Korrispondenza

 

Vol II

 

Ittri mill-familjari

 

 

 

Minn Ommu

 

 

24-7-98

 

Carissimi figli,

           

            Questa e' la prima volta che vi sto scrivendo e ve la scrivo in plurale per servire a tutti e due.  Ho ricevuto le vostre tre lettere e rimasi contenta nel sentire tante buone notizie specialmente che Gius e' stato ben accolto dal Rettore e poiche siete contenti nella pensione che Santo vi ha raccomandato.  Ringraziamo al Signore che le cose stanno bene.

 

            Noi in queste due settimane abbiamo lavorato senza riposo er spingere avanti il coriedo, le lenzuola sono pronte, ma lo zio non le porta perche' sono pesanti e voluminosi.  Portera' le camicie da notte di Pio, e il cadetto le camicie di Gius sono quasi terminate, e fra poco taglieremo le mutande di Gius.  In quanto a maglie non mi mandarono nulla da Parigi percio' abbiamo deciso che Teresa va li compra da costi.  Domani parte lo zio ma non si sa il giorno del suo arrivo a costi' perche' si deve fermare a Napoli per qualche giorno.  Egli pero' intende scrivervi il giorno del suo arrivo.  Noi domani anderemo in Valletta per accompagnare lo zio e Mercoledi al Crendi per preparare le robe, e Giovedi anderemo a Birzebbugia sicche' indirizza per costi fino al 14 dell'entrante.  La novita' della casa e' che Santo e Guido devono andare in Sicilia per fare delle indagini sui nostri affari, incaricati dallo zio ed a spese di tutti.  Essi partiranno Giovedi ed intendono di fermarsi costi otto giorni.  Spero che l'affari riuscira! bene e che le cose anderanno senza ostacoli.  Voi intanto pregate pre il-buon esito.  Di Guido ancora non si sa che soli 12 passarono da tutto.  Le ultime notizie di Carmel erano buone, pero' e' un pezzetto che non riceviamo da lui.

 

            Lo zio prego' al Padre Sammut di dargli qualche raccomandazione per Piazza Armerina ed egli e' stato tanto buono di procuragli una per il Vescovo di costi che si chiama Mons. Palermo.  Egli mando' pure i suoi saluti a Gius, e giacche' si sto parlando di questa ottima persona, raccomando a Gius di scrivergli e d'informarlo di tutto e di ringraziarlo.  Inquanto all'ingresso di Gius al Seminario, credo che sara' meglio di aspettare l'arrivo di Teresa, per sistemare tutto e poi andera' a raggiungere in villegiatura i suoi futuri compagni.  Teresa non potra' partire di qui prima del 30 corrente, sicche' non si tratta che di una differenza di pochi giorni.  Inquanto alla posata puoi comprarla da costi ma aspetta lo zio per farne l-acquisto o meglio aspetta Teresa.

 

            Di salute grazie a Dio tutti bene.  Oggi abbiamo un pasticcio di conigli ed un capretto al forno.

9

            Maria pure sta bene sebbene e' sempre al letto ancora.  Desidero qualche altra lettera da Pio, che mi dicesse come sta e come si sta divertendo.  Ieri essendo vigilia del Carmine andammo tutti dallo zio per vedere l'illuminazione.  Noi restammo nascosti nel balcone nuovo ed io non ho fatto altro che piangere pensando a tante persone care che erano assente.

 

            Mi sembra d'averti detto tutto.  Altro non mi resta che di salutarti a nome di tutti di casa e di abbracciarvi affettuosamente da parte mia.

 

                                                                                              La Mamma

                                                                                              che vi benedice.

 

Per la posata per ora non ci pensare niente.  Pensiamo noi.

 

 

 

 


 

Cospicua

26-2-99

 

Caro Giuseppe,

            E' tanto che non ti scrivo e mi rincresce moltissimo di non poterti scrivere a lungo ma pazienza caro mio pazienza ci vuole.

            La zia non sta ne bene ne male.  Ripetizione della storia della nonna Marianna, pero' questa non ha alcuna malattia e non sente nessun dolore, soltanto si e' di molto dimagrata, alle volte non ragiona, parla poco, non vuole prendere quasi mai nulla percio' bisogna carezzarla come se fosse una bambina poveretta, per prendere un po di vino e siero di latte le diciamo che sono misture ordinato dal medico insomma ci vuole pazienza e attenzioni continue, e percio non posso muovermi di qui, Berti viene a passare il giorno con me quanto puo e le notte viene Guido, Teresa viene di rado a vedermi perche Paolo non vuole che essa sorte nemmeno accompagniata dai fratelli, la sera andava Maria a stare con Teresa fintanto che va Paolo, ma Alfredo si e' seccato di questo affare insomma sono tutti scontenti, perche precisamente nessuno vuole prendere un po' di pazienza l'uno coll'altro secondo le presenti circostanze, io faccio come il dovere mi detta di fare, io non posso assolutamente lasciarli sole quando dico per andare un giorno a Valletta la zia Vincenza si mette a piangere perche dice che quando non ci sono la zia si bisticcia con Caterin e con tutti, perche non ce' piu' ragione e quello che dice e' detto, e non si lascia persuadere da nessuno, insomma figlio mio prega per me affinche il Signore mi dia forza fisica e lume per poter fare cio' che debbo fare in adempimento ai miei doveri.  In casa tutti bene pure gli assenti secondo le loro lettere stanno bene.  Tanti baci dalla tua povera e tribolata

                                                                                 

                                                                                  Mamma

 

Scrivi presto per l'ordinazione.

 

 

 

 


 

Notabile

12-11-99

 

Carissimo Giuseppe,

 

            ho ricevuto la tua prima la scorsa settimana e sia ringraziato il Signore che tu sei sistemato.  Ti faccio le mie congratulazioni che ha incominciato la teologia e non ti scoraggiare sebbene la materia e difficile che coll'aiiuto di Dio molte cose si possono fare, e chi spera in lui ed in lui solo, Iddio non manca mai di proteggerlo.  Carmel mi scrisse di gino e mi rassicuro che fino al 4 Novembre era ancora sano e salvo, perche' in quella battaglia di Lady Smith apparteneva alla destra ed i Boeri attaccarono la sinistra sicche' il suo reggimento non ha sofferto alcun danno si vede proprio che la grazia continua; continuiamo noi pure a pregare e come mi hai scritto non ci stancheremo a pregare.  Pio scrive e tutto va bene e scrivili qualche volta e fagli sempre delle ammonizioni che sempre e' necessario.  Non lo dimentichiamo poveretto.  Maria sta bene ed oggi e' venuta a vedermi con Alfredo e Sandrino.  Teresa e Paolo vanno bene e li vedo tutti giorni.  Quello che mi mette in pensiero e' Guido ora mai quasi ho perduto la speranza di rimetterlo sulla via dello studio.  Egli non vuol fare nulla, assolutamente nulla; mangia, dorme, passeggia.  Si sta ingrassando che il Signore lo benedica, e' buono, poveretto passa quasi tutto il giorno in mia compagnia e tutto va bene, ma io non sono contenta, anzi sonos dispiacentissima di vederlo cosi' rovinato un giovane come lui, intellignete, svelto, e sano, senza nessuna applicazione.  Io non so come non s'annoia.  Legge, tutto il santo giorno, ma capisco che la lettura e' utile; ma lui legge col solo scopo di ammazzare il tempo e la noia, e cosi' diventa non soltanto inutile ma puo' essere pure dannosa.  Per gli affari di casa non vale niente.  Non e' come il povero Berti che pensava a tutto, di Guodo invece non mi posso ti dire tanto che fa le cose all'impensata senza alcuna riflessione; percio' cerco di fare tutto da me per quanto posso.  Ho pagato Wigi œ32-10.  Giovedi andai a C.Lia e rimasi fino Sabato e domani mi tocca di ritornare perche' ho il tapizziere e stanno pure traportando la roba (Teresa e Paolo).  La procura a Dispot e' stata publicata e io andai da lui e gli consegnai la copia ed abbiamo parlato di diversi affari.  Mi disse che Bruno ha restituito le gabelle che aveva introitato di quelle terre del Qrendi.  La zia Teresa si e' sentita un po' male ma ora si e' rimessa.  Ti prego di scrivere a loro perche' loro prendono piacere ed aspettano sempre tue nuove.  Ho fatto vendere le arancie dello zio e mi offrirono œ83 ed io gli chiesi œ90, e siamo venuti a 85, con pagamento anticipato; io pero' presi tempo per scrivere allo zio ed ora aspetto la sua risposta; mi pare che non e' un cattivo affare.  Le messe di Berti osssia il contratto e' stato fatto e mi mandarono il conto delle spese che ammonta œ...14-6.  Se vedrai lo zio pregalo di sollecitare a Calamatta.  Carmelo e Santi mi fece un protesto su quell'affare di S. Paolo e mi disse che le spese di tutui i danni passate, presenti e futuri fino al giorno del giudizio universale sono a carico mio.  L'avvocato mi disse che era necessario di fare un controprotesto, e percio' ora mi deve prepararlo e mandarlo per vederlo prima di presentarlo.  Oggi Alfredo mi chiese la copia della divisione del povero Berti, quella che aveva fatto lui.  Ti ricordi dove e'? in Valletta?  O da Paolo? io non mi ricordo.  Basta ogni mofo la troveremo.  Dimmi che debbo fare per Guido e prega per me e per lui.  Un abbraccio e tanti baci da chi e' felice di degnarsi.

 

                                                                                                          Tua Mamma.

 

P.S.                 Ho ricevuto dallo zio e lessi con sommo dispiacere la morte dell'ottimo Avvocato Sagnari che il Signore lo ebbe in Cielo, un'amico di meno per noi; nella presente ti accludo un mio biglietto per la Contessa.  Vedi se lo zio verra' prederglielo, oppure mandalo colla posta che io non conosco l'indirizzo.

 

 

 

 


 

Notabile

 

20-11-1899

 

Carissimo Giuseppe,

 

            Ho ricevuto la tua ultima e grazie a Dio tu stai bene.

 

            Ho ricevuto da Gino in data del 20 Ottobre da Petermoritzburg si trovava costi' da pochi giorni lo avevano mandato a scortate gli "misfits" per la guerra cioe' malati, prigionieri, donne e giovani soldati sotto i 18 anni, il 16 ebbe l'ordine di partire; in due ore di tempo da Lady Smith con tutta questa gesta, puoi immaginare che scompiglio.  Egli ci descrive tutto; pergiunta era in quei giorni di pioggia.  Si bagnarono tutti e tutto.  Egli ci disse che non ha sofferto molto dal freddo.  Giunsero la mattina alle 9a P.N.B. e non trovarono nulla preparato perche' giunsero inaspettati e ci disse che rimasero sorprese le autorita' a vederlo.  Egli era l'unico ufficiale, percio' era grande la sua responsabilita'; ma grazie a Dio si disimpegno' bene, e ci scrisse che stava bene costi'.  Noi lo riconosciamo un vero miracolo che e' stato l'unico ufficiale allontanato da quello sventurata citta; che ora come dicono e' tutta in fiamme.  Dalla confusione d'allora puoi dedurre in che stato si trovavano di costernazione avevano mandato tanta gente; che Gino ci disse che il treno era affollatissimo che lui ha dovuto stare col conduttore, senza mandare nessun cuscino proprio.  Il Signore lo ha salvato.  Carmel mi scrisse che fino all 11 di questo mese era sicuro che non gli era successo nulla; basta noi continueremo a pregare, ed ha rimetterci nelle braccia della Divina Providenza colla massima fiducia.

 

Il Giudice Pullicino nell'ultima seduta sulla causa dello zio, non volle accettare la copia della fondazione dalla curiama volveva una copia dell'origniale che si trova a Licate.  Il contratto delle messe di Alberto e' stato pubblicato.  E' giunto il Rescritto da Roma per il deposito ossia la liberazione del patrimonio di Fortunato Caruana; ho gia' detto alle zie ed ora aspetto da loro una risposta a œ320.  La zia Teresa non si sente tanto bene.  Si e' risentita al primo freddo.  Quando puoi scrivi loro qualche letterina.  Ho introitato i Ep. i Novembre e sto trattando per la vendita delle arancie dello zio.  Come tu vedi gli affari s'incamminino.  Paolo si senti' male.  Ebbe una forta angina e mi ha molto inquietato, ma ora grazie a Dio si e' rimesso e domani spera di poter alzarsi; pero' sta facendo un gran freddo e percio bisogna che stia cauto;  Guido nulla fa', legge molto e niente altro, mangia, dorme, mi tiene compagnia, mi aiuta negli affari.  E' buonissimo, ma non vuol sapere di studi.  Ha preso l'acre ed ora addio, non so proprio cosa debbo fare.  Egli non vuol staccarsi da me.  Non si sente il coraggio poveretto di lasciarmi sola.  Io sono contenta d'averlo, ma nello stesso tempo non prendo piacere perche' mi sembra che sia egoismo da parte mia.  Basta preghiamo al Signore che c'insegni la via che dobbiamo battere.  Maria e tutti i suoi bene, pure io grazie a Dio sto bene.  Ho introitato il deposito Ghirghenti œ118.  Quando posso te li mando i giornali, ma non sempre riesco a

farlo.  Mi sembra di averti detto tutto.

 

                                                                                              Mille e mille baci

                                                                                              Dalla tua Mamma.

 

Al Nobile Acolito

Giuseppe De Piro d'Amico

Almo Collegio Capranica

Roma.

 

 


 

Notabile

31-12-1899

 

Carissimo Giuseppe,

           

            Ho ricevuto la tua cartolina e l'ho data a Teresa, ed ho avuto pure le tue nuove da Mifsud il quale come le mie e mi ha detto che per le grazie di Dio godete ottima salute salute.  Io ero indisposta nulla di particolare; una taqliba commune nella mia eta', e poi siccome le cose non vanno mai singole ma accoppiate, ebbi lo spavento del falso allarme della malatia di Paolo, che sputo' sangue; questo naturalmente tu comprendi cosa vuol dire a me, ma poi risulto' che fu effetto della forte angina che ebbi; inoltre la povera Teresa ebbe a passare una notte agitatissima, siccome la cosa successe verso le 10 di sera, e si risenti' che dopo alcuni giorni si senti' malissimo, e temo assai che ha avuto una disgrazia da quel che mi ha detto; ora sta bene ma non se e' perfettamente rimessa, basta prega al Signore che le conceda di rimettersi presto.  Ora tutte queste cose messe assieme mi facero stare molto male; e peggio di tutto fu la mia povera testa che non mi reggeva affatto, eran tre settimane che non scrivevo a nessuno; oggi sono un meglio, ma sono certa che troverai questa mia confusisissima.  Di Gino nulla ma si spera bene, e quello di rimanere chiuso costi' e' veramente miracoloso perche' cosi' e' piu' al sicuro, pero' e' molto seccante per noi che non si puo' ricevere nulla, ma coglia il Cielo che questa sola piccola contrarieta' avremo a rammentare dopo questa terribile guerra.

 

            Ieri Paolo e Teresa conchiusero la compra della Villa del Cappellano di C. Attard per œ2650, il prezzo e' un po duro ma al proprietario gli costo' molto piu'.  Essa e' bella e fasta, con tutte le moderne comodita'; in oltre, collo stabile, viene pure incluso un numero di mobilia, come p.e. tutte le cortine che alcune sono state ordinate appositamente, sofa (in numero di 12), poltrone, alcuni tappeti, un sideboard e tavole da pranzo, alcuni quadri, una cucina di ferro, una macchina per tirare l'acqua, un altra all'acetilena; insomma poi tante altre piccole cose che non mi ricordo che secondo i nostri calcoli, ammontano a œ200 per loro che non hanno nulla; la cosa e' ancor piu' utile perche' avrebbero dovuto comprare e naturalmente comprandola, a rata verebbe a costare di piu'.  Essi hanno fatto un sacrificio, ma ora si sistemeranno per la vita.  E' una bella residenza per un Signore.  Questa nuova e' la cosa piu' importante in casa nostra in questo momento e te lo do per capo d'anno come un buon augurio per l'anno venturo.  Di a Santo che io non glielo scritto.

 

            Santo mi disse che eravate insieme a godere la gran festa o cio' me reco' un grande consolazione; ormai siamo tanto spersi che quando sento che stiate insieme sento una contentezza indescrivibile.  Vi prego di fare le mie veci col Signore Rettore, augurandogli tante cose per il prossimo anno Santo e che il signore gli conceda ogni bene.  Tu caro figlio ricevi tanti e tanti miei auguri che il cuore di una mamma puo' fare, ma che la mia penna non sa scrivere e voglio il Signore farmi la grazia a lui piacendo di vederti suddiacono nel prossimo anno e cosi' avro' la consolazione di avere un' altro figlio in Sacris.  In casa tutti bene e ti salutano.  Ripeto gli auguri e baci circondati con tutto affetto, mi dico.

 

                                                                                  La Mamma che ti benedice.

 

 

 

 


 

Valletta

19-2-1900

 

Carissimo Giuseppe,

 

            Ieri ho ricevuto la tua cartolina nella quale mi domandi se lo zio fosse partito.  Lo zio si trova ancora qui.  Egli doveva partire come oggi otto, dopo il battesimo che si doveva fare Sabato antecedente, ma egli ebbe un' attacco d'influenza e non pote' assistere al battesimo.  Il bambino fu tenuto da D. Santi per procura, e fu tenuto a casa fino giovedi.  Egli intendeva partire il mattino di ieri ma domenica mattina verso le nove si scatenarono tutti i venti; anzi alcuni dicono che e' stato un ciclone, noi eravamo in treno, diretti per Cittavecchia, ma si ando' avanti avanti a fermate perche' diversi pali del telegrafo si erano rovesciati sul binario, ed impedirono il passagio, percio' ogni volta bisognava fermarsi per sgombrare la via.  Disgrazie, grazie a Dio in persone non successero', e percio lo zio naturalmente non e' partito, ieri pero' l'ho aspettato, ma non venne, e percio' non e' partito nemmeno oggi, la causa veramente non la conosco, perche' il vento si calmo' da ieri mattina, spero che non ce stato nulla, ora sono le sette del mattino e gli sto aspettando ma tra lo zio e Don Santo e' da perdersi la testa.  I giornali ti li mando con loro come pure abitini, e per la misura parlero' con D. Santo.

 

Maria sta benissimo ed e' sortita dall'altro ieri, e questo e' un affare finito bene grazie a Dio.  Al bambino e' stato imposto il nome di Arturo.  Carmelo sta bene ma mi sembra che e' triste dalle sue lettere; scrivigli se puoi, che gli fara' bene un po' di simpatia.  Sono stata a vederla.  Essa va aggravandosi poveretta; era in poltrona ma non si riconosce.  Non ti posso spiegare quanto soffro a vedere tali cose, ma ora che non vado da Maria mattina e sera andero' piu' spesso.  Ieri qui si diceva che il Governatore aveva un telegramma che diceva che Kronje si era arreso con 9000 soldari, prigioniero, ma non posso capire perche' l'hanno tenuto segreto.  Se e' vero si potrebbe dire che la guerra e' verso la sua fine.  Qui, in porto c'e' la Pavonia che sta caricando soldati per il Transvaal.  Ieri sono stata a Cospicua.  Le zie stanno discretamente bene.  Io intendo di passare qui il Carnevale e poi andero' a Cittavecchia.  Teresa ha fatto il primo versamento di quella casa e sperano che il padrone la sgombrera' fra un'altra settimana.

 

            Altro non ho da dirti che ho un monte d'affari noiosissimi ed aspetto te con grandizzima ansieta' per aiutarmi a disbrigarli.

 

                                                           Un abbraccio e tanti baci dalla

                                                                                  Mamma

                                                                       che ti benedice.

 

 

Al Nobile Acolito

Giuseppe de Piro D'Amico

Almo Collegio Capranica

Roma.

 

 

 

 


 

Valletta

1-4-1900

 

Carissimo Giuseppe,

 

            Ho ricevuto le tue del 21 e del 25 e presi piacere di sentire che stavi bene grazie a Dio.  Ieri l'altro ho ricevuto da Gino due lunghissime lettere, e Cola pure ha ricevuto tre.  Grazie a Dio egli sta bene e non ha sofferto di nulla, solo un po' di tristezza.  Io te li accludo colla presente e tu dalli a Santo se si trova ancora li' e poi invia a Pio.  Ora parliamo di Guido; ebbene caro figlio egli si trova sull'orlo del precipizio secondo me, non che c'e' nulla di particulare.  Ma un' giovane come lui, pieno di salute, intelligenza, svelto e le sto, non puo' fare la vita del zio Gius, accompagnare la mamma alla Messa, e portare dei messaggi all'avvocato, oppure andare a qualche ufficio a fare commissioni.  Queste s'intende son belle cose a farsi ma pero' per le quali non si deve perdere un giovane del calibro di Guido, egli dice che non intende prendere moglie e che vivra' in questo modo, ma io m'inquieto che sebbene poveretto si diporta meco ottimamente e non ho nulla da che lagnarmi e forse sembra ingratitudine da parte mia di parlar cosi' di lui.  Pure io lo vedo sull'orlo del precipizio.  Fece una stagione durante l'inverno a sortire alle 2 e non tornare che verso le 9.  Egli andava da Dingli ove con altri giuocavano, per nulla, e' vero, ma e' sempre male.  Ha preso la lezione di ballo.  Ando' a diversi balli.  Si maschero', ma poi grazie a Dio, l'ulitimo giorno non fece nulla e mi disse che si era seccato oribilmente a divertirsi e quella sera andammo a letto alle 8 con mio grandissimo piacere.  Tu puoi immaginare caro mio quanto ho sofferto ad aspettarlo la notte per quelle lunghissime ore sola non ho nessuno che puo sortire.  Una volta sola, ma fu una volta sola e' sortito per poco e mi torno' alle 2 dopo mezzanotte.  Egli mi disse che scherzando in Strada Reale non si accorse delle ore che passavano e non sapeva che era cosi' tardi.  Io aspettavo che fossero suonate le tre e mi sarei uscita a cercarlo, basta pero' come ti ho gia detto l'ultimoi giorno di carnevale tutto termino' o noi andammo a Cittavecchia ed ora stiamo qui per gli esercizi.  Lui intende di farli agli Onorati.  Ora intendo di dirgli di fare una novena allo Spirito Santo durante gli Esercizi.  Io pure la faro' e prego te a farla con noi affinche' gli faccia prendere delle buone risoluzioni.  Tutti gli domandano cosa intende di fare e tutti gli dicono che deve partire e studiare, ma lui risponde evasivamente.  Una volta mi disse che temeva di sviare trovandosi solo.  Basta io alle volte penso e dico che conto devono rendere a Dio quelli che fanno colpa in questo affare; ma noi dobbiamo sperare in Dio ed in lui solo e percio' preghiamo con fiducia di ottenere, ora piu' che non abbiamo piu' alcuna speranza negli uomini.

 

            Per il tuo onomastico intendevo di regalarti una trina ma finora ancora non ho potuto ordinartela, pero' ho i disegni e domani andero' da Maria e faremo la scelta, che vuoi caro mio non sempre mi riesce di farle in tempo pero' spero che per il tuo natalizio ti potro' regalare una camice che la trina fino allora sara' pronta.  Inquanto Teresa e' stata un'altra mia mancanza perche' non ti ho avvisato, e poi credevo che Santo ti avesse parlato.  Basta devi sapere che per far l'acquisto di quella Villa mancava œ100 u jiena tajtha b'self hmistaz minn ta' Imhajer u hekk irrangat.  Come ieri otto Teresa ando' a stare nella sua villa ed ora stanno piu' tranquilli e contenti.  Carmel ha scritto.  Sta bene.  Giorni sono hanno sparato una bomba con dinamite dietro la porta del penitenziere, e gli scossero il portico e gli ruppero ben 40 cristalli.  Pure le case di contro ebbero diversi danni.  Questa e' stata la prima colla dinamite, e ti assicuro che non prendo piacere che lo zio viene, e molto meno Don Santo, che tutti dicono che loro s'interessano per la parrocchia, pure Guido mi disse che sarebbe meglio del Professore Castaldi e una della speranza quella piu' pressa.

 

                        Abbracciandoti e baciandoti mi dico

                                                                                    La Mamma

                                                                       Che ti benedice.

 

P.S.  Il conto del S. Pawl non l'ho pagato.  Ieri ho fatto due contratti uno della casa di Casal Attard e l'altro di Casal Lia.  Ti accludo pure le lettere di Cola.  Mi raccomando di aver cura a ben spedirle a Pio.

 

 

 

 

 


 

Notabile

15-4-00

 

Carissimo Giuseppe,

 

            Buona Pasqua, carissimo figlio, e possa il cielo versare tante benedizioni sul tuo capo quante ti desidero,  L'altra settimana non ho ricevuto lettere.  Era la settimana dei santi esercizi e come solito il diavolo le trova tutte per inquietarmi e disturbarmi, pero' con molta fermezza e diligenza non ho tralasciato manco una predica.  Basta ora e' tutto finito.  Sul principio di questa giunsero lettere ma c'erano pure delle spinose.  Incomincio con ordine.  Carmelo sta bene ed ha gia fatto il precetto Pasquale e doveva essere a Londra la Settimana Santa; di Gino vennero' due alla volta, l'ultima del 15 Marzo.  Egli ci disse che stava bene, e che si trovavano a Calenso; che hanno fatto la marcia da LadySmith a piccole tappe, essendo i soldati ancora molto debboli.  Disse altre cose ma tutte si conoscevano meglio di lui, che a loro si nasconde per quanto si puo' il vero.  Ho ricevuto una dal Direttore del collegio di Pio e qui ci sono le spine.  Egli mi scrisse che si era diportato male verso i maestri; e' stato insubordinato ed ha risposto male ad un precettore.  In oltre ho ricevuto una da lui ove mi diceva che aveva l'intenzione di lasciare il collegio in Settembre, per andare a Newchatel in una scuola raccomandata dal Direttore medesimo per aver piu' pratica nella lingua francese.  Intanto mi prega di scrivere cio' al Direttore a pregarlo la sua opinione.  Io non so quanto mi son confusa perche' si tratta di cose assolutamente fuori della mia portata e percio' ti accludo le due lettere e scrivimi il tuo parere.  Intanto figlio caro prega e prega ardentemente.  Non ti so dire quanto ho pregato in questi passati santi giorni affinche' il Signore lo scampa da tanti pericoli e c'illumini a ben dirigerlo nella via del Signore.  Newchatel e' il fornite dell'eresia.  Il cantone e' protestante.  Ha per riformatore un disgraziato frate francescano che non mi rammento il nome.  Essi seguono i principii di J.J. Bousseau.  Il paese e' francese e' vero, ma secondo me si puo' trovare il francese in qualche posto migliore e poi perche' non finire gli studi che ha ben incominciato costi'?  Secondo me e' la sete dell'indipendenza e liberta' che lo spinge, povero disgraziato e non sa che arriva piu' presto di quel che si vuole il momento di lanciarsi nel mondo e gustare tutte le amarazze immaginabili e possibili.  Santo come sta?  Ho ricevuto pure da lui, ed ora gli scrivero'.  Ti raccomando di star alla larga da quel malaugurato affare della parrocchia, ormai si dice da tutti e con certezza che tutto e' suscitato dal Governo e dai framassoni che vogliono distruggere la grotta di San Paolo.  Tutti si temono che formentando bene gli ignoranti il Governo prendera' delle misure energiche, dettate della frammassoneria, gia hanno fatto diverse cose.  Non si deve suonare piu' nessun strumento di nessuna forma, le botteghe si chiudono alle nove e non vogliono assembramenti, per ora cosi da qui ad un'altro poco non permetteranno che la gente si riunisce in Chiesa, si fece un gran chiasso per quella bomba.  Ultima si disse che c'era dinamite e che poteva far saltare un mezzo paese.  La esaminarono gli artiglieri; il tutto secondo me, con fina malizia.  Il Vescovo non volle che si danno biglietto per il precetto nemmeno per noi di Cittavecchia ed ordino' che nemmeno ci deve essere la benedizione Pasquale inclusi pure noi qui che c'entriamo come il cavallo a merenda.  Tutto questo tende per arizzare il popolo, perche' la ragione non c'era nessuno chi papisce quello che vogliono l'autorita' perche' il Vescovo non ha mai espresso i suoi voleri, e gli barcamena (?) ora da una parte, ora dall'altra e cio' non serve ad altro che a fomentare vieppiu' i partiti.  Basta, io non voglio fare da giudice all'altrui operato, ma pero' tutta la brava gente si e' indignata su quwsta cosa della benedizione.  Il venerabile Canonico Scerri se e' mosso e si e' di molto lognato, e disse come Ceremia che non c'e' una persona che la pensa seriamente, e si porta a Roma a far capire senza passioni l'affare come e' tale quale ed il rischio che si sta correndo di perdere come ho gia detto la grotta di San Paolo.  Questa patola sembra un ideale della mia esaltata fantasia ma temo assai che col tempo si avvera che Iddio nol voglia.  Intanto i frammassoni ci hanno guadagnato.  Moltissimi non si sono confessati.  Altri non stanno battezzando, ossia battezzano in casa senza il prete o col prete.  Ora quelli che battizzavano forse per l'usanza stanno dicendo che sono contenti di sapere che cio' si puo fare.  Cosi in avanti battezzeranno in casa, e questo pure succede per una misura presa dal Vescovo di aver proibito di battezzare alla Cattedrale.  Come ti dissi tutto tende ad aizzare la popolazione.  Quando si chiuse San Paolo era contro il partito di sopra.  Ora tutte le altre misure sono contro questi di giu' e sembra impossibili pure la popolazione sta tranquilla ora, e si fece la processione di Venerdi Santo colla massima tranquillita' e devozione, ed il Signore ha permesso che si faccia chiaro e che taccia il vento per quelle poche ore soltanto, che e' piu' di un mese, che abbiamo cattivissimo tempo, ma la processione riusci' splendidamente.  Infin le candele non si spensero.  Ti ho fatto una lunga descrizione di quest'affare, per informanti affinche' tu potrai dissuadere a tuo fratello di prendere parte in questo malaugurato affare.  Di salute sto benissimo grazie a Dio.  Paolo e Teresa stanno meglio, ma Paolo ancora ce ne ha un poco di tosse.  Prega per loro.  Di Guido non ho da dirti nulla.  Siamo sempre in gran pericolo.  Egli pero' ha fatto gli esercizii agli onorati, si comunico' il giorno dell'Addolorata e' Giovedi Santo pure ed abbiamo a questo tutto va bene.  Ma non mi sembra che cio' basti per poter dire che l'orizzonte della sua vita e' chiaro e senza nube.  

 

            Finisco questa mia col pregarti di rispondermi presto sull'affare di Pio e raccomandati a Santo.

 

                                                                                  Ma dico

 

                                                                                              La Mamma

                                                                                              che ti benedice.

 

 

 

 


 

20-4-1900

Valletta

 

Carissimo Giuseppe,

Tanto Guido che io ricevemmo le tue lettere ed ora ti parlo intorno all'affare.  Dunque devi sapere che Guido fece gli ezercizzi la Novena allo S.S.  Si comincio' per la festa dell'Addolorata, assiste a tutti le funzioni di Settimana Santa colla massima devozione, fece il santo precetto pasquale giovedi santo con me, insomma tutto si fece, ma risoluzioni non vi erano.  La grazia non appariva ancora.  Giurando gli dissi che bisognava risolvere i desiderii: sorrisi e non mi disse nulla, e certo che in cuor suo diceva che non intendeva decidersi mai.  Io ero talmente confusa ed inquieta che tu non puoi aver idea per tante e tante ragioni che ora non sto a scrivere.  Ora ascolta questa storia e dimmi puoi il tuo pensiero.

 

Giovedi' Santo appena desinato andai a C. Attard a vedere le zie che erano ancora convalescenti; tornai che avevano gia finito il primo notturno alla Cattedrale.  C'era lo zio e mi dissi che erano venute le Zammit ossia Clap e che avevano tanto dimandato per me e gli dissero che mi avevano cercato tante volte in Valletta ed alla Notabile e non mi trovarono in nessun posto.  Quel giorno speravano di vedermi e non mi videro neppure.  Allora lo zio gli disse che mi avrebbe detto e che saressimo andati a vederli.  Insomma cominammo di andare il giorno di Pasqua ed andammo.  Ci fecero gran festa ad accoglienza, e tra tante cose che ci dissero, ci raccontarono che loro tutti gli anni andavano a Lourdes, e che ottenevano grnadissime grazie e mi regalo' una corona di quelle grandi e mi dissi che era benedetta costi' e toccata colla grotta e con tutti quei santi luoghi.  Io la ringrazia di cuore e la dissi che non poteva darmi una cosa piu' gradita.  Intanti appena giunti a casa, a Notabile, la prima cosa che feci attaccai il prezioso dono al cappezzale del letto di Guido che era assente.  Io pregai la Vergine Santissima con immensa fiducia che lo doveva illuminare per il bene e ne ero certa che qualcosa doveva arrivare.  Martedi dopo giunse la tua lettera.  Egli l'aperse vicino a me e la lesse mentre io leggevo la mia.  Tutto ad un tratto mi dice: "senti, Gius mi vuol mandare in Siria," e continua a leggere con interesse.  Altre volte quando arrivava una lettera da te o da Carmel, o rideva o brontolava.  Questa volta invece rimase tranquillo.  Quando fini' di leggere mi guado' e mi disse senza alcuna reticenza, senza alcuna meraviglia come se fosse una cosa da lui aspettata: "Ora credo che debbo andare da P. Scio per prendere informazioni."  Io rimasi di stucco e pensai subito alla corona e dissi: "Questo e' un vero miracolo."  Noi non si parlo' piu'.  Egli mi disse che voleva scriverti.  Disse a Teresa ed a Maria con gioia e con piacere gli altri che egli se gli riesce intende d'andare insomma.  E' una cosa mirabile, e lo so io soltanto quanto e' mirabile.  Io parlai a Pravale ed egli mi disse che voleva scrivere l'indirizzo del P. Rettore di quel collegio per chiederli informazioni, e mi disse pure che il P. Sammut era stato costi', ma ch presentemente si trova a Catania e questo non si sa; ma tu gli puoi scrivere intanto a chiederli delle informazioni.  Intanto cerchiamo di battere il ferro finche' e' caldo, e piu' presto si fa' e' meglio.  Pio mi scrisse che ha ricevuto le elettere di Gino e che nella mia mancava una foglia.  Dev'esserenche e' rimasta da te.  Se la trovi rimandala a me.  Egli le ha gia' spedita a Carmel.  In quelle lettere di Pio debbo averti mandato pure il conto per errore.  Fammi il piacere di mandarmelo presto perche' lo devo pagare ancora.  Questa settimana nulla finora da Gino.  Sono contenta che pure a te fecero la medesima impressione che fecero (le sue lettere) a noi.  Oggi ho ricevuto da Pio.  Non menziona nulla ma il bollo della posta come pure la carta non sono da S. Gallo.  Il bollo e' da Lachem-Ponsonville.  Io non so dove viene questo paese.  Forse saranno andati a spasso e l'ha impostata ma non ha messo un po pensiero.  Dallo zio mi avrei le œ12.  Abbracciandoti e baciandoti' mi dico la

                                                                                  Mamma

                                                                       che ti benedica.

Al nobile Acolito

Giuseppe De Piro d'Amico

Almo Collegio Capranica, Roma.
Notabile

9-5-00

 

Carissimo Gius,

 

La settimana scorsa non ti scrissi aveneo scritto a D. Santo.  Venne Ganado a vedermi e mi porto' le tue nuove insieme alee graditissime fotografie.  Don Santo mi e' parso un po patito, ma tu grazie a Dio stai benissimo.  Ganado mi disse che non vide a Santo, ma vide lo zio.  Guido continua a studiare con fervore il francese ed oggi deve prendere la prima lezione dalla Signora Bartet.  Il due di questo mese Carolina e' voluta al Cielo come un vero angelo.  Essa era rassegnatissima, e tutti quelli che l'assistono rimasero edificati.  Essa ebbe tutti i sacramenti e fu' assistita fino all'ultimo dalle sorelle e fratelli, prega per lei ma piu' di tutto prega per la povera Elena che non e' un anno aveva perduto il fidanzato ed ora la sorella e compagna perche' questi erano inseparabili, e l'affetto di Elena per Carolina era quasi materna.  Io ho sofferto assai ma che si vuol fare, amarezze da pertutto mi volgo.  Cola poveretta e pure di molto afflitto perche' l'ultima di Gino ci disse che stan marciando per Modderc Sprint che e' dieci miglia piu' in la di Ladysmith.  La partenza prossima di Guido e' cagione di immenza tristezza per me.  Era l'ultimo che mi rimaneva ed il Signore lo vuole.  Sia fatta la sua Santissima volonta' che importo  quanto mi costa purche' sia per suo bene, si compio' il sacrificio, e possa Iddio perdonare a chi ne e' la causa come io gli perdono.  Et sit nomen Domini Benedictum.

 

Ho ricevuto dallo zio e finita questa gli rispondo.  Questa settimana non scrivo a D. Santo.  Quando intende di ritornare?  Come sta di salute?  Bacialo per me e dallo le mie nuove e digli che un'altra settima gli scrivero'.  Carmelo mi manda a dire per fare sei messe per Alberto.  Io gli ordino qui e si devono fare in quel giorno.

 

Finisco col salutarti e baciarti affettuosamente e mi dico

 

                                                           La Mamma.

 

 

Ho ricevuto da Pio e gli mi spiego tutto.  Non c'e' nulla di serio.  Quando puoi scrivigli e falli un po' di coraggio per finir bene questi ormai pochi mesi che gli restano di passare costi.

 

                                                           Al Nobile Acolito

                                                           G. De Piro D'Amico

                                                           Almo Collegio Capranica

                                                           Roma.

 

 


 

Notabile

13-5-00

 

Caro Giuseppe,

La settimana scorsa scrissi a D. Santo e questa tocca a te, me e' un giorno tristissimo per me e percio' ti scrivo brevemente, perche' mi sento di molto oppressa.

 

Di salute grazie a Dio sto bene come pure tutti gli altri che stanno in casa e fuori di casa.  Di Gino questa settimana nulla.  Guido continua a studiare.  Egli prende lezione del francese dalla Signora Bartet la maggiore.  Di nuovo nulla.  Finisco siccome ho da scrivere a Carmel e Pio ed ho un mal di testa forte.  Abbi pazienza caro e compatisci la tua povera afflittissima

 

                                                                                  Mamma

                                                                                  che ti bacia e benedica.

 

 

 

 

 


 

Notabile

20-5-1900

 

Carissimo Giuseppe,

Ho ricevuto la tua cartolina, ma ho aspettato la Domenica a risponderti che mi e' quasi impossibile di scrivere in altri giorni.  Pio mi scrisse che tutto era finito e che quello era un suo pensiero (di mutar collegio) indipendentemente dal quello che si scrisse il Direttore e che lui era sottomesso ed ubbidiente a tutto quello che si desiderava la parte mia.  Ora caro Giuseppe e' opinione di Teresa e Maria come pure di Carmel che' e' meglio lasciarlo finire gli studi costi'.  Ormai si tratta di appena un'altro anno ed in questo anno finira' di perfezionarsi nelle lingue e nelle cose commerciali e cosi' forse e senza forse speriamo in Dio ottira' un certificato  che e' importantizzimp per lui che non ha nessuno, in oltre sara' difficile a rimetterlo in un altro collegio a ricominciare gli studi se sorte di li' non si chiudera' di nuovo.  Quello che mi piace di molto e se tu farai una scappatina costi' e veder un poco le cose come vanno, qui non sarei tanto d'opinione di portarlo non che non desidero di vederlo e se fosse una cosa possibile d'andar in piedi sarei andata, ma per quello che tu sai mi sembra che sia imprudenza di portarlo per ora.  Ho ricevuto di Gino del 12 e Teresa ha ricevuto del 18 Aprile.  Cola ricevette due alla volta e da quel che possiamo capire la posta da costi' viene ogni quindici giorni percio' si rivevono due alla volta.  Egli stava bene grazie a Dio ma sono, entrati di nuovo in servizio.  Egli scrisse da Tintagnoni  Hill, Modder Sprint.  Non ti so dire quanto sono in pensiero.  Basta continuiamo a pregare.  E' morto Nicolino Gauci.  Dica D. Santo che ho ricevuto l'avviso della spedizione di sette casse; inoltre quanti quattrini vuole, e che un'altra volta gli scrivero'.  Oggi ho ricevuto la lettera dello sio e ra qualche giorno gli rispondero'.  Tanto D. Santo che lo zio mi dicono per venire costi' ringraziali da parte mia e di' loro che gli sono molto grata ma io non mi posso muovere per tante ragioni.  Ti ho scritto su un mezzo foglio che Guido si e' dimenticato di comprarmi.  Egli sta bene, Grazie a Dio.  Abbracciandoti e baciandoti, mi dico la

                                              

                                   Mamma.

 

 

Ti prego di scrivere a Carmel una lettera di conforto e dice molto triste ed e' solo costi' poveretto.

 

 

 

 


 

Valletta

3-6-00

 

Carissimo Giuseppe,

 

Ho ricevuto le tue lettere, cartoline, e giornali, tutto intorno alla stupenda festa.  A Santa Rita sono stata sempre devota da quando ero bambina e io la chiamavo Santa come tutti gia da allora non sapevo che non era Santificata ancora quando leswi i cenni della sua vita m'accorsi che era propriamente quella che ho pregato sempre per tutta la mia vita.  Io l'ho pregato ora ancor piu' in viste di tante glorificazione che ha meritamente ricevute dalla chiesa.  Io ho spedito a Gino i giornali cioe "La Vera Roma" e "La Canonizzazione" come pure il giornale "La Valle di Pompei" che c'e' annunziata la festa del XXV anno dell'arrivo a Pompei del quadro.  Tra tante cose si deve fare una gran processione col quadro e si deve fare l'ultima Domenica di Ottobre.  Io ho fatto un voto alla Madonna che se fino a quel giorno si fara' la pace e cesseranno i pericoli le mandero' cinquanta franchi per le prfanelle ed orfani, e scrissi a Gino affinche lui pregasse pure e gli dissi che forse sara' in grado di poter accompagnare la processione e chissa' forse pure te e Don Santo per ringraziarla di tante ma tante grazie che si e' degnata di fare a tutta la nostra famiglia, tanto vivi che a quelli che ci lasciarono per andare a godere in paradiso, perche' sempre ripeto ed ora piu' che mai che ho la testa calma e vedo ancor piu' in chiaro le grazie che abbiamo avute che tutti e due speriamo si rassegnati e le ultime parole preferite, anzi le uniche furono: Santi Nomi di Gesu' e Maria.

 

Da Gino ho ricevuto del 1o Maggio dallo stesso posto dove si trovava da tre settimane.  Egli mi disse che finalmente ha potuto avere una tenda insieme con altri ufficiali e chi i soldati (dormivarono) ancora all'aperto, poverini.  Nella lettera di Cola disse che gli hanno offerto un posto per il commissariato temporaneamente.  Egli accetto' ma c'erano pure altre tre del suo regimento e cosi' forse non sara' lui il preferito.  Carmel mi scrisse da Birkenhead di nuovo ma ora sta in un ospedale di bimbi ed e' molto contento perche' non ha molto lavoro.  Egli mi disse che stava meglio ma non ancora ristabilito poveretto, ma egli e' buono grazie a Dio e si e' rassegnato alla volonta' di Dio.  Se non gli hai scritto ancora scrivigli che gli fara' un mondo di bene una lettera di conforto.  Ricordati che egli e' solo costi' e come cambia di posto continuamente, cosi' non puo' aver nemmeno amici.  Pio e' tornato alle lettere laconiche nuovamente, ma pazienza, pero' mi disse che sta studiando, che ha quaranta lezioni per settimana, che il Direttore per inioranza ? che ha avuto gli fece una scampagnata, e mi mando' delle cartoline postali colle vedute del lago di Costanza, molto bello, pero' non ho ricevuto ancora i dettagli di questa scampagnata.  Io ancora non ho scritto al direttore da quella lettera.  Non so dare la ragione ma tutte le volte che mi mettevo a scrivere capitava una cosa o l'altra.  Ora oggi faro' il mio possibile e forse riusciro' di scrivergli dopo tanto tempo e gli faro, le mie congratulazioni per essere stato eletto deputato non so di quale scuole per gli esami.

 

Guido continua a studiare bene, quando ricevette i programmi si e' un poco scoraggito per il francese e disse che non sara' pronto per l'Ottobre, ma io spero che tutto si vincera' coll'aiuto dal Signore.  Inquanto alle altre materie mi disse che non erano cose nuove per no lui e che non lo mettevano in pensiero.  Gli piacque io pure i regolamenti, anzi mi rimase contento.  Puer il pagamento non e' caro e percio' lui e' pure contento che "ix-xlief tieghu ilahhaq" al meno per ora perche' come tu sai Guido e' fiero e non gli piaceva di essere soccorso.  Questo non m'e' l'ha detto mai s'intende, ma io lo capivo.  L'ultimo ostacolo poi, della nazionalita' lo lascio a te qunado verrai che poi insieme e coll'aiuto Divino spero che tutto si accomodera'.  Ieri il mio confessore P. Pravali mi disse che ci sono di altri nazioni, come per esempio grecei e non trovano ostacolo per essere ammessi.  In quanto alla sudditanza si vedra' quel che si potrs' fare per non perderla.  Basta il punto principale e che lui si sta cooperando ed e' pienamente sottomesso.  Ora fra giorni si ascrivera' agli Onorati ed alla Confraternita' del Santissimo Rosario, e con questi armi vinceremo.  Addio caro Gius.  Prega per me che non sempre mi sento bene, e prendi un abbraccio e tanti baci dalla

                                               Mamma.

 

 

Saluta lo zio e Don Santo e digli che non gli scrivo piu' per ora.  Quel tuo compagno da Casal Zabbar, venne qui in Valletta e mi lascio' le tue nuove, ma io non c'ero e cosi' non l'ho visto.

 

 

 

 


 

Notabile

10-6-00

 

Carissimo Giuseppe,

 

Questa settimana non ho ricevuto nessuna lettera da Roma.  Deve essere che il pellegrinaggio ha assorbito tutta la vostra attenzione e non era numeroso che soli 200 erano i pellegrini, figurati che fossero di piu'.  Oggi ti scrivo due parole tanto per farmi viva, primariamente perche' deve venire Maria con tutti i suoi a passare un giorno con me, poi ancora perche' non mi sento bene, e quel nodo che ti dissi l'altra volta ancora non vuol passare, e poi mi, ha indebolito non mi sento bene, e quel nodo che ti dissi l'altra volta ancora non vuol passare, e poi mi, ha indebolito non mi sento punto forte.  La settimanamandai a Cospicua e rimasi fino dopo pranzo, ma venni presto per come a tempo per la funzione degli Onorati (che per grazia di Dio mi e' riuscita di assistere in tutti i tre giorni mattino, mezzogiorno e sera); giovedi andai a Birzebbugia per mettere le parete e la sera andammo in Valletta perche' Guido aveva la lezione di francese e ieri mattino partimmo col treno delle 9 1/2 per Casal Attard per vedere Teresa e poi riprendemmo il treno delle 11 e grazie a Dio a mezzogiorno eravamo a casa di nuovo dopo otto giorni in escursioni.  Carmel scritto nulla di nuovo.  Gino all'otto maggio stava bene e si trovava presso i Hill dove era.  Egli ci scrisse che ha ricevuto lettere ma regali da nessuno, percio' mi disse di scoraggire a tutti quelli che desiderano di mandarli qualche cosa perche' o non arriva oppure se arriva egli non la potra' condurre seco e sara' costretto di buttarla via.  Sir Adrian Dingli gli mando' tante cose ma nulla giunse, soltanto la lettera.  Pure Carmel e Cola diverse volte hanno spedito ma nulla ricevuto.  Io pero' credo che glielo tengo in deposito perche' nulla si perda.  Io ho detto tutto l'importante.  Prega per me e scrivi quanto puoi, pero' ora non aspetto lettere da te perche' so che stai preparando.  Ho scritto a tutti pure a Gino per pregare per te in quei giorni dell'esame che m'immagini saranno ai primi di Luglio.  Mille baci dalla

 

                                                                                                                      Mamma.

 

 

 

 

Carmena tal-Qrendi ebbe un colpo apopletico e rimase con un braccio e con una gamba inerti e si raccomanda alle tue preghiere.

Torno a scrivere.  Venne Maria, Alfredo, Allessandro Vittore ed Arturo e venne pure Teresa e Paolo e cosi' abbiamo passato un giorno insieme contentissimi.  Si parlo' degli assenti e si dissero tante cose.  Era tanto che non ci si trovava insieme.  Vennero dalla nuova stazione che e' stata inaugurata ieri.  Dicono che e' molto bella e sembra che si e' piuttosto vantaggiosa per noi.  Hanno aperto il testamento di Nicolino.  Fece gran sensazione perche' non ha lasciato nulla ai nipoti.  La meta' di quella casa dove abitava la lascio' ad Ignazio Bonnici perche' sua madre e' una Azzopardi e quella casa proveniva dagli Azzopardi ed e' soggetto ad un vincolo disonorabile tra parenti.  Alla moglie œ100 e tutta la mobiglia.  Ci sono di molte belle cose e di valore ma non credo di ricevere quanto le hanno detto, cioe œ15000.  Io dico che sara' fortunata se potra fare œ1500 e poi fece tante altre cose.  Ha dato in enfitiusi tutti i beni della primogenitura come dicono a poco prezzo.  A Bernard gli lascio' in enfitiusi la casa del Gozo.  Insomma ha cercato di rovinare tutto.  Finisco che sono le 9 1/2 di sera e mi sento stanca.

Un altro bacio

 

                                               La Mamma.

 

 


 

Notabile

14-6-1900

 

Carissimo Giuseppe,

 

Ho ricevuto il libretto ed il "Pellegrino" e ti ringrazio tanto.  Le mie congratulazioni per aver preso il premio e sia ringraziato il Signore, figlio carissimo che hai saputo convertire i suoi doni ad onore e gloria Sua impoiche' il talento e l'ingegno sono doni di Dio, ma l'uso di questi doni sono lasciati a noi e siamo liberi di farne cio' che vogliamo; soltanto poi all'ultimo riceveremo cio' che si merita.  Dunque figlio caro qui sta il merito tuo di averne fatto buon uso di queste facolta'.   Ora aspetto da te di sapere il giorno degli esami dell'universita' per pregare per te.

 

Siccome non c'e' rosa senza spina, cosi' colla tua nuova mi giunse una lettera da Carmelo che mi diceva che si era sentito male di nuovo.  Ebbe un attacco di tonsillite forte ed ebbe un ascesso poverino.  Ma disse che allora stava meglio, ed e' rimasto in quell'ospedale quasi privato ed esclusivo per bambini, ha potuto rimanere ed averne tutte le cure necessarir.  Inoltre, siccome in quell'ospedale vogliono fare delle innovazioni, hanno licenziato i malati interni, e tennero Carmel per gli eaterni, e sebbene non si sente tanto forte ancora pure puo' stare non essendovi molto lavoro.  Egli mi disse che appena un'ora la mattina ed un'altra la sera.  Cosi' il Signore dispone sempre per nostro bene.  Quando poi scrivigli, perche' poveretto ha bisogno di conforto, e tutti questi mali provengono da quel dispiacere.  Domani sera spero di veder Santo.  A Dio piacendo il mare e' tranquillissimo.  Spera che dura fino domani.

 

Saluta lo zio e digli che ora non gli scrivo perche' ora spero di vederlo fra poco.  Di salute grazie a Dio sto meglio ed oggi sono stata in Chiesa per le funzione mattina e sera.  Gino scrisse sta bene grazie a Dio in data 15 Maggio e dello stesso posto.  Egli mi disse che tanto il suo reggimento come un altro degli lissari erano in cima alla lista dei reggimenti per rimpatriare pero' disse lui che non ci credeva, sebbene gliela hanno detto le sue autorita.'  Il fatto sta che bisogna continuare a pregare perche' i pericoli ci sono ancora.  Sandrino ebbe un'attacco di tonsillite piuttosto forte e i suoi genitori si inquitarono perche' temettero che fosse difterite sul principio, ma grazie a Dio ora sta un po meglio e fra qualche giorno gli passera' tutto.  Il resto della famiglia sta bene.  Abbracciandoti e baciandoti mi dico

 

                                                                                              La Mamma

                                                                                              che ti benedica.

 

 

 


 

Notabile

8-7-00

 

Carissimo Giuseppe,

 

Sono due settimane che non ti scrivo.  Chissa quanto hai brontolato; tu sai che in casa hai fama di brontolare, ma questa volta ben a ragione che ti ho lasciato senza letter proprio nel tempo degli esami, ma spesse volte non si fa quel che si vuole.  Ho avuto tante piccole contrarieta' che solo non sarebbero grandi ma il Signore ha permesso che fossero venute tutte assieme per provarmi come provo' al Santo Profeta, ma per disgrazia alla prova non corrisposi come il buon Giobbe, e perdetti la pazienza e mi sono, talmente confusa che non seppi che fare, ed in quei giorni si trovava qui Maria e s'inquieto' essa pure.  Mi disse che voleva scriverti per venire per sistemare un po' le cose.  Io spero che Maria non l'abbia fatto, e cosi' non t'inquieto' ma io mi sono sentita un po' male e non potevo scrivere.  Aggiungi che durante la Settimana scorsa ricevetti da Gino una descrizione dolorosa di tante sofferenze, che fini' col sentirmi ancor piu' male.  Ora pero' grazie a Dio mi sento meglio e per prima cosa che ho fatto e' di scrivere a tutti voi altri.  Per tua tranquillita' e' stato deciso col consenso dei zii che questa casa rimane per noi.  Gino mi scrisse che durante 15 giorni hanno camminato circa 200 miglia.  Oltre il camminare continuo e lo strapazzo, mi disse che una volta ebbero da guardare un fiume fino al ginocchio nell'acqua dopo d'aver camminato un 10 miglia avanti e poi naturalmente rimanere bagnati; un'altra volta si fermarono a mezzanotte per riposarsi.  Non avevano nulla per coprirsi, neanche' il capptto, sicche' lui con tutta la stanchezza disse che non poteva star coricato  dal freddo ha passato il rimanente della notte passeggiando.  Un'altra notte si sono intirizziti e la mattina si trovavano vicini ad un ghiacciaio.  Insomma altro a bombe e melinite, e' sara' piu' che un vero miracolo se tornera' sano e salvo.  Egli appartiene sempre alla divisione Lyttleton ed il suo 10,000 e vanno con Butler ma sembra che gli stanno dietro.  Carmel mi scrisse che da poco tempo a questa parte si fecero due promozioni da tenenti e capitani ed ora lui e' il Senior.  Venne Harry e lo incaricai di due affari, cioe' quell'enfetuisi del Gozo e l'affare dell'acquisto di San Paolo a Mare.  Poi lui mi parto' da Guido.  Ora ci siamo intesi che lui deve pensare per qui, ed io scrivero' al Rettore per avere informazioni, cioe' se come straniero sara' ammesso e se finiti gli studi avra' la laurea oppure un certificato d'aver passato gli esami.  Dopo questo se avro' una buona risposta cerchero' di mandarlo il piu' presto possibile perche' un mesetto avanti che incominciarono le scuole gli fara' un gran bene e poi se non entrera' un corso in quest'anno e' meglio che l'anno preparatorio lo passa' li, che qui ormai non studiera' piu' come solito.  In quanto al francese studia discretamente, ma si sa per imparare una lingua non si vuol tanto poi.  Ora ti prego di farmi una commissione pero' se non ti annoia e proprio se la cosa ti capita fra le mani desidero una ossatura per una o due vetrine per i cristalli di Venezia, se trovi alcuna antica per essere dorata e senza cristalli s'intende.  Altre volte gli antiquarii erano pieni di queste cose, qualche cosa come per esempio il leggio dello zio non ti avrei seccato se non fosse una cosa necessaria.

 

Tutta la famiglia sta bene grazie a Dio e baciandoti nella speranza che fra un mese potro' abbracciarti davvero mi dico

 

                                                                                              La Mamma.

 

 

 


 

Cospicua

19-11-00

 

Carissimo Giuseppe,

Ho ricevuto la tua carissima con tante buone nuove e che hai avuto l'alto onore di essere incaricato di le venerande lampadi.  Lo credo, figlio caro, che tu adempi quest'ufficio con piacere.  Dunque Sabato Teresa venne la mattina in Valletta e come solito all'ora solita s'incontro col solito Signore e li disse che desiderava parlarmi perche' aveva ricevuto da Tobler e che sarebbe venuto tra le 9 e l'11.  Io l'aspettai ma non lo vidi; dissi paszienza, e siccome doveva venire qui (sono) il dopo pranzo venni con l'intenzione di fermarmi 4 giorni.  Pero' io avevi diversi affari e percio' ho pensato di andare da qui il lunedi' mattina e tornare verso mezzogiorno e lasciare qui Cetta e cani.  Stamane parti' da qui alle 7 ed alle 8 precise era da Briffa.  Ho incassato quattrini per tutti.  Di li' andai alla Curia e dopo un po di tempo mi diedero il foglio richiesto col quale debbo andare dal Provicario; cio' che faro' verso la fine della settimana quando andro' in Notabile.  Alla Curia mi sono incontrata col Perito Grech e lo ho parlato sulla divisione, in particolare sul giardino dello zio.  Egli mi rispose che avrebbe riconsiderato la cosa.  Di li a casa e scrissi allo zio intorno alle arance, nel mentre che scrivevo giunse la lettera delle Suore di Firenze col disegno per le maniche dello zio, e cosi' nella lettera per lo zio ho accluso pure il disegno, un viaggio e due servizzi.  Finito quest, via dal Barone, ho trovato l'ufficcio come tu mi indicasti, venne uno scrivano e mi disse che il Console era assente per poco e se le volessi aspettare sarebbe presto venuto.  Cosi' feci; e dopo un po venni.  Egli mi disse che la sera del Sabato era venuto a casa, siccome la mattina non pote' venire e mi fece vedere una lettera del Dobler, e mi diceva che era contento di prendere questo Signore (tuo fratello) in vista della sua tenera eta', ma precisamente pure per questo desiderava sapere le intenzioni della famiglia, e che faceva sapere che lui lo prendeva con se ma che dovra' pagare la pensione, se il giovane si diportera' bene lo fara' pagare sei mesi, se no un'anno.  Io risposi che in quanto al pagamento ci son io e non ha da pensare.  Il Console quando ho visto che l'ho capito fece un ah straforte, e poi quando io volevo dirgli di raccomandarlo allora lui non mi lascio' parlare e disse che avrebbe pensato a tutto.  Cosi' figlio caro ringrazziamo Iddio e la Madonna, di tanto immeritato bene e continuamo a pagare affinche' le cose riescono bene.  Da li sono stat da Coppini per quel cammino, e pure questo mi diede una buona risposta, ed ora devo pensare al lavoro, e di li' tornai qui da quella strada nyova carica con le œ160 della cambiale di Firenze per le zie e giunsi a mezzogiorno.  Fu una vera campagna e l'angelo mio custode mi ha accompagnato.

 

Gino sa della sua promozione e sa pure che non per il suo battaglione (e questo e' gia' qualche cosa) sicche' gia' e' forse in viaggio.  Ora aspetto la lettera di questa settimana che certamente ci dira' in quale dei tre battaglioni.  Inoltre Briffa mi disse che passano sovente ufficiali di qui dal Sud Africa che sono stati promossi per altri reggimenti.  Egli mi disse che in questo modo mettono in riposo a quelli che sono stati costi' senza muovere tutto il reggimento, e gli stanno passare da Suez, per conseguenza da qui.  Quando sarai solo con Gesu' prega per te stesso ma non per tua soddisfazione per un'altro ospedale.  Egli e' contentissimo dei certificati che ha avuto, dai dottori di costi' che grazie a Dio erano ampi.  Ho ricevuto due cartoline da Louvain dicendomi che erano vivi ed in ottima salute e ceh andavano all'universita' e nulla piu'.

 

Domani in giornata andro' in Valletta e mercoledi' mattina a Dio piacendo andero' al Crendi per vedere i lavori sino Sabato erano li' ancora ma dovevano terminare, e poi a Cittavecchia.  Di quel calice nessuna risposta.

 

Appunto stamane ho fatto pure un altro affare nel mentre che sortivo di casa venne il giovanedi studio di Trapani e mi disse che offerte non c'erano ma che per essere liberata bisognava fare il prezzo a meta' della stima.  Io avevo concesso al Italiane Lire 800 soltanto.  Ora siccome la stima e œ816 mancavano 8 io glielo ho concesso ed egli mi disse che era certo che restera' per noi.

 

Un abbraccio e mille baci da chi si dice

 

                                                                                                                      La Mamma.

 

Le zie ti mandano i loro saluti.

 

 

 

Al Nobile Chierico

Giuseppe De Piro D'Amico

Almo Collegio Capranica

Roma.

 

 

 

 


 

Notabile

23-12-00

 

Carissimo Gius.

 

            Brevemente m'hai scritto e brevemente ti scrivo perche' appena faccio a tempo per la posta e questa volta tu sei l'ultimo.  Ebbene sono contenta che tu stai bene e spero che starai meglio, io sto pregando ed ho scritto a tutti di pregare per te a D. Santo dirgli pure tu che quando riceverai la presente sara' con te a Dio piacendo colla questa riceverai una per lui tienila e poi consegnagliete.  Spero che ricevesti i due SS Cuori che ti ho spedito insieme con Maria e sono invece d'auguri tienli in camera e quando li vedi recita una piccola giaculatoria per me e per Maria che ne ha molto bisogno poveretta per allevare bene la sua famiglia.  Augurandoti tutte le benedizioni del
Cielo la santa Perseveranza e baciandoti mi dico.

 

La prossima settimana non scrivo forse.

 

                                                                                                                      La Mamma.

 

 

 

 


 

Al Nobile Sign.

Giuseppe DePiro D'Amico

170 Borgo Vecchio

Roma.

 

Valletta

7-1-1

 

Carissimo Giuseppe,

 

Ho ritardato fin oggi a scriverti, perche' sono stati giorni, piuttosto occupati e non ho avuto un momento di tempo e prevedendo cio' ho scritti Venerdi' ai tuoi fratelli Guido e Pio che sono i minori ed hanno piu' bisogno delle lettere.  Carmel e' stato pure lasciato Dunque il Venerdi' il Carola per via della foltissima nebbia che c'era entrato tardi ed erano le 2 quando ho potuto abbracciare Santo e giungemmo che era mattino e siccome era la festa dell purificazione, andammo al Carmine direttamente ove Santo disse messa e noi l'abbiamo ascoltata, e poi a casa a prendere il cafe'.  Io andai a letto.  Gino a Valletta perche' Cola era ancora li' e Santo dallo zio per andare a S. Agata.  Il dopo pranzo poi venne Teresa e Paolo a vederci e quando andarono, io e D.S. andammo a S. Paolo, che l'indomani, che era Domenica dovevammo compiere il voto della Mellieha.

 

La Marchesa, Cola e Gino partirono in carozzino da Cittavecchia alle 4a.m. ed alle 5 erano a S. Paolo vicino al ricetto tal-Erbgha Mwiezeb e di li' incominciarono a camminare; giunti a casa nostra, io, D. Santo ci unimmo a loro, e ci aviammo a passo di formica coll'aiuto del Signore per la Mellieha.  Dopo tre ore giungemmo sani e salvi e Don Santo disse messa e ci siamo comunicati tutti e dopo preso un po di cafe' via per San Paolo ove abbiamo passato la giornata.  Lunedi' poi vigiglia di S. Agata e martedi' ero occupata colla festa e la sera tornai qui.

 

Molto mi piacque il vostro regalo.  E'di molto bello e grandioso e pure utile e di effetto.  Gino ne e' contentissimo.  Ora lunedi' lo mandero' a Cola insieme col regalo delle zie e forse il mio ancora.  In quanto al prezzo l'ho diviso in questo modo: tre Santo e tre tu, due Gino ed altrettanto P. e cosi' mi sembra d'aver adempito un vostro desiderio, come degli altri minaci che tutti volevano fare la loro parte.  Alle zie ho comprato due oggetti, un bacile ed una quantiera d'argento molto belli, valsero œ11.00.  Ora sto scegliendo per me.  Io vi avevo scritto di comprarmi qualche cosa di li', ma Don Santo mi disse che non avevate capito ma non fa niente che ho trovato delle belle cose antiche e spero di accomodare tutto fra oggi e domani.  Mary Desain si sposo' martedi' passato.  Tu eri invitato con tutti gli altri.  Io e Gino le abbiamo regalato una tettiera, zuccheriera d'argento belline.  Maria due saliere.  Ora se tu vuoi darle una memoria.  Fai come credi ma almeno una carta da visita ci va, quando sarai tranquillo e tutto sara' finito che ora tutti sanno, ed anzi ti mandano le loro congratulazioni.  Ora finisco dove dovevano incominciare ti do il mi rallegro per gli esami e sia ringraziato il Signore di tanta grazia figlio caro non degli esami ma dalla tua perseveranza nella santa vocazione, e per la grazia che il Signore mi fece contro ogni merito di aver l'alto onore di vedere due dei miei figli da lui chiamati per essere ministri della sua Santa Legge.  Ora figlio caro pregiamo che il nostro diportamento corrisponde sempre fedelmente alla chiamat onde meritare un giorno il premio promesso.  Guido e Pio mi hanno scritto stanno bene.  Pio mi scrisse di un suo progetto che a dirti il vero non ho capito.  Gli scrissi di darmi la spiegazione.  Appena l'avro te la scrivero'.  La festa di S. Agata riusci' splendida, il tempo era contentissimo.  Nella presente ti accludo due banconote.  Appena ricevuti fammelo sapere che sono sempre ansiosa per via di questi quattrini in viaggio.  La salute come va?  Santo mi porto' buone nuove.  Non c'e' piu' posto.  Un abbraccio e mille baci e ricordati in quel santo giorno  di pregare per

                                              

                                                                       la tua povera Mamma.
Valletta

8-1-1

 

Carissimo Giuseppe,

 

Ieri ti ho scritto ma mi sono dimenticata di dirti che si desidera la benedizione del Santo Padre per quel giorno della sposalizio che si fa il 16 alle 10a.m. a Cittavecchia.  Gino tu ha scritto la settimana scorsa ma non so se l'hai ricevuta.  I testimoni sono della scritta il Conte Manduca ed il Barone Azzopardi, e dello sposalizio lo zio il nostro, il loro incognito testimoni Federico Caruano Gatto.  La misura della statua del Sacro Cuore di Gesu' e' un metro e dieci.

 

Finisco che so che si deve essere brevi in tali circostanze, nella speranza che te la consegneranno nel rituo. 

Mi dico

 

                                                                       La Mamma

                                                                       che ti benedica.

 

 

Si desidera sapere la Chiesa dell'ordinazione e dove anderai dopo finita la funzione.  Rispondi presto.

 

E' morto Giorgio Sant zio di Cola, prega per lui.  La festa si fa lo stesso.

 

 

Caro Giuseppe,

Ho scritto a Mr. Tugli cio' che e' contenuto in questa lettera.  Il telegramma partira' Venerdi' sera.  Erano diretto a Notabile o Citta' Vecchia.

 

Ritengo presso di monete due banconote da 5 pounds ognuna.

 

Momento mei.

 

Saluto ai compagni.  Tutto va bene dirai a tutti.

 

11-2-1901.

 

 

 

 


 

Valletta

22-1-1

 

Carissimo Giuseppe,

Ricevo con (Maricu) tutte quattro lettere, una tua, di D. Santo, guido e Pio e mi, affretto a risponderti per via del regalo.  Io non intendo di spendere come ho fatto per Maria e Teresa, ma intendo di spendere œ10 e poi qualcosa di piu' ancora se occorre.  Qui gia' ho cercato e non ho trovato quasi nulla di particolare, e tutto carissimo.  Carmel le compio' un set di spazzale d'argento, Teresa per il te e Maria per liquori.  Ora sara' meglio che voi altri cercate di comprare di le e D.S. lo portera' con se.  Credo che Gino gli piacera' piu' argento, una volta quando eravamo insieme a Roma aveva visto uno come un centro d'argento.  Questo per esempio cerca di sortire con Santo ed insieme troverete.  Pio puo fare qualcosa ma Guido poveretto non potrebbe tanto.  D. Santo andera' s'intende per il momento un po indietro ma e' questione di mesi e io rimettera' ben presto.

 

Finisco per raggiungere la posta.  Cerca di fare il meglio che puoi

 

                                                                                  La Mamma

                                                                       che ti abbraccia e bacia.

 

Riceverai questa lettera scritta a Gius, ma poi ho pensato meglio diriggerla a te.

                                                                                  Un bacio.

 

 

 

 


 

Valletta

20-6-01

 

Carissimo Gius,

Ho perso il filo della mia corrispondenza per tante piccole contrarieta' che il diavolo ha suscitato ed il Signore ha permesso per provarmi in questo tempo giubilare da penitenza, ma temo assai che non ho corrisposto bene ed alla prova non sono stata trovata buona basta la misericordia di Dio e' infinita e speriamo in essa.

 

Dunque si trovo' che la (palmate) c'era una che si vuole le pubblicazioni ebbe occasione di incontrare a S.C. e si parlo' di te.  Egli mi disse che sarebbe meglio aspettare Settembre percio' siccome anche io gradi' questo suo desiderio, non si pensare per ora.  Solo vieni pronto colle carte e fai pure l'esame al Vicariato costi',e e poi quando verrai accomoderemo tutto.  Costi' verrai ancora piu' presto.  Carm non si scrisse ancora sul modo che verra', ma credo che verra' per mare.  Guido mi scrisse che gli esami incomincieremo il 1 Luglio e finiranno il 16.  Egli creda che verra' esaminato il 10.  Cosi' per combinazione sarete tutti e due nello stesso giorno sotto la prova.  E' il giorno di S. Lorenzo quel gran martire della nostra fede, percio' lo pregheremo ed egli sono certa che intercedera' per voi.  Ti raccomando alle tue preghiere una persona che sta sul punto di convertirsi.  Prega e fai pregare perche' una madre di famiglia ed ammalata gravamente, percio' e' molto desiderabile che in questi pochi mesi di vita che le rimangono ne faccia buon uso, pero' cio' non toglie che non potra' guarire, che il Signore puo' tutto e percio' pregate pure per la sua salute corporale.  Inquanto agli affari qualche cosa si sta facendo, ma figlio caro si procede lentamente e le spese crescono.  Un mezzanino sfittato ora per il 15 diversi terreni perche' vogliono ribassi.  Naturalmente tutti si approfittano di questo caos.  Inoltre quel terreno che avevamo preso di quel legato ora siamo obbligati di pagare gli arretrati di una quantita' di anni.  Inoltre venne fuori un debito antico della nonna e la nostra parte e' di œ37.  C'e' da pagare al perito Caruana..  Ora il piano suo non e' stato approvato, percio' devremo pagare un altro a Grech Scerri.  Paolo si vuole protestare, ma io non so che cosa si potra' fare.  Io pero' non apparisco piu' e sembra che in parte e' stat compresa la mia intenzione.  Pero' Vassallo fa le cose con molta prudenza e saviezza.  Egli non urta a nessuno, ma cerca per quanto puo' di appianare.  Ora figlio cara ebbi pazienza, ma quando verrai e mestieri di fare un po di lavoro, perche' con il nostro soltatno non potro' fare fronte alle spese di tutti.  Carmel va da se come pure Gino.  D. Santo non se ne parla, pero' ora non vuol fare piu' acquisti di sorte, e dopo pagato questo debito intende di stranenintanto che le cose saranno sistemate.  Pio mi scrisse che solo fino a Dicembre, prendera' da qui, poi spera di essere in grado di campare da se, sicche' non rimangono che Guido e te.  Ma non ti confondere che coll'aiuto del Signore tireremo avanti uno appoggiando si all'altro, grazie a Dio.  Ho pagato tutti i vostri debiti, vale a dire quelle messe arretrate, l'affitto della casa di Notabile e della giardina.  Insomma noi, proprio noi non dobbiamo nulla a nessuno.  Ora col 30 di questo mese faro' il dividendo del nostro poco e cosi' tireremo avanti un'altro poco.  Poi qualche cosa Mamo mi dara' se non presto sara' tardi.

 

Maria venerdi mattina mi ha chiamato, ma l'affare rimase lento fino Domenica dopo pranzo poi incomincio piu' e piu' e alle 7 ci regalo senza punto sofferenze un bel maschio grosso e grasso che il Signore lo benedica.  Essa sta benissimo come pure il neonato.  Ancora non e' stabilito il giorno del battesimo, ma spero che si fara' fra giorni.  I padrini sono Paolo e Teresa.  Il telegrammo lo abbiamo fatto allo zio.  Spero che te li mando.  Pio ci rispose da Berlino ove si trovava per pochi giorni.  Oggi credo che si trova di nuovo a Halle e poi a Landsberg di nuovo.  Finisco che ho da fare col nipotino abbracciandoti e baciandoti mi dico

                                                                       La Mamma,

                                   Che si raccomanda alle tue preghiere.

Se avrai bisogno quattrini mi scrivi

A Gino e' stata data una medaglia.


 

Notabile

27-10-01

 

Carissimo Giuseppe,

C'era una volta uno che si chiamava Giuseppe e doveva partire per Roma e prima di partire promise alla sua Mamma di scriverle appunto giunto costi', ma la sua promessa fu come quella dei marinai e la povera Mamma rimase senza lettere.  Per giunta mi scrisse D. Santo e mi disse che tu non eri arrivato ancora e questo fu il 21.  L'indomani che partisti venne Filippo Azzopardi e mi disse che lo zio intendeva di venire, ma ne io ne i Vassalli non abbiamo ricevuto nulla ancora.  Passai la settimana cosi', un giorno a C. Lia, due a Crendi e tre a Cospicua e non ti so dire quanto ho avuto da fare.  Abbiamo avuto di molta pioggia.  Oggi venne Maria ed Alfredo a vedere le bebbusce e rimasero contenti.  Ho ricevuto da Gino, ma scritta avanti che poteva ricevere il piano, percio' non mi disse nulla.  Ricordati di Pio.  Scrissi a D. Santo e lo mandai da te per leggere i giornali.  Ricordati della Madonna di Montenegro.  L'affare del cisternone si e' accomodata.  Giusep mi disse che non c'era da fare e che potevano immagazzinare quanto c'e' acqua.  Il Signore la manda e sia ringraziato il Signore.  I primi giorni li ho passati malamente.  Ora la molteplicita' degli affari mi tiene occupato e non ho tanto tempo a pensare alla mie miserie.  Martedi' vado in Valletta perche' ho una adunanza della figlia di Maria.  Si fa una funerale per una conorella morta in Settembre.  Inoltre deve venire Gianni per mettere i tappetti costi' pure e cosi' saremo pronti per l'inverno a Dio Piacendo.  In Valletta retero' fino a giovedi' e poi probabilmente andero' a passare gli ultimi due giorni della settimana a Cospicua.  Sono infreddata; non faccio altro che starnutare.  Despot mi disse per andare martedi' per i conti e i quattrini cosi' avro' da fare.  Rammenta a Don Santo che cosa ha fatto coi quattrini delle zie.  Quella Signora di Casal Attard vuole due poste coi cristalli.  Insomma tutti vogliono.  Poi di quelli della divisione vengono continuamente a chiedere.  Ora c'e' uno che vuole un balcone.  Altri non so che.  Insomma tante noie, basta io coll'aiuto del Signore m'ingengo a contentare tutti.

 

Prega per Pio e per Cola, ora che e' ammalato poveretto e vuol fare il viaggio.  A proposito che m'ero dimenticata la Signora Emilia ti prega di pregare per essa specialmente il giorno della tua ordinazione che desidera una grazia molto grande e percio' mi prego che io te lo dica con grandissima premura; percio' caro figlio te la raccomando.  Scrivi, non mi lasci senza tue nuove e dimmi tutto quello che saprai dei tuoi fratelli.  Da Pio non ho ricevuto nulla.  Da Carmel ricevuto e sta bene.

 

Finisco che questa e' la seconda e mi restano ancora altre quattro.  Un'abbraccio e mille baci colla benedizione della

 

                                                                                              Mamma.

 

Ho ricevuto la tua cartolina con sommo piacere perche' ero un po' in pensiero.  Attendo lettera con dettagli del viaggio.  Hai visto Salerno?  Hai incontrato i tuoi compagni?

 

 

 

 


 

Notabile

10-11-01

 

Carissimo Giuseppe,

Lunedi' scorso ho ricevuto dallo zio che doveva arrivare martedi' sera, noi eravamo gia' stati arrrivati da lui con una lettera.  Inoltre Don Santo mi scrisse che lo zio era deciso di partire lunedi' sicche' ormai non c'era piu' dubbio.  Infatti abbiamo preparato qui come pure in Valletta e Felic ando' alla Marina e non trovo' nessuna.  Cosi' pure e' stato fatto Mercoledi'.  Poi Felic ando' a Casal Lia ma io rimasi pure il giovedi', e quando vidi che non appariva nessuno venne qui, ove trovai una sua lettera che diceva che lo zio si era infreddato e che percio' non era partito, inoltre mi disse che mi avrebbe avvisato telegrificamente.  Il resto lo saprai meglio di me che io non so piu' nulla.  D. Santo mi scrisse dicendomi di non aver ricevuto da me da molto tempo.  Io gli scrissi a Firenze e due a Roma e gli mandai giornali.  Non so come mai non ha ricevuto nulla.  Ora questa settimana non gli scrivo perche' incomincio a scrivere una volta per uno.  Siete tanto vicini l'uno all'altro e io dico sempre le stesse cose.  Non avro' da dire particolarmente a nessuno di voi.  Oltre che risparmiamo tempo risparmio pure il francobollo, e poi in ultimo per non ricevere e' inutile lo scrivere.  Io provero' un'altra settimana a scrivergli e poi se non la riceve sara' l'ultima.  In quanto ai quattrini di Firenze io non avevo scritto a Giovannini fino  a quattro giorni sono percio' non, poteva dire che gli aveva detto di tenerli presso di se.  Certamente c'era un malinteso.  Io avevo scritto a D. Santo per fargli saperne che io avevo ricevuto il resoconto e che doveva dirgli di mandare la tratta.  D. Santo dice che non aveva ricevuto nulla da me.  Digli di andare alla posta a cercarle e di scrivere alla postamdi Firenze cio' che c'e' al suo indirizzo perche' se non le apronon e poi me li mandano qui aperte che e' molto seccante.  Ora ho scritto a Giovannini.  Glid dissi di aver ricevuto il resoconto.  Gli mandai le quietanze firmate da  e e gli dissi di mandarmi le Lire Italiane 3000 sicche preciso come mi hai scritto di fare.  Finora spero che l'avra' ricevute.  Ora parliamo di te.  Sono felicissima di sentire che fra breve sarai diacono.  Non ti so dire Figlio caro quanto desidero esserti vicino, ma fiat voluntas tua, pero' fammi sapere il giorno preciso e il luogo, cosi' quella mattina m'immagino di vederti vestire e partire per quella Chiesa e poi via via.  A proposito mi ero dimenticata almeno cosi' mi pare basta se te l'ho scritto un'altra volta non fa niente.  Devi sapere che la Signora Emilia desidera da te una preghiera speciale per certi suoi bisogni che non mi disse ma desidera di ottenere una grazia e percio' mi raccomanda alle tue preghiere in modo speciale in quell giorno dell'ordinazione anzi lo dissi e prego' a Maria piu' volte di rammentarmelo.  Oggi ho visto D.A. e gli parlai della consegna di D.S.  Deve venire in settimana a prenderle.  Ho fatto le quietanze a Despot Vassallo due settimane fa, e precisamente come oggi quindici venne a stare qui con l'intenzione d'intendersi con Maria per fare quel piano, e sembra che Paolo aveva parlato d'incontrarsi con loro pure ma quel che so certo e' che Vassallo venne da me e mi disse che Mamo gli ha risposto che non occorreva l'assistenza di nessuno che lui aveva gia' pensato e che era quasi pronto e che fra giorni lo doveva dare per essere copiato in pulito e che poi lo farebbe girare.  Ora non so piu' nulla.  Non vidi Vassallo piu' perche' non avevo occasione ne affari grazie a Dio.  Di a D. Santo che della sua causa non so nulla.  Da Carmel non ho ricevuto ancora e nemmeno da Gino.  Pio mi scrisse piu' tranquillo.  Mi disse che per il giorno di tutti i Santi si era comunicato.  Egli poveretto sembra calmo.  Spero che si rassegnava a rimanere li' almeno per un'altro anno.  Inquanto alla camicia non ci pensare che te la compro.  Poi si vedo che lozio non viene te la spedisco.  Se vuoi qualche altra cosa fammi sapere.  Augurandoti ogni bene figlio caro per quel santo giorno baciandoti e benedicendoti

 

                                                                                                                      La Mamma.

 

 

 

 


 

Notabile

25 Jan 02

 

Carissimo Figlio,

Ho ricevuto la tua brevissima lettera ma e' sempre meglio di una cartolina.  I quattrini te li mando collo zio che prester ripartira'.  Spero che finora avrai ricevuto la lettera del Vescovo e che l'hai trovata di tua soddisfazione.   Il Vescovo me l'ha mando' cosi' pronta per essere impostata ed io l'ho registrata.  Me la porto' Gianni e gli diedi 18 irbieghi.  Ora mi sembra che tu intendevi prendere l'ordinazione post cinerem se le cose vanno bene come spero che andranno.

 

Pero!  D. Santo doveva lasciare Roma verso il 31 di questo mese.  Egli presentemente si trova al Panterotto, percio' se ti pare che ti potrai ricevere l'ordinazione ora sul principio di quaresima digli a nome mio di non partire, perche' sarebbe un mio desiderio, anzi vorrei che ti facesse da assistente all'ordinazione.  Questo onore gli spetta di diritto, ed e' pure un'onore a te l'avere per assistente il tuo fratello maggiore gia' ministro del Signore.

 

Figlio caro pensa a me nelle tue preghiere e sopratutto prega sempre che il Signore mi faccia vedere la retta via affinche' ne le passioni dell'ambizione e superbia non mi dominano ne le mie azioni vengano influenzate dall'interesse, ma che il Signore mi faccia la gazia che il mio operare sia governato dall gustizzia. 

Oggi sono qui per la festa.  Ha pontificato il Vesvoco, e predico' Padre Cuschieri Carmelitano.  Il panegirico era splendido.  Egli prese per soggetto a San Paolo persecutore, per vieppiu' spiccare la conversione.  Io, figlio caro, non ho piu' memoria per dirti come sviluppo' l'argumento, ma solo ti dico che ogni frase comprendeva un volume ogni parola una pagina.  Tutti compelso il Vescovo rimasero a bocca aperta ad ascoltarlo per tutto il tempo e stasera is-Sur Pawl mi fece un'elogio massimo.  Egli e' l'uomo dei nostri tempi pieno d'energia e di coraggio e di pura fede.  A conclusione poi era un'elogio alla misericordia di Dio.  Dal Decano c'era un lunch dato al Governatore.  Egli venne il Pontificale, ma venne dopo terminato il panegirico, avrei desiderato giacche' doveva venire che fosse presente, ma secondo me egli lo ha schivato percio' venne a meta' Credo.  Dallo zio c'erano Emmanuele colle cugine.  Daniele non venne perche' ha un piccolo (sfogo) alla faccia cosa da niente ma non volle venire.  Io intendo di fermarmi qui domani pure e lunedi' ma la sera andero' a Cospicua.  Le zie da un mese e forse piu' mi dicono che mi vogliono farmi la procura ma io ho trattenuto finora, mi sono consigliata col confessore egli mi disse che la rata e' loro e poi con (Haig) ed egli pure mi disse che era una cosa anzi giusta perche' se il Signore le concedeva lunga vita come spero e che poi la mente verra forse a mancare mi troverei di molto inciampata.  Pertanto ho perso la risoluzione di accettarla e la zia Vincenza mi parlo' inoltre dell'esecutoria tu  sai che appena morto il Babbo ci dissero che avevamo detto a Despot per sostituire a Don Santo, ma Despot non penso' a nulla e questa cosa non si fece e men meno si pensa a farla.  Ora come tu sai il Vescovo non vuole preti, e sebbene sono certa che in questo caso il Vescovo avrebbe permesso pure il divieto, non e' impossibile nel mentre che mi trovano in queste difficolta' arrivo' lo zio e dicendogli le mie cose mi disse perche' cio' si propone a me?  Allora io cosi' feci e dissi alle zie ed esse accettarono con piacere (Tramarti) che deve venire Sur Pawl e lo zio dalle zie, per fare la procura e per chiedere a loro il consenso di vedere un po' l'altro testamento onde potere sostituire lo zio.  Tu sai benefiglio caro che queste cose m'inquietano perche' temo di dire delle parole forse talvolta che possono servire di scandalo.  Non ti so dire come sto attenta e l'assicuro che tutto venne da se.  Io non ho fatto alcuna pressione.  Ma tu sempre prega per la tua povera mamma.  Torno a riperterti appena riceverai la presente cerca Don Santo e digli di non partire per assirterti.  Quanto desidero di vedervi ma io offro al Signore questa piccola mortificazione e sia fatta la Sua Santissima Volonta'.  Ti ho fatto una piccola spesa; se non ti piace la cosa che ti ho comprato la paghero' io.  Non e' forse molto bella, ma il soggetto so che te e' caro.  E' un Gesu' Crocifisso. 

 

Un abbraccio e mille baci dalla

                                                                                  Mamma.


 

Valletta

21-2-02

 

Carissimo Giuseppe,

Alfredo ti avra' scritto l'affare di Pio e ti disse ancora che mi sono sentita un po' male, percio' mi affretto a scriverti che grazie a Dio sto bene e tutto e' passato.  Era un momento un po' brutto a quel che pare perche' Alfredo mi tenne al letto per tre giorni in perfetta dieta, ma ora e' tutto finito e sto benissimo.  Pio rispose al telegramma dicendomi dosi' - Devo prendere biglietto ritorno - Causa Viaggio.  Noi rispondemmo: Causa privata.  Biglietti ritorno meglio da Malta.  Ora non ho ricevuto piu' nulla.  Puo' darsi che sia partito e quando riceverai questa sara' o con te o gia' partito per qui, oppure avra' scritto e fra giorni ricevero'.  Basta in ogni modo ti terro' informato e prega al Signore per lui poveretto che si trova proprio sull'orlo dell precipizio che il Signore lo scampi.

 

 

Tu poverino chissa' come tu sei inquietato ricevendo quella lettera di Fredu, ma io, non potevo e lui mi aveva proibito assolutamente qualunque applicazione.  Io ho pregato tanto per te, e per tutti i tuoi fratelli in pericolo.  Gino e' sul mare e qui' abbiamo una vera procella.  Ti assicuro che stanotte ho dormito poco sentendo il vento soffiando.  Stamane poi ho ricevuto una lettera da Carmel che mi diceva di bruciare la lettera appena letta e che se non gli scrivero' che mi era vaccinata.  Appena ricevutola egli non mi avrebbe scritto piu' fintanto che si trovava in quel posto.  Egli si trova su un vascello in mezzo al fiume che lo hanno ridotto ad ospedale di vaiolo.  Egli ha 40 letti e gli muiono da 60 a 70 per settimana.  Egli e' inorridito della bruttezza del male.  Quei disgraziati non rimangono piu' di 3 giorni.  La malattia e' cosi' forte che dice che non si riconoscono piu', senza occhi e gonfi che fanno ribrezzo.  La febbre e' altissima e tutti gridano col dilerio.  Da cio' capirai povero figlio come si trova in pericolo.  Egli si raccomanda caldamente alle nostre preghiere, percio' fai una preghierina speciale al giorno fintanto che si trova in questo immenso pericolo.  Direi che sia peggio della guerra.  Cosi' caro figlio come dicono le zie: Omm it-tfal tajba, omm id-duluri.  Ma confidenza nella protezione della nostra Santissima Madre e fiducia in Dio Omnipotente, io sono certa che il Signore protegga a chi cura questi infelici che s'altronde rimarrebbero abbandonati.

 

Ti sei ancora a tempo e non avrai ancora spedito quella lettera di Pio ti prego di non mandarla perche' se no la dovremo bruciare.

 

Quando puoi scrivergli che povero figlio ho bisogno di coraggio.  Egli mi disse che lui fintanto che si trovava li non intende di scrivere a nessuno ed a sola e sotto, la condizione di vaccinarmi.  Io non posso stare senza lettere e percio' ho gia' avvisato Alfredo affinche' stamane appena sorte verra qui affinche' se sono in grado mi vaccino, ma temo assai che non sono abbastanza forte.  Qui infierisce la difterite.  Ieri e' morta la figlia di Dr. C. Sammut.  Ha fatto grande impressione a Citta' Vecchia.  Muoiono parecchi.  Sono un po' in pensiero per Cola, poveretto che ha la gola un po' debole.  Basta mettiamoci nelle mani di Dio.

 

Oggi mi scrisse Lady Dingli dicendomi che lasciava Malta con dispiacere.  Il figlio si sposo' con una Ungherese primadonna di 35 anni e parti' lasciando la madre direi relativamente povera.  Essa non puo' piu' sostenere tante spese come prima e sembra che parti' definitivamente povera donna.  Questa veramente sono disgrazie.

 

Finisco (E tu dirai f'hajjet Alla) che se continuo forse verra fuori qualche altra seccature.  Percio' ti raccomando di pregare per i nostri bisogni.  Desidero sapere l'esito del tuo esame.  Intendi di venire per pasqua?  Un abbraccio e mille baci da chi tanto ti ama.

                                                                                                          La Mamma che ti benedica.

Saluta lo zio e digli che quando non ha da fare di scrivermi.


 

Casal Lia

13-4-02

 

Carissimo Figlio,

Gia' sono dieci giorni che sei partito e m'immagino che sei gia' pure sistemato nella tua cameretta ordinata tutto al suo posto e fai tutto all'ora debita senza mai far fretta e senza mai aspettare gran bella cosa, la vita, la comune, io non posso dire lo stesso, che quella nevralgia si e' fatta piu' forte e non posso fare nulla.  Con piacere tutto quello che faccio e' accompagnato con gli chi.  Ieri ho passato un giorno chiusa su' e per conseguenza non ho visto Teresa, ma so che sta bene e nulla di nuovo ancora.  Stamane mi sono alzatam presto, andai in Chiesa e poi sono scesa in giardino, ma i dolori ci sono ancora ed ora mentre scrivo si faccino sentire di piu', che non posso applicarmi.

 

Martedi' scorso venne a stare con me Maria con tutti i suoi con gran contento dei bimbi.  Ieri per la prima volta me li lasciarono qui.  I genitori andarono a dormire a Valletta e tornano stasera.  Temevo che verso sera avrebbero pianto ma no; rimasero tranquilli e dormirono tutta la notte pacificamente.  Maria e' di molto contenta di queto primo passo.  Ieri ho ricevuto il telegramma di Carmel; stanbene grazie a Dio.  Di Pio ne sai piu' di me.  M'immagino che stasera partira' da Firenze per landsberg; preghiamo al Signore che tutto vada bene.  Guido ha scritto.  Era solo ancora ma dovevano incominciare le scuole fra qualche giorno.  Ora tu e lui vi trovate nelle stesse acque con in mira la stessa meta: gli esami. 

 

Gino telegrafo' che era giunto sano e salvo grazie a Dio.  Ieri vennero lettere sue ma erano per Cola.  Glieli spedi e percio' non so nulla.  Se staro' meglio domani andero' a Notabile per vederla.  Spero di trovarlo bene.

 

Se Teresa mi permette Martedi andero al Crendi che ho bisogno di vedere un po' come vanno le cose.  A Don Santo non l'ho piu' visto.  So che sta bene e si trova a S. Paolo.

 

Qui si parla di molto della promozione di Strickland.  Egli va alle Antille come Governatore con œ3000 di salario.  Intanto il suo successore si trova qui.  Si chiama Fuller e dicono che e' un italianista.

 

Ho ricevuto da Giovannini la solita tratta di œ160 e gia' l'ho consegnati alle zie e gia' mi hanno le mie e questa volta le ho prese intere.  Incomincio a ritrovarmi alla fine, paga e paga, ma ora grazie a Dio spero tutto ho pagato meno le partite interne che coll'aiuto di Dio spero di sistemare del piu' presto possibile.

 

Caro D. Gius finisco che m'immagino hai poco tempo da sprecare nel leggere le mie lettere molto piu' che non ho nulla d'importante a dire, percio' ti prego di salutare lo zio ed abbracciandoti e baciandoti e benedici che di cuore,

 

                                                                                              Ti benedice.

 

 

 


 

Notabile

15-6-1902

 

Carissimo Figlio,

Due settimane senza tue nuove, pazienza, ma se tu sapessi quanto sto male quando non ricevo mi sembra d'essere sola al mondo abbandonata in un deserto.  Carmel non scrive.  Guido mi disse che non mi avrebbe scritto per ora per via degli esami.  Gino ha tante cose per la testa che ormai io non c'entro piu'.  Don Santi sono tre, anzi si puo' dire liberamente che da quando partiste sempre a S. Paolo.  Qui non viene che per le feste.  Ora poi che Maria e' andata alla Sliema sono veramente solo.  Basta fiat voluntas tua.  Il peggio e' che vengono sempre inquietudini dopo quella dello zio, (alla quale oggi ho potuto rispondere) mi venne una di Pio dicendomi che era in camera di Desain, che si trova a Londra, e scherzavano e bevevano lui cadde col bicchiere in mano.  Si ruppe il bicchiere e gli fece un taglio nella mano tra il pollice e l'indice, ma il taglio era grande e glielo hanno cucito ed aveva la mano infasciata ancora.  Figurati caro figlio come sono inquietata.  Inoltre mi chiese œ5 e glieli spedi'.  Ora vuole œ15. Questo oltre quello che ho preso con se e quello che avra' ricavato dalla trine.  Egli aveva speso œ30 pure vendendole al prezzo di costo avrebbe sempre una sommetta inoltre mi scrisse che oltre cio' poi mi avrebbe domandato per il viaggio; figurati un po' se egli puo' spendere tutto; l'assicuro che non mi par vero di tirarlo via da quella spelonca di ladri.  Inoltre mi domando' informazioni della famiglia Della Casa; io non ho mai sentito rammentare questo nome che soltanto nell'autore del Galateo.  Egli mi disse che e' una nobile famiglia italiana antica e mi prego' di cercarla nel manuale della nobilita'.  Io non so piu' dove sta quel libro.  E' molto tempo che non lo vedo.  Chissa' dove si trova.  Sto al Crendi.  Sto facendo quel muro di confine.  Il muro alto non l'ho buttato giu' perche' mi dissero che avrei esposto gli alberi al vento, ma certamente che in avanti bisognera' fare qualche cosa perche' quel passaggio e' provisorio.  L'altro tra Barbagiar ed Elia si sta demolendo ed ora buttero' giu' tra Elia e Marcel e cosi' quando sara' tutto appianato, che ora e' un'immensa confusione si fara' bello.  Ho girato con tutto il giardino ed in tutti i cantereci e dapertutto ho trovato pietre.  Le ho messe assieme; hanno fatto due giorni a trasportare Francis e Damian.  Credi che si fece un bel mucchio.  Non ti so dire figlio caro come c'era tutto ingombrato di sassi; era per la mura ci fanno comodi.  C'e' Fantin che gia' mi ha fatto un bel pezzo.  Ieri abbiamo sbarazzato la mithna, e per far questo ho dovuto muovere tutte quelle travi che c'erano nella rimessa.  Intanto Patist prese quelli che gli occorrevano per fabbricare la stanza che e' pure in via.  Abbiamo pulito e sbarazzato tutto e poi rimesso con un po' di ordine.  Ora manca ancora un'altra ora o due di lavoro e poi sara' tutto sistemato nella rimessa ed il mulino sgomberato.  Ora il tuo ritorno se Dio vuole e saro' in vita troverai le cose un po' meglio.  In questi giorni mi e' rimasto fittato un mezzanino delle zie in Valletta e trovai che gli inquilini perche' temettero i ladri avevano chiuso la porta del tetto e tolte le scale.  Ora il Sacco mi disse che sarebbe meglio di riaprire la porta.  Inoltre i pavimenti sono tutti rotti e poi vuole una ripulitura.  Insomma tante cose.  Mi e' riuscito alla fine di fare il contratto col fornaio.  Non ti so dire quanto mi ha fatto impazzire perche' non lo voleva fare.

 

Finisco caro Gius che mi sembra di sentirti dire:

Kemm ghanda xi tghid?  Un abbraccio e mille baci

 

                                                           La Mamma.

Come e' finita l'affare della tua permanenza costi'?  Il Vescovo e' giunto felicemente.

 

 

Al Nobile Suddiacono

Giuseppe de Piro D'Amico

Almo Collegio Capranica

Roma.


 

Crendi

22-6-02

 

 

Carissimo Figlio,

Un'altra settimana e' scorsa senza tue lettere.  Gli altri tutti hanno scritto grazie a Dio.  Gino sta bene e va a Londra e intende di approfittarsi (ossia per di meglio scopo principale) per parlare a Mr. Kean sulla sua applicazione.  Egli spera che ora trovandosi li lo potra' meglio giovare e spera pure che passate le feste, otterra' un risultato; speriamo che sia favorevole affinche' potra' riunirsi colla famiglia come Dio vuole.  Carmel mi scrisse dicendomi che era andato a Londra e trovo' Pio e lo parlo' e sembra che gli chiedi delle buone speranze perche' mi scrisse in suo favore e pregandomi di dimenticare quello che mi aveva scritto.  Povero Carmel e' tanto buono e tutto pensieri ed interesse per tutti.  Lui bene scrisse la prima volta, perche' Pio trovandosi costi' senza freno alcuno con in testa un sol pensiero di godere, a quell'eta' non poteve certamente fare buona impressione.  Io gli scrissi un riprimandum, ma lui mi prevenne, quella caduta lo fece rinsanire e gli fece bene.  Egli Pio mi scrisse che gli dispiaceva di non avermi scritto la Domenica ma egli era occupato nel girare Londra che voleva vedere tutto prima di partire e che non gli pareva vero di ritornare.  Egli deve lasciare costi' il 28.  Fara' il viaggio per mare nel modo piu' economico.  Ha rinunziato all'idea di fermarsi a Lisbona percio' verso il 10 Luglio spera di essere a qui.  Egli mi disse pure che aveva visto Carmel e che avevano parlato a lungo insieme, e da questo colloquio vennero le due lettere con delle belle speranze.  Preghiamo al Signore la Santa perseveranza.  Ora finora avra' ricevuto il mio riprimandum, e gli fara' ancor piu' bene essendo ben disposto.

 

Io gli ho mandato œ20 e gli disse che se avra' bisogno di piu' le prendeva da Carmel.  Io avevo chiesto a Carmel se voleva imprestare a Gino un centinaio che ha presso di me, per comprare quella casa e gli mi disse che era contentissimo.  Tra giorni spero di avere la risposta decisiva della casa e Gino sara' felicissimo poveretto di avere un buco dove mettere le sue cose.  Prega per me figlio e prega perche' tu non puoi avere idea quanto ne ho da fare, pero' io non mi perdo di coraggio e coll'aiuto del Signore spero di continuare a tutti.  Guido nella sua penultima lettera mi scrisse che a Dio piacendo sperava di riuscire bene negli esami e poter venir qui per le vacanze, e se cio' riuscisse, mi disse di avvisarti ad aspettarlo per il 15 Luglio costi' e poi se tu riuscirai verrete insieme coll'aiuto del Signore.

 

Scrissi allo zio su quell'affare del matrimonio dicendogli di rinunziare a quel progetto per quelle ragioni che tu sai, e cio' per bene di tutti compresa me e lui sepro che capira' la cosa e non l'avra a male.  Carmel e Guido mi scrissero tutti e due una lunga lettera su cio' disapprovando completamente questa unione.  Carmel conchiuse pregandomi di scrivere allo zio e di farlo capire l'impossibilita' di questa cosa.  Inoltre mi domando' se doveva scrivere lui allo zio.  Io intendo di dirgli no per ora; poi vedremo, ma meno si dice e' meglio e'.

 

Scrivimi che sono in pensiero.  Nell'altro secolo mi promettesti una lunga lettera.  Quando sara' mantenuta la promessa nel secolo che viene?  Finisco caro Giuseppe coll'abbracciarti e baciarti affetuosamente e mi dico

 

                                                                                  La Mamma.

 

 

 

 


 

29-6-02

Notabile

 

Carissimo figlio,

 

Ho ricevuto la tua ultima e l'indomani ebbi le tue buone nuove dallo zio che giovedi mattina giunse felicemente grazie a Dio.  Ho ricevuto da Carmel e da Gino da Londra.  Tutti e due mi parlarono di Pio dicendomi che erano contenti di vederlo partire oggi per qui, perche' la compagnia di costi' non era tanto come si desidera da noi per Pio.  Percio' figlio caro prega, perche' ancora non e' qui ed in pochi giorni alle volte si puo' fare un mare di danni.  Ora che le feste dell'incoronazione sono sospese chi sa se partira' oggi come mi aveva scritto lui da tempo.  I giornali dicono che si vorra' almeno tre o quattro settimane, basta speriamo bene.  Gino doveva partire domani per il Curragh e mi disse che sebbene si trovava a Londra da soli due giorni si era gia' seccato.  Egli in quel giorno doveva andare da McKean e sperava che lo raccomandasse al Military Secretary che e' un suo amico.  Io sto facendo una novena alla Madonna ed un'altra a Santa Rita, affinche' le sue cose se accommodano e potra' unirsi alla sua famiglia dove piace al Signore o qui o d'altrove.  Carmel ha avuto un aumento di œ20 e per Dicembre avia altri 20.  Cosi' fino la fine dell'anno se Dio vuole avra œ200, il che e' abbastanza bene.

            Qui a Malta tutti bene.  Ernesto ha messo un dente (il primo) ed ha incominciato a camminare solo grazie a Dio e sta benissimo.

            Oggi e SS Pietro e Paolo.  Venne il Vescovo a pontificare ma non c'e' molta gente perche' scoppiarono alcuni casi di difterite e molti non vennero percio'.  E' morta una bambina qui vicino a me in poche ore.  Aveva sei anni ed era tanto bellina.  La sua povera mamma l'ha pianta amaremente, e poi causa di questa morte qui propio vicino a casa mia non venne nessuno dei miei.  Maria doveva venire a stare quattro giorni e Teresa e Cola sarebbero venuti in casa loro.  Ma pazienza.  Cosi' e' composta la vita di contrarieta'.  Qui sta' il nostro merito di sopportarla con rassegnazione.

            Non credo che Guido ti aspettera' perche' ci corrono due settimane.  Cosi' forse pure mettera' via io.  Gli scrissi oggi e cosi' lui cerchera' la sua convenienza.

            In quanto alle novene le incominciero' domani l'altro come mi dicesti e spero di ottenere la grazia di abbracciarti.

            In famiglia al presente tutti bene e ti salutano.

            Finisco che mi sembra d'averti detto tutto.  Ti abbraccio e ti bacio e benedici che si segna.

 

                                                                                                          La Tua Mamma.

 

 

 

 


 

Crendi

6-7-02

 

Carissimo figlio,

            Questa settimana e' passata senza tue lettere, pero' io non ho aspettato, perche' lo so che poveretto ti trovi sotto il pesante peso degli esami, volesse il Signore per l'infinita sua Misericordia ti riescano bene e cosi' potremo passare le vacanze insieme e riposandoti degli studi.  Neppure Guido scrisse e per le stesse ragioni.  Forse non scrivera' piu', perche' se passera' nella prossima settima saia con noi.  Gino mi scrisse che Pio era partito il 30 come disse e che arrivera' qui il 10 giovedi' col vapore francese.  Io accolsi con piacere la nuova della partenza ed aspetto con ansieta' l'arrivo.  Carmelo mi scrisse che era andato a Londra e s'incontro' con Gino e Pio, ma era di cattivo umore e mi disse che era molto dispiacente di vedere a Pio in compagnia di quei maltesi che erano andati per le feste e che facevano tante corbellerie.  Ora tutto e' passato.  L'uragano e' cessato.  Ora a me a rimettere insieme quello che avanza; a voi altri tutti la cooperazione colle preghiere.  Pregate e pregate maggiormente per me che non mi sento il coraggio ne le forze di altre volte.  Sono vecchia.  Sono sempre sola piena di affari, ma pero' ho fiducia in Dio e Lui solo, percio' figlio caro prega specialmente per questa cosa, affinche' vi riuscira' di metterlo sulla buona via.  Don Santo ha vinto la lite del beneficio e sembra che non intendonodi fare l'appello.

            Lo zio sta bene come pure tutti gli altri di qui.

            Io intendo di star qui fino Sabato prossimo a Dio piacendo e spero pure di aver ultimato i lavori.  Domani incomincieranno a lastricare quella stanza e forse Mikiel ta' Lonz mi mandera' suo fratello a darle un po' di colore.  Fantin mi ha fatto un bel pezzo di quel muro di confine.  Era pieno di accidenti, di pezze di quel muro di constorto e pieno di cantonate con diversi vicini.  Insomma tante peripezie.  Ma ora e' fatto e non manca che d'innalzarlo.  Sabato andero' a Notabile e lunedi' dopo andero' a passare  una settimana in Valletta per incassare quegli affitti e poi dividere e rendere i conti.  Avevo mandato a dire a Caruana Mamo che l'esigenza la faremo noi per il 15 Agosto prossimo in quanto poi, come si devono ratizzare gli dissi che si vedra' come vorranno ossia come crederanno meglio i zii e cosi' la cosa sara' sistemata.  Qui conti si trovano da Paolo ancora.

            Quest'anno quando verrai prenderai un po di pazienza e col piccolo aiuto mio sistemeremo la divisione che ora dopo 15 Agosto si potra' fare senza discapito alcuno.  In questi giorni vi ho pagato il conto del Perito che ammontava a œ16.17.  Ora io ho pensato di trattenere l'introito dei beni rustici che ammonta (secondo la nota della divisione) a œ120 circa, e con questi pagare a Caruana Mamo, egli ha ancora presso di se le paghe di Natale (pero' di questa non sono certa che non era inclusa negli ultimi conti) e quella di Pasqua, se non sara' molto il dividendum, pure c'e' sempre qualche cosa, e cosi' mettendo assieme tutto sarete in grado di pagare e soddisfare a tutti e cosi' procedere alla divisione che a dirti il vero non mi par vero di sbrigarmi.  Io figli cari vi faccio tutto con amore e con immenso piacere ma mi secca di sentire che io vi voglio tenere sotto di me, percio' fatta la divisione ciascuno fara' del suo quel che gli pare e piace.  Io avro' fatto il mio dovere e la mia coscienza su questo capitolo e' tranquilla.  Quest'anno ho sentito una predica sui doveri delle vedove ed il predicatore disse che e' incombe di continuare a sistemare i figli fintanto che si possono incamminare da se.  Io ora coll'aiuto del Signore sono vicina alla meta e quest'estate coll'aiuto tuo e coll'opera di Pio spero di raggiungerla.  Un abbraccio e mille baci e benedici che ti benedica.

 

                                                                                  La Mamma.

 

 

 

 


 

Notabile

12-1O-O2

 

Carissimo Giuseppe,

Mi rallegro per la quasi ricuperata salute e sia ringraziato il Signore per tanta immeritata grazia.  Oggi scrivero' a tutti le tue buone nuove, ed in particolare a Don Santo che mi scrisse lagnanadosi di non avergli scritto io le tue nuove.  Guardi un po' che circolo vizioso, domandare a me cio' che lui poteva fare da se in minor tempo, ma questa non e' la prima volta che succede.  Io non ho da dirti molto, percio' saro' breve che debbo scrivere ancora altre quattro lettere.  In famiglia tutti bene grazie a Dio.  Ieri ho visto Carmel e la piccola e stanno veramente bene ed ho fissato con Cola per martedi' prossimo per prenderla a vedere le zie che da quando venne dal (Curragh) non era mai stata.  Oggi venne Giuseppe Teuma a parlarmi intorno la sorella.  Egli mi disse tante cose, alcune vere altre no.  Io cercai di risponderlo il meglio possibile e lasciando tutto a carico di Guido.  Io gli dissi che quando la casa era stata conchiusa non si penso' alla famiglia ne a me ne ai fratelli percio' ora la famiglia non sente la responsabilita'.  Gli dissi pure che era un'imprudenza gravissima di trattare una simile cosa mentre in famiglia c'era l'incubo di una prossima sventura.  E' vero che per il momento il pericolo e' scongiurato grazie a Dio ma cio' non toglie che allora eravamo tutti in soqquadro e cosi' da una parola all'altra, mi chiese sortendo il suo indirizzo che glielo diedi e si congedo' alla fine dopo che mi fece passare un "Manvaise quart d'heure."  Ora "what next", credo di essere corretta di dire che scriveranno per una soddisfazione a Guido.  Fai la carita' di scrivergli appena ricevi questa che sarai in tempo, ne sono certa.  Prega al Signore per me, per lui e per Gino che desidera di ottenere la grazia di compagnia che e' quieto e sta molto a casa e s'interessa in tutto e per tutti e poi ha molte delle mie abitudini sicche' io ringrazio continuamente il Signore e sono contentissima.  Quando a Dio piacendo verrrai tu vedrai come ti troverai bene bene con lui che e' un vero aiuto in tutto.  Gino mi scrisse dalla nuova stazione ove e' stato traslocato.  Egli sta a Castle Barracks, sopra un'isoletta nel Shannon, distante dall'Irlanda 1 1/2 miglio.  Dice che l'aria e' buona e la citta' e' vicina nella quale trovano tutte le comodita' a buoni prezzi.  Inoltre mi annunzio che spera di ottenere un leave per due mesi e verra' per i primi di Dicembre.  Noi siamo tutti contentissimi di questa visita.  Mi sembra di averti detto tutto, ti abbraccio e ti bacio,

                                                                                  La Mamma.

 

Guido sta al Belgio e l'indirizzo di Gino

            Castle Barracks - Limerick, Ireland.

 

P.S.  Ho gia' adempito uno dei voit che avevo fatto per te, cioe' di salire 7 volte in ginocchio al Carmine.  Le tre novene le avevo fatte e mi sono communicata il giorno della festa e cosi' per il momento e' tutto fatto.  Ora appena potro' incominciero' le novene di ringraziamento, in quanto agli altri voti mano mano che vengono le ricorrenze li adempiro' coll'aiuto del Signore.  Finisco dove avrei dovuto incominciare da un mese fa', cioe' il calice non era consecrato.

 

Al Rev.do Sacerdote

D. Giuseppe De Piro D'Amico,

St. Joseph Haus,

Davos Platz

Svizzera.

 


 

Notabile

26-10-02

 

Carissimo Giuseppe,

Spero che finora avrai ricevuto la lettera delle cento commissioni.  Da parte mia ho ricevuto la tua cartolina (slip) come fa la lingua nella quale me la scrivesti.  Hai fatto bene a scrivere in inglese e cosi' farai sempre pratica non con quella cartolina, ma scrivendo cosi' in famiglia uno si esercita.  Se continuerai a sentirti bene forse potrai dare l'esame in Dicembre.  Non ti so dire quanto mi dispiace di veder rovinata la tua carriera, ma fiat voluntas tua, e sia ringraziato il Signore per la ricuperata salute.  Sono tre giorni che piove direttamente e sia ringraziato il Signore per tanto bene.  Ora colla neve come fate costi' a prendere l'aria?  Da Guido non ho ricevuto nulla.  Carmel sta bene come pure Gino.  Don Santo mi scrisse da Roma.  Egli abita nello posto di anno passato, 36 Via del Sudario.  Oggi dovevano incomincaire gli esercizzi per il corpo che prende parte all'opera Pia del Ponteralto, e poi incominieranno le mute, perche' il Rettore lo prego' di prendere parte in tutte le mute perche' gli disse che ha dei giovani nuovi ed hanno bisogno di assistenza, inoltre era in cerca di una cappellania.  Lo zio sta bene.  Qui tutti bene grazie a Dio e si sta tranquilli.  Gli affari vanno bene.  Abbiamo incassato quasi tutto del 15 Agosto tanto delle zie come pure il vostro.  Pio pure ha incassato quasi tutto della procura Azzopardi.  La settimana scorsa abbiamo incominciato a rivedere i conti di Caruana Mamo.  Spero di finirli nella prossima settimana; poi glieli consegnero' e cosi lui ci potra' dare i conti finali e' sara' un affare finito.  Poi mi metto subito a fare ossia a rivedere il piano della nostra divisione affinche' se mi riesce lo faro' pronto per quando sara' qui Gino e poi se piacera' a tutti farete il contratto a Dio piacendo.  Egli e' necessario che si faccia la divisione perche' tutti i corpi hanno bisogno di qualche cosa o il contratto, un'aumento o un lavoro; insomma sara' meglio che tutto si sistema del piu' presto possibile.

 

Come oggi otto ricorre il tuo natalizio e per quest'anno non sara' il giorno dei morti ma di Domenica e la Commemorazione delle sacre Relique; ti auguro figlio caro mille di questi giorni, e poi tutte le benedizioni del Cielo, salute, pazienza e rassegnazione.  Il regaluccio te l'ho gia' fatto.  Pio poveretto mi e' di buona compagnia e da quando c'e' lui mi sento piu' riposata che il lavoro e' diviso e sebbene si e' di buona aumentato pure tutto procede tranquillamente.  Tutto e' provvidenziale figlio caro quest'anno che ha avuto l'esigenze delle zie, e la vostra il Signore ha mandato l'aiuto e sia ringraziato che l'assicuro che avrei fatto malamente le cose e direi che quasi sarebbe stato impossibile di far tutto sola.  Altro non ho dirti caro figlio scrivimi piu' che la Vergine Santissima continuera' la sua grazia fino a completa guarigione.

 

Un affettuoso abbraccio e mille baci dalla

                                                                                                          Mamma.

 

Reverendo Sacerdote

                                               D. Giuseppe De Piro D'Amico

                                               St. Joseph Haus

                                               Davos Platz

                                               Svizzera.

 

 

 

 


 

Notabile

16-11-1902

 

Caro Giuseppe,

Questa settimana senza tue lettere, spero che l'occupazione ossia lo studio del tedesco ti hanno impedito di scrivere e non altro.  Ho ricevuto da Carmel e mi disse di scriverti presto e di dirti di non muoverti da costi' prima di Maggio.  Egli lo vuole inoltre e m'incarico di dirti che se vuoi puoi  studiare per un'ora al giorno e basta e vuole che tu stai ad ingrassarti.  Ora in conseguenza di cio' io ritiro le mie parole e tutto cio' che ti ho scritto sia come non detto.  Ho un tristissimo annunzio a darti.  Elena e' passata a miglior vita.  Ebbe una forte raffreddatura; prese una polmonite, e mori' in sette giorni, povera creature.  Non ti posso esprimere quello che ho sofferto, e piu' ho sofferto perche' giunse cosi' inaspettata questa questa disgrazia.  Essa e' rimasta in se fino all'ultimo.  Fece il segno della croce e disse: Sto morendo'; e cosi' spiro'.  Tutti dicono che mori' santamente e non poteva essere altrimenti dopo una vita piena di immensi sacrifizi e di sofferenze senza alcuna lagnanza, anzi era piena d'affetto per tutti quelli che la circondavano.  Cosi' doveva essere la fine.  Essa non ha sofferto.  La sua malattia non e' stata conosciuta.  E' stata curata per la tifiode siccome curava e Filippo che aveva tifoide.  Cosi' si e' creduto che aveva attaccato il suo male.  Quando i sintomi si fecero chiari non erano piu' a tempo.  Egli la chiamo' a se.  Ebbe tutti i sacramenti ed era assistita dalle suore.  Filippo sta migliorando ed ancora non gli hanno detto della disgrazia succeduta.  Prega per essa figlio caro.  Ho ricevuto da Guido.  Mi mando' un suo ritratto.  Egli sta veramente bene che il Signore lo benedica.  Venne una Signora da Roma e mi porto' le nuove di Don Santo.  Essa mi disse che stava veramente bene e che si era ingrassato.  La Marchesa e' tornata e torno' pure Giuseppe, dopo l'operazione, ebbe un asscesso alle tonsille che lo fece soffrire molto, ora sta meglio, ma pero' ancora non sta soffrire molto, ora sta meglio, ma pero' ancora non sta bene, e ci vuol del tempo per rimettersi.  Ora ha un reuma.  Ha un dolore al piede ed alla schiena che non capisco da che cosa proviene.  Insomma, figlio caro, dapertutto guai.

 

Finisco Caro Giuseppe che ho da scrivere ancora a tutti che tu sei stato il primo oggi.  Sono 24 ore che piove a torrenti.  T'assicuro che se non fosse per la nostra posizione saressimo innondati.  Tutti i campi qui sotto a noi sono allagati e quel piccolo torrente che va a Wied Incita ha straripato ed ha riempito dapertutto.  Sia ringraziato il Signore che quest'anno in quanto a provviste si sta bene.  Un abbraccio e mille baci dalla

                                                          

                                                                       Mamma

                                                           che ti benedica.

 

 

Ho pensato di bruciare tutte le vostre lettere.  Mi sembra che sia prudente.  Ci sono tante confessioni di figli alla madre.  E' vero che grazie a Dio non ci son cose da arrossire, ma potranno venire in mani estranee.

            Faccio bene?  Aspetto risposta.

 

 

                                               Reverendo Sacerdote

                                               D. Giuseppe De Piro D'Amico

                                               St. Joseph Haus,

                                               Davos Platz

                                               Svizzera.

 

 
Notabile

19-11-02

 

Carissimo Gius,

Questa settimana zero tue lettere spero che stai bene.  Io ho gia' adempito uno dei tanti voti che ho fatto per te.

 

Carmel ha scritto.  Sta bene e sta prendendo lezioni di Batteriologia e Patologia nei giorni che ha liberi.  Don Santo non scrisse, ma so che il 15 doveva andare a Roma.  Percio' forse non mi scrisse.

 

Gino scrisse.  E' contentissimo di venire in Dicembre.  Guido e' pure contento di riprendere gli studi e sia ringraziato il Signore di tanto bene.  Ora fra i tanti voti che ho fatto c'era uno di fare un quadro a Santa Rita e di metterlo in una Chiesa per essere venerato; ora quando sareti di ritorno e ti capita forse una bella oleografia e qualche altra cosa bella e piuttosto grande, comprala affinche' le faro' la cornice e vedremo poi dove potremo collocarla.

 

Ora ti prego di un favore, ora desidero un disegno per sistemare con gusto quella corte vicino lo studio al Crendi.  C'e' il pozzo e le finestre e la porta del giardino la quale intendo mettere un campanello, ma desidero di metterlo in un modo con gusto come pure voglio mettere quella Madonna che ho di maiolica al muro.  Ora che sei costi' e ne vedi tante cose belle vedi se ti riesce di fare un piccolo disegno.

 

Inoltre desidero un disegno per il titolo della casa.  Io la voglio chiamare Casa Rustica, e percio' desidero che sia scritta in rustico modo; ed in quanto alla materia dell'iscrizione, cioe' se deve essere in pietre, in legno od in terracotta ancora non mi sono decisa ma tu pensaci un po' e scrivi.  Ora quando verrai troverai un po' meglio le cose.  Finisco oggi questa lettera che Domenica era tardi e Pio mi aspettava per la cena e ieri Lunedi' non ebbi tempo.  Oggi 21 giorno dedicato alla Santa della quale indegnamente ne porto il nome sono andata a Santa Ursola ed ascoltai tre Messe; una di loro col Rosario e Benedizione Sacramentale.  Ho pregato per tutti i miei discendenti, uno per uno in particolare secondo i propri bisogni e pregai per i nostri poveri morti ed in particolare per Suor Maria.  Essa spero che sta in Cielo a pregar per noi.

 

Finisco caro Gius che mi sembra d'averti detto tutto.  C'e una triste nuove ed e' morta una delle Signorine Gandolfo, la nipote della Rosina con una bronchite acuta.  I suoi genitori giunsero appena per vederla viva.  T'assicuro che ho lasciato un dolore comune.  Sono stata ma non ricevettero nessuno.  Te la raccomando alle tue preghiere.

 

                                   Un abbraccio e mille baci dalla tua

                                   Affezzionatissima Mamma.

 

 

                                  

                                   Al Reverendo Sacerdote

                                   D. G. De Piro D'Amico

                                   St. Joseph Haus

                                   Davos Platz

                                   Svizzera.

 

 


 

Notabile

14-12-02

 

Carissimo figlio,

            Sono due settimane che non scrivo perche' la disgrazia della zia mi ha rattristata e poi mi son trovata sola a fare tutte le cose ed ordinare che t'assicuro mi sento talmente stanca che non ho tempo di far nulla.  La zia e' morta il 1o di questo mese alle 10 1/2 a.m. dopo una malattia di 11 giorni, una vera lotta colla morte, ma la fine fu tranquilla senza sofferenze essa ebbe tutti i conforti religiosi e grazie a Dio le ho potuto fare tutto.  Per due giorni le abbiamo detto due messe alla Cappella perche Paolo aveva letto quella lettera del Vescovo sicche sulla sua parola si fece tutto insomma tutto ando' bene grazie a Dio, ma io ho di molto sofferto.  Ora sto quasi sempre a Cospicua che la zia non vuole che la lascio ma t'assicuro che sebbene meglio casi e non voglio laguarmi, ma mi trovo confusa perche come faccio le nostre cose, basta pazienza e rassegnazione.  Ora la zia ha lasciato œ150 per i suoi funerali e se avanza ossia quello che avanza da erogarsi in tante messe lette coll'elemosina di uno scudo, percio' sebbene tutto e' stato fatto in regola pure avanzera' percio puoi dire messe per l'anima sua e quando avrai fatto 30 fammelo sapere e poi ti diro' se dovrai fare dell'altro se ti riesce di fare il mese Gregoriano sara' meglio.  Gino e' arrivato propio la sera del funerale della zia e egli sta veramente bene e mi porto' le nuove di Carmel e dello zio e di D Santo essi tutti stanno bene grazie a Dio.  Gino sta a C Lija ed il 31 Novembre ho potuto fargli il contratto della compra della casa di C Attard.  Pio in questi giorni compro' una portzione di terra ta' l-Imtahlep dallo zio Nino per œ40.  Ora sta provando di comprare altre porzioni.  Ieri e' morta Stella Bugeia dopo parto povera gione tutta una esistenza di dolori e dispiaceri, prega per l'anima sua.  Maria nostra e' in via di famiglia percio' si raccomanda alle tue preghiere.  Ora Gius io che ho da scrivere ancora un'altra lettera.  Un abbraccio mille baci e prega per me

 

                                                                                              La Mamma.

 

Pio ti ha spedito un cheque di œ20.  Quando lo riceverai destinali.

 

 

Mi ero dimenticata di dirti che c'e' un Reverendo Alfonso Borne che desidera la nomina di un beneficio.  Sembra che io ho questa facolta'.  Solo pero' voglio sapere la tua intenzione.  Guido e Alfredo glielo hanno promessa.  Domanda a Santo se ha qualche oggezione e rispondimi presto.  Questo non e' lo stesso che sta cercando Teuma.  E' un altro goduto pure da Mizzi.  Lo zio e' partito stamane sabato alle 4.00a.m. 

 

Io non gli dissi nulla intorno all'affare di Guido.  Cio' per tua regala.  La grazia continua in questi giorni ebbe œ1 dalle zie per un affare che gli fece.  Ieri gli spese in libri per studiare il francese spontaneamente ed il bello e' che e' cosi' contento e sta facendo tutto con una calma e tranquillita' come se fosse stata una cosa concurata da lungo tempo.

 

O quam bonus est Deus Israel.

 

Se non mi hai risposto nulla intorno Pio, fallo del piu' presto possibile.  So che hai da fare poveretto, e sai quanto mi secca di annoiarti: ma e' necessario.  Non ho nessun altro che s'interessa per tutti.

 

 

 


 

Valletta

26-1-03

 

Carissimo Giuseppe,

            In questo momento ricevo la tua carissima lettera del 20 corrente.  Grazie mille per avermi scritto una lunga ed ora ti rispondo per tutto.  Lo zio giunse qui felicemente il 20 e non mi parlo' di tue lettere.  Ora quando lo vedo glielo domandero'.  Egli sta a Cittavecchia pero' il giorno dell'arrivo e' venuto qui ed ha passato l'indomani qui con me.  Io sonon andata sabato sera e ieri l'ho passata con lui che era la conversione.  La festa riusci' bene.  La musica nuova del Maestro Vassallo piacque di molto.  E' un genere tutto nuovo.  Per il pranzo c'era pure lo zio Emmanuele con tutta la sua famiglia.  Io poi la sera tornai qui perche' come gia' ti scrissi c'e' Maria al letto poveretta e la trovai di nuovo molto male, pero' in serata si e' rimessa e stamane l'ho lasciata addormentata che la notte grazia a Dio l'ha passata bene; sono dei piccoli allarmi finora e con attenzione e cure si e' riuscito di scongiurarli ma siamo sempre in gran pericolo, percio' te l'ha raccomando alle tue speciali preghiere in particolare per quella povera anima che ha da incominciare ancora la sua vita.  Ieri ho ricevuto da Carmel che erano due settimane che non ricevevo, e siccome nell'ultima sua mi aveva detto che si sentiva male puoi immaginarti con quanta ansieta' aspettavo le sue nuove.  Egli mi scrisse una cartolina da Dieppe ove si era recato percambiamento d'aria, ma mi scrisse che tornava a Londra perche' stava bene.  Gino e' partito lasciando un pezzo di cuore per non dire tutto.  Povero giovane egli era abituato ad un'altro genere di vita.  Essi non sanno amare come noi si ama.  Essa volle lasciare la bimba ma lui saviamente non ha permesso cio', percio' lascio' a Cola pure affinche' per la buona stagione partiranno assieme.  Vedremo, ma spero che non inventeranno qualche altra scusa.  Ora Cola sta a C. Lia e la sua mamma e' andata a stare con essa.  Prega pure per tuo fratello affinche' il Signore gli faccia la grazia di poter avere unita la sua piccola famiglia.  Da Guido non ho ricevuto questa settimana.  Don Santo sta benissimo grazie a Dio.  Ora parliamo di te, ti ringrazio di tutti quelli particolarita' che mi hai scritto e ti raccomando a continuare sempre cosi', seguo la descrizione di questa cura con attenzione e trepidazione ma quello stesso tempo con immensa fiducia principalmente in Dio e poi nella scienza, che e' pure un riflesso della Misericordia Divina, che percutiat nos et sanabit nos.  Pertanto figlio caro, coraggio.  Questo piccolo miglioramento che tu mi dici ti servira' a maggiormente sperare nella perfetta guarigione.  In quanto a quattrini il tuo debito ascende a œ10 e ne hai il credito di Teresa di œ15 percio' come vedi non sei molto addietro.  Ora ci sono da incassare per il 1o Febbraio.  Cerchero' di mettere assieme œ20 che ti spediro' il piu' presto possibile.  La zia Vicenza si senti' male.  Non cose gravi, un piccolo disturbo di digestione.  Non ti confonere se non ti scrivo perche' non puoi immaginare come vivo un po qua ed un po la per contentare a tutti.  Ora  c'e' Maria al letto che sospira sempre poveretta; la zia ammalata, lo zio che bisogna tenere compagnio; insomma tante cose.  Vedi questa e' la prima di quattro ed appena finita debbo andare da Maria per stare un po' con essa affinche' non si inquieta coni bimbi mentre Alfredo saia fuori per giunta a un monte di ammalati.  C'e' l'influenza, rosolia, e difterite e tante cose.  Ieri avevo da fare 15 visite.  Stasera poi andro' a Cospicua e rimango fino a domani.  Queste cose tutte le sai ma e' mestiere che io ti faccio memoria.  Ora inquanto all'applicazione delle messe segui a farla per l'anima della zia perche' essa si espresse per testamento che questa somma deve essere evogata tutta per l'anima sua, funerali, ed il rimanente in tante messe lette coll'elemosina di un scudo senza stabilire il tempo.  Percio' fintanto che tu continui a dire messa io non intendo di dire ad altri, perche' non mi pare che sono obbligata a farlo come esecutrice.

            Finisco che sono le 10 1/2 con un abbraccio, e mille baci e benedice chi di tutto amore ti benedice.

 

                                                                                                                      La Mamma

 

            In te domine speravi non confundar in aeternum.


 

Valletta

9-2-03

 

Carissimo Giuseppe,

            Questa settimana senza tue nuove sempre spero che sia la cagione la solita pigrizia.  Le œ20 che ti ho spedito sono quasi tutte tue perche' ti ho incassato i quattrini delle messe, cioe' œ3 del mese Gregoriano e œ2.10 per altre 30 messe.  Ora quando l'avrai terminato queste ultime 30 fammelo sapere.  Intanto continua ed incomincia altre 30.  Inoltre ci sono sei messe per la buon' anima del babbo ordinate da Carmel.  Ora sospendi della zia Teresa e fai queste del babbo avanti, e quando le avrai dette tutte 6 fammelo sapere.  Ho ricevuto da Carmelo e non scrisse nulla su quell'affare di Galea, sembra che non si vuol muovere; egli mi disse che si era perfettamente ristabilito dall'influenza.  Gino giunse felicemente a Limmerik.  Egli ebbe riferito per la domanda che aveva fatto per il P.D.

            D. Santo mi scrisse che saia qui verso il 5 dell'entrante e Guido scrisse pure e sta' bene come pure stimao tutti qui relativamente.  Ora parliamo d'affari con quwsta qui riceverai una circolare che leggerai e dirai la tua opinione e poi fai il piacere di spedire a Guido.  Inoltre, e questo per semplice tua informazione, il Governo ci ha preso un piccolo pezzo di terreno dalla clausura Ta' Wied is-Sewda ed in questi giorni si fara' il contratto.  Spero che quella cura continua a farti bene, ora devi essere giunto quasi all'apice.  Non sai quanto ci penso a questo pericolo al quale benche' remoto tu sei esposto.  Percio' ti raccomando di scrivere spesso almeno fintanto che finisci di questo esperimento, io sto pregando per te e tengo il lume acceso che in questo momento ci sono alcuni dei miei figli bisognosi (tra i quali tu) di speciali preghiere.  Finisco caro Beppe.  Ti abbraccio e ti bacio e ti benedico.

 

                                                                                                          La Mamma.

 

Al Revdo Sacerdote

D.G. De Piro D'Amico

St. Joseph Haus

Davos Platz

Svizzera.

 

 

 


 

Valletta

16-2-03

 

Carissimo P. Giuseppe,

            Ho ricevuto le due tue lettere e l'ultime parlandomi di Carmel.  Io scrissi sempre a Carmel quando mi scrivesti intorno a Galea sebbene sempre mi sono dimenticata di dirtelo, ma egli non mi rispose mai sull'argomento sembra che egli non abbia nessuno intenzione di venire qui per ora.  Ho ricevuto pure il tuo ritrattone e ti ringrazio immensamente, sia ringraziato il Signore di tanto bene, la V. SS. e Santi Protettori e le anime benedette del Purgatorio che a tutti ricorsi ed a tutti pregai in quella orribile circostanza, io ho gia adempito diversi voti, ora penso per incominciare il piu' lungo vale a dire il piu' lungo a farsi che avevo fatto un voto alla Madonna del Carmelo di portare per un anno continuo l'abito suo ora intendo passato carnevale di staccarlo e cucirlo ed appena sara' pronto lo mettero' e cosi incominciero' l'anno e sia ringraziato il Signore di tanta grazia.  Stai tranquillo figlio caro continua la cura e non ti muovere prima di essere guarito perfettamente perche una volta che stai migliorando, devi necessariamente giungere a perfetta guarigione che coll'aiuto del Signore spero che presto giungerai e cosi' allora forse saro' in vita e potro' godere un poco la tua compagnia.  Ho ricevuto da tutti questa settimana, tutti stanno bene e godono ottima salute.  Maria sta bene ma sta soffrendo molto peveretta sempre nella medesima posizione.  Ora Alfredo le disse di stare un poco seduta sul letto ma essa dice che appena si leva un poco incomincia a sentirsi male, prega per essa e prega per Gino pazienza che ne hanno estremo bisogno.  Non ho altro da dirti caro figlio aspetto P. Santo che deve essere qui tra due settimane, lo zio parti' mercoledi scorso.

            Un abbraccio e mille baci dalla

 

                                                                                              Mamma

                                                                                  che ti chiede la

                                                                       che ti chiede la benedizione.

 

 

 


 

Valletta

8-3-03

 

Carissimo Giuseppe,

            Ho ricevuto la tua ultima e sono contenta di sentire i progressi della tua salute.  Ieri l'altro e' giunto D Santo grazie a Dio sta benone, sono contenta che giunse dopo a disturbi che questa volta furono gravissimi, uno di loro e' morto in seguito alle ferite che aveva ricevuto.  La Polizia come dicono non intende dare permessi per la festa di S. G. e nemmeno per la processione di Settimana Santa e meglio cosi, per evitare nuove disgrazie al Rabato ce' una vera desolazione, sono tutte vedove chi ha il marito in prigione e chi all'ospedale, nientemeno che ce' una sessantina di persone tra feriti e prigionieri.  Sono morti i due Conti Sant quasi nello stesso giorno, Giannino grazie a Dio si confesso' riceve il SS. Viatico due giorni prima di morire chiamo' P. Uenz e fece una santa morte, l'altro poveretto ebbe una sincoppe ed appena ebbe il tempo di ricevere l'assoluzione.  Prega per loro figlio caro erano due intimi amici di papa'.  Quest'anno morirono molte persone di nostra conoscenza.  Carmel e Gino stanno bene oggi ho ricevuto da loro.  Gino dice che ha avuto una terribile bufera e che cagiono' immensi danni in quasi tutta l'Irlanda.  Cola si prepara per il viaggio.  Maria sta un po meglio e progredisce se Dio vuole per Agosto avremo un'altro nipotino che cosi si suppone.  La Sigra.  Stilon mi parlo' di un negoziante di pellicce li a Davos che si chiam Scherabes (Rondini) e che questo e' nativo di Frankfurt e che si porto' costi' appena giunto miglioro', e portandosi un anno a S. Morits incontro' gli Stilon e si fece visitare da Stilon e gli trovo' enormi cavita' nel polmone ma gia' in via di guarigione.  Questo Schnabes rimase li, incomincio' a fare il mercante di pelliccie, prese moglie, ebbe diversi figli tutti sani ed ora se vive tuttora deve essere avanzato in eta' che gli Stilon son 5 anni che non partono piu'.  Dunque quest' individuo sperimento' il beneficio dell'aria avanti che fosse conoscienza.  Non ho piu' spazio prega e benedici chi tanto prega ed ogni sera ti benedice.

 

                                                                                                          La Mamma.

 

 

 

 


 

C. Lia

9-8-03

 

Carissimo Giuseppe,

Oggi ne ho poco da dirti grazie a Dio e percio' saro' breve.  Ho ricevuto la tua lettera nella quale mi dicevi che grazie a Dio avevi ricevuto tutto e ne sono contenta.  Spero che quando riceverai la presente avrai gia' incominciato a sentire il beneficio di quell'aria e che ti sentirai bene, pero' talvolta il cambiamento d'aria non gioia a primo momento ma col tempo anzi alcune volte uno si sente male percio' se cio ti accedesse abbi pazienza che col tempo cose si accomodano.

 

Mi scrissero lo zio Gius e Guido, tutti bene e quest'ultimo si trova nel Olanda con i suoi compagni.

 

Domani mi lascia Maria che va alla Sliema, mi ero abituata bene colla loro cara compagnia durante tre settimane ma ormai la mia vita e cosi' composta come il mosaico, e progetti di gioia, di tristezza, di dolore, e discorrendo sia sempre ringraziato il Signore.

 

Per tutti bene e' stata qua'.  D. Santo sta a San Paolo e giovedi' andra anche Pio per ritornare lunedi'.  In un altra tua descrivimi quel paese che e ben ho letto si chiamo Zizero, ti raccomando a scrivermi chiaro i nomi delle localita' che son parole che non si possono sottointendere.  Hai imparato un po' di tedesco?  Conosci il nuovo Papa?  E' stata una vera sorpresa per gli increduti che prendone le elezioni dei pontefici come cosa volgare come altre elezioni e credono percio' di potee arguire chi pressapoco sara' eletto e non sanno poverini che queste cose succedono per vera ispirazione e che giammai si puo' far calcolo sul loro valore esterno e temporale.

 

Dunque caro figlio finisco coll'abbracciarti e baciarti con tutto il cuore e coll'augurarti buona salute mi segno

 

                                                                       La Mamma.

 

 

 

 


 

C. Lia.

16-8-03

Caro Gius.

            Sans tibi Christe che per sua bonta' mi ha mandato tante contrarieta' colla grazia finora della rassegnazione, ma cio non toglie che mi sento molto triste.

            La zia Vincenza non sta tanto bene non che e' aggravata ma la sua malattia ha fatto un altro passo ed ora ce' una gamba ed un braccio quasi inerti, non ti posso esprimere quanto soffro ma quello poi ceh mi fa soffrire di piu' e' che non posso andare a stare costi con essa, le cose vengono sempre addoppiate, qui ce' Ter poveretta che non ha nessuno nemmeno la Marchesa che e' sempre in rotta con Ter e non la vuole in casa sua e per conseguenza essa non va mai, Paolo non e' come Alfredo, non s'intende poveretto, non mi par vero di sbrigarmi di qui, e Iddio lo sa come finira' la storia che son cose comuni eppure sempre si corre percola della vita, basta.  prega per me figlio caro che sopporto tutto per amor di Dio  con vera rassegnazione.  Pio mi aiuta di molto poveretto e gli affari gli fa tutti lui altrimenti non potrei arrivare a tutto, e' stata proprio provvidenziale quell'affare suo senza il quale Pio non sarebbe venuto a star con me.  Ieri mattina presto venne Mizzi a trovarmi in chiesa portandomi un telegramma da Napoli diretto De Piro, non firmato, arrive Sunday, pareva un po' enigmatico ma avendo tanti all'estero non si sa mai che cosa puo capitare lo mandai a S. Paolo, dove c'era Pio per passare i due giorni di festa con D. S. avvisai Sillato ed io andai a Cospicua coll'intenzione di ritornare ma andando passai da Ter ed essa s'inquieto' e volle che io fossi rimasta pure la notte in Valletta e cosi fece la sera c'incontrammo tutti e Pio e Felic andarono alla marina e quando giunse il vapore non trovarono nessuno dei nostri e nemmeno persone che si poteva sospettare che fosse loro il telegramma.  Insomma sembra che fossimo vittima di uno scherzo.  Pazienza figlio caro e sempre pazienza.

            Devi sapere che Gino vuole 6 messe divise cosi, 2 per papa', 2 per il padre di Cola e 2 per Alberto, ti raccomando di farli il piu' presto ceh mi ero scordata di scriverti.  D. Santo ora non puo che ha il legato di Str. Mezzodi e poi ce' un'altro della procura di Pio e queste si devono dire qui.  Quando avrai finito il VI mese della zia fammelo sapere. 

            Mi pare d'averti detto tutto, ti abbraccio e ti benedico.

 

                                                                                              La Mamma.

 

            Ho ricevuto la tua laconica cartolina pero' e' di molto bella.  Gino e Guido come pure lo zio mi scrissero tutti bene ma Carmel nemmeno questa settimana non scrisse.

 

 

 

 

 


 

Valletta

5-9-03

 

Carissimo Giuseppe,

            Sono due domeniche che non scrivo ed oggi e' sabato, naturalmente rispondervi me ne sono accorto: e difatti cosi' e' ma mi sentivo molto accaseiata e stanca, erano due mesi che assistivo colle tue sorelle e benche le cose andarono benissimo , purnonostante sono sempre delle ansieta' per una madre.

            Io ringrazio al Signore di tutto cuore per tutte le grazie ricevute, ma la mia salute non e' piu' di altre volte e spesso domando a me stessa se sono ammalata, perche' mentre che non mi sento male pure sento tutti i mali, ma questo si sa che mi avvicino ai 60, fra giorni compiro' 56 anni pero' torno a ripeterti che ringrazio continuamente al Signore.

            Due settimane addietro ho ricevuto da Carmel dicendomi che era stanco di servire in quel posto sempre le stesse malattie e poi gli pareva d'aver perduto il chance di farsi principale, insomma tante cose, e mi domandava consiglio se doveva lasciare, puoi immaginare come son rimasta, e pensa e ripensa non ho potuto raccapezzare niente prima non dissi ed alcuno, poi dissi a Ter, essa non disse nulla, poi ricorsi alle preghiere e queste sono state esaudite che dopo due settimane mi scrisse che quello era un attacco di nervi e che ora si sentiva tranquillo e che intendeva di rimanere costi.  Io gli scrissi oggi dicendogli che se si sentiva di venire qui e di vivere seriamente, senza pure che qui ce' del pane e dei dolci pure per tutti che i medici guadagnono quanto vogliono, ma che se venire coll'idea di fare una vita scioperata allora meglio che rimanga li', questo  e' quello che gli ho scritto pressapoco.

            La zia Vicenza sta un po meglio ed ora si e' rimessa bene relativamente ma le forze perse non le ha riacquistate, percio' vuole un piu' di cure assidue da parte.  Lunedi prossimo a Dio piacendo andero' a Birzebbugia per stare colla zia due giorni per settimana essendo vicina, per altre cose non ho da muovermi che a Pio.  Ho ricevuto la tua lettera da Zizers, e tu mi scrivi intorno al tuo male, e mi parli di reazioni, che cosa intendi per reazioni?  Forse un po di febbre?  Oppure qualche sputo catarros?  insomma io non capisco.  Come pure non ho capito che mi pareva d'aver capito che andavi a questo Zizers un paese piu' alto di Davos non so quanti piedi ed ora mi scrivi che l'aria di costi e' simile alla nostra, come mai puo' essere questo?  Dirai povera mamma che confusione ha per testa ed infatti ne hai ben ragione a pensare cio.

            Guido si trova sempre ad Ostenda ma doveva ritornare a Louvain in questi giorni.  D. Santo sta sempre a S. Paolo e lo zio venne confermato cameriere percio finita la presente gli scrivero' per fargli le mie congratulazioni. 

            Quando avrai fatto quelle messe di Gino e della zia Teresa fammelo sapere.  Gino in questi giorni doveva essere di ritorno dal campo.

            Finisco caro figlio col raccomandare alle tue preghiere la zia e Cola che al presente sta bene ma per avere un'esito felice come le tue sorelle.  Prega pure ed abbraccia alla tua povera

                                                                                                          Mamma

                                                                                              che ti benedice.

 

 

 

 


 

Valletta

2-10-03

 

Carissimo figlio,

            Ho ricevuto la tua ultima e grazie a Dio con buone nuove della tua salute.  Debbo rettificare cio che ti scrissi l'ultima volta, cioe' che allo zio non sono stati pagati ma bensi dallo zio donati, ma io l'ho seguito in questi giorni percio' ti raccomando a scrivergli a ringraziarlo.

            Ho ricevuto da Gino e mi disse di fargli 10 messe, percio cerca di farle del piu' presto che puoi e quando saranno fatte scrivimi per introitarti i quattrini.

            Inquanto alle messe per la zia ci sono ancora quattro mesi percio per ora sei provvisto.  Nella presente ti accludo le 22, una delle quali e' mia per il tuo natalizio.  Inoltre per quest'anno ti abbiamo esentato dall'affitto di questa casa abbiamo diviso la somma io e P Santo.

            Carmel ha mandato un bel orologio alla sua figlioccia la bimba di Maria.

            Gino ha finito le manovre ed ora e' felice e contento di trovarsi a casa poveretto con la sua moglie e colla sua bimba inoltre e' contento che ebbero la nuova di rimanere costi per un altro anno a Dio piacendo.

            Siamo verso la fine della novena della Madonna l'ho digiunata, grazie a Dio e non ho sofferto nulla questo mese che ho passato a Birzebbugia in un relattivo riposo mi fece bene, ci staro' ancora un'altra settimana e poi passero' un'altra al Qrendi cosi' restero' fina al venti e poi un ritiro a queste parti e se Dio vuole spero di passare l'inverno meglio sistemata di quello passato.

            Oggi andero' a Notabile per finire i conti cioe' la quietanza ora che ce' lo zio, l'incontro si fara' giovedi prossimo a Dio piacendo.

            Finisco caro Gius che ho molto da fare.  P Santo e' partito stanotte e lo zio partira' fra poco che deve essere costi per il 20 che ce lo sposalizio di Rapinet figlio.

            Un abbraccio e mille baci dalla

                                                                                              Mamma

                                                                                              che ti benedice.

 

 

 

 


 

Notabile

18-10-03

 

Carissimo Giuseppe,

            Domenica scorsa non ti scrissi che trovandomi a Cospicua li non si legga e molto meno si scrive.  Ho scritto a Gino e basta perche' incominciero' itghemghiem.

            Da te sono tre settimane che non ricevo, spero che stai bene e che finora avrai ricevuto le lire ventidue che ti ho mandato, se non lo hai fatto ancora fammelo sapere del piu' presto.  Devi sapere che una di loro e' mia e ti servira' invece del mio solito regalino per il tuo natalizio che scadra' fra giorni.  Vi auguro pertanto figlio caro tante belle e buone cose ed in particolare salute affinche' potrai essere utile alla societa'.  Desidero sapere se l'estate passata era venuto costi?  che qui corse voce che erano venuti e che ti hanno trovato benissimo, e cio me lo dissero i servi, e loro cosa curiosa sebbene li vedo spesso mai mi fecero parola, e non soltanto questo ora quando venne lo zio Zaza subito gli diede le tue nuove, e lui mi domando' io gli dissi che avevo sentito io pure, ma poi lo zio rimase pure meravigliato come nessuno di loro lo parlo' di cio, e siccome passo' del tempo ora non voglio domandare a loro se e' vera la cosa, insomma lo zio mi disse di scriverti che desidera sapere la verita', perche' dice se e' vero che fossero andati perche' non ci dissero nulla?

            Carmel mi scrisse sta bene pure Gino sta discretamente e Guido se vede che e' contento dalle sue lettere e grazie a Dio progredisce nei suoi studi.  Abbiamo finito la quietanza generale reciproca tra lo zio Bonici, voi altri e Mamo ed ora grazie a Dio non avete ne da dare ne da avere.

            Lo zio e' partito martedi scorso.  Sono tornata da Birzebbugia dove ho passato bene cinque settimane grazie a Dio, pero' credevo di stare bene, ma da ieri l'altro a questa parte non mi sento bene, non so che cosa sia, basta fiat voluntas tua quando puoi prega per me, non t'inquietare solo ti dico per soddisfare il tuo desiderio e poi pure perche so che tu pregherai per me.

            Pio sta bene oggi, e' al Gozo per affari, ormai sono sempre sola, questa e' l'ultima prova alla quale il Signore mi ha messo, Ter non viene piu' e mi hanno fatto capire che la mia presenza non e' richiesta.  D Santo in sette mesi venne appena sette volte per vedermi e sempre in fretta e furia, voi altri tutti meno Gino scrivete il meno che sia possibile, il fatto sta che io la sopporto con rassegnazione, prega per me questa virtu'.

            Un abbraccio e mille baci con la benedizione della

                                                          

                                                                                              Mamma

 

            Quando avrai detto quelle messe fammelo sapere.

            Appena finita questa venne Teresa a vedermi.

 

 

 

 


 

Valletta

21-12-03

 

Carissimo figlio,

            Oggi ti scrivo brevemente che ho la testa che mi fa male ho una specie di leggera influenza, ma non mi sento molto male grazie a Dio.  Sto facendo la novena del Santo Natale per i bisogni di Cola poveretta, che Gino mi scrisse che il tempo s'approssima, e stanno preparando le solite cose fra le piu' importanti ce' la veste battesimale che per l'altra non avevano preparato.  Ora ti do le nuove della settimana; D Santo mi mando' una bellissima statua della Madonna e grazie a Dio giunse sana e salva, io gliela avevo chiesta per fare un dono alle Suore di Maria Riparatrice, vennero a vederla e piacque a loro pure, stamane gliela mandero' e cosi sara' un'affare finito a Dio piacendo.

            Ieri Pio compro' ossia fece il contratto d'acquisto di una casa al Rabato, e propriamente, nella salita della Sakkaia, poco piu' in giu' di quella dello zio, essa fa cartonata con quelle scaline, ed ha pure facciata sulle trincieree per œ230, e' un buon acquisto perche' in avanti lo potra' fabbricare.  Teresa l'indomani che ti impostai la lettera venne a vedermi in gran fretta furia, essa pero' grazie a Dio sta benissimo come pure tutti i suoi figli.   Maria sta bene come pure tutti i suoi, e essi ti ha dato tutte le nostre nuove, e concludo coll'abbracciarti e baciarti e mi dico la

                                                                                 

                                                                                                          Mamma

 

            Nella presente ti ho accluso œ10.  Ora dopo il primo dell'anno ti diro' il tuo bilancio.

            Provo della mia dolor di capo ti sia la dimenticanza che finisco dove avrei dovuto incominciare cioe' coll'augurarti buone feste Natalizie e buon capodanno con tutte le benedizioni del Cielo.

                                                                                 

                                                                                  Un altro bacio.

 

 

 

 


 

 

MINN HUH GUIDO

 

 

 

22 Agosto (1898)

 

Carissimo Giuseppe,

            Ieri abbiamo ricevuto la tua lettera e siccome tu non fai che lagnarti per la scarsezza di lettere da parte nostra mi sono deciso a scriverti.

            Intorno al mio conto tu non ti devi punto inquetare.  Ora mi sono messo a studiare e spero che in settimane potro' riparare tutto e cosi' incominciare le scuole senza pensieri. 

            Le materie che devo riparare sono il latino, la matematica e la fisica.  Intorno agli ultimi due non dico niente; e' stata mia colpa perche' non gli avevo studiati, ed ero anche pronto a studiare in estate; ma inquanto al latino mi sono propio arrabiato; e' stata tutta colpa di quel benedetto giudice.  Dagli altri esaminatori avevo portato sui 200 in latino e poi nel risultato ci trovo 161, ma bisogna rassegnarsi.

            Nelle altre materie ho ottenuto un buon risultato.  In inglese ebbi 228, e non credere che questo e' un piccolo totale perche' il primo in inglese non ha ottenuto che qualche cosa su 260, in italiano ebbi 304 e in filosofia ebbi 283.  In totale sono il settimo, cosi vedi non ci sarebbe tanto male se non fosse per quel benedetto latino.  Pero' mi consola che soli due passarono in tutte le materie e quasi tutti gli altri sono stati disapprovati in due materie, ed anche come me in latino e matematicha.  Il primo e' Briffa con 1501, sicche' come vedi anche il suo totale e' molto basso.

            Tutte le commissioni che ci hai chiesto sono fatte: le posate ed i pagli comprati e gli occhiali fatti.  Intorno alla tua gola poi mama come anche Alfredo, vuole che tu ti porti, prima di entrare in collegio da una specialista e farti esaminare bene; perche' se no, quando entrerai in collegio la cosa tornera' piu' stipendiosa.

 

            IN quanto all'albergo mama' ti manda a dire che se tu puoi stare dove sei, saia meglio perche' dice che i trasbordi costano molto.  Il giorno della partenza e' fissato per martedi prossimo, cieo' come oggi otto, pero' non intendono venire direttamente a Roma perche' sono stati invitati a passare un giorno a Catania dai Grimaldi.

            E Pio come sta'; deve essere che si sta di molto divertendo perche' non trova mai un minuto di tempo per scriverci.  Per ora pazienza, ma poi quando entrerai in collegio, dico a te Pio, ci dovrai scrivere ogni settimana, altrimenti non avrai le nostre.

            Caro Giuseppe, in una delle tue lettere, mi hai chiesto a venire a passare il Natale con te; non so' pero' se potro'; prima di tutto per causa di finanze; poi anche per causa di studii.  Infatti l'anno venturo intendo studiare piu' seriamente a vedere se mi potro' riuscire ad ottenere i punti per il B.A.  Infatti quest'anno sebbene disapprovato in due materie, non mi mancheranno che soli 50 punti; cosiche' non mi sembra una cosa impossibile.  E poi l'anno venturo invece di quel petulante latino che mi ha perseguitato fino ad ora avro' Bottanica, e questa mi dicono e' una materia molto interessante.  Se poi alla fine dell'anno scolastico, non avro' materie da riparare, mi provero' a venire a passare alquanti giorni con te.

            A Piazza Armerina mi sono di molto divertito; il paese e' piccolo ma piuttosto bellino; la fummo circondati da parecchi parenti, tutti Sciberras, e ovunque ci vedevano ci venivano a parlare.

            C'e' un piccolo teatro, che sembra il nostro Manoel, ed ivi ci sono stato due volte.  In quanto al vino poi si sta molto bene; ne bevevo due bottiglie al giorno e non mi faceva proprio niente.

            Non mi sembra di aver piu' nulla a dirti; forse la mia lettera ti parra' scevra di notizie, ma caro io non sto come te passeggiando a Roma e vedendo molte belle cose; ma mi trovo qua confinato fra quattro pareti coi miei d'innanzi, e questi non mi dicono mai nulla.

            Tanti saluti e baci a te ed a Pio.

                                                                                                                                  Guido.


 

26 Novembru 99

Notabile

 

Carissimo Giuseppe,

            Venerdi' ultimo ho ricevuto la tua lettera cara e mi metto subito a risponderti, perche' se no chi sa che lavata!

            Il 23 abbiamo ricevuto una lettera da Gino datata 25 Ottobre nella quale poverino ci manda a dire che probabilmente fra giorni sarebbe andato a raggiungere il suo reggimento a Lady Smith; se no credo che si trova con quella divisione mandata ultimamente da Buller per sollevare gli assidiati e che presentemente si trova ad Estcourt.  Pero' di certo non sappiamo niente.  Tre o quattro giorni fa il professore Sciberras mi disse che aveva letto una lista dei prigionieri inglesi fra i quali c'era Gino.  Noi abbiamo scritto subito a Carmelo e gli pregammo di portarsi al War Office per verificare se cio' fosse vero; ma finora non abbiamo ricevuto nessuna risposta; ed appena sapremo qualche cosa te la faremo subito sapere.

            La zia Teresa si sente male, e Venerdi' poverina cadde giu' dal letto, ma grazia al cielo, non si e' fatta alcun male, o almeno dice cosi' perche' la mente ora l'ha lasciata fino a tal punto da non sapere neanche d'esser caduta.

            Santino probabilmente Giovedi' partira' e intende venire direttamente a Roma cosiche' non sarai piu' solo.

            Paolo ora sta meglio ed ha cominciato ad uscire.

            Ora che ti ho dato tutte le nuove che so riguardo ai fratelli ti scrivero' qualche cosa sul conto mio...

piu' portarmi a Londra a continuare i miei studi poiche' gli esami che devo fare, pensando e ripensando ho trovato che sono uno osso molto duro per me.  Ma intorno a cio' non t'inquietare affatto, poiche' sebbene la carriera professionale e' una cosa difficile per me, ci sono parecchie altre cose che io posso fare con meno fatica.  Io intendo in comminciare in Gennaio a studiare il francese e il tedesco, qui' a Malta, e quando avro' appreso bene queste due lingue studiero' un po di legge e con queste nozioni credo mi sara' possibile acuistare un impiego presso qualche ufficio diplomatico.  Vedi se ti piace questo mio piano e rispondimi.

                                              

                                                           Tanti saluti e baci dal tuo

                                                                                  Guido.

 

 

 

 


 

1 Maggio 1900

Casal Lia.

 

Carissimo Gius,

            Mi dispiace molto di averti lasciato aspettare una mia lettera per cosi' lungo tempo ma ho creduto che era meglio pensarla bene prima di rispondere alla tua ultima.

            La tua proposta mi sembra molto bella e sono pronto ad addottarla molto piu' che c'e' uno specie di collegio.  Io non volli andare a Londra perche' prima di tutto la vita e' troppo cara e sarei stato di gran peso a tutti voi la qual cosa non mi piace affatto, e poi li' avrei avuto troppa liberta'.          

            Ora tu, se puoi, prendi tutte le informazioni possibili, intorno a questa universita' e' poi quando verrai a Malta in Giugno parleremo sul da fare, intanto io studiero' il francese.

            Da Gino non abbiamo ricevuto niente da quindici giorni in qua, pero' sappiamo che il vapore postale si e' arenato appena partito dal Capo e quindi prima di altri otto giorni non possiamo ricevere niente; appena ricevute sue lettere te li spediremo.

            Qui a Malta non c'e' niente di nuovo; abbiamo passato una intiera stagione a parlare di battaglia, di sconfitte e divittorie e questa guerra non so quando varra' finire.

            Giovedi' scorso hanno viaticato Carolina ed ora poverina e' agonizzante; prega un poco per che Dio voglia cocederle il riposo eterno del piu' presto possibile, perche' sta soffrendo molto e moralmente e materialmente.

            Mi pare di averti detto tutto ed ora vado a sentire Messa.

            Saluta da parte mia lo zio Santi (digli di venire subito) e tu prendi un grosso bacio e molti ringraziamenti dal

                                                                       Tuo aff. mo fratello

                                                                                  Guido.

 

P.S.  Rammento Santi di dire le messe nell'otto Maggio

 

                                               Al molto Signore

                                                 Accolito Giuseppe De Piro D'Amico

                                                           Collegio Capranica

                                                                       Roma.

 

 

 

 


 

25 Luglio 1900

Notabile.

 

Carissimo Giuseppe,

            Or ora abbiamo ricevuta la tua ultima lettera nella quale cim mandi a dire che non hai ricevuto ancora la lettera di credito, percio' colla presente ti spedisco un money order affinche' tu possa partire a tuo comodo.  In quanto agli altre' non pensare niente poiche' io provero' se mi sara' possibile, di rimborsarli qui a Malta; se pero' tu, in questo intervallo, riceverai questa benedetta lettera di credito allora rimborsala li e mandaci ad avvisare telegraficamente poiche' siamo inquieti. 

            Tanti saluti e baci ed un buon viaggio,

 

                                               Dal tuo affe. mo

                                                           Guido

 

 

Al Nobile Chierico

Giuseppe De Piro d'Amico

Almo Collegio Capranica

Roma.

 

 

 

 


 

(...early November)

College Jusne - Lipse?

Louvain

 

Carissimo Gius,

           

            Eccomi, alla fine dopo un viaggio di circa una settimana, a Louvain ed anche sistemato nella mia piccola camera; ed ora a dirti il vero mi sento molto bene ma ci furono dei momenti proprio tremendi e tanto brutti che ero la sul punto di prendere tutta la mia roba e portarmi a Londra vicino Carmelo.

            Ieri sono stato alla posta ed ho trovato una tua lettera assieme ai certificati, dei quali ti ringrazio molto, e voglio sperare che mi scriverai nuovamente e subito che cosi' la distanza che mi separa dalla famiglia non mi sembrera' tanta quanta realmente e'.  Ora ti diro' quel che ho fatto a Louvaine.  Siamo giunti qui Sabato mattina e verso le tre di sera sono uscito dalla pensione per cercare del Segretario.  Dopo di aver girato per una mezz'ora intorno alla citta' mi riusci' di trovare una guardia che m'addito' l'universita'.  Entrai, domandai al portiere di lui, ma non fui fortunato di trovarlo la' e fui mandato a cercarlo a casa sua.  Mi portai da lui ma la cameriera mi disse che era riscito e che probabilmente non sarebbe ritornato che tardi e cosi' mi dovetti rassegnare e ritornare a casa.  Lunedi' verso le nove mi portai nuovamente all'Universita', mi dissero che sarebbe venuto alle undici ed ecco che era uscito allora si' che mi disperai e se non fosse per Santi, stai piu' certo che avrei lasciato questo paese subito, subito.  Dall' Universita' mi portai a casa sera e qui finalmente mi fu dato di trovarlo.  Egli e' una persona di media eta', ma cio' che importa piu' molto gentile.  Mi ha dato tutte le istruzioni necessarie intorno all'Universita' ed anche un suo biglietto per presentarlo al presidente del mio collegio che e' un Monsignore.

            Il corso di medicina qui e' di sei anni ed e' impossibile non incominciare dal primo anno perche' ci sono parecchie materie, chimica organica, inorganica ed anche analitica, che sono molto necessarie per la medicina, pero' intorno a questo non ti inquietare affatto, che ho fatto un altro progetto e se piacera' a Carmelo, al quale glielo diro' quando verra' a vedermi, allora tutto andra' bene.  Intanto un anno di studio mi fara' sempre bene e specialmente acquistero' bene il francese e forse anche un po di tedesco.  Questo mio progetto te lo comunichero' in un altra mia lettera che altrimenti non finisco mai.

            Alla sera verso le tre mi portai dal presidente che per principio' non era punto gentile, mi disse che non c'era piu' posto, che ero venuto tardi e tante altre cose, e fini' col dirmi di ritornare alle sei per avere una risposta decisiva.  Alle sei sono ritornato con tutti i miei certificati e l'ho  trovai totalmente cambiato.  Mi accolse molto gentilmente, mi porto' a vedere la camera assegnatami e poscia mi domando' dei certificate dei quali, siccome non conosce ne l'italiano ne l'inglese dovetti fargli una traduzione.  Vedendomi un po triste mi abbraccio e mi disse che mi avrebbe fatto da padre; insomma ci siamo separati dopo circa una ora di conversazione da veri amici, e questa mattina alle nove ho trasportato tutto il mio bagaglio e sono venuto ad abitare qui.

            Per oggi caro Giuseppe, mi pare di averci detto abbastanza e percio' ti lascio con questa raccomandazione di scrivermi a lungo e subito.

                                                                                  Tanti baci ed abbracci

                                                                                                Guido

 

P.S.  Se puoi mandami da li' un libro di preghiere o in italiano o in inglese che qui non ho trovato che in francese.

 

Al Nobile Chierico

Giuseppe De Piro D'Amico

Almo Collegio Capranica

Roma.
27 Dicembru 1900

LOUVAIN

 

Carissimo Gius,

 

            E' da una settimana che penso a volerti scrivere primieramente per augurarti le buone feste ed un buon capo d'anno, ma durante tutto questo tempo non ho fatto altro che pensare a casa e tutte le volte che mi mettivo a scriver il mio pensiero volava la'; cosi che' vedi se i miei auguri in iscritto ti giungeranno tardi, stai piu' certo che col pensiero te li ho fatti da lungo tempo.

            Spero caro Gius che finora sei suddiacono e percio ti auguro ogni bene ed ogni felicita' desiderabile, nel tuo nuovo ministero.  Quando mi scriverai dimmi quando fosti ordinato e da chi.

            Io al presente mi trovo tutto solo in collegio che tutti i miei compagni si portarono a passare le vacanze di Natale a casa loro e percio' di puoi immaginare come sono allegro.  Alle volte mi metto a studiare ma subito mi annoio ed allora vado a fare delle lunghe passeggiate di cinque e anche sei ore, ritorno in collegio mezzo morto dalla stanchezza ed allora mi metto a letto e dormo placidamente.  Ho pensato che il miglior modo di passare le mie vacanze e' dormire continuamente che quando si dorme si e' come morti ed allora non si pensa niente; ma grazia al cielo e' gia' passato una settimana di queste lunghissime vacanze e non mi resta che altri sette giorni che qui le scuole incominciano il tre gennaio.  Martedi' scorso sono stato a passare un giorno a Bruxelles per divagarmi un poco e grazie al cielo e' passato abbastantemente bene.  Li ho incontrato un italiano, un garzone da bottega, e l'ho condotto con me intanto per farmi compagnia.  La mattina alle nove sono stato alla messa cantata a San Gudule, che e' la piu' bella chiesa di Bruxelles e li' ci siamo fermati fino alle dieci e mezzo.  Alle undici sono stato a teatro; e' buffo andare a teatro di giorno ma nelle grandi citta' si trovano divertimenti in tutte le ore; poi alle due e mezzo siamo stati a mangiare ed allora il mio povero compagno  mi abbondon' per ritornare al suo magazzino.  Prima di abbandonarmi mi condusse al Polo Nord, un posto per pattinare e la' restai fino quasi le cinque.  Alle sono ritornato alla stazione ed alle 7 ero gia' nella mia cameretta addormentato come un ghiso.

            La settimana scorsa ho fatto la mia entrata nell'ordine dei terziari di San Francesco ed anche nella societa' di San Vicenzo di Paola.  Per entrare nella prima ho fatto il voto di non assistere a balli immodesti, di recitare dodici pater, ave e gloria per giorno, di fare un digiuno per mese ed anche una comunione per mese e sono ancora obbligato a portare l'abitino 'che e' molto grande) di San Francesco ed anche il cordone.  La societa' di San Vincenzo e' come da noi.  Ogni giovedi' abbiamo seduta ed allora ci mandano a visitare gli ammalati ed i poveri.  Ho mille anni di andare da qualche povero poiche' spero che questo sara' di gran sollievo alla mia solitudine.

            Altro, caro Gius, non ho a dirti che qui di nuove non ne conosco neanche una.  Ieri ho ricevuto gli auguri di cala e da Ange e questa mi mando anche la sua fotografia e l'ultimo gruppo che abbiamo preso assieme a San Paolo a Mare, cosiche' ieri posso dire di averti veduto.

            Caro Gius ritornando a farti le mie felicitazioni ed augurando ti mille e mille anni pieni di gioia e felicita' credimi sempre tuo

                                                                                 

                                                                                  affez. mo fratello

                                                                                              Guido.

 

 

P.S.  Il libro di preghiere l'ho ricevuto.  Mille grazie.  Fai i miei auguri allo zio e digli che fra breve gli scrivero' una lunga lettera.

 

Al Nobile

Giuseppe De Piro d'Amico

Almo Collegio Capranica

Italie    Roma.


 

7 Novem. 1902

Louvain

 

Carissimo Gius,

           

            Ti ringrazio infinitamente per le tue care lettere ed ancora per i buoni consigli, che puoi star certo mi furono di molti piaciuti.  Mi dispiace di averti lasciato si lungo tempo senza risposta, ma che vuoi, sai bene che scrivere lettere non e' stato mai per me una cosa piacevole e quando s'incomincia a mandare una cosi' da un giorno all'altro, si finisce per non farla che dopo un tempo piuttosto lungo.

            Sento con piacere che tu sei quasi del tutto guarito e spero che fra breve m'annunzierai la tua perfetta guarigione; quando mi scriverai di nuovo dimmi un poco quale e' la cura e la dieta dello stabilimento.

            Io grazie al cielo sto bene, sempre la stessa vita da studente; ma quest'anno siccome ho un esame piuttosto difficile mi sono messo a studiare seriamente, e cosi' non ho il tempo di annoiarmi.

            Quest'anno particolarmente desiderci passare in Luglio che se riesco intendo passare le vacanze in Londra con Carmelo e poi alla fine, verso il mese di Ottobre mi presentero' per il primo esame per L.R.O.P. e cosi' avro' finito definitivamente un bel pezzo.

            Sabato scorso sono stato a Ruhart con uno dei miei compagni; fui molto bene ricevuto dalla sua famiglia ma cio nonostante mi annoiai ed avevo mille anni di ritornare a Louvain.

            Finisco la mia lettera per dove avrei dovuto incominciare, cioe' col dirti ceh il Primo Novembre benche le mille di quei giorni e tutti accompagnati di felicita'.

            Ricevi un grosso bacio ed un affettuoso saluto dal tuo

 

                                                                                  Affez. mo fratello

                                                                                              Guido.

 

 

Al Nobile Sacerdote

Giuseppe De Piro D'Amico

St. Joseph's Haus

Davos-Platz - Swisse

 

 

 

 


 

29 -12-03

Louvain

 

Carissimo Gius,

 

            E' molto probabile che aspetti con impazienza questa mia lettera ma se ti ho lasciato lungo tempo senza risposta non e' mica per causa di pigrizia ma perche' ho pensato tuer deux mon ches avec un seul conpac sa hor, e percio' prima di tutto ti auguro un anno felice e sano e un subito ritorno a Malta ed in seguito mi gratulo con te della tua completa guarigione.  Grazie al cielo la SS. Vergine di Pompei ci ha esaurito.  Ma se vuoi seguire un buon consiglio; una volta che sarai partito da Davos non devi pensare piu' a questi benedetti bacilli che l'hanno tormentato durante due anni; cerca la societa', il lavoro ed ogni mezzo di distrazione ed evita, come un nemico terribile, che in tutte le malattie di sangue la stato nella morale fa molto.

            La mamma mi dice che intendi ritornare verso la fine di Gennaio; sono felice di poterti nuovamente trovare in seno alla famiglia che troverai aggrandita.  Quando sarai ritornato bacia da parte mia la mamma e tutti quei piccoli nipotini che non conosco ancora, e chi sa quando potro' avere il piacere d'abbracciare.

            Io per il momento non intendo ritornare a causa di quel affare.  L'anno scorso durante le vacanze d'estate andai a Ostende una bellissima citta' di mare e a dirti il vero avrei preferito trovarmi a San Paolo a Mare o a Birzebbugia; l'anno prossimo intendo passare le vacanze a Bruxelles in un ospedale, che durante questi tre anni intendo fare la piu' gran pratica possibile.

            In quanto al serum Denis e tutti gli altri, caro Gius, non servano a gran cosa; l'unico loro effetto e' di ritardare lo sviluppo del microbo; ma questo piccolo animalino e' ben accorto perche' una volta che sente che la parte nella quale vive e' avvelenata dal serum, si chiude in un guscio e non mangia piu'.  L'unico mezzo di distruggerli e' il freddo e la buon aria e tutti quei di distruggerli e' il freddo e la buon aria e tutti quei serum servono come mezzi preventivi; e nello stesso tempo aiutano un tantino l'effetto del freddo.  Inoltre, e questo spero che ti servira d'incoraggiamento, devi sapere che oggi giorno i medici non sono punto pessimisti riguarda la tuberculosi, ma la considerano come una malattia che permette ai 50% di guarirsi completamente senza alcuna cura.  Sugli altri cinquanta ci sono almeno quaranta che guariscono con quella cura hygienica che si trova nei sanatorii, e sui dieci che restano, con una buona cura piu' che la meta' ottiene una guarigione relativa, cosiche, come vedi, secondo le statistiche, la tuberculosi non e' cosi' terribile come la si pensava.

            Io grazie al cielo sto bene.  Qui a Louvain per il momento mi trovo completamente solo, che tutti i miei compagni sono partiti in vacanze.  Fa un freddo indiavolato.  Ieri ed oggi abbiamo avuto 10o sotto zero, e da cinque giorni ci tengo il camino acceso dalla mattina fino alla sera (addio economie).

            Augurandoti nuovamente tutto cio' che desideri e baciandoti con affetto

 

                                                                       Il tuo affettmo fratello

                                                                                              Guido.

 


 

 

MINN HUH CARMELO

 

 

 

Littlehampton

12-11-99

 

P.S.  Write to me a long letter telling me about                         P.P.S.  How am I to                the wedding as I know nothing about it yet.                              address you in the letter?

                                                                                                          Are you Reverend or what?

                                              

 

My dear Gius,

 

            Had your card this morning, and hurry to answer it.  You say you wonder that anything has happened at home; and to tell you the truth, am getting very anxious about our people at home as I (am) thinking that something must ahve happened as I have not heard from home for over a month; not a single word; and your letter was the first thing I had since September the 10th, so that will give you an idea.

            As for Gino thank Goodness, up to the time I am writing to you the news are good as his battalion has not been engaged in any battle yet; and hope they won't before all the reinforcements get there, which will be by the middle of next month.  His battalion was detailed twice for action but on both times they were to defend the left of the camp, and the Boers attacked on the right, so they managed to come out unscatched.

            Will your father rector allow you to recieve newspapers?  If so let me know and I will send you one a day from here and that will give you all information.  Write soon about that, and if the director will allow you let me know and I will send it to you.  I am doing some work over here; which is by the sea and very healthy, but am leaving here on Friday so when you will write again send letter over at Brunsuwich Sq.

                        With much love.  Your brother

 

                                                                                              Carmelo.

 

                        Italy,

                        Cho G. De Piro d'Amico

                                   Collegio Capranica

                                               Piazza Capranica

                                                           Roma.

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Birkenhead & Wirral Children's

            Hospital

                Birkenhead

 

                                                                                                          (-- - 5?- 1900)

Carissimo Gius,

 

            E da tempo che non ti scrivo e i giorni passano tanto presto che uno appena si accorge.

            Ho ricevuto il tuo giornale oggi cioe' quello intorno la cannonizzazione di due santi.  Tante grazie; era proprio piacevole leggere qualche cosa in italiano che dacche' ero in Malta l'ultima volta non credo di aver letto nulla in italiano.

            Ti e' riuscito vedere le feste per la Santificazione.

            Mi imagino che lo zio era li' tutto il giorno.  Come e' andato da Cavaliere di Malta o di Cappa e Spada?  Io sto qui inquesto ospedale che come vedi e' uno per bambini e bambine sotto 12 anni.  Ho 32 letti, e sono l'unico dottore qui.  Ho pero' una Matron e 11 nurses a tenermi compagnia; molto piu' che io sono l'unico uome qui e percio' un po monotono.

 

                                                                       J. De Piro d'Amico Esq,

                                                                          Collegio Capranica,

                                                                                  Piazza Capranica,

                                                                                    Italy, Roma.

 

 

 

 


 

Birkenhead & Winal Children's Hospital

Birkenhead.

 

8th July 1900

 

Dear Gius,

 

            I am dropping you a few lines to congratulate you on your recent success.  I can't tell you how pleased I was to hear from mother that you have taken the first prize in Theology.  It must have been pretty had amongst so many students - onore al merito - and three cheers.

            I have settled over here and am pretty busy and have some rather difficult patients to see, so if you can spare a few minutes and offer a prayer for me to th B.V. I shall be very glad.  Ask that I might do my best for my patients and am sure the favour will be granted.

            I hear you are going to Switzerland to see Pio.  Hope you will have a good time of it and hope that next year you will be in a position to come and see me - or perhaps D.V. (Deus Volens) I shall see you at home about that time if Gino will be back.

            Gino is seven on the list and he hopes to be promoted in a few months, and if promotions will be so rapid as they have been of late, I don't see why he shouldn't.  Hope to God that He will save him from being wounded or falling ill as the hospital arrangements are not quite satisfactory in South Africa as you will have seen from The Daily Mail.

 

                                                           With much love

                                                                       from your brother

                                                                                  Carmelo.

 

 

Italy,

J. De Piro D'Amico Esq,

Collegio Capranica

Piazza Capranica

Roma.

 

 

 

 


 

18-12-1900

Bruswick Sq.

W.C.

 

Carissimo Giuseppe,

 

            Ti scrivo per augurarti un Buon Natale e un buon Capo d'anno; e mille di essi.

            Ti ho comprato le tue pantoffole, sono pronte e quando Natale passera' te le mandero' se le vuoi.  Non te le mando ora perche' nella confusione di Natale il chance e' che le perderanno.

            Spero che si tenano i tuoi piedi caldo.  Come stai ora?  Ti sei fatto pesare?  Fammi sapere.  Dimmi come sta la tosse, ecc.  Gino sara' qui il 5 di Gennaio, pero' non credo che andra' direttamente a Malta; e percio' ho cercato di prendere un appuntamento in un ospedale, che secondo me non avra' tempo di sposarsi prima di Quaresima; e percio ci restano quasi altri 5 mesi.  Ho scritto a Guido invitandolo a venire que a spendere una settimana con me; temo molto pero' che non verra'.  Baci e saluti allo zio, e a Santi quando lo vedrai.

            Tanti baci a te dal tuo affezionatissimo fratello

 

                                                                                              Carmelo.

 

J. De Piro D'Amico Esq.

Collegio Capranica

Piazza Capranica

Roma.

 

 

 


 

South Eastern Hospital

Avonley Road,

New Gross, S.E.

 

Sabato 1902

(late February or early March)

 

Carissimo Giuseppe,

 

            Sento con piacere dalla Mamma che fra pochi giorni tu sarai ordinato Sacerdote.  Ti faccio le mie congratulazioni e solo mi dispiace che non posso essere presente per la tua prima Messa; ma pazienza: che si vuol fare.  Spero di poter venire a vederti a Roma fra un anno; se ti riuscira' vi venne la mamma e vi viene pure verso quell'epoca, e allora sentiro' la tua messa con la debita occasione.

            Tu come stai?  Hai incominciato il tuo trattamento di inhalzioni?  Trovi che li ha giovato fino ad ora?  Scrivimi un poco di tanto in tanto, e fammi sapere come stai.

            Se ti riesce fammi il favore di mandarmi due o tre cataloghi di Case Editrici italiane, poiche' non ho nessun libro italiano e trovo che la lingua del paese in cui il si' suona mi sta abbandonando.  Non voglio romanzi ma cose serie; pero' se possibbile non religiose - ma trattati, ecc.  Io sono stato appuntato qui permanentemente, grazie a Dio; e benche' e' un posto alquanto pericoloso per infezioni ecc; pur nondirmeno spero che coll'aiuto di Dio, non prendero'malattie contagiose.  Il salario di œ160 all'anno con un aumento di œ20 all'anno fino œ250, poi si aspetta fino a tanto che si diventa suprintendente con un salario di œ600, aumentando fino a œ1000, sicche' come vedi non c'e' male e i prospetti al futuro sono piuttusto buoni.  Oltre a cio' poi ho il vitto, le cose per lavare, cio' bucato, sapone, ecc, tutto per ricevute, e non ho da spendere altro che per vestirmi i per divarsi.  Baciami e salutami lo zio quando la vedrai.

            Mille baci a te tuo affez. mo fratello

                                              

                                                                                   Carmelo.

 

 

 

 


 

South Western Hospital

Stockwell, S.W.

6-2-04

 

Carissimo Gius,

 

            Spero che vorrei scusare l'indugio e in verita' ti devo tre o quattro letter; ma come la Mamma ti aveva probabilmente detto sono molto occupato.  Mi pare che stai per far bene andando a Malta verso la primavera, molto piu' che come dici ti senti bene; pero' ti consiglierei di partire da Malta verso la meta' di Luglio quando si comincia a fare quel caldo eccessivo, che quello al certo non ti puo' far bene; poiche' indebolisce molto.  Se vuoi cambiare, c'e' poi una delle piccole citta' sui Perinei e buona quanto la Svizzera, poiche' il clima e mite e salutare e una cambiamento ti fara' bene.  Io forse verro' a Malta quest'estate per un mesetto o un poco piu', e cosi' avro' occasione di vederti.  Il tuo dottore te cosa dice?  Probabilmente tu hai un poco di irritazione ancora alla laringe, ma cio non deve inquietarti; che supponendo che tu abbia avuto una piccola ulcerazione, questa ti lascera' una piccola ulcerazione, questa ti lascera' una piccola cicatrice; che provochera' un poco di irritazione benche' tu sii guarito completamento.  Percio' non inquietarti per una cosa simile. 

            Baci e saluti dal tuo affezionatissimo fratello

                       

                                                                                                          Carmelo.

 

Saluti lo zio e Santi quando li verranno a Roma.

 

Rev. Signore

Don G. De Piro d'Amico

St. Jospeh Haus

Davos Platz

Switzerland.

 

 

 

 


 

 

MINN HUH GINO

 

 

 

Lougo a Natal

8 Luglio 00

 

Carissimo Giuseppe

 

            Grazie immensamente per i due giornali che mi hai spedito e che ho avuto il grande piacere di ricevere circa una settimana fa.  Ti assicuro che mi e' stato di grande conforto di leggere le decrizioni delle solenni feste che son state celebrate in Roma per le canonizzazione dei due santi.  In giorni come questo e qui specialmente dove non si sente altro e non si aspetta di sentire altro che di combattimenti che presero luogo o di altri il cui avvenimento non potrebbe essere lontano, e di grandissimo sollievo il poter avere notizie estere, notizie che sono molto interessanti di paesi che hanno la fortuna di essere in stato di  pace perfetta.  Quanto avrei desiderato di trovarmi a te vicino tanto per godere la tua compagnia come quella di Sante e dello zio ed anche poi per prendere parte alle belle feste che quest'anno santo ha seco portato.  Ma la fortuna non puo' non trattare tutti similmente ed e' impossibbile dal la mentarsi possa riuscire alcun bene che tutto poi viene dalle mani di Dio e con questo pensiero la rassegnazione non tarda a venire.  Son da circa tre settimane che mi trovo qui a guardare la stazione che e' un luogo molto importante e che bisogna ad ogni costo oppone ogni attentato del nemico di impossessarsene.  Qui ce ne sono soltanto due compagnie.  Due altre sono un poco piu' in giu' anche sulla linea ferroviaria ed il resto del battaglione si trovano a Laings Nek che e' circa quattordici miglia da qui.  Cosiche come vedi siamo non poco sparsi e da quel che sembra non vi e' intenzione per ora di ruinuci.  A dirti il vero non mi rincresce punto il trovarmi qui che si la passano in santo tranquillita', ed essendo vicino alla stazione, e anche piu' o meno un punto civilizzato, e non passa un giorno che qualcheduna non viene a fardi visita.  Che avrebbe preso un cosi' lungo tempo.  Son gia nove mesi dacche' e' stato dichiarata e la fine non sembra vicina ancora.  Pero' il Free State e stato quasi tutto conquistato.  Natal e' libera degli invasori e la capitale del Transuaal e' stata presa.  Un gran numero di Boeri sono gia' arresi ed altri continuano tuttora a giungere per deporre le armi.  Veramente e' proprio difficile a dire quando questa guerra stia per cessare.  Puo' darsi che in pochi giorni si dichiarsi la pace e dall'altro lato e' anche probabile che continui' per mesi e mesi.  Tutto dipende dai Boeri.  Se loro varranno la pace son certo che saremo pronti ad accettarla, se loro vorranno continuare questa paiga la pace si dovro' dichiarare per mezzo della forza.  La Mamma mi dice che i tuoi esami si appresseranno e gia' probabilmente gli avrei finiti fino ad oggi.  Ti auguro un felicissimo successo e prego Dio che ti facci contento del risultato.  Saluta tanto lo zio e Santi e con un cordiale abbraccio credimi tuo

 

                                                                                  Aff. mo fratello

                                                                                              Gino.

 

Al Nobile Chierico

G. De Piro D'Amico

Almo Collegio Capranica

Roma

Italy.

 

 

 

 


 

 

MINN OHTU TERESA

 

 

 

F'isem Ommu

 

Nobile Signore

Signor Giuseppe De Piro D'Amico

Almo Collegio Capranica

Roma.

 

17 Febbraio 99

 

Caro Signor Peppi,

            Oggi abbiamo ricevuto la tua bella immagine.  Sei che sei grazioso davvero!  Non c'era bisogno che facessi tutto quel broncio!

            La mamma vuole che ti scrivi ed io da bravo mi sottometto e ti scrivo.  Oggi ho un torcicollo terribile.  L'ho preso mentre mi stavo vestendo e non mi vuol passare.  Sono vestito in cappis e cappis perche' doveva venire P. per me per andare alla predica ed invece e' venuta la pioggia e ci ha tenuto l'uno a casa alla Sliema ed a me qua a scrivere a te.  Bravo per le recite.  Lo zio e' rimasto sodisfatto tanto delle tue azioni quanto della tua voce.  La mamma poveretta si trova confinata alla Cospicua colle zie che non puo' piu' lasciar sole; Berti va a passare il giorno costi'; Guido ci va la notte ed io ci vado di tanto in tanto, che vuoi non posso lasciar qua' ho tanto lavoro, a poi c'e' P. che brontola sempre per star meglio; a volte ha ragione perche siccome a casa sono sempre sola non puo' venire che a quelle brevi ore che durano a mattino insieme con qualche anima pretosa che ci venga a fare la guardiva.  Maria poveretta e' l'anima pretosa principale; Guido fa la seconda e Berti la terza, perche' questo ne' avra' avuto abbastanza di tutto il giorno.  La zia non si puo' dire che stia male ma non sta bene; tnaqqas tutti i giorni.  E' una vita che si spegne senza alcuna malattia e senza alcun dolore; la zia Vincenza, poveretta sta facendo dei brutti giorni.  Gino ha ricevuto le tue lettere e dice che sei sulla via di essere Cardinale; noi te l'auguriamo per un grande onore per la nostra famiglia.  Pio e' stato promosso ad una classe per buona condotta ed anche per progresso negli studi.  Se gli scrivi fagli le congratulazioni che gli serviranno d'incofaggiamento.  Ti rammento le mie cifre, quando ne hai qualche d'una pronta mandamila; non aspettare che siano pronte tutte.  I nostri Governatori passati e presenti si trovano a Roma.  Min jaf x'inhuma jhawdu fuqna.  Caro Peppino, ti lascio perche' vado alla Messa dei figli, ta' nofs in-nhar, e non vorrei non prendere neanche quella.  Saluta lo zio e Santi e digli se lo vedi che questa settimana probabilmente potro' scrivergli qualche cosa.  Arrivederci a Luglio.  Sua Sorella.

 

                                                                                              Con un bacio

                                                                                                 Teres.


 

 

MINN OHTU MARIA U ZEWGHA PAOLO

 

 

 

Ohtu Marija

- Feb (?) - 1900

 

Carissimo Gius.

 

            Ieri scrissi a Carmelo ad oggi scrivo a te per la medesima ragione cioe' dal piacere che ci hai fatto, tu ben intendi, e per il quale, tanto P. che io ti ringraziano di cuore e ci scuserai se non l'abbiamo fatto fin ora.  Ho cominciato questa mia Sabato Carnivale e la continuo oggi 1o Giovedi di Quaresima!  Noi abbiamo passato un Carnevale quietissimo; Domenica siamo andati in Citta' e tornati; il Lunedi' abbiamo dormito colla mamma, e siam rimasti tutto il Martedi.  Da vedere, c'era gran concorso di gente, ed un mente di cose ma pochissime maschere; ci fu una veglia per la lingua inglese in Corte, rappresentando alcuni soldati e sergenti giudicavano; ed igiudici: Pullicino lustra scarpe; Ganado venditore d'acque; Carbone ciabattino; Debono ripuliva le sciabole; gli altri due non mi riusci vedere.  Noi siamo stati in "casa Balbi" dove fummo ricevuti e colmati di gentilezze da parte della padrona, col balcone interno tutto per noi esclusivamente!  Ti prego farne consapevole Santi di tutto questo.  A propos cosa sta facendo?  Ancora non sappiamo nulla da quando parti.  Si trova a Roma oppure e' andato a Firenze.  Tutte queste settimane stiamo aspettando le chiavi Tal Cappellano, se ce le dare fra una settimana o poco piu' saremo sistemati costi'; ti assicuro non mi par vero; ancora non abbiamo niente accomodato, son 4 mesi che ci siamo sposati, ed e' ancora tutto sotto sopra.  Il nuovo nipotino cresce e per grazia di Dio Maria sta benissimo.  E' stata in tutte le solite societa' di Carnevale.  Ho cominciato bene la Quaresima digiunando; speriamo il Signore mi aiuti a farla tutta.  Gino e' nel caos, nessuno sa piu' nulla!  Naturalmente lo sai!  Kronje dovette arrendersi con non so quante migliaia!  Grazie per le cartoline che mi hai mandato.  La mia collezione progredisce a vele gonfie.  Maria Sabato viene a stare qui per poco;  poi mi ha detto che verra' a Casalia, e cosi' saremo vicini.  Ti saluto e ti bacio con P. e sono

 

                                                           Sua aff. ma Sorella M. G.

 

 

 


 

His brother-in-law                                                                                  Attard

Paolo                                                                                     18 Giugno 1900

 

Carissimo Giuseppe,

            Naturalmente avrai detto - quanto e' negli gente quel P.! ed hai ragione.  Pero l'aver ritardato tanto a ringraziarti pei tuoi regali e colgo l'occasione di porgerti le mie piu' sinceri congratulazioni - poiche' ieri recandoci da mama' ci dara la buona notizia che sei riuscito primo nell'ultimo esame.

            Da quanto ho letto riguardo la Canonizazzione dei nuovi Santi pare sia stata una bella Ceremonia, e indipendentemente da tutto questo Roma quest' Anno e' stata assai attraente - l'Anno Santo ha attirato tutto il Mondo - anche il nostro Vescovo si e' fatto vedere condurci due cento pellegrini.

            Noi caro Gius, restiamo ancora altri pochi giorni a Casal Attard, poi andremo alla Notabile per l'Imnaria.  Ieri e' ritornato Santino e Domenica prossima lo zio, e poi e chi scrivo a un di' all'altro avremo se piacendo vedervi tutti.

            L'altra Domenica ci fu l'inaugurazione della nuova stazione dell'Imtarfa che chiamarono Museum Station.  E' commoda assai ed anche la piu' bella di tutte le altre.  Alcuni sostengono che e' anche piu' vicina per i residenti di Citta Vecchia.

            Si fa sentire il caldo a Roma?  Noi abbiamo abbastanza tanto che e' una vera noia.  Se lo zio e' ancora a Roma salutalo tanto.  Tutti a casa stanno bene.  A Roma c'e' anche Bezzina.  Allora non e' venuto ed imponararti?

 

                                   Accetti un bacio

 

                                               Dal tuo per sempre

                                                           Aff. mo Cognato

                                                                       Paolo.

 

Caro Gius; io non ho niente da aggiungere alla lettera di P. che la vita di Malta e' sempre la medisima soltanto voglio aggiungere le mie congratulazioni al 1o Filosofo del Collegio!  Che P. si e' dimendicato di aver moglie ed ha parlato in singolare.  Un bacio ed un arrivederci presto.

 

                                                                       Nobile Diacono

                                                                       Don Giuseppe De Piro D'Amico

                                                                       Almo Collegio Capranica

                                                                       Roma.

 

 

 


 

His brother-in-law                                                                  23 Gennaio 1901

Paolo

 

Caro Giuseppe

            Comincio per chiederti scusa per l'indurgio sebbene non volontario nel ringraziarti pel bel regalo che ci hai fatto - Capirei che l'arrivo di Gino dopo tanto tempo lontano e sotto circostanze che tu ben conosci ha fatto tanto allegri e contenti che senza volerlo ha tardato sin oggi a scriverti: ognuno e' affacendato preparando per il matrimonio che avra' luogo speriamo al principio del mese entrante.  Parlando schiettamente troverei difficolta' a darti precisi ragguagli delle occupazioni di tutti coloro che stanno impegnandosi per il successo della festa.  Avremmo quanto pare 3 di certo non saranno.  Carmelo non pou' venire, Guido e' troppo lontano; pero' tu non avresti potuto farti vedere?  Oggi siamo stati a pranzare allo zio alla Notabile, e al dopo pranzo da tua madre in citta', che aveva in casa tutta Malta congratulandosi per l'arrivo di
Gino.  Se vedi Giuseppe digli che gli scrivero' fra breve.  Saluti di tutto.  Ti lascio per oggi caro G. e ti prego ricordami nelle tue preghiere e specialmente Teresina.

 

                                   Un bacio anche da parte di Teresina dal tuo

                                   aff. mo

                                   P.

 

Al Nobile Rev. Signore

Ch.co G. De Piro D'Amico

Almo Collegio Capranica

Roma.

 

 

 

 


 

Minn Ohtu Marija                                                           24 Dicembre 1901

 

 

Carissimo Gius,

 

                                   Auguri per il gran passo che hai fatto nell'alto Ministero.  Congratulazioni per il bel posto che hai ottenuto in classe e mille felicita' per il Nuovo Anno e le Feste Natalizie.  Bravo Gius.  Sei stato la consolazione di mama' e di tutti noi.  Presto adesso dirai Messa ed a San Paolo a Mare invece d'una, ci tocchera' sentir due!  Per Pasqua non verrai?  Cosi' ti faremo la Festa; altrimenti in estate sara' troppo tardi ed anche troppo caldo biex nizzejnu.  Il tuo Album mi e' venuto magnifico con tutte le Cartoline.  Nelle prime pagine ho messo quelle di Oberamergau come mi avevi detto tu e sono proprio belle.  Ancora ne ho parecchie ma non sono le piu' belle.  Cola per grazie di Dio e' giunto sano e salvo, nonostante il gran temporale che ebbero nella Bay of Biscay; se verrai per Pasqua troverai altri due rampolli o le; prega tanto per noi, hai inteso?  specialmente quando passi dalla Madonna di S. Agostino, non ti dimenticare un Ave.  Quel girellone di Santi che fa?  Non mi ha mai scritto una cartolina; quanto e' occupato?  E lo zio?  Lo vedi spesso?  In questi giorni che avanzano dell'Anno, si fara' o meglio si publichera' quel gran contratto della Divisione non mi par vero ti assicuro; che non ho piu' testa di sentirne parlare, causa di peccati e mormorazioni; cosi' l'Anno Nuovo saremo piu' buoni ed avremo da dare mano conto alla fine.  Caro Gius, ti ho riempito quattro pagine di Corbellerie,ma che vuoi non sono la gran testa che sei tu; percio' compatisci!  Paolo non se ne parla.  Si unisce a me e Peppo se lo saprebbe lo farebbe pure a rinnovarti gli auguri e la felicita'.

 

                                                                       Baci e saluti dalla tua

                                                                          Aff. ma Sorella

                                                                                    Maria.

 

 

 

 

                                                                      

                                                                      


 

Minn Ohtu Marija                                        Prob. after June -1902

 

Carissimo Gius,

 

            Con tutta la mia pigrizia questa volta non ho piu' pazienza.  Per l'amor di Dio che cosa stata imbrogliando li' a Roma?  E protesti, e liti, e che so io, mentre noi che siamo qui non sappiamo niente di tutto questo.

 

            La questione (come la sappiamo noi) e' semplicissima mi pare; Non facemmo altro che pregare Caruana Mamo d'informarci (capisci bene le parole, per favore) di cio che si stava facendo e lui per tutta risposta ci manda a dire e ci scrive, tanto a noi che a Paolo, che per riguardo al terzo del fu Alessandro non vuol piu' incaricarsi.  Nessuno gli rispose, con tutto cio', e per la parte dell'amministrazione fino al giorno d'oggi siamo rimasti cosi' per aria.  Capirai bene pero' che dopo che una persona dice per ben tre volte che dei nostri affari non vuol incaricarsi, non e decoroso per noi lo star a pregarla.

           

            Harry fu incaricato da noi semplicemente per alcuni atti legali spettanti il nostro terzo (almeno cosi' mi sembra) e sarebbero il capitale Stagno, l'affare della casa di Cittavecchia; e gli dicemmo pure di vedere un poco riguardo all'affare di Rosa.  Ora sommando tutto non vedo davvero che torto abbiamo fatto algl'altri.  Ne abbiamo parlato di piani, ne di progetti, ne d'altro.  E del resto senza aver visto il piano come e' possibile che uno dica se gli piace si o no?

 

            Caruana Mamo e' andato su tutte le ferie perche' mama' si e' ritirata.  Ma in questo in non trovo alcun torto da parte di mama'.  Dunque se si fosse ammalata noi dovevamo rimanere cosi' ...... per aria?  Senza una persona che ci rappresenti?  Mama' dice che la sua coscienza non le permette piu' di restare e andare contro la coscienza sai pure che non e' giusto.

 

             Noi non la abbiamo chiesto ragioni, ma lei che e' tanto esatta nelle sue cose non credo che l'abbia fatto per semplice capriccio.

 

            Io non so che cosa Mamo ha scritto allo zio, questo se lo veda con Pio, ma tu allo zio puoi liberamente dirgli che noi di protesti e di liti, neanche sognato abbiamo.  Riguardo al progetto quando sara' tempo credo che c'intenderemo con lui come abbiamo fatto sempre.

 

            Mama' non si sente molto bene da Sabato scorso ma non e' nulla d'inquietante, pero' vuole che te lo dica per pregare in particolare per lei.  Caro Gius, ti raccomando caldamente di non inquietarti che veramente non c'e' di che', e noi qui siamo tutti in perfetta pace e concordia, ne' intendiamo baruffarci con alcuno.  Prega e prega caldamente la Vergine che tocchi il cuore di chi vuol seminare discordia nella nostra famiglia e del resto rimettiamoci nelle mani di Dio.  Saluta lo zio e prendi un grosso bacio.

 

                                                                       Dalla tua aff. ma sorella

                                                                                              Maria.

 

Al Nobile Suddiacono

Giuseppe De Piro D'Amico

Almo Collegio Capranica

Roma.

 

 


 

Ohtu Marija

 

Carissimo Giuseppe

           

            A una buona nuova generalmente sempre segue una cattiva.  Avevamo da poco sperato di abbracciarti fra giorni e subito ci riscrivi che non tornerai prima di Marzo.  Pazienza!  Purche' tu stai bene tuto passera'.  Mama' ti aspetto ansiosamente e ogni volta che vede un barlume di averti presto quasi si sente male dalla gioia.  E' un continuo "questo lo faro' quando verra' Giuseppe; questo lo lascio per Giuseppe, etc.  Vedrai quante cose troverai da fare quando verrai!

 

            Qui il freddo si fa sentire, ma di Acqua ne abbiamo avuto poca.  Chi sa tu come sei tutto fra neve!  Dicono che quest'inverno sara' rigidissimo.  Dinuove nonsaprai darti che Alfredo ed io stiamo provando di comprare una casa.  Quando ti giungera' questa mia manchera' pochi giorni per la liberazione.  Dev'essere liberata il 7 Gennaio perche' noi devi sapere che la stiamo comprando in Corte.  Quel giorno ti prego di dire una preghiera speciale perche' se e' la volonta' di Dio che la prendiamo ci venga senza tanti comabttimenti.  Io ti ho scritto questa mia allo scopo di augurarti l'anno venturo felice e sereno  e che ti apporti quel resto di buona salute che a te pare che manchi.  Ti desidero che Dio ti dia la convinzione che veramente stai bene.  I miei bambini ti augurano pure tante e tante cose e Alfredo si unisce in tutto a me, anche nell'abbraciarti di tutto cuore.  Nella speranza di poter presto vederti fra noi sano e contento sono

 

                                                                       La tua aff.ma sorella

                                                                                     Maria.