbraio 1920


 

Rappaorto e Stima

 

Nella Gran Curia

Vescovile di Malta

 

 

Relazione dell' infrascritta Perito Architetto, ed Agrimensore.

 

 

Espone riverentemente,

 

Che in virtu' di decreto dato da questa Gran Curia Vescovile, il di 3 Marzo 1920, l' esponente fu nominato nella Sua qualita' di Perito Architetto ed Agrimensore, all'oggetto di determinare il canone temporaneo nonche' di stabilire le rispettive condizioni, che il luogo di case, posto al Rabato della Notabile con porte per Strada San Paolo  ai Nri. 39 e 40, per Piazza della Chiesa

                                       E.B.

Parrocchiale ai Nri 3 & 25 e per Vicolo I di Strada S. Paolo al No 1, potrebbe, produrre, qualcosa la stessa corpo di beni venise concessa in enfiteusi temporanea per anni novantanove (99)

 

In disimpegno del quale incarico, dopo prese le necessarie misure ed informazioni e fatti gli opportuni scalcoli, l'esponente ha l'onore di rilevare, che il luogo di case in parola, si forma di cinque stabili che si affittano separatamente, come sono descritti nei segeunti paragrafi, e non gia' di quattro immobili, come sono indicati nel ricorso presentato in detta Gran Curia, il di 2 Gennajo 1920, da Vincenzo Sapiano del Rabato, il quale corpo di beni appartiene all'Abbazia Sant'Antonio, attualmente posseduta dalla Illmo e Revmo Mons. Decano Coad: Giuseppe De Piro Navarra.

 

Paragrafo 1o

 

La stabile posto al Rabato della Notabile, in Strada San Paolo, con porta segnata col No 39, augolo con Piazza della Chiesa Parrochiale, e' una casa a due Piani, cioe' Pianterreno e Piano Nobile, le commodita' di cui, sono in parte sovrapposte a quella degli stabili indicati ai para:- 2o, 3o, 4o di questo rapporto.

 

Il pianterreno consta di commodita' situate a livelli piu' alti di quelli delle strade adjacenti, le quali si formano di una spaziosa intrata con porta per Strada San Paolo, segnata col No 39; due stanze a sinistra di detta entrata, una adibita ad uso di bottega, con finestra e porta marcata col No 3 verso Piazza della Chiesa Parrocchiale rispettivamente; stanza in fondo all'entrata con scala pel Piano Nobile, la quale e' enimita da una ringhiera di balaustre; cortile retroposta, avente un gabinetto in legno col bacile per cesso; altra piccola stanza accesibile da sotto le scale, con finestra per la stessa Piazza e con piccolo gabinetto in legno ad uso di cucina.

 

Salendo le scale, che sono illuminate da tre finestre verso Piazza della Chiesa Parrochiale, si perviene nel Piano Nobile, in una spaziosa stanza con due finestre pel cortile e con porta per un terrazzino; sala sovrastante alla entrata con due gabinetti e con balcone di legno coperta verso Strada San Paolo; altre tre stanze con finestra ciascuna per Strada San Paolo.

 

Le terrazza delle descritte commodita' sono inaccessibili, ora le stesse sono accessibili dal  Mezzanino descritto al para 5o di questo rapporto.

 

Paragrafo 2o

 

Lo stabile posto al No 40, di Strada San Paolo, Rabato, Notabile, consta di una sola stanza ad uso di bottega, con due armadi praticati nello spessore del muro, e di una cantina, consistente in un altra stanza sottostante a questa con in fondo una branca di scale, che da pel Mezzanino segnata col No 1 di Vicolo I e descritto al para: 5o di questo rapporto, l'accesso di cui e' attualmente anurato; altro ambiente sottostante all' entrata dello stabile No 39 di Strada San Paolo, descritto al para: precedente.

 

 

Paragrafo 3o

 

Lo stabile posto al Rabato della Notabile, in Piazza della Chiesa Parrochiale, con porta segnata col No 37, altre volte col No25, consta di un solo ambiente sottoposto in parte alle commodita' della casa descritta al paragrafo 1o di questo rapporto.

 

 

Paragrafo 4o

 

Lo stabile posto al Rabato della Notabile, in Piazza della Chiesa Parrocchiale, con porta segnata col No 38, si forma di commodita' sottoposte a quelle della casa gia' descritta al para: 1o di questo rapporto, le quali consistono di un' entrata; un sottoscala; una stanza con finestra munita da una inferriata verso la strada; un ambiente in fondo alla stessa con finestra ferrata per Strada San Paolo; altre due stanze oscure.

 

 

Paragrafo 5o

 

L'immobile posto al Rabato della Notabile, in Vicolo I angolo con Strada San Paolo, con porta segnata col No 1, e' un Mezzanino a due Piani, cioe', Pianterreno e Pian Superiore, le commodita' di cui al Pianterreno si formano di una stanza, che serve d'ingresso.  Sovrastante a parte delle commodita' del fondo vicino al No 40 di Strada San Paolo; passaggio coperto; cucina in fondo sovrastante a proprieta' aliena, avente un letto di focolare ed illuminata da due porte, che danno pel cortile; piccolo cortile con bacile per cesso scoperto, sovrastante alle commodita' dello stabile al No 37 di Piazza della Chiesa Parrochiale, descritta al para: 3o; sul ambiente contenete una scala a Lumaca, che comunica questo piano col piano superiore e con quello delle terrazza.

 

Il Piano Superiore si forma di un gabinetto; stanza con finestra per Vicolo I; altra stanza  sovrastante alla camera da bottega al No 40 di Strada San Paolo, con finestra per la stessa Strada; terrazza sovrastante alla cucina.  Le scale continuano per le terrazze di tutti gli stabili descritti nei precedenti paragrafi.

 

 

I fondi descritti ai para: 1o, 2o, 3o, 4o, e 5o, di questo rapporto, considerati come un solo fondo, confinano da Tramontana, in parte con Vicolo 1o ed in parte colla proprieta' di Carmela Sant; da Mezzodi con Piazza della Chiesa Parrochiale; da Levante con Strada San Paolo e da Ponente con beni di altri proprietari.

 

Laonde in vista del premesso e dopo tenuto conto della centrale posizione, in cui e' situato il luogo di casse in parola; della sua consistenza e distribuzione delle pianta del fabbricato molto vantaggiosa, con tre facciate pel la strada pubblica; della qualita' della fabbrica e stato dei Legnami; della quota annua di manutenzione e ammortizzazione della spesa da essere incorsa nel fondo in parola dal futuro enfiteuta in migliorie e beneficati; dell'epoca presente che non e' affatto propizia per l' erezione di fabbriche, e di tutte le circostanze intrinsiche ed estrinsiche relative al caso in parola, l' esponente e' in grado di stabilire che l'intero fondo consistente nei cinque stabili descritti ai para: 1o, 2o, 3o, 4o, e 5o, considerati come un solo immobile, dovendosi concedere in enfiteusi temporanea per anni novantanove (99), meriterebbe per annuo canone lire sterline dieci-otto e scellini dieci, sive L 18.10.0, con questo pero' che per la garanzia del canone, una somma non minore di Lire sterline duecentocinquanta, cioe', L 250.0.0 dovra'essere spesa in migliorie e beneficati edilizie in detto fondo dal detto futuro enfiteuta entro i primi cinque anni dalla data della concessione, in guisa che tutti i lavori verranno eseguiti secondo i migliori dettami dell'arte e condotti sotto la direzione di un Perito Architetto giusto l'Ordinanza XIV del 1919.

 

Tanto il sottoscritto si onora umilmente sottomettere al supremo giudizio di questa Gran Curia Vescovile, in adempiamento dell'incarico affidatogli.

 

[signiture] Borg P.A.A.

29 Settembre 1920

 

 


 

29 Settembre 1920

 

Comparisce Emmanuele Borg P.A.A., con giuramento conferma la presente relazione e stima.

 

Sac. P. Vella Mangion

Cancelliere

 

 


 

Nella Gran Curia Vescovile di Malta

 

Ricorso del Canonico Capitolare Monsignor Giuseppe dei Marchesi De Piro.

 

Riverentemente Espone,

 

Che egli e' l'attuale Superiore della Pia Unione ossia Congregazione conosciuta come la "Compagnia di San Paolo"

eretta con decreto Diocesano del di 14 Novembre 1921.

 

Che egli desidera donare alla stessa Pia Opera la Clausura denominata ta’ Sant' Agata posta al Rabato, in contrada del Hal Bajada e nella strada portante lo stesso nome,- clausura della capacita di circa sette tumoli ed attigua alla Chiesa di Sant Agata nel Rabato dovendo pero' tale donazione avere effetto dal piano in cui la detta Pia Opera sara' autorizzata dal governo a ritenere il detto fondo.

 

L'esponente pertanto nuovamente chiede

i.   che Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Vescovo si degni approvare la detta donazione

ii.  che venga nominata una persona a rappresentare la detta Pia Opera nell' atto di donazione ed accettare le donazione medesima de pesi sotto la condizione suddetta.

 

... Pullicino

avvocato

 

 

---------in margin ----------

Servatis servandis et visis videndis ad probamus, et interia ad effectum de quo in precibus delegamus Datum

Josephum Doublesin, quondam Georgii.

Datum Vallettae die 17 Januarii 1922

+ fr. A. Portelli O.P.

Ep. ... Sac. Gen. ...

 

 

 

 


 

Nella Gran Curia Vescovile di Malta

 

Umile ricorso di Vincenzo Sapiano

Espone riverentemente:-

 

Che, dietro ricorso (No 65/1920) dell'esponente del 20 gennaio del 1920, con editti pubblicati la prima volta il 20 ottobre 1920 vennero chieste offerti per la concesioni in enfiteusi di un luogo di casa in Rabato avente parte su Piazza Parrochiale numeri tre (3) e venticinque (25), Strada San Paolo numeri trenta nove (39) e quaranta (40), e Vicolo Primo di detta strada numero uno (1), di pertinenza dell'Abbazia di Sant Antonio di cui e' Rettore l'illustrissimo e  Reverendissimo Monsignor Canonico Decano Don Giuseppe De Piro: stimata tale enfiteusi dal Perito Architetto Emmanuele Borg, giusta suo rapporto giurimentato del 29 Settembre 1920, dover aver per canone lire sterline diciotto e scellini dieci (L 18.10.0) l'anno con dover l'enfiteusi eragar in migliorie lire sterline duecento cinquanta (L 250.0.0);

 

Che, scaduto il termine per la ricezione di offerti le migliori due rucevuti l'una dall'esponente  Vincenzo Sapiano e l'altra da Antonio Fenech vennero aggiudicati uguali, benche', mentre Fenech affri soltanto lire sterline dicotto e scellini dieci (œ 18.10.0) di canone con obbligo di erogare in beneficati lire sterline tre cento cinquanta (œ 350.0.0), l'esponente Vincenzo Sapiano offri un canone di lire sterline venti (œ 20.0.0) obbligandosi di eragare in beneficati lire sterline     (L 300.0.0);

 

Che dopo cio' i due offerenti vennero chiesti di aumentare la rispettiva offerta, al che lo esponente Vincenzo Sapiano annui aumentando il canone gia' offerto di dieci scellini l'anno, mentre Antonio Fenech vicuso di fare un offerta migliore;

 

Che in atto di offrire il suddetto aumento l'esponente venne informato dal Cancelliere della Curia che tale sua offerta, essendo la migliore e di molto superiore alla stima, lo intitolava ad avere l'enfiteusi, ed, in vista di correzza morale, gli si presento il conto del perito per la stima gia' menzionata che egli volentieri soddifici;

 

Nro Consilio administrationis ut referat

Datum Vallettae di 14 Dec. 1921

+ Maurus O.S.B. Arch. Epis. Melit.

 

Che attise le esposte circostanze del caso il Nobile Barone De Piro in data del 27 decembre 1920 scrisse quale procuratore di suo fratello Reverendissimo Monsignor Canonico Decano, una nota (annessa all'incartamento) accetante l'offerta dell'esponente come aumentata;

 

Che, sebbene il canone annuo offerto dall'esponente oltrepassasse quello fissato nella stima in piu' del dieci per cento (10%) e la somma che si era esibito di ergare superasse quella della stima in venti per cento (20%), Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Arcivescovo, prevalendosi della solita clausola apposta negli editti, a di 25 febbraio 1921 decreto' che non si dovesse accettare alcuna delle due offerte, bensi aspettare tempi migliori;

 

Che con ricorso del 20 giugno 1921 l’essponente aveva cercato di far mutare tale decisione mediante l’offerta aumento del canone a lire sterline vent’una (L 21.0.0)

 

Che verso la fine di Novembre scorso lo esponente venne con sua grande sorpresa, a sapere che una nuova offerta, a sua insaputa, fatta dal predetto Antonio Fenech il 26 agosto 1921 era stata accettata con decreto del 19 novembre 1921;

 

Che l'esponente e' pertanto a confermare con suo giuramento i fatti qui esposti, e, all'occorenza, potra' indicare persone ben note le quali potranno ribadire la sua credibilita';

 

Che, in vista della sua pronta adesione a tutte le domande rivoltegli, relativi cioe' all'aumento dell'offerta da lui fatta in primo luogo e al pagamento delle spese, sottomette umilmente che il decreto del 19 novembre 1921  non pare essere stato conforme ad eguita', specialmente quando si consideri che la sua offerta sorpassasse nel percentaggio considerevole gia' menzionato la stima peritale;

 

Che, avendo il decreto del 25 febbraio 1921 posposta la concessione enfiteutica a tempi migliori ed essendo passati sei (6) mesi tra il detto decreto e la suddetta offerta di Antonio Fenech del 26 agosto 1921, l'atteso il fatale difetto di notifica allo esponente della medesima offerta del di 26 agosto 1921, l'accettazione di quest ultima a suo umile parere, non e' conforme al Canone 1531, specialmente la' dove dispone "saltem nata reddatur (alienatio)"; ne' poi vi e' conforme allo spirito ed allo scopo - "res ei cancedatur gui ... obbulerit" - prova essendove che l'esponente Vincenzo Sapiano e' tutt'ora pronto ad offire condizioni  migliori di quelle offerte da Antonio Fenech.

 

L'esponente pertanto, riservandosi qualunque suo diritto di essere rimborsato di spese indebitamente eragate, riverentemente chiede che, prima la dichiarazione della nullita' del decreto del 19 novembre 1921, siano spediti nuovi editti per la concessione enfitueutica del luogo di case al Rabato in Piazza Parrochiale numeri tre e venticinque, Strada San Paolo numeri trentanove e quaranta, e Vicolo Primo  di essa strada numero uno, di cui e' parola.

 

E della grazia

L. Galea avoc.

 

Presentato dall' Avoc. L. Galea

il di 14 Dicembre 1921

Sac. P. Vella Mangion

Cancelliere

 

 

 

 


 

Sapiano Vincenzo

Provvedimento

 

 

 

Avendo col nostro Decreto del 19 Novembre 1921 approvato la Relazione dei Consiglio di Amministrazione, confermata un decisione capitolare del 17 Dicembre 1921;

 

Non avendo pero' il Rettore accettato le condzioni approvate con detto nostro Decreto;

 

Dichiariamo non essere luogo ad ulteriore provvedimento.

 

Dato in Valletta il di 14 Luglio 1922

+ Mauro O.S.B. Arciv. Vesc. di Malta.

 

 

 

 

Eccellenza Reverendissima

 

Il Barone Igino De Piro D'Amico quale procuratore del Beneficio eretto in San Paolo fuori le Mura della  Notabile, conosciuto col nome di Abbazia di S. Antonio delli Navarra, in oggi posseduto dal Decano coadiutare Mons: Giuseppe De Piro navarra espone riverentemente: che gli occorre fare delle spese straordinarie per verificare l'estinzione di diversi contratti d'enfiteusi per la terza generazione; che il beneficio e' aggravato da una pensione non indifferente, ammontante alla meta' delle rendite nette, verso la Contessa Palermo Navarra; e che pertanto domanda che sia autorizzato di contrattare un mutuo dalla Cassa delle Pie Amministrazioni  per Lire sterline cinquanta (œ 50), esistendosi pronto di presentare tutte le cauzioni richieste ed opportune e di estinguere il mutuo alla rata di Lire dieci (œ 10) per anno.

 

E della Grazia.

Barone De Piro D'Amico

 

Presentato dal riccorrente

il di 28 Febbraio 1919

Sac. P. Vella Mangion

Cancelliere

 

---------------- note in margin ----------------

Attentis relatis a Nostro Consiglio Administrationis non  expedire.  Datum Vallettae die 9 Aprilis 1919

+ Maurus O.S.B. Archiep. Epus. Melit.

---------------------------------------------------

 


 

Eccellenza Revma,

 

In ossequio al veneratore comando datoci pel Suo decreto del sei di questo mese sul prossimo ricorso dell'Illmo e Nobile Barone Igino De Piro D'Amico, quale procuratore del Benficio appellato "Abbazia di S.Antonis delli Navarra", ci pregiamo sottomettere all'Ecc: Vostra Revma. la nostra umile opinione che il ricorrente in detta qualita'  non sarebbe persona legittima a contrattare il mutuo da lui chiesto  senza uno speciale mandato del suo costituente, e che la domanda sia intempestiva, dacche' a giustificare lo stesso mutuo dovrebbe concorrere il vantaggio derivanterre al luogo pio, e un tale motivo di adesione da parte dell'Ordinario non puo' sussistere se non dopo compiuta l'indagine contemplata nel ricorso e considerato se e di quanto utilita' sia essa tornate agl' interessi del medesimo luogo pio, oltrecche' prima del compimento di detta indagine non si puo' determinare la spesa.

 

Tale nostra opinione in quanto alla intempestivita del chiesto mutuo trova conferma nella practica costantemente seguita in casi simile al presente.

 

Noi, per altro, ci rimettiamo con tutta deferenza al superiore giudizio della Ecc: vostra Revma della quale godiamo di rasisegnarci

 

Devmi sevitori

Can. S. M. Camilleri

D. G. Caruana Mamo

 

Dalla G. Curia

il 28 Marzo 1919

 

 

 

 

 

  


 

Nella Gran Curia Vescovile della Diocesi di Malta

 

A Sua Eccellenza Reverendissima

Mons: Dom Mauro Caruana, O.S.B.,

Vescovo di Malta, Arcivescovo di Rodi.

 

Ricorso di Antonio Fenech, sresidente al Rabato della Notabile.

 

Eccellenza Reverendissima,

Dietro tanti pubblicati regolamenti da questa Gran Curia, il Revmo Capitolo della Cattedrale con unanime decisione del 1o Novembre agguidicava al Ricorrente la enfiteusi del luogo di case posto al Rabato dello stabile NN.39 e 40 di Str. S. Paolo, e 3 e 25 di Piazza della Chiesa Parrochiale, di cui Monsignor Decano Giuseppe De Piro e' il Rettore, e cio' dopocche' il Consiglio di Amministrazione Diocesana, aveva constatato, in data  10 Ottobre 1921, che l'offerta del Ricorrente fatta era la migliore tra quelle presentati.  Di conseguenza l' E. V. R. con decreto 19 Novembre 1921 ordinanza l'effetuazione della concessione enfiteutica in parola a favore del Ricorrente; ma, non avendo Mons: De Piro prestato il suo consenso alla enfiteusi cosi autorizzata, l'E.V., sulle istanza ripetute del Ricorrente, in data 24 luglio 1922 decretaria "non farsi luogo ad ulteriori provvedimenti".

 

Il Riccorrente quindi conveniva in giudizio, dinanzi la Prim' Aula della Corte Civile di S.M., tanto Mons: De Piro che il Procuratore Fiscale di questa Curia, al fine di ottenere l'esecuzione della concessagli enfitesusi,ma pii motivi specificati nella sentenza del 18 Maggio 1923 vi rimaneva soccombente, sia nel merito sia nelle spese proprie e quelle incorse da Mons: De Piro; le quali come risulta da tasse legali, qui prodotti con animo di ritirarle dopo decretato il presente ricorso, ascendono insieme a œ 48-13-8.  Il Ricorrente, essendosi completamenti disinteressato di tale enfiteusi, a seguito delle tante difficolta' incontrate, non si e' appellato dalla accennata sentenza, ma vi interpose si un appello il dette Procuratore Fiscale, relativamente soltanto alle spese da lui patite nel giudizio, sulche la Corte di seconda istanza il 5 Novembre 1923 decidera sul rigetto, la condannava l'appellante al fragmento di tutte le spese.

 

Or da tutti i procedimenti svoltosi, si nel tribunale laico che in questa Curia, rimane positivamente assodato (cio' che del resto l'Avvocato Philip Pullicino aveva gia' precedentemente rilevato alla E. V. R. nella sua relazione) che se a norma dello stretto, diritto la tesi' assunta dal Ricorrente e' talora discutibile, non puo' tuttavia recarse in dubbio che egli e' assistito da buon diritto in equita e moralmente; dacche' e' provato irrefragibilmente di avere Mons: De Piro, il Rettore della Abbazia cui appartengono gli stabili suddetti, annuito in principio alla concessione in parola, ed in seguito acconsentito ancora alla offerta di Vincenzo Sapiano, ritenuta in tutto inferiore a quella fatta da Ricorrente.  Onde, alla scopo, non piu' ormai di procurarsi la detta concessione enfiteutica, ma di rimborsarsi delle spese guidiziarie, sopra indicate L 48-13-8 = e di tutt'altre spese incorse durante le procedure fatte in questa Curia, il Ricorrente, sicuro che il suo buon diritto deve trovare in fine un riconoscimento, qui o altrove, intende avanzare le opportune domande dinanzi le competenti Autorita' Ecclesiati che Superiori.  Tuttavia prima di fare cio', e di affrontare quindi nuove spese e quindi altri brighe, il Ricorrent osa rivolgersi alla E. V. R. perche' voglia colla sua autorita' e col senso atto di giustizia che l'anima interporsi al premesso effetto, o persuadendo il predolato Mons: De Piro al rimborso delle sopraddette spese al Ricorrente, o emettendo ordini al detto Economo di versare al Ricorrente l'importare di tali spese, senza preguidizio di quelle gia' dovutegli pel giudizio di appello.  E della Grazia ecc.

 

F. Caruana Gatto Av.                              

pel ricorrente Antonio Fenech.


 

Nella Gran Curia

Vescovile di Malta

 

Risposta di Monsignor Canonico Decano

Giuseppe de Marchesi De Piro Navarra

Rettore dell' Abbazia di Sant' Antonio

 

Espone riverentemente:-

 

1.  Che gli e' stato communicato un ricorso di Antonio Fenech del Rabato in cui prega Sua Eccellenza l'Ordinario a voler persuadere l'esponente a rifendere ad esso Fenech le spese che la Prim' Aula della Cato Civile di Sua Maesta' lo condanno' a sopportare nella oculenza del 18' maggio 1923 mi al "Fenech vs Mons De Piro".

 

2.  Che l'esponente non trova ragione perche' esso Fenech debba ottenere la rifusione di spese di una causa che la Corte ritenne istituita senza buon diritto una causa che cagiuno’ disturbo e perdita di tempo all'esponente per i quali non puo' ottenere e non intese mai ottenere riparagione.

 

L'esponente rileva ripettivamente che le domande contenute nel ricorso di Antonio Fenech mancano di qualsiasi fondamento vanno rigettate.

 

E. Vassallo

Avvocato

 

Presentato il di 9 Genn: 1924

Sac. Ant. Galea

Cancelliere

 

 

 

 

 

Presentato il di 30 Nov 1923

Mgr Can S. Schembri

 

Fenech Antonio

Prov: Incasso di spese

 

13 Febbraio 1924

Ho ritirato I documenti prodotti col presente ricorso.

 

F.Caruana Gatto Avvocato.

 

 

 


 

84

 

Beatissimo Padre

 

Il Canonico Decano Giuseppe De Piro della Diocesi di Malta prostrato al trono di V. Santita' umilmente espone:

 

Che egli e' l'attuale possessore dall'Abbazia di "S. Antonio delli Navarra" eretta nella Chiesa Parrocchiale di San Paolo fuori le Mura della Notabile;

 

Che nell' Atto della fondazione trovasi imposta una messa quotidiana;

 

Che essendo questa messa quotidiana ridotta il Signor Parroco della detta Parrocchia di San Paolo e il Signor Rettore del Colleggio della Grotta di San Paolo, nel 1910 durante la vacanza, avanzarono supplica all' Ordinario perche' provvedesse all' intero adempiamento di detta fondazione, e finche' e' a cognizione dell'Oratore l'Economico di allora richiese di soprassedere fino al possesso del nuovo del Abate;

la parola sotto questa e' cancellata

 

Che, siccome dai registri degli adempiamenti degli obblighi annessi all'Abazia, che rimontano fino al 1835, risulta detta messa adempita sempre con riduzione e' da supporre che il precedenti possessori furono autorizzati a tale riduzione.

 

Sebbene infatti, l'Oratore non possa esibire alcun documento particolare, pure vi sono delle disposizione docesane dell'epoca sulle quale forse si potrebbe basare la riduzione degera.

 

Che nella supposizione contraria cioe' che detta riduzione non forse autorizzata, l'Oratore sottomette che al tempo (1737) della concessione enfiteutica della quasi  totalita' dei fondiformante la dote di detto Abazia, l'elemosina Diocesana era di due soldi e mezzo (-/2 1/2) mentre oggi venne aumentata a due scellini e sei soldi (2/6);

 

Che l'oratore, inoltre, per una prolungare oltre la lite che pendeva da otto anni divenne col patrono concorrente ad una transizione, assegnando la meta' dell'intero introito netta alla madre ed alla sorelle dello stesso, prendondo egli nota dello stato finanziario delle stesse non corrispondente al loro stato sociale. 

 

L' Oratore sottomette anche che gl'introiti dell'Abazia aumentono a œ135.18 e che dedotti i pesi gravanti sulla stessa inchiusa la detta pensione gli avanza di netto œs.48 circa, e che quantunque i contratti d'enfiteusi vennero concessi, a 3o Generazione, finora, con tutta la premura usata, non gli e' riuscito di provare l’estinzione di alcuno.

 

Che l'Oratore in vista del suesposto e per tranquillita' della propria coscienza, per caso che non si trovasse in regola, domanda una sanatoria per il passato, e di mantenere l'adempiamento di tale messa come al presente ridotta.

 

E della Grazia.

 

Rettore dell’Abazia di Sant’Antonio della Navarra

(Can.Dec. Mgr. De Piro)

 

Sanazione e riduzione di messe

Valletta

18 Maggio 1926

 

Caro Gius

Attualmente si stanno celebrando 41 messe.  L’elemosina per le quali si passa alla Curia semestralmente.  Cio’ e` per le messe della fondazione quotidiana che si celebravano nella Chiesa di S. Paolo per la messa settimanale, parte della fondazione e` quotidiana, che si deve celebrare nella grotta io – al Procuratore di detta Grotta 14/2 all’anno … sembra che il Procuratore regola il numero delle messe.  Dacche l’abazia e` venuta in sue mani niente s'e' cambiato per riguardo  il mumero di messe di questa fondazione quotidiana con tutto cio' chel'elemosina venne aumentata da 1/8 a 2/6

 

Cosiche' in scelto messe 41 piu' 14/2 per messe che si devono celebrare nella Grotta.

 

Tanti saluti

Tuo Fratello Gino

 

 

 


 

2363/26

 

Eminenza Revma

 

Con ven. lettera del 19 Aprile 1926 e' stato a me rimessa per il desiderato voto la Supplica conciliata in codesta Sacra Congregazione dal Canonico Decano Giuseppe De Piro di questo Diocesi, ed in obbedienza agli ordini ricevute mi faccio il dovere di riferire all'Emza Vra Revma quanto segue:

 

L'oratore nelle sua qualita' di possessore dell' Abbazia di San Antonio delli Navarra e' tenuto alla celebrazione di una messa quotidiana, che egli ha trovato ridotta a quarantune messe, senza che gli si riuscitto a provare la giuridica riduzione e ritiene che tale riduzione e' stata progressiva a misura che

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Alla S. Congr. del Concilio

Roma

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gli Ordinari hanno di tempo in tempo ottenuto dalla Santa Sede di ridurre tutte le Anesse della Diocesi in proporzione dell'elevazione dell'elemosina delle stesse.  Quindi l'Oratore pel caso che la subita riduzione non fosse legittima, per sua quiete di coscienza per l'assoluzione delle messe talvolta non adempite negli anni trascorsi e l'autorizzazione di continuare a celebrare le messe nel numero come trovarsi ridotte al presente cioe' quarantuna.

 

Mi inclino ad accogliere la interpretazione data dall'oratore circa il fatto della riduzione della messa quotidiana, la quale al tempo della fondazione della presente, cioe' la sua decima parte.  Quindi non trovo difficolta di raccomandare per la grazia, pero' fino a tanto che non sara' dichiarata risoluta la enfiteusi a terza generazione quando i bene dell'Abbazia renderanno piu' di quel che vanno fruttando attualmente.

 

Rimettendomi al superiore giudizio di Vra. Emza. Revma. coi sensi del piu' profondo ossequio e venerazione mi e' grato professermi.

 

Dell' Emnza. Vra. Revma.

Malta, 26 Giugno 1928.

 

Umo, Devmo ed Obbmo

+ Maurus O.S.B. Arch. Epis. Melit.


 

De speciali aplica facultate Nobis tributa vigore proximi Rescripti S. Congnio Concilii diei 22 Augusti 1928, praevia sanatione quoad praeteritum, Oratori impertimur, quoad futurum, gratiam iuxta preces et iuxta nrum prolatum votum.

 

Datum in Curia Epali Melitensi, die 14 Septembris 1928.

 

Can. S. M. Camilleri

Vic. Genlis. et Deleg. Aplimus.

 

 

 

  


 

 A Sua Eccza Revma

Monsignor Dom Mauro Caruana O.S.B.

Arcivescovo - Vescovo di Malta

tc        tc     tc

 

Monsignor Decano Giuseppe De Piro Navarra espone riverentemente:-

 

Che con lettera del 16 Dicembre 1926 qui acclusa il Governo ha chiesto l'espropiazione di una striscia di terreno dalle terre "ta Ghar Boffa" in Gozo formanti parte dell Abazia di S. Antonio attualmente nel godimento dell'espponente;

 

Che le dette terre "ta Ghar Boffa" si trovano concesse in enfiteusi temporanea come da atti del Notaro Giuseppe Grima 8 Settembre 1848 e 14 novembre 1854 (stima di canone e pianta);

 

Che, come viene informato l’esponente la striscia di terreno esproriata e` addetta alla fabricazione.


Che la pianta di detta striscia di terreno e' qui allegata;

 

Che percio l'esponente prega, che dietro debita perizia  egli venga autorizzato a trasferire al Governo la striscia di terreno da esso chiesta.

 

E della Grazia

G. Decano De Piro

 

------ marginal note ----------

Presentato con due doc: dal ricorrente il di 16 Marzo 1927.

Sac. Paolo Buttigieg

Ag. Cancele

 

 

 

 

 

 


 

Nella Gran Curia Vescovile di Malta

 

Con decreto dato da questa Curia il di 23 marzo 1927, sul ricorso del Revmo Mons Decano Giuseppe De Piro Navarra, io sottoscritto sono stato incaricato all'oggetto di valutare la porzione di terra che il Governo intende espropriare dal fondo Ta Ghar Boffa, sita in Casal Kala, allo scopo di allargare Strada Wardia, e di suggerire le condizioni di apparsi.

 

In disegno degli incarichi affidatimi mi recai nel luogo suddetto esaminai la pianta di detto porzione presi le misure e le informazione necessarie, le feci i calcoli occorrente,per cui ho l'onore di relatare riverentemente quanto.

 

Il detto fondo e' contiguo alla detta strada, dal quale il Governo intende segregare una porzione della capacita' superficiale di un mondello ed otto misure (1 mond ed 8 mis) lungo e rasente la strada suddetta.

 

L' intiero fondo occupa la capacita' superficiale di venti tumoli; cinque mondelli e quattro misure, esso e' concesso in enfiteusi temporanea per 99 anni, dal di 8 settembre 1848, per l'anno canone di lire sterline due, scellini diciassette, e pence un penny all'anno.

 

III   Concetta moglie dell'essente Francesco Buttigieg (Tas-Smit) ne detiene sono porzione contigua alla strada suddetta della capacita' superficiale di circa due mondelli e cinque misure; per cui essa paga nove pence (9d) per sua rata di detto anno canone, e siccome la porzione da essere , espropriata da questa porzione e' di una misura e quattro  quinti (1 4/5 mis) percio, la detta sua rata deve essere ridotte di nove dodicesimi di un penny (9/12 d) all'anno.

 

IV    Giuseppe e Giovanni fratelli Cefai (Ta Tunis) ne detengono due porzioni contigue alla detta strada ed altre porzioni nella parte interna del fondo, per una complessiva capacita' superficiale di circa quattro tumoli; per cui pagano sei scellini e sette pence e dieci dodicesimi (6s: 7 10/12 d) per loro rata di detto annuo canone e siccome devono essere esproprate due porzioni della capacita' superficiale di una misura e due quinti (1 2/5 mis) percio', la detta loro rata deve essere ridotta di tre dodicesimi di un penny (3/12) all'anno.

 

V     Francesco Luzzi (Tar Re) ne detiene una porzione contigua alla strada capacita superficiale di circa due mondelli e cinque misure, per cui egli fraga a Salvatore Xuereb co-enfitente sei pence ed otto dodicesimi (6 5/12 d) all'anno, per sua rata di detto annuo canone, e siccome la porzione da essere espropriata occupa due misure e due quinti (2 2/5 mis) percio' la detta sua rata deve essere ridotta di mezzo soldo (1/2 d) all'anno.

 

VI    I fratelli Portelli (Ta Tamzam) ne detengono una porzione contigua alla strada della capacita'  superficiale di circa tre mondelli, per cui essi pagano due scellini e undici pence (2/11) per loro rata di detto annuo canone e siccome la porzione da essere espropriata e' di cinque misure percio', la detta loro rata deve essere ridotta di cinque pence (5 d) all'anno. 

 

VII   Francesco Portelli (Ta Ciula) ne detiene una porzione contigua alla detta strada che occupa sette misure per cui egli paga dieci pence (10 d) all'anno, per sua rata di detto annuo canone, e siccome la porzione da essere espropriata e' di due misure ed un quinto (2 1/5 mis), percio', la detta sua rata deve essere ridotta di due pence e mezzo (2 1/2 d) all'anno.

 

VIII  Giuseppe Grima (Ta Flusu) ne detiene una porzione contigua alla strada che occupa la capcita' superficiale di quattro misure, per cui egli paga cinque pence (5 d) all'anno, per sua rata di detto annuo canone, e siccome la porzione da essere espropriata e' di una misura ed un quinto (1 1/5 mis) percio, la detta sua rata deve essere ridotta di un penny e tre dodicesimi (1 3/12 d) all'anno.

 

IX    Michele Camilleri (Ta Badick) ne detiene una porzione della capacita' superficiale di circa cinque misure con una casa a pian terreno, per cui paga otto scellini e quattro pence (sive 8/4) all'anno, per sua rata di detto annuo canone, da cui deve essere segregata una porzione di una misura, percio', la detta rata d'annuo canone deve essere ridotta di un penny (1 d) all'anno.

 

Quindi, la rata di canone corrispondente alla detta striscia di terra e di cui deve essere ridotto il detto annuo canone, ammonta ad uno scellino all'anno (sive Ls=./5.=d).

 

Avuto riguardo al permesso ed a tutt'altro relativo, stimo il dominio diretto, la proprieta' e la relativa rata d'annuo canone di uno scellino, di detta striscia di terra da essere espropriata, valere lire sterline undici e pence sei, sive œs 11..=s. 6d.

 

 

 

 

 

 


 

Nominiamo il Signor Perito Arturo Bondi per riferire circa il valore della striscia da espropriarsi e le condizioni da apparsi talvolta.

 

Dato nella Curia Vesc. il di 23 Marzo 1927

Can. S. M. Camilleri

Vic. Genle.

 

 

 

 

 

Nella Gran  Curia Vescovile di Malta

 

8/- 

 

Il Consiglio di Amministrazione della Diocesi.

 

Vista la supplica di Monsignor Decano Giuseppe De Piro Navarra per essere autorizzato a trasferire al Governo una striscia del terreno "ta’ Ghar Boffa" al Gozo formante parte dell'Abbazia di S.Antonio posseduta dal ricorrente.

 

Vista la relazione del P. A. A. Arturo Bondi del di 8 Aprile 1927 nella quale trovarsi descritta la detta striscia di essere trasferita' al Governo per causa d’utilita pubblica.

 

Nonostante la detta relazione che il valore di detta strisca e` di Ls 11.0.6 e che l'intero territorio e' soggetto a canone temporaneo e che la rata di canone alla quale e' soggetta la detta striscia in proporzione dell'intero terreno e' di uno scellino all'anno.

 

Sottomette che la domanda di essere accolta, dovendo il canone menta L 2.17.9 4/12 venne ridotto di uno scellino e dovendo l'intero prezzo sesrvire incassato dal riccorrente ed essere  da lui impiegato a lucro nella Cassa delle Pie Amministrazioni e dovendo le spese della erezione del muro adjacente la strada e dette altre spese essere sopportato dal Governo.

 

Arcip. F. Mallia

Mons. Ant. Vella

Ca. P. Farrugia

P. L. Pullicino

 

1 . 5 . 27

 

 

 

Fiat iuxta relata a Concilio Adminisdtrationes.  Interim in contractu pro Revmo Rectore Abatiae de qua comporeat REvdus Sac. Francus Calleja Gera, cum facultatibus opportuni et necessariis.

 

Datum Vallettae, die 16a Maii 1927

+ Maurus O.S.B. Arch. Epis. Melit.

 

 


 

16 Ottobre 1931

 

Onorevole Signore,

 

In risposta alla Sua del 7 corr., sono in dovere di significarle che l'espropriazione del terreno al Gozo, della proprieta' dell' Abbazia Stagno Navarra, e' stata decretata da S. E. Mons. Vescovo il 16 Maggio 1927 e che, guista la pratica, che si seguiva in Curia, a quell'epoca, la copia del relativo decreto e' stata spedita a quell'epoca, al Dipartimento dei Lavori Pubblici.

 

Con stima mi raffermo

Suo Devmo Servo

Can. G. Buttigieg

Cancelliere

 

Onorevole Signore

Il Sigr. Superintendente

dei Lavori Pubblici

Ufficio

 

 

 

 

 

Consilio Administrationis est Nobis referat.

Datum Vallettae, die 27a Aprilis 1927

+ Maurus O.S.B. Arch. Epis. Melit.

 

 

 

 

 

 

16/5 da incassarsi sull' atto

Rettore "Abazia Stagno Navarra".

 

Esp: "Ghar Boffa" (Gozo)

 

Arturo Bondin

 

 

 

 

 


 

A Sua Eccza Revma

Monsignor Don Mauro Caruana O.S.B.

Arcivescovo Vescovo di Malta.

 

Eccellenza Reveverendissima

 

Il Canonico Decano Giuseppe De Piro nella sua qualita' di Rettore del Beneficio di giuspatronato laicale conosciuto sotto il nome di Abazia di S. Antonio delli Navarra, prostrato al bacio del sacro Anello umilmente espone:

 

Che essendo terminato il contratto d'enfiteusi "col tertiane generatazione" di alcuni terreni siti in Gozo si e' dovuto devenire alla ricognizione dei fondi ed alla conseguente nei sarazione degli stessi, per il quale lavoro il Perito incaricato gli ha presentato un conto ammontante a lire sterline novanta œ 90)

 

----------marginal note---------

Al Consiglio di Amministrazione per solatare.

Dato dalla Curia Vescovi do Malta

il 24 Luglio 1931

Can. D. Galea. Vic. Genle. o Luogotenente

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Che nonostante la cessazione del contratto suddetto da quasi due anni gli attuali coloni sono rimasti finora reccitenti a devenire al contratto di una  nuova locazione, tanto, che esaurite tutte le vie bonarie, … l'oratore, quanlunque contro sua voglia, ha dovuto in ossequio al suo dovere di amministratore, dare le direttive al suo avvocato di procedere civilmente, non avendo percio' incassato alcun ammonto per dette terre ne di enfiteusi ne di locazione.

 

Che detto Beneficio finora non ha fruttato piu' della somma di lire sterline novanta (œ 90) nette.

 

Che esso e' aggravato da una pensione verso la famiglia Palermo Navarra della meta del netto ricavato.

 

Che il suddetto Perito gli ha fatto ripetute istanze e per essere pagato.

 

---------- marginal note ------------

Nro. Revmo Capitolo ut Nobis referat

Datum Vallettae, die 31 Augusti 1931

+ Maurus O.S.B. Arch. Epis. Melit.

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Che l'oratore quantunque desideroso di soddisfarlo pur tuttavia per le ragioni amministrative addotte trovasi nell impossibilita' di farlo.

 

Che pertanto l'oratore umilmente domanda a Vostra Eccellenza di volerlo autorizzare a contricartre un mutuo dalla Cassa delle Pie Amministrazioniper l'ammontare di lire sterline novanta (œ 90), obligandosi di restituire detta somma alla rata annuale di lire sterline dieci (œ 10).

 

E della Grazia.                                     Presentato dal ricorrente il di 24 Luglio 1931

G. Canco. Decano De Piro                             Can. P. Butigieg

Cancelliere

Decretato

 

Rettore Benef: G.P.L.

"Abazia Sant'Antonio delli Navarra"

 

Mutuo

Icassato

œs 1. 3. 0.

VII-15

 

 

 

 

 

Nella Curia Vescovile di Malta

 

Il Consiglio di Amministrazione della Diocesi,

 

Visto il ricorso di Monsignor Canonico Decano D. Giuseppe De Piro quale rettore del Beneficio di guirispatronato laicale conosciuto sotto il nome di Abazia di S. Antonio delli Navarra, presentato il 24 Luglio 1931, col quale il ricorrente chiede di essere autorizzato a prendere un mutuo dalla Cassa delle Pie Amministrazioni la somma di lire sterline novanta (œ 90), restituibile a rate annuali di œ10 l'una, e cio' all'oggetto di soddisfare i diritti dovuti al perito Giuseppe Xuereb per lavori professionali consistenti nella ricognizione e misurazione del territorio il Kasam ta Wardati, in Gozo, appartenente al Beneficio sudetto e gia' concessa in enfiteusi ad tertiam generationem;

 

Visto il conto del detto perito Giuseppe Xuereb A.I.C.

 

Vista la nota presentata dal ricorrente il 3 agosto 1931 dalla quale risulta che l'attuale annue renditi di detto Benefico ammontano a œ 135. 18. 8 1/4 e che la spesa annua a carico detto stesso ammonta a œ 37. 8. 3 3/4 e cio' oltre la pensione dovuta alla famiglia Palermo Navarra consistente nella meta' del netto ricavato;

 

Considerando che la spesa suddetta di œ 90 dovuta a Giuseppe Xuereb A.I.C. venne contratta nell'interesse del Beneficio e del rettore "protempore" dello stesso e che pertanto e' giusto che la stessa sia gradatamente sopportata dal rettore del benefico mediante pagamenti rateali.

 

Considerando che i beni del Beneficio suddetto sono piu' che sufficienti per assicurare la restituzione del mutuo domandati.

 

Dichiara di aderire alla domanda suddetta a queste condizioni:

 

1) che il ricorrente si obblighi di pagare annualmente oltre i lucri, una somma non minore di lire sterline dieci (œ 10) in restituzione del capitale.

 

2) che la restituzione del mutuo ed il pagamento dei relativi lucri siano garantiti colla ipoteca generale dei beni del Beneficio suddetto.

 

3) che venga nominato da S. E. Revma il Diocesano una persona con incarico di amministrare un determinato fondo di detto Beneficio e di versare le renditi in pagamento dei lucri e delle rate annuali di ammortizzamento del mutuo suddetto.

 

Mons. Ant. Vella

Mons. F. Mallia

Can. P. Farrugia

On. Enrico Borg Olivier

 

Esibita in Curia

il 28 Agosto 1931

Can. G. Buttigieg

Cancelliere

 

 

Extractum ex Congne

Caflare deii 9 Octobris 1931

 

Ex schedula Codierna

 

"Cap: Iv Ricorso del Rettore dell' Abbazia di Sant' Antonio delli Navarra, riguardante mutuo".

 

Sua petitione lecta una cum relatione Concilii Admus, Revmi Dm Capleres, adhibito scrutinio secreto, unanimi solo deliberaverunt prout requitur videlicet:

 

" il Capitolo aderisce a tenore delle relazione del Consiglio di Amministrazione"

 

Datum ex Aula Caplari

die 12 Octobris 1931

Sac. Filippo Muscat

Cancellarius

 

Esibita il die 14 Ottobre 1931

Sac. G. Buttigieg

Cancell: Depto.

 

-------marginal note---------

Fiat juxta relata a Nro. Concilio Admini. et a Nro Revmo Capitulo; et ad effectum de quo nominamus Rev: Sac. Paschalem Grech, cum facultatibus necessariies et opportunis.

Datum in Nro Palatio Archiepali Civit: Vallettae, die 17 Octobris 1931

+Maurus O.S.B. ARch. Epis. Melit.