Mons. Guzeppi De Piro
Predikatur Imheggeg
tal-Kelma tAlla
Volum 3
Guzeppi De
Piro, Predikatur Imheggeg tal-Kelma t'Alla, vol III, ([Malta]: Postulazzjoni
Kawza ta' Mons G De Piro, 1987).
[page i]
(Presentation:
Prezentazzjoni ta' Volum III. not included).
[page ii]
Werrej
Prezentazzjoni i
Werrej ii
Il-Hajja Religjuza 280
Il-Missjoni 294
Is-Sahha 296
Il-Mewt Il-Mejtin 299
L-Ahhar tas-Sena 305
Irtiri / Ezercizzi 308
: Programmi 308
: Introduzzjonijiet 319
: Il-Fini tal-Bniedem 327
: Il-Fini tal-Holqien 334
: Indifferenza 338
:
It-Tiepidezza 339
:
It-Tentazzjoni 341
: Id-Dnub 342
: L-Infern 356
: L-Infern
tas-Sensi 357
: Il-Mewt 359
: It-Talb
ghall-Mejtin 368
: L-Iben il-Hali 369
: Il-Meditazzjoni 373
: Il-Kelma ta' Alla 374
: Is-Saltna ta' Kristu 375
: It-Twelid
ta' Gesu' Kristu 378
: Il-Hajja Privata ta' Gesu' 383
: Il-Hajja Publika ta' Gesu' 385
:
L-Ewkaristija 390
: It-Tbatija
Is-Salib 397
: L-Imhabba ta' Alla 398
: Il-Karita' 404
: Il-Hniena 411
: Il-Qrar 414
: Gheluq 421
-- O --
[page 280]
[homily 107]
"Exemplum esto ... in verbo, in
conversatione, in charitate, in fide in castitate". (1Tm 4:12)
1. Variazione delle vie che conducano a
G.C. eremiti, monaci, religiosi, etc.
2. Le Sacre Vergini anticamente si
santificavano nel ritiro, appartate, tra digiuno e penitenza.
Oggi puntiamo e diamoci all societa' per santificare norme per regolare la vita
esteriore.
3. La vita esteriore e' la manifestasione
della vita interiore, come l'odore di un vaso di un fiore, cosi' la virtu' non
se nasconde.
4. Dunque la Religiosa deve essere
persuasa che non e' l'abito, l'istituto, le opere delle altre.
monastero ospedali, case di
ammalati;
cella alloggio;
cappella chiesa della
parrocchia;
chiostro vie della citta',
scuole;
clausura obbedienza;
grata il timor di Dio;
velo la modestia;
deve salvare se stessa e colore che l'avvicinano.
Exemplum esto in verbo (1Tm 4:12) discorsi inutili |
difficolta di parlare |
Sermones Dei contro il vizio, a pro della virtu'.
La parola e' d'argento ma il silenzio e'
di oro.
Exemplum esto in conversatione (1Tm 4:12)
Deve essere relativa alla stato Sempre di
Dio mai' del mondo A Cesare quel che e' di Cesare (Mt 22:21) i morti
seppelliscono i loro morti (Mt 8:22).
"Nostra conversatio in coelis
est" (Ph 3:20)
Gesω Cristo si trattiene colle turbe coi
discepoli ma perche?
e quando termina si ritira all solitudine.
Exemplum esto in fide (1Tm 4:12)
Non voglio dire che religiosa debbe avere
la fede, ma che questra resplenda nelle opere fides sine speribus mortua (Jm 2:17)
Se se parla di Dio |
- perche' lo vede o almeno lo sente |
[page 281]
Exemplum esto in caritate (1Tm 4:12) |
Suora di Carita'[1] |
La carita' il campo della buona
religiosa.
L'amor del prossimo e' un estrinsecazione
dell' amor di Dio.
"Transibat benefacendo faciendo et
samando omne." (Ac 10:38)
Non
siamo riguardi individuali simpatie indifferenza antipatia.
Exemplum esto in castitate (1Tm 4:12)
Grande attenzione anche in clausura
Voi fuori del mondo e nel mondo
dunque cautela fece fango.
sguardi non si fissino in oggetti vani
guardare e non fissare -
il vestire uniforme alla regola
Segolo ricercatessa
Cuore desideri. Amarsi come angeli e
fuggire come demoni.
famigliarita'
La carita' vi faccia accorrere a tutti
ma la castita' la modestia vi tenga in riservo.
La Religiosa va al mondo non per gustarlo
ma per combatterlo.
[page 282]
[homily 108]
Vigilate et orate (Mt 26:41)
Gesω Cristo capo della Chiesa si perpetua
nel fedele, nel sacerdote, nell'anima religiosa.
Il religioso per l'emissione dei voti
perpetui sulla terra il sacrificio.
La religiosa si offre in olocausto offer
tutti i beni colla poverta', castita', ed ubbidienza.
Il Voto cuore incestante passioni insaziabili l'aria
del mondo ci allontanono da Dio ed i voti ci legano.
Gesω Cristo Ha salvato il mondo colla croce
i coi patimenti Voi scelte a continuare la sua missione "nisi granum
frumente". (Jn 12:24) Il sacrificio dunque e' il fondamento della
vita religiosa.
Occasioni di soffrie Il demonio La superiora[2] ed il confessore Le compagne L'ufficio
Il vostro carattare medesimo Le amiche La vecchiaia L'infermita'.
Siamo pellegrini ma la religiosa e'
crocifissa anzi morta anzi sepolta.
Mezzo
la preghiera
La prghiera toglie la distanza, ci unisce
a Dio. La piu'nobile occupazione ufficiatura. Ci da' forza, balsamo,
felicita', vita. E' una grazia, anzi sorgente di grazie.
Condizioni
Attenzione: gli
ebrei nelle loro sinagoghe. "Prepara animam tuam." (Si 2:1)
Umile: il
fariseo e publicano mendicanti colpevoli infermi debitori
(Lk 18:9-14)
Confidente: vuole
essere chiamato padre lasciarci in mano sua. (Lk 22:43)
Perseverante: "prolixium
orabat: oravit iterum eundem sermonem dicens." (Mt 26:44)
Effetti
Onora Iddio
riconoscendolo
Consola
utilizzare le lagrime
Illumina
accedite et illuminamino
feconda
ripara arresta, castiga e fa cadere una grazia allevia le pene del
purgatorio pregate per supplire a chi non prega mai. S. Alfonso pregate,
pregate.
[page 283]
"Ego dormio et con
meum vigilat". (Sg 5:2)
Lo stato religioso e' unostato di prova e
come tutte le prove deve avere dei contrasti piu' forti piu' terribili quanto
piu' nobile e' il premio assegnato a questa prova.
Vivere e' lo stesso che resistere - l'idea
della vita non puo' essere dissociata da qulllo della lotta. E quanto il
combattimento da affrontare.
Ed eccho perche alcune anime sperimentando
aumentato il combattimeto si scoraggiono.
L'Elmo dell'ubbidienza, corazza della
castita', scudo della proverta'.
Sofferenze
Si noi verremo al tup tabernacolo per la
tua vigilanza che e' il conforto della vita presente e la gioia della vita
"dejjem".
[page 284]
[homily 109]
31 dic
1919
Alle suore dell'Istituto Nuzzo Hamrun[3]
"Et
vos estote parati quia qua ora non putatis filius hominis veniet"
(Lk 12:40)[4]
Trovatevi
sempre preparati perche' in quell'ora in cui non credete il figlio dell'uomo
verra'. Sono queste le ultime parole salutari del vangelo di S. Luca che
abbiamo ora letto, come dirette dalla Chiesa nostra madre. Esse contengono
un'ammonizione molto adatta al giorno in cui ci troviamo. Naturalmente infatti noi
tutti sentiamo che la fine di un anno ed il principio di uno nuovo
costituiscono un momento importante di questa nostra breve vita. Noi in questo
momento ci sentiamo portati a pensare e reflettere con maggiore premura del
solito sul come e' passato per noi l'anno che se ne va, e l'osservazione e l'esperienza
del passato ci invitano, ci spronano a proporre per quest'altro anno a
tracciare le linee di condotta per il nostro maggiore profitto.
"Filius
hominis veniet." (Lk 12:40) Ah! il Signore verra', verra' senza
dubbio, ed anche presto, "quia tempus breve est" (1Co 7:29), e
percio' oggi che ci troviamo qua' raccolti per far terminare devotamente,
religiosamente, a quest'anno che termina, secondiamo questo nostro sentimento
naturale, inspiriamoci all'avviso che ci da il vangelo e facciamo un po i
nostri conti. Tralascio, Sorelle Dil in G. C., di parlarvi dei molteplici
talenti che il signore vi ha affidato a metter a frutto e la vostra attenzione
oggi richiama a quel talento che in voi comprende tutti gli altri. Voi bene mi
capite, e' il talento della vostra vocazione. Oh! Potessimo
comprendere la sua presiosita'? Voi al certo vi ricordate di quella risoluzione
generosa di quel giovanetto di cui ci parla S. Matteo nel suo vangelo. Si
presenta costui un giorno a Gesu' Cristo e cosi' gli disse: "'O buon
Maestro, che cosa debbo fare per ottenere la vita eterna?' E Gesu' Cristo rispose:
'se brami arrivare alla vita eterna, osserva i miei comandamenti.' 'E quali
sono?' Ripiglio'[5] il giovanetto. E Gesu' Cristo rispose: 'Non
ammazzare, non rubbare, non dire falso testimonio, onora il padre e la madre
tua, ed ama il prossimo tuo come te stesso.' 'Ma tutto questo l'ho osservato
sempre', disse gli il giovane; 'che mi manca ancora?' Allora G.C.: 'Se vuoi
esere perfetto, va' vendi cio' che hai, dallo ai poveri, vieni e seguimi.'"
- "Veni et seguere me." (Mt 19:16-21) Ciascuno di voi (Sorelle
Dilettisime in Gesω Cristo) richiami alla memoria i giorni della sua
vocazione. Si' anche voi, ogniuna di voi, ha domandato al Signore: "Maestro
che cosa mi resta a fare dopo aver seguito i precetti comuni della legge?"
Ed Egli respose: "Seguimi Se vuoi essere perfetta". "Seguere me
si vis perfetta esse." (Mt 19:16-21) Ecco in che consiste la vostra
vocazione! Essa vi ha messo sulla via della perfezione, e Voi, avendo
deliberato di batterla, avete resoluto di seguire G.C. da vicino, cioe' di ricopiarlo
in voi, imitandolo per quanto possibile; imitaione questa che vi ha fatto
meritare dalla Chiesa il titolo di Spose di Gesu' Cristo.
Sposa
di Gesu' Cristo...! Ah! riandiamo, riandiamo colla nostra memoria i giorni
dell'anno che spira', vediamo qual'e' stata la nostra corrispondenza, con questo
nostro sposo divino. Vediamo un poco come son andate le nostre cose in
Cappella, in iscuola, nel nostro ufficio, nel nostro lavoro, l'osservanza dell
regola, i nostri voti, le nostre relazione coi Superiori, cogli uguali, cogli
inferiori. (Oh! con quanti defetti, con quante ommissioni, con quante
imperfezioni forse ci e' dato di incontrarci). Le nostre preghiere
sono state fredde, le nostre meditazioni prive dell' azione feconda
della volonta' siamo usciti senza propostiti, le Comunione senza
fervore, solo per uso,
[page 285]
visite a G.C. in sacramento con disttrazione, ci siamo
dimeticati di G.C. anche innanzi al Tabernacolo, - ispirazioni non
ascoltate, mortificazioni fuggite, (al contrario forse abbiamo secondato
la pigrizia, la vanita', l'amor proprio, la nostra
comodita').
Di
fronte a questi difetti, a queste mancanze, a questa mal corrispondenza, come
dovra' essere la nostra condotta? Ci dobbiamo forse, Sor. Dil. in G.C.,
scoraggiare? Ah! tutt'altro, anzi tutto prostriamoci innanzi al Signore e coll'amarezza
del pentimento dimandiamo pieta' e perdono, poi preghiamo lo a voler rinnovare
nell'anima nosttra quel primo ardore (hrara) che avemmo nei giorni della
vocazione e proponiamo di voler essere per l'avvenire spose piu' fedeli del
Signore nostro Gesu' Cristo. E come base ed aiuto ed adempire questo vostro
proponimento vi propongo la reconoscenza, la gratitudine.
Si!
L'ingratitudine e' quel vizio mostruoso che ha sempre contribuito a deturpare[6] il mondo. Essa e' figlia della superbia
e della presunzione, come per contrario la gratitudine e figlia dell'umilta' e
dell'amore.
Donde
viene, domanda San Bernardo, che quantunque Iddio non cessa di compatire giono
e notte agli uomini tanti benefici e tanti aiuti, pochi sono quelli fra essi
che si avanzano nella virtu', pochi sono quelli che seguono la via stretta del paradise,
senza piegare alla via larga della perdizione? (Mt 7:13) A che attribuire
tutto questo se non all'essere quase tutti gli uomini simli ai nove lebbrosi
del Vangelo, che molto presto si dimenticarono del beneficio ricevuto, e pochi,
pochissimi essere quelli, che come il Samaritano, tornino a rendere grazie?
(Lk 17:11-19)
E noi, ad esempio di San Bernardo,
domandiamo donde viene che molte sono da Dio chiamate ad essere Suore, molte
recevono il dono della vocazione, e poi dall'altro canto poche sone quelle che
corrispondono alla loro vocazione e si occupano di avanzarsi nella via della
propria perfezione e santificazione? Quante poche infatti sono le Teresa, le
Maddalene de' Pazzi, le Margarite Alocuque? Perche'? Perche' questo se non
perche' molte si dimenticano col tempo del gran beneficio che hanno da Dio
ricevuto e percio' stesso dall'obligo di essere continuamente grate per tanto
dono. Si' l'ingratitudine e' una specie di tarlo[7] che rode[8] l'anima, fiacca il vigore[9] e il rigoglio[10] della virtu' e lascia l'uomo destituito
di forza e di azione. L'ingratitudine e' una vento divampante che dissecca la
fonte della devozione, ristagna[11] la soave rugiada della Misericordia e i
copiosi rivi della grazia. Ah! Sorelle Dilettissime che non sia, che non
sia questo di noi; riflettiamo stamani che prima di recevere il benificio della
vocazione, quanti e quanti altri beneficii si presuppongono l'esistenza la necessita'
in grembo della Chiesa Cattolica. Battesimo Conferma Eucarestia. Voi avete
voluto fuggire il mondo ed ecco che il Signore, che il Sacro Cuore di Gesu', si
apre questo nuovo Istituto, appositamente per voi. Ed ecco che al ricordarci di
tanti benefici, ma sopratutto del beneficio grande della vostra vocazione, noi
sentiamo il nostro cuore aprirsi e sprigionare i sentimenti piu' teneri
gratitudine. Si' "Te Deum laudamus". Si' a Te ogno lode, a te siamo
rese grazie. Ah Si'! noi Ti ringraziamo di tanti beneficii ma sopratutto di
averci scelte per tue spose. Ah! Si' o Gesu' fa che la vita che ci rimane sia
tutta spesa nel ringrasiarvi. In verita' come le Sante, leggete, leggete le
loro vite, le troverete un continuo inno di gratitudine e di riconoscenza verso
Iddio, verso l'amato loro sposo Gesu' Cristo. Coltivate percio', sorelle
dilettissime, la virtu' della gratitudine ed avrete corrisposto alla
vostra vocazione, ed avrete anche adempito il consiglio dell'odierno Vangelo, "Estote
parati". (Lk 12:40)
[page 286]
[homily 110]
Per la rinnovazione dei Voti alle Suore
dell'Istituto Nuzzo[12] 11 Gugno 1920.
"Festa
del Sacro Cuore"
Da
questa piccola, umile cappella dove voi devotamente vi siete raccolti per rinnovare
vostra professione religiosa, il mio pensiero se ne vola a Roma, se ne va la
dentro alla Basilica Vaticana, dove pochi giorni or sono il glorioso regnante
Pontifice Benedetto XV[13] dichiarava degna degli onori dell'altare
la Serva di Dio la Beata Margherita Maria Alocoque[14].
Si'
la Beata Alacoque oggi e' dalla Chiesa dichiarata essere santa. Ma che cosa la
fece santa? Qual e' stato il primo sentimento che come religiosa la fece santa?
Apriamo, S.D., la sua vita e proprio nelle prime sue pagine noi troviamo che a
23 essa entro' nel Monastero della Visitazione. Ed il sentimento che dal primo
giorno occupo' la sua mente ed il suo cuore, e che l' accompagno' pel restante
dei suoi giorni, fu appunto questo:
a) "Una
casa religiosa e' un luogo santo."
b) "Che quelle che vi soggiornano sono destinate a diventar
sante."
c) "Che per diventare sante devono rinunciare a se stesse senza
risparmio."
Ed
io oggi quando unite a tutto il mondo cattolico, vi vedo qui adunate a
festeggiare il Sacratissimo Cuore di Gesu'a festeggiare quel Cuore dal quale la
vostra congregazione prende il mome a festeggiando non in via comunne ma in una
maniera tutta speciale - a festeggiarlo anche col perfetto olocausto di voi
estesse - ma a festeggiarlo colla rinnovazione della vostra professione
religiosa - ma a festeggiarlo da vera sue serve col rinnovare i patti della
vostre servitu'- ma a festeggiarlo da vere sue spose, col rinnovare i vincoli che
legano il vostro cuore al cuore di Gesu'. Io vi invito prima di divenire ad un
alto cosi solenno, vi invito di dare uno sull'anima vostra, di dare uno sguardo
sull'anima la piu' dal Cuore SSmo di Gesu' sull'anima di Margherita Alocoque -
e di esaminare se lo stesso sentimento che animava la anima voi adesso.
a) Siate voi persuase che trovandovi in
questa casa voi vi trovate in un luogo Santo. Un luogo benedetto secondo i Riti
della Chiesa, un luogo Gesu', questo sposo amato delle amime nostre, abita in
mezzo alle anime delle sue spose predilotte (avete voi sempre fatto
corrispondere tutte le vostre azioni come conviene a questo luogo santo. Avete
voi qua' vissuto con timore "locus iste terribilis est" (Gn 28:17)
Avete voi fatto il vostro possibile per evitare qualsiasi difetto, qualsiasi
imperferzione, qualsiasi peccato non dico mortale ma anche veniale, "Locus
iste sanctus est." (Ex 3:5) Vi siete forzate; avete fatto violenza a
zoi stesse a ppraticare la virtu' a vivere come conviene a questo luogo). Ma siete
voi intimamento persuase che questa e' la casa di Dio e non la nostra, che si
ci permette di chiamarla nostra solo perche' abbiamo noi scelto per casa di
Dio. Ma quando abbiamo detto casa di Dio, abbiamo detto tutto. Iddio - il Santo
per eccelleza - santo, santo, santo. Egli viene salutato dagli angeli e beati
nel cielo - santo per i santi Sacrifici che vengono offerti - Santo per i
sacramenti che vengono offerti - Santo per i semi di santita' che vengono
amministrati - Santo per i semi di santita' che vengono immersi nelle anime
tenere di tante ragazze - Santo per la parola di Dio che viene amministrata -
Santo perch' in esso abitano le sante anime spose di Dio, spose del Sacro Cuore
di Gesu'.
[page 287]
b) E voi che qui
soggiornate avete compreso, siete persuase che qua' vi trovate allo scopo
preciso di diventare sante? come nella santita' vi hanno preceduto tante altre
religiosa, come santa e' diventate la religiosa devota di Gesu', Suor
Margherita Alocoque? Se voi esitate a respondere, io non esito a dichiararvi
che ancora non avete capito la vocazione alla quale siete chiamate - "sancti
estote sicut Pater voster in Collis Sanctus est," (Lv 11:44) e' detto
a tutti gli uomini, a tutti i Fedeli, ma con quanta maggior ragione non vien
detto alle spose di Gesu' Cristo, a coloro che si vantano di chiamarsi "Figlie
del Sacro Cuore" - Figlie della stesse santita' che non se ne curano della
santita! Se uno resce ad immaginare questo concetto no avra' per risultato un
nostro nefando - Ah! non siamo persuasi che ci troviamo in un luogo santo, noi
siamo persuasi che dobbiamo essere santi come arrivare a questa grande santita?
c) Il come non ve lo dico io, il come
l'avete gia sentito dalla religiosa che ve precedette in questa vita; per
diventare santi, essa vi dice dovete rinunziare a voi stesse senza resparmio - Ed
infatti come siete venute qua' a fare non la rinunzia totale di voi stesse, a
qualsiasi soddisfazione, a qualsiasi attrattiva che possa offirvi il mondo il
Demonio.
[page 288]
[Homily 111]
Domenica
Va dopo Pasqua 1919 conferenza tenuta alle superiore delle terziarie
Francescane Floriana.[15]
"Sit autem omnis homo velox as
audiendum, tardus autem ad loquendum, et tardus ad veam" (Jm 1:19) (Epistola
odierna).[16]
Avuto dalla vostra Madre Generale, Sorelle
Dilettissime in Gesω Cristo, l'incarico di dirigervi poche in questo vostro
incontro andavo ruminando in verca della materia da trattare con voi, quando
leggendo l'ordierna epistola, la mia attenzione venne rechiamata e fermata su
queste parole. E dirigendomi a Superiore, ho scoperto in esse un'aurea di prudenza
- di quest virtu' necessaria in tutti, ma in modo speciale a quelle reigiose
che la Divina Provvidenza ha posto a capo di una comunita'. Percio' ne
passeremo ad esame il sirreferito testo e divideremo il nostro discorso in tre
parti.
Sit......
velox ad audiendum
(Jm 1:19)
La superiora cosa deve udire? Chi deve
udire?
Una Superiora di una comunita' reilgiosa
diceva a se stessa se per tanti anni non mi reusci' dfi tenere a posto l'anima
mia per una settimana come mai non sara' possibile a tener a posto le anime
delle mie suddite, che io dopo tutto non conosco de esse ance sono di carattere
diverso? E la risposta che ebbe fu questa "Dio sara' con voi". Si,
non vi scoraggiate, Dio e'con voi non ve ne ha dubbio, ma la vostra parte e'
appunto questa, di udire la voce di Dio che vi parla in favore della
vostra comunita'. "Velox as audiendim" (Jm 1:19), dovete avere
premura e grande premura di udire la vpce do Dio -.
Dio dirige, maneggia, santifica la vostra
comunita' per mezzo vostro, quindi ecco l'obbligo di star sempre vicine a Dio e
per udire la sua voce. "Velox ad audiendum" (Jm 1:19) Una
comunita' di suore che cosa e' essa mai? Essa e' la reunione di anime che Iddio
ha privilegiate una sua proprieta' tutta speciale - dando loro l'ufficio di
angeli sulla terra e per messo vostro egli le guidera' e versera' su di loro le
sue benedizione. Ma voi? voi? dovete udirlo, dovete essere premurose di
ascoltare la sua voce, di conoscere i suoi consigli "velox ad
audiendum" (Jm 1:19).
Ma dove, quando, come, ascoltare questa
voce di Dio? - nella santa Comunione - Anzitutto mantenete la vostra coscienza
continuamente nello stato d'innocenza in modo do poter fequentare ed accostarvi
alla Sacra Comunione giormalmente - E Fatta la comunione dopo offerti i
sentimenti di unilta' e gratitudine per tanta degnasione, e domadate tutti i
limi e le grazie necessarie al vostro ufficio - entrate a trattare con lui
delle sorelle affidate alla costra cura: presentatele a Lui una per una e state
attnete a quel che wi dive per ognuna "velox ad audiendum"
(Jm 1:19).
Amate l'prazione e sopratutto la meditazione.
La mezz'ora di meditaione e per voi, superiora, una mezz'ora di udienza
speciale che Iddio vi concede. Egli vi da i suoi ordini - la sua rappresentante,
la sua, per cosi' chiamarvi, segretaria. L'precchio dell'anima vostra deve
ssere continuamente teso ad ascoltare la sua voce "velox ad
audiendum" (Jm 1:19).
Ma sopratutto avete un altro mezzo per
ascoltare la sua voce e questo e' l'atto della sua presenza. Tenete
l'anima vostra sempre qual dev'essere tempio di Dio , e quando non potete
andare a fare meditazione, quando per voi e passato il breve tempo della
comunione non vi scoraggite, chiudetevi un istante con Dio entro l'anima vostra
e con Lui conferite e pregate, pregate e pregate continuament per le sorelle
offidate alle voste cure. Oh! che premura vi
[page 289]
assalivebbe, se il Signore a farvi sentire la sua voce "velox ad
audiendum" (Jm 1:19) - Una e' tentata da scoraggiment, altra conto la
vocazione, un'altra da memorie passate, etc., E se il lupo infernale cantera'
vittoria su qualcuna di queste anime a voi affidate potete voi esimiervi da
ogni colpa.
Percio' usate tutti i mezzi per ascoltare
la voce di Dio - Comunione, mediazione, presenza di Dio.
"Sit
tardus ad Loquendum" (Jm 1:19)
La correione fraterna e'segno di amore non
vi ha dubbio lo dice lo stesso Iddio per mezzo di S. Giov. l'apostolo. "Ego
quos amo arguo et castigo" (Rv 3:19). E San Paulo "Quem enim
diligit Dominus castigat" (Hb 12:6) - Cosi il padre che ama il figlio
lo corregge perche' lo vuol buono - S. Agostino "Qui non corrigit non
regit".
Quindi non vi ha dubbio che la correzione
sia un atto di vera carita', amore, me siccome non dipende soltanto dai
setimenti e dalle disposizioni materne della superiora ma anche dall'
accettazione delle suddite e con quante cautele va fatta. Onde recordiamoci del
monito odierno "tardus ad loquendim" (Jm 1:19): Esso ci aiutera'
a correggere con carita' e prudenza. Perche' dopo tutto la correzione sempre
reca pena e quindi quante cautele perche' sia meno penosa e piu' proficua e
vantaggiosa:
1. Scegliere tempo favorevole - finche'
torni la calma tanto nella suddita che in voi. |
Tardus ad
loquedum. (Jm 1:19) |
"Et
tardus ad viam". (Jm 1:19)
Ecco un altra virtu' tanto richiesta in
chi e' superiora.
"Discite a me quia mitis sum."
(Mt 11:29)
1. Mezzo di San Gregorio: cul ricordarci
ghi affronti che Gesu' Cristo sopporto' per noi - Schiaffi - spirti - calunia -
denigrato l'onore - nelle visti -
Se egli accetta tutto questo per tuo amore e' possibile che noi non possioamo
con manuetudine soffri un poco per Lui.
2. Vedendo e recivendo le mancanze contro
di noi, riflettiamo alle mancanze contro di noi, reflettiamo alle mancanze
commesse da noi contro gli altri - Le auddite ci mancano pensiamo all'
ommissione dei nostri doveri.
Come l'acqua estingue il fuoco cosi la memoria delle proprie colpe smozza il
fuoco dell'ira.
"Laudi"
p.104
Speranza
e confidenza in Dio
"Sit autem omnis homo velox ad
audiendum. tardus ad loquendum, et tardus ad viam" (Jm 1:19)
[page 290]
Se questa massima, questa norma di prudena sia a tutti diretta con quant6o
maggior ragione e' diretta alle superiore delle comunita' religiose.
Il mezzo che ci auita ad osservare questa
norma e' la fiducia, la speranza in Dio.
La speranza e' virtu' teologica a) perche' ha Iddio per suo
oggetto primario - b) perche' da noi soli non possiamo acuistare uno tale
virtu'.
Oggetto secondario: la remissione dei peccati - la grazia
santificante - i lumi che ci mostrano la via da battere - la determinazione
della nostra volonta' e turri altri doni sopranaturali che ci spignono ad
operare il bene.
Il Profeta Geremia "Benedetta
sia quell persona che confida nel Signore, ed in Lui se abbandona totalmente. Essa
sara' simile ad un'albero piantato sulle rive di un fiume: quest: quest' albero
stendendo verso l'aqua le sue radici non temera' l'ardore dell' estate, le sue
foglie saranno sempre verdi, ne' mai cessera' di portar frutti"
(Jr 17:7-8) Ecco quanto e' preziosa, ed utile questa confidenza in Dio - essa
e' sorgente di beni - fornte di benedizioni - e' una felicita' anticipata in
questo mondo - ed una felicita' preparatoria a quella che ci aspetta nell'altro
mondo.
Difetti contro questa virtu' La superiora deve mostrarsi madre e non sovrana
1. Sperare poco - si manca per disperazione.
Cerchiamo di scoprire questa piaga - Eccovi una superiora quanto selo non spiega
nei suoi primi tempi del suo superiorato, quanto le sembra di agguistare tutto,
di rimediare tutto - tutti dicono che buona superiora - la novita' del luogo,
delle persone, etc. Ai primi disinganni, alle contrarieta' che le vengono dai
suoi suo ufficio le appare una MONTAGNA insormontabile e nulla vale a toglierla
da tale scoraggimento. Cosa e' questo? E mancanza di confidensa in Dio. Da
principio non e' posta abbastanza confidenza in Dio e questa fu la cousa, in
principio dello scoraggimento.
Confidiamo in Dio ed allora il timore
si cambia in fortezza, la debolezza diventa coraggio.
Difendiamoci da questo difetto, quando
l'ufficio ci sembra grave, superiore alle nostre forze esclamiomo dal fondo del
Cuore: "Deus in adiutorium meum intende. Domini ad adivinandum me
festina". (Ps 69:2)
2. Per eccesso - sperare troppo - cadendo
nella presunzione.
[page 291]
[Homily 112][17]
1. Si ricorda la Superiora perche' viene
chiamata Madre, ed in tutte le sue azioni si deporti come tale.
2. Si ricordi che esse rappresenta Nostro
Signore Gesω Cristro percio' nel comandare, ed insegnare sparga sempre tra
tutti i membri della campagnia, fil buon odore di Gesu' Cristo. (2Co 2:15)
3. Si ricordi di dover governare piu' coi
fatti, che colle parole, e tutte quelle cose che condannera'nei suop figli,
nostri col suo diprtamento che non devono farsi, acciocche' predicando agli
altri non sia fitrovata colpevole.
4.
Si ricordi che nella Compagnia non deve fare differenza da persona. Non sia
l'uno piu' amato dell'altro accetto quegli che trovera' migliore nelle opere
buone, e nell'pbbedienza "Qua non est accepitatio personarum apud
Deum". (Rm 2:11)
5. Si ricordi quanto l'ufficio suo sia
difficile ed arduo, dovendo usare ora la serverita' del maestro ed ora l'afetto
pietoso di madre. Ora infatti dovra' ammonire con figore gli indisciplinati
ed inquieti; pra pregare dolcemente gli ubbidienti e pazienti, perche'
vadono di bebe in meglio; ed ore dovra' correggere o con repressioni e
con persuasioni adattandosi sempre alla capacita' di ognuno.
6. Si recordi di non dissimulare i peccati
dei delinquenti, particolarmente se insigniti della dignita' dei Superiori, ma
sempre con carita' tolge dalle radici per quanto pero', tutti i difetti e gli
abbusi in sul loro primo nascere.
7. Si recordi di avere sempre grande
premura, della salute, delle anime a se connesse, e di guardarsi dall' avere
maggiore collecitudine delle cose transitorie, e caduche; e perche' non gli sia
di pretesa la poverta' della Campagnie si ricordi di avere sempre grande
fiducio nella Divina Prvidenza, perch' incoraggiate coloro che temono Dio.
8. Si ricordi che nel tremendo giudisio
che Dio si fara' l' esame del suo governo, e dell' ubbidienza dei suoi sudditi,
procuri pertantoche usare ogni deilgenza nel suo ufficio per poter in quel
giorno dire col profeta al Signore "justitiam tuam non abscorde in corde
meo, veritatem tuam et salutem tuam disci". (Ps 39:11)
9. Si ricordi che quanto e' piu' grande il
numero dei suoi figli tanto maggiore e' la sua responsabilita', e che nel
giorno del giudisio dovra, rendere conto delle anime loro non meno che della
propria.
10. Cosi' temendo l'esame futuro del
Pastore, circa le pecorelle a se commesse nel'emendare gli altri non
manchear'di emendare ance se stesso.
Alle superiore Terziarie Francescane 1924
Cf. Regole delle Suore [Francescane del] Sacro Cuore # 8 pp 25-27.
[page 292]
[Homily 113]
Superior subject relationship
I. Motivo
di Caritΰ: "quia praeceptum Domini est" (1Co 14:37)
Quando ha il Signore ciς comandato? Nel
cenacolo, dopo aver lavato i piedi agli Apostoli Hoc est praeceptum meum
ut diligatis invicem sicut dilexi vos[18] (Jn 15:12)
Tentazione della Superiora Esempio di un Dio che si fa uomo
(Mt 1:23) sopporta fame, sete, stanchezza, povertΰ, ogni sorta di
patimenti guardiamo il crocifisso la Superiora deve soffrire da tutti,
anche dai sudditi piω santi dice S. Vincenzo de Paoli.
Hoc mondo vobis ut diligatis invicem. (Jn 15:12) Ha voluto con queste
parole il nostro cuore e ci mette sott'occhio i motive di gratitudine, di
riconoscenza Sono natro per voi, ho sudato, ho pregato, son pronto per
patire, e morire in croce, e sol questo vi domando.
Praeceptum novum do vobis ut diligatis invicem (Jn 13:34)
non giΰ che desso non sia antico quanto il mondo, ma perchθ doveva essere il
contrassegno della legga nuova "In hoc cognoscent omnes quod discipuli
mei estis si dilectionem habueritis ad invicem." (Jn 13:35) I primi
cristiani hanno accolto questo preceetto, tanto che negli Atti Apostolici
troviamo "errant cor unum et anima una." (Ac 4:32)
II. Motivo
di Caritΰ "Si hoc fiat sufficit."[19] Θ sufficiente per conseguire l'eterna
salute non θ il solo precetto della legge ma chi ama bene il prossimo lo ama
per Iddio, perciς non lo puς amare senza amare Dio. Ed in questi due precetti
ve θ tutta la legge (Mt 22:40). Una Superiora puς essere esenta di fare
penitenza, dagli atti comuni, ma giammai dall'amore ai suoi sudditi. David
quasi prosegue la communitΰ religiosa con quelle parole: "ecce quam bonum
et quam jucundum habitare fratres in unum. Sicut unguentum quod descendit in
barbam, barbam Aaron." (Ps 132:1-2) "Usque ad oram
vestimenti" nelle cose umane alcune sono buone ma non gioconde, dice il
Bossuet, come l'annegazione di se, la mortificazione, l'adempimento di gravi
doveri, ecc. ed altre sono gioconde ma non buone, come tutti i diletti
sensibili appena escono dall'austera misura dell'onesto, mentre nella caritΰ
fraterna quelle due qualitΰ vanno unite. La menzione di Aronne e dell'unguento
effuso sul suo capo nell'atto di consegnarlo[20] (Ps 132:1), θ recata come un semplice
paragone per la copia e preziositΰ di quello, che si versava sul capo del
pontefice in tale solenne circostanza, secondo che era stato prescritto dall
legge (Ex 30:23-25) la quale determinare i quattro preziosi aromi che
devono entrarvi la copia poi vi θ espresso dal fluire, che quello faceva
dalla chioma sulla barba e da quella gocciava in sulla imboccatura della tunica
(in oram vestimenti) (Ps 132:2).
Θ come la pace in un regno
Θ come la pioggia che cade sul terreno
Perchθ si chiama Madre
Rappresenta Nostro Signore: deve spargere il buon odore di Gesω Cristo.
(2Co 2:15)
Tutto lo stesso trattamento Non est acceptabilis (:)
Ufficio difficile
Non dissimulare le mancanze, reprimerle o sul loro religioza
nell'ufficio
Deve rendere conto anche dei sudditi.
[page 293]
[Homily 114]
N.B. Bicca minn ittra[21]
restagna la soave regiada della
misericordia e i copiosi revi della grazia. Ah - sorelle Dilette - che non sia,
che non sia questo di noi reflettiomo stamani, che prima di ricevere il
beneficio della vocazione, quanti e quanti altri beneficii si presuppongono
l'esistenza - la nascita in grembo della Chiesa Cattolica - Battesimo - Confermazione
- Eucaristia - Confessione - Voi avete voluto fuggire il mondo ed ecco che il
Signore che il Sacro Cuore di Gesu' vi apre questo nuovo Istituto, appositament
pre vio. Ed ecco che al ficordarci di tanti beneficii, ma sopratutto del
beneficio grande della nostra vocasione noi sentiamo il nostro cuore aprirsi e
springionare i sentimenti peu' teneri. Gratitudine, si, "Te Deum
Laudamus". Si a Te ogni lode a te siano rese grazio. Ah si! Noi Te
ringraziomo di tanti beneficii ma sopratutto di averci scelte per tue spose. Ah
si o Gesu' fa che la vita che ci rimane sia tutta spesa nel ringraziarvi - In
verita' come le Sante si fanno Sante, leggert, leggert le loro vite e le
troverete un continuo inno di gratitudine e di reconoscenza verso Iddio, verso
l'amato loro sposo Gesu' Cristo - Coltiate percio' Sorelle dilettissime la
virtu' della gratitudine ed avrete corrisposto alla vostra vocasione ed
avrete anche adempito il consiglio dell'odierno Vangelo "Estate
parati". (Lk 12:40)
[page 294]
[Homily 115][22]
"Gaudete et exultate quoniam merces
nostra copiosa est in coelis". (Mt 5:12)
Le ultime feste centinare Francescane ci
hanno ravivato la memoria dell'ordine e delle vote delle Suore Francescane
La presenza di queste suor nella nostra
Cappella stamani che fra qualche giorno stanno per lasciare patria compagne per
recarsi, obidienti agli ordini refarsi, obbidienti agli ordini revevuti dai
loro superiori, in una tera lontano ed ivi continuare la missione dil loro
divino Maestro quanti fatti dolci e siavi non richiamano all nostra memoria.
Esse rechiamano al vivi al vivo all nostra
memoria la Grotta di Betlemme e la casa di Nazareth ove Gesu' con
Giuseppe e Maria ci danno la prima idea dell Costituzione della Chiesa.
Esse ci portano sulle reve Giordano e ci
fanno ricordare le dolci parole dirette da Gesu' - ad Andrea e Simeone, "Venite
post me" (Mt 4:19) i primi due Apostoli, e tutti gli altri con un
semplice invito "Seguere me" (Mt 8:22) con quante generosita'
non seguirono il Divin Maestro a formare la Chiesa.
Ed ecco raccolti insiemi i primi uomini su
cui e per mezzo di cui Gesu' doveva instituire la Chiesa. Col linguaggio piu'
semplice e piu' tenero egli revela loro i misteri piu' sublimi, conferma
i precetti del decalogo egli annuncia alle loro anime, generose le
strette vie dei consigli evangelici.
Ci fanno ricordare nei quaranta giorni che
corsero tra la risurrezione e l'Ascensione al Cielo, di nostro Signore Gesω
Cristo. Egli appare ai discepoli sulle rive del lago di Tiberiale ed istituisce
Pietro a Capo della Chiesa "Petro ames me? Pasce, agnos, pasce."
(Jn 21:15-17)
I dogmi (la dottrina) te li confido, in
questo tesoro, vo sono i precetti che ho tanto promulgato e che soli
possono manterere la pace e l'ordine in mezzo agli uomini, Il sangue versato
sul calvario ascolta che apprendi l'uso che devi fare di tante recchezze.
A te d'attorno i popoli si agitano in
mezzo alle tenebre delle loro miserie, man mano che finiranno saranno
rimpiazzate da altre generazioni, anche esse maltrattate dalle stesse passioni
vizi, delitti.
Sorgi e corri a questi disgraziati porto loro il lume della
verita', le dottrine che salvano, i precetti che devono praticare, predica,
evangelizza, spingiti fino agli estremi confini della terra e porta loro il mio
sangue la mia vita.
"Euntes ergo docete omnes gentes" (Mt 28:19)
La concezzione dell'ordine francescano e
tutte quanti dovuto all' idea missionaria sposata alla grazia Divina nella
mente di Francesco.
Vi protate lungo non di conforti e
cimidita' che offre il progresso civile, ma nelle vostre mancanze, nei vostri
bisogni nell vostre privazione di ogni genere ricordatevi nelle parole di N.S.
"Guadete et exultate quoniam merces vestra copiosa est in coelis."
(Mt 5:12)
15 Ottobre 1927
prima della partenza del primo gruppo di Suore missionarie francescane per
l'Abisinia - Istituto Fra Diego
[page 295]
[Homily 116]
Prima di veder scelta questa pia e geniale
abunanza, permettete Signori che io ringrazi vivament il Direttore, gli
altri sacerdoti cooperatori, i Signori Catechisti e tutti questi bravi
contenute in questo bello e ficco foglio.
Di natura sua l'animo mio figugge da ogni
pompa e solennita. Onorato infatti anco una volta da Mgr. Arvivescovo dell'
incarico di presiedere questa gara catechistica, non nascondo di aver accettato
con una certa resistenza - pero' pra mi accorgo e di cuore posso dirlo, che e'
stato per me un vero piacere il rilevare la floridezza, prosperita' e
disperita' e disciplina sempre crescente di quest' Instituto d'Educazione
Cattolica - E durante la gara dentro di me diceva e' proprio cosi' che si fa
del bene alla Chiesa di Gesu' Cristo:vi e' infatti chi dice che per quanto
importante e' il noviziato per un ordine religioso, per quanto importante e' un
buon Seminaro per avere un buon clero; altrettanto e' necessario aver die buoni
Istituti di Catechismo per formare dei buoni e ferventi fedeli, E la dicamo con
sodisfazione che tra costoro ferventi fedeli, E lo diciamo con soddisfazione
che tra costoro l'Istituto di San Giacomo tiene un buon posto importante e' un
buon Seminario per avere un buon cler; altrettanto e' necessario aver dei buoni
Istituti di Catechismo per formare dei buoni e ferventi fedeli. E lo diciamo
con soddisfazione che tra costoro l'Istituto di San Giacomo[23] tiene un buon posto in prima fila.
Ed e' percio' che ia mi congratulo
con tutti della felice riuscita della gara, mi congratulo naturlmente col
Principe della gara, ma poi anche con tutti, hanno concorso con quella premura
di prendere il pallio, come appunto ci raccomanda l' Apostolo nostro Padre San
Paolo, "Sic currite ut cimprehendatur". (1Co 9:24)
Una parola di ammirazione e considerazione
permettete che io la diriga al Maestro Diacono mio ultimo amico d'infazia, per
avervi rallergrato questa nostra abunanza colle sue dolci, soavi e magistrale
note.
Termino poi' coll' augurare al zelamente
Mgr. Direttore mio carissimo Collega, ed a tutti i suoi collaboratori, una peziensa
e lena sempre maggiore per lavorare e lavorare per la causa di Gesu' Cristo,
che dopo tutto il tempo datoci e' "molto breve" (1Co 7:29), la
vittoria finale' nostra; "portae inferi non prevalebunt"
(Mt 16:18) ed il prmio restera in nostro possesso per sempre "in
aeternum."
[page 296]
[Homily 117]
Alle
recoverate del Buon Pastore C. Balzan
27 Marzo 1922
Importanza della Salute
Immaginatevi di vedere Iddio che
vi presenta un sommo bene ed un sommo male e ne lascia la scelta al costro
libero arbitrio.
Chiedete a Dio tale chiareza
di mente che vi gaccia conoscere il grande affare di cui se tratta, e tanto
forte risoluzione di volonta' da essere pronto ad agonizzare per l'anime
vostra.
I
"Ibit homo in domum alternistatis"
(Qo 12:5)
Questo e' articolo di fede
L'uomo destinato a vivere brevemente sulla terra, partendo da questa col
morire, deve portarsi alla casa dell'eternitΰ.
Come θ detta quella
dell'eternita' a differenza di questo mondo in cui dimoriamo. Questo e' luogo
di passaggio, e'albergo. L'abitazione ferma e permanente e' nell'altro, e'
nell'eternita', o nell' inferno o nel paradiso, cioe' o nella sfera d'ogni
scontento lungi da Dio. Ond'e' che tanto l'inferno, quanto il paradiso e' casa
dell' eternita. E percio' dovendo ciascun figliolo d'Adamo, secondo i suoi
portmaenti dopo morte, avere la sua stanza, o nell' uno a nell'altro
attimamente e detto che l'uomo andra' nella casa dell'eternita'.
ETERNITA'
- Dovete apprendere bene questo vocabolo di eternita', per ponderare da vero che
gran cosa sia il dovere voi abitare nella casa dell'eternita', cioe' dstare
eternamente o nell'altro ottimamente e detto, cioe' sempre, senza che mai ve ne
abbiate a partire. Laonde e' vero che se dopo morte piombaste nell'inferno, ivi
giavereste sempre sempre, senza sperare di mai partirvene - E se dopo la
medesima morte vi troverete in paradiso, ivi pure sempre soggiornerete, senza
temere di mai lasciarlo - A questi termini vi porta l' essere immortale che Dio
vi ha dato, cioe' a vivere o seco sempre beato e non mai infelice, o coi demoni
sempre dannato e non mai felice.
Che
vuol dire SEMPRE e MAI, meglio l'intenderete voi pensandovi, che io
speigandovelo.
Che
direste se tanto l'eternita' del paradiso, quanto quella dell'inferno dependono
da pochissimo? dal ladare, riverire e servire Iddio in questo brevissimo tempo
che noi viviamo. E pure e' cosi'. Cioe' dall' attenervi nel vostro vivere, o
alle scarse promesse del demonio, o ai leggeri comandamenti di Dio dipende
inevitabilmente ogni vostro bene o ogni vostro male. Considerate la prima
verita' nel seguente punto.
II
IL
DEMONIO promette ai suoi seguaci qualche poco di bene in questa vita; al
quale i meseri credendo, e secondo le sue istigazioni operando, ai rendono
degni dell' eternita' di peni dell'inferno.
Promette,
ho detto, anim mia, ai suoi seguaci qualch poco di bene. Perche' rare volte
ottiene anche questo poco - il promettere finisce in parole ringuardati il
tempo futuro, il wqquale nella vita dell'uomo e ' inartissimo, l'atternire
appartiene al prsente, Ma in questo come d'ordinario sono delusi i seguaci el
demonio! Nibit invenerunt in maribus suis.
[page 297]
Perocche' il perfido vien sempre messo nelle sue promesse
piguardati il meglio ed il piu' perche' non puo'. Sono forse in sua mano quelle
recchezze, quei piaceri, e quella vita, delle quali si fa larghe promesse? No -
sono in quelle di Dio e, percio' promette di quello d'altri e non del suo. Promise
che sarebbero Dei "Eritis sicut Dei" (Gn 3:5) e fu una solenne
menzogna. Talche apparisce che le sue promesse sono fordi degne di chi e' padre
della bugia - Ma intanto con questo promesse quanti inganna! quanti lo
servono! Quanti precipitano nell'eternita' dell'Inferno! O che poco
assai sono le promesse di diaboliche! O che molto sono le pene dell' inferno! Andate
avanti e descorrete cosi'.
Quando
alle promsse corrispondessero i fatti che otterresto alla fin fine? niente piu'
che beni transitori. La durata dei quali se be fosse di mille anni se dopo ne
deve seguire il fuoco infernale ed eterno; ah! dite e direte bene con San Luigi
Consaga: "quid haec ad poenem aeternam? che proporzione corre tra le
delizie e tra le grandezze dell' universo godute mille anni, con l'eternita'di
milioni e milioni di secoli senza fine e tutti in pene? Tanto e' tenue la
proporzione, che non ve ne ha alcuna. Quid prodest homini, si universum mondum
lucretur, animae vero suae detrimentum patiatur? (Mt 16:26) E con tal
cognizione delle fallaci speranze che vi da il demonio, le accetterete? E la
crederete grandi cose e tali che per esse sia bene accettare di penare per
tutta l'eternita' nell'inferno? Ah! che non solo non e' bene ma e' solenne
pazzia il pure badarvi.
III
Il
Signore poco richiede da noi imponendoci l'osservanza dei suoi
cimmandamenti in quest vita, con sicurozza di avere a conseguire nell' altra
leternita' del Paradiso. Ah! se vi contorvete sopra di cio'voi mi
scandalizzate, e mostrate di non dapere qual bene vi si offra nel dirvi
eternita' del Paradiso. Ella e' godimento di Dio, e d'ogni bene, che senza
mescolamento de verun male sempre durera' e mai non manchera'. Ditemi percio'. Che
cos'e' l'osservanza dei cimandamenti per conseguire tanto mercede? Eh che e'
poco e' pochissimo e nulla. "Pro nihilo habuerunt terram
desiderabilem" (Ps 105:24) ci puo' dirsi di tutti i beati nel cielo. Non
vi gravate percio' di quel poco che Iddio da voi rechiede per quest
beatitudine. Aggungete peuttosto quest ponderasione.
Quando
vi obbligaste a tutte le austerita' dei romiti, a tutte le soggessiosi dei
religiosi, a tutte le macerazioni dei penitenti, a tutti i tormenti die martiri
ancor sarebbe poco. Per "quid haec" che cosa hanno a fare tutte
queste cose per cosi' breve tempo "ad vitam aeternam" Tutto e' poco,
tutto e' pochissimo, tutto e' nulla. Vedere Iddio, essere beato della sua
stessa beatitudine, contemplarlo faccia a faccia, senza velo, senza immagine in
se stesso, sempre sitibondi di piu' conosculo e sempre saziati, sempre sazi e
sempre satibondi. Come dunque vi parono gravi i comandamenti. L'annegazione
delle male voglie. La mortificazione delle male voglie. La mortificazione del
vostro corpo, il servizio di un Dio che gli angeli stessi reputano sono amore? Dal
ricordatevi che la promessa fattavi e', la beatitudine eterna - Si tratta alla
fin fine di un servizio che non dura che questa vita.
[page 298]
Una donzella convertita dal protestantesimo al
cattolicesimo che e' morta or son quatro settimane spesso diceva "Quanto
e' buono Gesu' e se lo avessi amato da sempre o quanto siete fortunati voi che
lo avete amato da sempre - e nella sua malattia quanto tutto sopportava con
pazienza pur di sapere di servire di amare Gesu' (Violetta English)
Dunque
anche noi serviamo Dio amore in Gesu', fuggiamo il peccato e ricordiamone che
ogni punizione, ogni mortificazione e' poco quando sappiamo di lavorare per la
salvezza dell'anima propria che consiste nell'eterna beatitudine.
Casa
Eternita',
Mai sempre
Promesse del demonio |
Che non attiene sono di poco valuta
promessa di Adamo ed Eva (Gn 3:5) |
Richieste del Signore
Promessa del paradiso eterno
Romiti, religiosi, penitenti, martri
Vedere Iddio - faccia a faccia, sazi e Satibondi
[page 299]
[Homily 118]
Alle Collettiva dell' O.B.M.[24]
"Ibit homo in domum
aetermitatis" (Qo 12:5) - Uno squardo al mondo.
Casa e'detta l'eternita' a differenza di questo mondo.
Eternita' stare eternamente in paradiso o nell' inferno.
Sempre e mai dipendono
da pochissimo.
Dipendono
da un momento
Promette |
Il Demonio |
Iddio |
La
porta e' la Morte
e' certa "statutum ist himinibus semel mori"
(Hb 9:27)
e' fine di tutto il sensibile recchezza, bellezza, santita', piaceri
nascosto nel silenzio e tenebre dil sepolcro.
e' vicina. Il Demonio ci fa sperare di vivere lungo
come a quel ricco del Vangelo "in annos pruimos" (Lk 12:19)
Iddio "Memor
isto quoniam mors non tardat." (Si 14:12)
"Qua hora non
putatis" (Lk 12:40b)
"Stimulus autem
mortis peccatum ist" (1Co 15:56)
"Estote
pavati" (Lk 12:40a)
Importanza
di parla bene
La piu' bella fra le grazie.
La piu' importante. "Quid prodest homini si ... animae vero suae
detrimentum patiatur" (Mt 16:26)
"Kexkixhom bil-ħsieb ta'
dnubiethom l-imgġoddija; iżda biex jindmu minnhom u biex jibkuhom
bħal S. Pietru (Mt 26:75) u mhux biex jaqtgħu jieshom bħal
Ġuda mill-ħniena ta' Alla (Ac 1:18)" Talba.
[page 300]
[Homily 119]
"Pie Jesu Domine dona eis
requiem"
La Chiesa
nella Sua Liturgia.
Scopo |
Cos'e' che stamani per tempo ci ha
protato qui? Cos'e' che ci ha fatto prender parte in questo devoto
pellegrinaggio? Noi siamo qui' vinuti per pregare te O Gesu' con oiu' fervore
a favore della anime pruganti, "Pie Jesu Domine dona eis requiem". |
|
Esse sono amime sante, esse sono eredi
del regno die cieli nessuno e niente puo' loro privare di questa eredita' - Esse
sono anime adorne di pazienza (sabar) - Esse sono amime rassegnate, unite
alla vostra santa volonta' - Per quanto a Gesu' tu ti deporti con loro quale
giudice inesorabile (qalil) ed esse reconoscono di aver meritati i tuoi
castighi, purtuttavia ti amano quel padre il piu' tenero (ħanin)
"Pie Jesu Domine dona eis requiem". |
Chi
sono |
Esse sono anime della nostra famiglia,
esse sono amime dei nostri genitori, sono anime dei nostri fratelli, sono
snime die nostri amici, per noi sacerdoti sono anime dei nostri figli
spirituali, sono anime dei nostri penitenti, a quante volte mentre in vita
noi col segno (radda) della croce li abbiamo sciolti dei loro peccati; i
adesso ascoltati o Gesu' pietoso "Pie Jesu Domine dona eis requiem".
Si da loro riposo. |
Pena
del danno |
Per poter comprendere in qualche modo la
prima pena che le amime pruganti soffrano bisogna rifflettere che la
privazione di un bebne e tanto piu' dolorosa quanot piu' questo bene e'
eccellente in se stesso, quanto piu' ha diritto al bebe stesso, quanto piu'
e' ardente la brama di goderlo. - Ora il bene di cui le amime purganti sono
private e' Dio stesso. Dio, centro i pienezza (mili) di ogni bene. Dio che
essi hanno diritto di possedere pei meriti del Sanque di Gesu' Cristo - Dio del
quale, essendo separate dal corpo, hanna veduto assai piu' di quando erano
ancora in terra. - Percio' esse si slanciano con tutta
forza verso il centro del loro amore, ma ah! quanto soffrono nel sentire la
mano dura (kiefra della giustizia tenerli indietro) "Pie Jesu Domine
dona eis requiem". |
I loro
lamenti |
Si! O Gesu' senti i loro lamenti
(tnehid) essi col profeta reale David ti vanno dicendo "Sicut cervus
sitivit ad fontes aquarum, ita anima mea desiderat ad te Deus"
(Ps 41:2), "Pie Jesu Domine dona eis requiem" o Gesu'
misericordioso satiateli (haffilhom) questa sete ardente del tuo amore.
"Quando veniam et apparibo ante faciam Dei" (Ps 41:3) (quando
sara' mai che io verro' e ti potro' vedere faccia a faccia. Ora con Giobbe
"Miserere mei quoniam prolungates est molatus mens". (Ps 119:5)
O Gesu' ti prenda pieta' di noi che il nostro esilio si sta prolungando - E
noi con loro ti ripetiamo. O Gesu! misericordioso da loro il riposo.
"Pie Jesu Domine dona eis requiem" "Ubi sunt misericordiae
tuae antiquae" (Ps 88:50) |
Noi
siamo la speranza delle anime pruganti |
F.D. Le anime purganti nella loro
estrema meseria non hanno altre speranza che in noi. Finche' ci troviamo in
questo mondo se ci capita (jekk nekghow) la miseria recorriamo al lavoro ed
il tozzo di pane ci viene dato; se siamo incapaci al lavoro ricorriamo
all'altrui carita' e la troveremo con noi, se siamo malati preghiamo e
ricorriamo a Dio ai Santi ed in modo o l'altro restiomo consolati. Ma alle
anime purganti tutto manca, nulla hanno di questo, a chi infatti ricorreranno
nei loro patimenti; alla misericordia di Dio, ma il regno della misericordia
e' finito per loro, ed ora non sentono che la giustisia; che esige da loro il
pagamento del loro sentono che la giustizia; che esige da loro il pagamento del
loro debito - A chi ricorrono ai loro meriti? ma per loro il tempo di
meritare e' finito - A chi ricorrono alle anime che al pari di loro sofforno
nel Purgatiorio? Ma anche essa al pari di loro sono |
Momento
prezioso della Messa |
Si, F.D. adesso in questo momento
solenne della celebrazione della messa - adesso quando Gesu' e' pronto di
venire in persona a farci la sua cara visita - adesso i' il momento - il suo
sangue e' qua' sull' altare e reclama quelle anime purganti come prezzo del
suo preiosissimo sangue. Si! questo e' il nostro momento a favore delle amime,
il cuore della messa. Santa Monica sul punto di morire disse a coloro si
stavano d'intorno "Non pensate al mio corpo, fate dello stesso quello
che vi piace, ma ficordatevi di me all'altare del Signore" vuol dire
nella messa durante la messa. |
Ultima |
E voi O Gesu' amore nostro, Dio nostro,
versate in abbondanza questo sangue sulle fiamme del Purgatorio. Voi avete
promesso di ascoltare (li tati widen) le preghiere del vostro popolo. Eccoci
dunque dinanzi a voi prostrate, come ci troviamo raccolti da Hamrun e di
C.Curmi; fate che il vostro cuore si commuova (ticciaqlaq) alla preghiera che
unitamente alla Chiesa e tutti inesieme (dite con me) vi facciamo "Pie
Jesu Domine dona eis requim." |
[page 302]
[Homily 120]
Is-Suffragju ghall-mejtin
Pellegrinaggio
tas-Samra al Camposanto
Nov. 1930
Un
fine nobilissimo, D.F. - vi ha fatto stamani uscire di boun' pra dalle vostre
case e vi ha radunato sotto il manto della Vergine Santissima Onorata sotto il
titlo "minn tas-Samra" - Un fine catolocissimo ci ha qua' condotti in
questa citta' dei nostri cari morti in devoto pellegreinaggio.
Se
per in istante ci riunisse per penetrare il nostro sguardo entro quella carcere
che noi conosciamo col mome di purgatorio. Oh! quale vizione si presenterebbe
ai nosti occhi. Le anime separate dal corpo, perche' ancora non sono
sufficientemente purificate dalle macchie die lora peccati, commessi duurante
la loro viat mortale, si dibattono (jitħabtu) ancora tra le feamme tra le
pene le piu' crudeli (l'aktar ħorox); esse soffrano la privasione
(iċ-ċaħda) della vizione beatifica e questa privazione e percio'
si sentono naturalmente attratte verso il centro dell'amor loro Dio, ma una
mano inesorabile di ferro le tiene avvinte a quel mare di fuoco i di dolore.
E
mentre una tale vizione travasi ancora sotto ai nostri acchi, parliamo a quste
anime, dirigiamo a loro questa domanda - E' mai possibile che voi che vi
trovate questo luogo di salvazione, viatato ogni sabato dall Vergine
Santissima, Regina degli angeli, Regina di dutti i Santi, Regina e madre
nostra, Regina a madre di Dio, Mafre di ;misericordia, e' mai possibile che non
avete in mano vostra altro mezzo fuorche' il patire, per rendervi degni del
Regno dei Cieli? - Ed a questa nostra unanime, e con una sola parola secca,
secca, che ci ferisce (tinfdilna) il cuore, "NIENTE" possiamo noi
fare se non il solo patire, - le pene piu' forti sono qua' il nostro pane
quotidiamo.
Ad
una tale risposte non abbiamo F.D. che confonderci, non abbiamo che
addolorarci, anzi al contrario abbiamo nella nostra chiesa di che
consolarci (xi ifarraġna) perche' se quelle anime nula possono fare per se
medesime, molto possiamo fare noi, anche tutto possiamo fare moi in loro
favore. Si! F.D. esiste in seno alla chiesa Cattolica, esiste un mezzo esiste
un mezzo per abbriviare il tempo della pena delle anime purganti, esiste un
mezzo per liberare queste anime da quesa loro carcere, e questo mozzo Dio, per
cosi' dire c'ha tolto dalle mani. Questo mezzo e' il Suffragio.
Per
poterci aiutare l'un l'altro e' necessareo vivere in societa' (irridu inkunu
imxierka flimkien) ed appunto noi che abbiamo la sorte e la grasia de essere
nati e di vivere in grembo alla chiesa Cattolica, siamo illuminati dalla stessa
dottrina di Gesu' Cristo, abbiamo la stessa fede in Gesu' Cristo,
abbiamo la stessa speranza nei meriti del Sangue di Gesu' Cristo; e queste
stessa fede questa stessa speranza ci uniscono insieme (ixirkuna flimkien), e
tutto insieme nell'attuale stato di prova formiamo la Chiesa Militante - Per
mezzo poi della Carita', per mezzo dell'Amore di Dio, noi non solo ci troviamo
sempre maggiormente uniti tra di noi, ma siamo anche uniti ai beati del Cielo,
che formano la Chi sa Trionfante, per mezzo della carita' noi ce troviamo uniti
alle amine, che penano nel purgatorio, e che formano la Chiesa Purgante - E
come (kif) noi siamo al dire di
[page 303]
San Paolo "i famigliare di Dio e i concittadini dei santi"
(Ep 2:19) cosi' pure siamo gli amici e fratelli de quelli che trovansi nel
Purgatorio. E come noi otteniamo grazie per l'intercessione dei Santi, cosi' le
anime purganti possono venire soccorse dall'apranostra, dal nostro suffragio.
Percio',
gloria a voi F.D. - perche' per mezzo di questo pellegrinaggio, per mezzo della
vostra preghiere, per mezzo della vosto suffragio. Ma attenti adesso qua', qua,
sull' altare vi e' il sommo suffragio. Si! Gesu' Cristo nel Sacramento
dell'Eucaristia si mette a nostra disposizione. Si! in questa nuova vita,
in questa nuova forma di esistenza fra di noi sulla terra, Gesu' Cristo e'
siempre pronto a donarsi a noi; Gesu' Cristo continuamente si immola pre noi. Ed
e' appunto da questa donazione di Gesω, ed θ appunto da questa immolazione
di Gesω che noi dobbiamo approfittare a vantaggio della anime dei; nostri
morti.
Gesu'
Cristo si dona - sotto le specie del sacramento infatti Gesu' Cristo viene
a noi, posa sulla nostra lingua, entra nel nostro petto... Non siamo noi che
viviamo ma e' Gesu' Cristo ci trasforma (ibiddilna) in se stesso - " nei
ego mutabor in te, sed tu mutaberis in me" (Ga 2:20) - Trasformati in
Gesu' i meriti del suo sangue sono nostri. Ed e' in quel momento cosi' caro (hekk
għażiż) F.D. che noi possiamo presentarci al trono di Dio e
riscattare dal carcere del prugatorio le anime kie nostri morti offrentogli in
prezzo lo stesso suo unigenito. Noi non andiamo piu' a mani vuote al trono id
Dio, ma gli affriamo lo stesso suo Figlio, quel, quel Figalio che in un eccesso
di amore si e' donato tutto a noi.
Gesu'
Cristo si immola - Un giorno sulla croce Gesu' Cristo coll'effusione del
suo sangue (bit-tixrid) si e' fatto vittima per nostri peccati e per quelli di totto
il mondo. Nella celebrazione della messa colla rinnovazione dello stesso
sacrificio, il sangue di Gesu' si metto nuovamente a nostra disposizione e con
quel sangue le porte del cielo si aprono, quando Gesu' scende sull'altare,
qaundo il sangue di Gesu' sta in mano del sacerdote, ed alcune forse mentre la
campana, ci annuziava ancora la presenza di Gesu', son gia' passate accanto a
noi a ringraziare Iddio con noi, e se avessiamo avuto la sorte di Santa
Geltrude forse le avemmo vedute quali stelle luminose avviarci al paradiso.
Ecco
dunque - F.D. - se e' stato cattoloco il fine del nostro pellegrinaggio,
perche' per lo stesso abbiamo fatto la professione piu solenne in una delle
verita' piu' care che conserva la nostra chiesa quale e' la comunione dei
santi.
Ecco
dunque - F.D. che e' stato nobilissimo il fine che ci qua' portati stamani
perche' per mezzo delle nostre preghiere ma soprattutto per mezzo della
celebrasione della Messa, per mezzo dell'attendenza alla stessa, per mezzo
della nostra comunione sbbiamo versato in abbondanza sulle anime purganti il
nostro suffragio.
[page 304]
[Homily 121]
Pellegrinaggio
al Campo Santo
Page 1.
Gloria a voi che col pellegrinaggio, colle
preghiere siete venuti per assecondare i voleri della Chiesa.
Sante amime sue suddite trovarsi nel
Purgatorio. Solo noi possiamo auitarle.
Colla vostra Comunione, oh! Che bel
favore, colla vostra Communione voi siete venuti per suffragare l'anima di
tanti in purgatorio.
Page 2.
Fede crediamo fermamente all'esigenza di
un luogo di apimento ove le amime dei defunti sono trattenute dalla giustizia
de Dio per qualche debito di pene non ancora soddisfatte.
Vi crediamo presente nell'Ostia.
"Adauge nobis fidem".
(Lk 17:5)
Page 3.
Mentre Gesu' e' unito a noi ecco il
momento.
Gesu' che risuscita Lazzaro. (Jn 11:38-44)
Quello stesso Gesu' che risuscito'
Lazzero, verra' fra poco nella Casa dell'anima vostra.
Preghiamolo, per cio' per le anime vostre
piu' care, genitori, fratelli, sorelle, amici.
[page 305]
[Homily 122]
L'ultimo
dell'Anno
Un anno corto. La vita e' composta
da tanti anni corti.
Un anno quanti cambiamenti - ragazze
entrate, ragazze uscite
Un anno e che tesoro di
grazie, messe comunione. La comunione ritiro pasquale. ritiro San Francesco
Forse abbiamo ricevuto tanti soccorsi
spirituali che basterebbe a santificare una lunga vita.
Un anno - quanti abbusi di
grazie - quanti difetti, quanti peccati - oh! anno breve dai nostri difetti
quanto ci sembra lungo - disubbidienza vanita', risposti mancanza di risposti
mancanza di respetto.
Ringraziamo Dio dei suoi benefici. Onore,
lode, e gloria a Dio, per noi pentimento e propositle buone pel futuro.
Come spesso l'anno, in virtu' o in
peccati. "Videte fratres, quomodo cante ambuletis, non quasi incipientes,
sed ut sapientes, redimentes tempus." (Ep 5:15)
Quanto bene potevate fare a non l'avete
fatto?
Quel poco bene potevate fare e non l'avete fatto?
Quel poco bene che avete fatto come l'avete fatto?
Quanti peccati/ disubbidienza, risposte, gravi disgusti mal esempio.
"Nolo mortem imous, sed ut convertatur
a vis suis, et vivat" (Ezk 18:32)
"Tempus non est empluis". (Rv 10:6)
"Venit nos quando nemo potest operari" (Jn 9:4)
S. Antonio I dannati darebbero tutti i tesori del mondo se potessero avere un sol
momento per pentire e salvarsi"
Isanti farebbero assai piu'.
[page 306]
[Homily 123]
Gratias agamus Domino Deo nostro
Dignum justum equum, salutare, semper et ubique gratias.[25]
I. Iddio ci ha dato un anno di tempo come
l'abbiam impiegato. Lensi il pittore greco tanto attento nelle sue
pitture un cittadino vedendolo gli rechiede perche' non ti contenti mai della
tua pittura. Riposa "aeternitatem pingo".
II. I benefici di Dio.
Tu eri David (desse Iddio per bocca di profeta Matteo/Natham).
(2S 12:7) Tu eri misero partorello. Et ego senza alcun merito per
mia bonta' Ego vinse/unxi te in regem.
O Signore! Autore della vita e della
morte, o Padre nostro, o Redentore nostro o Giudice a te salga la nostra preca.
Sia essa l'espressione del nostro pentimento per le nostro colpe. Sia essa
l'animo digratitudine per tanti benefici recevuti durante l'anno.
[page 307]
[Homily 124]
Uno sguardo indietro troviamo grasia e
benefici.
Come abbiamo corrisposto con questi
benefici.
Se con offese? Abbiamo servito
Dio.
-facciamo l'esame di
coscienza di tutto l'anno.
S.
Paolo - "Videte fratres, quomodo cante ambulitis, non quasi incipientes,
sed ut sapientes, redimentes tempus." (Ep 5:15)
Quanto bene abbiamo potuto fare e non
fatto comunioni comunioni? Messe? Visite ben fatte?
Il bene fatto come l'abbiamo fatto
(L'immodestia
cresciuta)
S. Luca - Il padrone che dopo tre anni non
trova frutto nell' albero lo toglia e lo getto al fuoco. (Lk 13:6-9)
S. Agostino. Sero te cognavi. sero te
amavi.
[page 308]
[Homily 125]
Primo
Giorno
i. Introduzione
ii. Fine ultimo
iii. Fine delle Creature
iv. Indifferenza
Secondo Giorno
1. Peccato mortale
2. Peccaro Veniale
3. Inferno
4. Misericordia
Terzo Giorno
1. Regno di Gesu' Cristo
2. Nascita di Nostro Signore Gesω
Cristo
3. Poverta'
4. Misteri sulla Croce
Quarto
Giorno
Eucaristia.
[page 309]
[Homily 126]
Orario
Sera
precedente
7.00 In Cappella - Introduzione: Vol. 1 Page 4 - Rosario - Cena -
ritiro in camera - tempo libero.
9.15 In Cappella - esame
Ogni Mattina
5.00 Levata
Terzo giorno
Il Crocifisso vol 1 p. 384
5.15 Meditazione Secondo giorno Sull'Inferno vol
1 p. 85
Primo
giorno Il fine dell' uomo vol 1 p. 21
6.15 Messa Colazione e
tempo libero
8.15 Lettura spirituale
10.00 Meditazione Primo giorno il peccato punito Vol
1 p. 50
Secondo
giorno Del Regno di Gesu' Cristo Vol 1 p.170
Terzo
Giorno Dei tre gradi D'umilta' Vol 1 p.262.
11.00 Riflessione in camera e tempo libero
11.45 Esame
12.00 Pranzo e tempo libero
1.30 Ritiro
in camera - riposo o lettura di un libro spirituale
3.00 Visita
- Via Crucis - Riforme e considerazione sulla stessa.
Primo
Giorno - La Confessione Vol 2 p. 98
Secondo
Giorno - Per bene meditore Vol 2 p. 108
Terzo
Giorno - Regole per ordinarsi ne
vitto Vol 2 p. 236
[page 310]
4.45 Passeggio
all' aperto sul terrazzo in silenzio e recita di S. Rosario in privato.
6.00 Meditazione Primo
Giorno I peccati proprii Vol 1 p.58
Secondo
Giorno I due stendardi Vol 1 p.238
Terzo
giorno L'Amore di Dio Vol 1 p.443
7.00 Riflessione
7.45 Tempo
libero
8.45 Rosario
- cena - ritiro in camera - tempo libero
9.15 In
Cappella - esame.
Mattina
di Chiusa
Meditazione - Della Santissima
Eucaristia - Vol 1 p. 347
[page 311]
[Homily 127]
Introduzione Accolini p.3
Verb iii 7 16
1. Principio e fondamento. Parte I Ac p.
9.12
Desposizioni
per ascoltare con frutto la parola di Dio
Pred.
Catt. p.25
2 Principio e fondamento. Parte II Ac pag
15a 19
Imped
dell'Indifferenza p. 32
Prefezione
religiosa - Pred. Catt. p.28
3 Dei tre peccati Ac pag. 5) Peccati
propri p. 58
Peccati
veniali.
5 Inferno dei sensi Ac. p. 84 Inferno
dell'anima Ac. p.80
(,)
Trepidezza Ac p.79
4 Strage che fadel corpo la morte Ac.
p.122
Obbedienza
Pred. Catt. 107
7 Nascita di G.C. Ac p. 208. Venuta al
tempio
Ac.
234 Ac 231 (?)
Castita'
e Poverta'
8 Dell'imitazione Ac 183
Imitare
Gesu' sull croce ac. 284
6 Misericordia di Dio. pred. Catt pag 132
Ac p.148.
vita
esteriore e condotta irriprensibile Pred. Catt. p.
130
Conclusione Brama dell'amor di Dio Ac. p. 443 "Gloria
del Paradiso" Ac p.440
[page 312]
[Homily 128]
Introduzione
Sera precedente: Importanza degli Esercizi
venerdi 19 dicembre
6.00 am 1 Meditazione Fine
dell'uomo
10.00 am 2 " Fine
delle Creature
3.30 am 3 " Dei
castighi del Peccato
6.00 pm 4 " Il
Peccato Veniale
Sabato, 20 dic
1
Meditazione La morte
2
" Giudizio
3
" Inferno
4
" L'Eternita'
Domenica, 21 dic
1
Meditazione Due stendardi
2
" Incarnazione
3
" Vita privata
di Gesu'
4
" Vita
pubblica di Gesu'
Lunedi, 22 dic
1
Meditazione Il sacrificiio
dell'Eucaristia
2
" La Passione
3
" Il
Crocifisso
4
" Dolori di Maria
Martedi, 23 dic
1
Meditazione Resurrezione
2
" Il Paradiso
3
" Amor di Dio
4
" Il frutto
degli Esercizi
[page 313]
[Homily 129]
Ritiro
Spirituale
fatto alle Suore dell'Istituro Nuzzo Hamrun
Dal 22 al 31 agosto 1921
Lun. 22 ag. I Introduzione
(Lettura Kempis Lib 1 cap XX)
la Religiosa - Solotudine
(Lettura - La Religiosa - Solitudine p. 8 cap II. p. 27 cap VII)
Mar 23 Il Fine dell'uomo. Parte I Ac. p. 9 e 12 III
Fine delle creature. Parte
II Ac. p. 15 e 19
Imped. dell'indifferenza p.32.
(Lettura p. 71 governo dei sensi esame. si legga lentamente).
Mar 24 (Lettura pag. 74 grav del peccato
mortale).
IV dei tre peccati. Ac. pag. 50
peccati propri pag. 58
V Dei peccati veniali. Ac. pag.75
(Lettura. Governo delle passioni o pag. 116 lentamente)
Giov 25 (Lettura O sopra la morte pag.
119)
VI Strage che fa del corpo la morte. Ac p. 122
VII Tiepidezza Ac p 79
Lettura - religiosa relassata - religiosa fervente martedi pag. 124
Ven 26 (Lettura Penitenza e mezzi per
acquistarlo pag. 136 e 140).
VIII Inferno dei sensi; pag; 85 dell'anima Ac. p.90
IX Il figliol prodigo Ac. pag. 148.
(Lettura - Delle speranza e mezzi per acquistarla p. 92 e 95)
[page 314]
Sab. 27 (Lettura - Sopra la vocazione religiosa
p.298)
X Regno di Gesu' Cristo
XI Nascita di Gesu' Cristo.
(Lettura - Pastori? Circoncisione? Magi)
Dom 28 (Lettura - Fino al 12 anno)
XII Venuta nel tempio
XIII Tre classi di uomini.
Lun 29 XIV Tre modi e gradi di umilta,
XV Eucaristia
Mar 30 XVI misteri avvenuti sulla corce
XVII Contemplazione per ottenere l'amore di Dio
[page 315]
[Homily 130]
Primo Giorno
1. Introduzione e Fine dell'Uomo
2. Fine delle Creature (AC. p.15) (p.
19) (p 32)
3. Peccato mortale (p. 70)
Secondo Giorno
I. Peccati Veniali
2. Applicazione dei sensi alla morte
3. Il Figliol Prodigo
4.
Terzo Giorno
1. Il Regno di Gesu' Cristo
2. Il Crocifisso
3. Eucaristia
4. Amore di Dio.
[page 316]
[Homily 131]
I Introduzione
e fine [dell'uomo]
II Orribili danni
del Peccato Mortale
III Dei tre peccati e
peccagi propri
IV Peccati veniali
Tiepidezza
V Strage che fa sil
corpo la morte
VI Misericordia
VII Il Crocifisso
VIII Amore di Dio
Eucaristia
Fine [dell'uomo]
Quello
Domanda e risposta
Non confonderci perche abbiamo il mezzo il
Per aiutarci dobbiamo essere - societa'
Dunque fortunati noi.
[page 317]
[Homily 132]
I Introduzione
e fine [dell'uomo]
II Orribili
danni del Peccato Mortale
III I
tre peccati
IV Che
fa del corpo la morte
V Il
figliolo prodigo
VI Vita
di Gesu'
VII Crocifisso
VIII Eucaristia
e Amore
[page 318]
[Homily 133]
Introduzione
Fine [dell'uomo]
Fine delle creature
Il peccato
Dei tre peccati
Morte
Misericordia
Vita di Gesu' dal 12 a 30
Eucaristia
Amore di Dio.
[page 319]
[Homily 134]
Introduzione
"Si scires donum Dei". (Jn 4:10)
Gesu'... stanco dal cammino (dalla Galilea e percio' doveva passare per la
Samaria) sedeva cosi cosi' in sulla fontana di Giacobbe. Venne una donna ad
attingere acqua Gesu' le disse "Dammi da bere" (che i suoi discepoli
transiti nella citta' a cimprare da mangiare). Ma la donna samaritana gli
dissa: "Come mai' tu essendo Giudeo, chiedi dda bene a me domma
samaritana?" Percio che i Giudei non trattano coi Samartiani: Gesu'
respose e le disse "Si scires donum Dei," e chi e' quegli che ti dice:
Dammi da bere Lei forse gliene avesti chiesto ed to avrebbe dato dell'acqua
viva. Chi beve di quest'acqua non avra' piu' sete in eterno - Anzi l'acqua
che io gli daro', diverra' in lui fontana di acqua, che zampilla in eterna vita."
(Jn 4:1-26) Infatti quest vita siamo colla fede e speranza e percio' colla
realta' del fatto. Grazia singolare forse l ultima - tempo che noi - sentiremo
risorgere.
quanti imperfezioni nel passato da riparare.
Quanti cose da correggere nel presente
Quante cose da prevenire nel futuro
"Qui sanctus est sanctificatum aduc" (:)
"Sancti estote sicut et pater vester sanctus est." (Lk 11:44)
Passato le confessioni? poca o nessun penitenza, dolore?
sincerita' di proponimento - Communioni?
Peccati e Sagramenti
Presente. Occupato troppo del mondo, quasi vi doaete
restare sempre - osio di Dio dell'anima
[page 320]
dell' eternita' - Quali i vostri affetti? La Vostra opere? passioni
sfrenate. Abiti inveterati. Peccati senza numero.
Futuro Non e' necessario esser profeta per sapere
cio'che l'aspett ta, se andate innanzi cosi' qualis vita finis ita - Un fiume
quanto piu' s'ingrossa tanto piu' diventa difficile per guardarla.
Fine dell'uomo "Homo
creatus est ut Dominum Deus laudat etc."[26]
Introduzione:- Senza principi non si impara ne una scienza ne
un'arte
I.
Origine - non io - non i genitori - dunque creato da Dio - dalla ragione -
dalla fede "Creavit Deus hominum". (:)
[page 321]
[Homily 135][27]
1. Non per uso o complimento ma con
desiderio di cavarne frutto.
2. Puramente alla sostanza e non alla forma.
3. Non pe udire cose nuove ma per udire e
rinfrescare la memoria di cose gia' note.
4. Ciascuno lo prede detto a se e non ad
altri.
5. Si parla contro un difetto non perche'
ci e', ma perche' non ci sia.
6. Tale in mente che e' cibo dell'anima.
[page 322]
[Homily 136]
Ite et
vos in vineam meam
(Mt 20:1-16)
La Parabola del Buon Padre di Famiglia
che un giono ando' varie volte sulla
piazza a prendere degli operai a lavorare nella sua vigna.
la volta
di buon mattino.
2a verso le nove
3a intorno al messodi
4a presso le ore15
5 verso le 17 (un'ore di lavoro)
"ite et vos in vineam
meam." (Mt 20:7)
Questo e' una figura di quello che il
Signore va facendo con voi in questo istante
- ogni anima e' una vigna del Signore
- a togliere l'erba cattiva - ogni peccato - alberi cattivi - male abitudine -
mettervi piante buone - la virtu'
Eccellenza degli Esercisi Spiritwali
{Grazia singolare
{Grazia forse l'ultima
{tempo che Dio dedica a noi
ad alcuno dire
Adam ubi es? (Gn 3:9)
Adolescens tibi dico surge al figlio della vedova di Nain.
(Lk 7:14)
Festina et salvare l'angelo a Lot prima dell'incendio di
Sodoma (Gn 19:22)
Vis sanus fieri? quello che disse al paralitico che da 38 anni
giocava nel suo letto presso la probatica piscine (Jn 5:6)
Vade ostinde te Sacerdoti al lebbroso per che si e' vergonato a
confessa i peccati. (Mt 8:4)
Veni sequere me agli apostoli, al giovane che coleva farsi santo (Mt 19:21)-
vieni a caminare vicino a me - voglio fare di te un pescatroe di uomini (Mt 4:19)
- coglio mandarti in mezzo al mondo per guadagnarmi delle anime.
[page 323]
[Homily 137]
{tempo dell'anima
{tempo della fede
Necessita'
Passato peccati
- niente o poco penitenza
confessioni
come
pentimento?
Comunioni?
Omissioni
Mormorazioni
Scandali
Presente occupato
troppo del mondi quasi vi dobbiam restare sempre.
- Spensierati di Dio - dell'anima, dell'eternita'
Quali i vostri affetti, le vost e passioni, le vostre opere.
Futuro incerto,
qualis vita fini ita. (:)
Disposizioni
Generosita' Carta
bianca - non legare le mani al Signore
Coraggio - speranza
in Dio - Il demonio fara tutto per scoraggire
Raccoglimento esterno
- interno
Del
fine [dell'uomo]
Dove ero io tanti anno fa?
Come sono ventuo al mondo?
non io
non il caso
con i genitori
Dunque Dio se - da uomo
A che mi ha messo nel mondo?
[page 324]
[Homily 138]
Introduzione Cic. p.4.
Eccellenza: Sono
una grazia particolare che ci offre Iddio. Sono una dottrina ispriata dallo
Spirito Santo ordinata a farci detestare il peccato ed ardere d'amore di Dio. "ut
homo vincat se ipsum." (:) "Ut ordinat vitam suam." (:)
Necessita': Passato
- peccati, poca penitenza, difetti di
pentimeto.
Presente - Forse spensierate Dio,
dell'anima, dell'eternita'
Futuro - Siete giusto? Molti
migliori di voi si sono perduti.
Siete peccatori? "Qualis vita finis ita". (:)
Disposizione
- Generosita' - Corraggio - Dio verca chi fugge molto piu' accepio
(cic. p 9) {Homo creatus
est us Deus
Fine dell'uomo {Deum Suum laudet,
si reverentiam
{exhibaeat
si que serviat.
{Dover ero io tanti anni fa?
{Come sono venuto nel mondo? non
io - non il caso - non i genitore, Diceva ai suoi figli la Madre dei
Maccabei "non io vi ho dato l'anima e la vita ne non io che ho messo
insiome le vario parti che cimpoongono il corpo." (2M 7:22)
{Chi duque mi ha messo nel
mondo? Io non penso da uomo ragionevole se non concludo che Dio mi ha messo nel
mondo - Perche' solo Dio puo' fare alcuna cosa dal nulla. Dalla fede "Creavit
Deus hominem ad imaginem suam." (Gn 1:27)
A che fare mi ha messo Dio nel mondo?
"In gloriam meam creavi eum" (Is 43:7)
[page 325]
[Homily 139]
Si scires
donum Dei (Jn 4:10)
Grazia singolare
Grazia forse ultima
Tempo che noi dedichiamo a Dio
Tempo che Dio dedica a nio
Tempo dell' anima
Tempo della fede
Passato peccati
confessione come?
pentimento
ommissione
mormorazioni
scandali
Presente occupati
troppo del mondo quasi vi dobbiamo restare siempre.
Spensierati di Dio, dell' amore, dell'Eternita'
Quali i vostri affetti, le vostre passioni, le vostre opere.
Futuro Incerto
- qualis vita finis ita. (:)
Generosita' - carta bianca - non legare le main al Signore.
S. Francesco Saverio ancor secolare.
Coraggio - Speranza Dio
Il demonio fara' di tutto per scoraggiarvi.
Raccoglimento esterno
Raccoglimento interno.
[page 326]
[Homily 140]
Grazia singolare che e' il
ritiro. Forse l'ultimo "si
scires donum Dei" (Jn 4:10)
Can. 595 "Quotannis spiritualibus exercitus vacent".[28]
Tempo che noi dedichiamo a Dio
Tempo che Dio dedica a noi
Tempo dell' Anima
Tempo della fede / la sentiremo resorgere.
Bisogni che tutti ne abbiamo
Presente / anima fervorosa
futuro / anima tiepida
passato / anima peccatrice
Disposizione per farlo bene
Raccoglimetno esterno /
Raccoglimento interno / "Qui custodit es sum custodit aneman suam."
(Pr 13:3)
Generosita' / famigliarita' / io vi dico (:)
antipatia / proprio comodo
Coraggio
Fatevi apostoli tra di voi.
1. Sia lodato Gesu' Cristo
2. Son peccatore
3. In pace.
Esercizi
Ut homo vincat seipsum (:)
ordinat vitam suam. (:)
[page 326]
[Homily 141]
Fine
dell'uomo
Introduzione: senza principio non si impara ne' una
scienza ne' un'arte.
I. Origine, non io - non
i genitori - dunque creato da Dio - dalla ragione - e dalla fede.
II. Perche' mi ha messo
nel mondo - forse come sasso - bestio - non come il sole, la terra ed il fuoco
- ho un fine - non senza fine.
III. "Habetis fructum
vestrum in sancti, ficationem - finem vero vitam aetuanam." (Rm 6:220
Sacerdote - Breviario, rosario.
reverentiam exhibeat - culto liturgico eI serviat (:) - Decalogo.
I. "Ibit homo in
domo aetunitatis". (Qo 12:5)
Casa albergo[29]
eternita'
sempre, mai
II. Promesse del Demonio
promette cio' che non e' suo promesse fallaci - "non moriemini - eritis
sicut Dei" (Gn 3:4)
fossero vere - sono brevi
III. Piccole richieste di
Dio coll' osservanza dei comandamenti.
Voi vi aggiungerete gli abblighi dello
stato.
[page 328]
[Homily 142]
Fine
[dell'uomo]
Questa meditazione si chiama fondamentale
poiche' e' la base di tutti gli esercizi.[30]
I - L'uomo e' stato creato da Dio ut
videam? (Mk 10:51) [31]
- E' stato da Dio creato per un fine
- 100 anni fa il mondo c'era ed io non ero
Soli gli animali, i sciocchi, i pazzi
non oprano per un fine.
Lo scultore fa una statua non per collocarla
in una stalla ma in una sala, in una chiesa.
Cosi' l'anima - immagine di Dio
- tutta come l'angelo non e' creato per i beni di questa terra, per il piacere,
ricchezza, potenza, mangiare, bere, dormire etc -
Infatti S. Agostino dice se cosi'
fosse che differenza dalle bestie
S. Tommaso. Nessun bene di questa
terra appaga il nostro desiderio.
Salamone - il piu' che ha
goduto, chiama il piacere "Vanitas vanitatis". (Qo 1:2)
Dunque 'homo creatus est ut'[32]
{laudet - Rosario,
perghiere, riconscenza
{reverentiam - Messe, Comunione
{serviat - Comandamenti
Ubbidienza
L'albero serve al giardiniere che l'ha
piantato oppure non l'ha creato
Se diamo una parte al mondo, al demonio
siamo ladri commettiomo un furtu.
[page 329]
[Homily 143]
Fine
dell'uomo
Introduzione. Senza principi non si impara ne una scienza
ne un'arte.
I. Origine, non io - non i
genitori - dunque creato da Dio - dalla ragione - e dalla fede.
II. Perche' mi ha messo nel
mondo - forse come sasso - bestia - non come il sole, la terra ed il fuoco - ho
un fine - non senza fine.
III. "Habetis fructum
vestrum in sanctificationem, finem vero vitam aetuanam." (Rm 6:22)
reverentiam exhibeat -
culto liturgico
serviat - Decalogo.
I. "Ibit homo in domo
aetunitatis". (Qo 12:5)
Casa albergo
eternita'
sempre, mai
II. Promesse del Demonio
promette cio' che non e' suo
promesse fallaci - "non moriemini - sitis sicut Dei" (Gn 3:4)
fossero vere - sono brevi
III. Piccole richieste di Dio
coll' osservanza dei comandamenti.
Voi vi aggiungerete gli obblighi dello stato.
[page 330]
[Homily 144][33]
Principio
Fondamento
I. 100 anni fa il mondo era ed io non ero.
Chi mi ha messo nel mondo? non io, non il caso, non i gentiori - La
madre dei Maccabei. (2M 7:22)
Dunque chi? la ragione mi dice che Dio i la Fede "Deus creavit
homine".[34]
II. A che fare mi trovo
nel mondo?
Non senza fine. Come il gettito di un sasso da un (brutto?)
Ogni savio opera per un fine. Iddio la stessa Sapienza.
Dunque certo per un fine.
III. Qual e' questo fine?
"In gloriam meam creavi eum" (Is 43:7)
"Deus time ut mandata epis observo." (:)
Dunque: creato est
homo
Ut Deus laudabat: ufficio,
Rosario, preghiera, gratitudine.
ut Deo reverentia exhibeat: messa,
comunione
ut Deus serviat: Comandamenti,
Ubbidienza, regola
L'albero serve eppure
non l'ha creato il giardiniere.
[page 331]
[Homily 145]
Il supremo dominio che Dio ha di me
rechiede l'indifferenza |
1. Il fine e' di servire amare Iddio. |
La Providenza |
1. Perche Iddio e' infinita Sapienza e
scienza |
La divina giustizia |
1. Senza indifferenza si patisce di
piu'. |
[page 332]
[Homily 146]
Un ragazzo nelle Indie risponde al tiranno
che gli impone di dargli il rosario "Se il rosario e' Dio, come lo posso
dare al nemico di Dio?"
Cosi' se i miei pensieri sono di Dio, come
darli alla vanita'? Se sono di Dio, come darmi al demonio? Se sono di Dio come
darmi alle creature?
1. gratitudine - che mi ha creato
Che ha
creato me e non gli altri
Che senza
mio merito
in un paese
cattolico
mi ha
prevvisto un'educazione.
2. Siamo di Dio e non nostril
L'albero ed
il giardiniere
Chi si da
al mondo, al demonio, ruba.
3. Se non corrispondiamo al fine siomo
inutile
Esercizi
fondamento
Origine
Non pei beni di questo mondo / Solomone Vanita' (Qo 1:2)
Dunque per Iddio.
[page 333]
[Homily 147]
I. E una cosa dolorosa
1. Perche' cosi' richiede la bonta'
di Dio.
2. Perche' cosi' richiede il supremo
dominio di Dio.
II. E' cosa utile
1. Beatitudine immensa per
l'anima
2. Beatitudine
3. Beatitudine eterna.
III. E' cosa necessaria.
1. Iddio e bonta' e giustizia
infinita.
2. Percio' ha creato il paradiso e
l'inferno
3. Iddio otterra' sempre il suo fine.
mondo - banchetti
natura - rugiade
per non tornar indietro
[page 334]
[Homily 148
Fine
delle Creature
I. Per
chi le creature, non per Iddio, non per gli angeli, non pei brutti, ma per
l'uomo - sostentameto, sanita', debloezza, recreazione.
II. Perche
Dio ha provveduto l'uomo di queste cose? non per goderle, sono materiali,
transitorie, ma per conseguire il suo fine.
a) col fargli conoscere Dio
b) ammirare Iddio
c) manternerci la vita.
Qui si sbaglia chi si da a godere le
creature e dietro ad esse perde il suo cuore.
III. Unde
Sequitur - tantum, quantum. (:) L'artefice come usa gli strumenti.
Non ci ha da badare se piace o non piace,
inferno, sano viandate.
I. Nostra
disposizione verso le creature - Indifferenza - Indifferenti non nelle cose
proibite ma libere ne nella disposizione della divina providenza.
II. sanita' - infermita'
ricchezza - poverta'
vita lunga - vita corta
III. Desiderare
ed eleggere cio' che piu' ci e' al fine per cui siamo stati creati.
per vivere in pace abbiamo pochi desideri
e questi diretti alla salute eterna.
per essere sicuri siamo indiffernti
fuorche di Dio.
[page 335]
[Homily 149]
Fine
delle creature
Et reliqua ... ut eum juverit. Unde
sequitur, tantum quantum juvent - se retrabere tantum quantum impediunt.[35]
I - Considerare tutte el cose sulla
terra.
- Per
chi Iddio le ha create?
- Per
se stesso perche' egli crea tutto per l'eternita'.
- Non
per gli angeli perche' le cose materiali non hanno proporzione colla loro
natua spirituale.
- Non
per gli animali occazionali perche' sono incapaci di conoscerlo.
- Le
ha create pre l'uomo.
"Constituisti
eum super opera manuum tuarum". (Ps 8:7)
Per
suo sostentamento, per sanita', per sollievo, per
ricreazione.
Che
sono queste creature? Ricchezza, onori, agi, delizie.
II
Perche' queste cose all'uomo?
Non per goderle. Salomone dopo aver goduto
tutto:
"Vanitas vanitatis"
(Qo 1:2)
{Le cose materiali - l'anima nostra
{transitoria - l'anima immortale
modo
[page 336]
[Homily 150][36]
Fine
Quello che le
Domanda e risposta
Non confonderci perche; abbiamo il mezzo
il
Per aiutarci dommiamo essere societa'
Dunque fortunati noi.
[page 337]
[Homily 151][37]
Fine
[dell'uomo]
Questa meditazione si chiamo fondamentale
poiche' e la base di tutti gli esercizi.
I
- L'uomo e'stati creato da Dio.
- E stato da Dio creato per un fine
- 100 anni fa il mondo c'era ed io non ero.
Soli gli animali, i sciocchi, i pazzi non operano per un fine.
Lo scultore fa una statua non per collocarla in una stalla
ma in uan sala, in una chiesa.
Cosi' l'anima - immagine di Dio
- tutta con se - l'angelo non e' creato per i beni di questa terra
- piacere, ricchezza, potenza, mangiare - bere - doemice etc.
Infatti S. Agostino dice se cosi' fosse che differenza dalla
Bestia.
- S. Tomaso "Nessun bene di questa terra appaga il nostro
desiderio"
Salamone - il piu' che ha goduto chiama il piacere "Vanitas
Vanitatum" (Qo 1:2)
Dunque "homo creatus est ut laudat - Rosario, preghiere,
riconoscenza.
reverentiam - Messa, Communione
Serviat - Comandamenti - Ubbidienza
L'albero serve al giardiniere che l'ha piantato, eppure
non l'ha creato.
Se diamo una parte al mondo, al demonio, siamo ladre.
commettiamo un furtu.
[page 338]
[Homily 151][38]
Indifferenza
I
Non nelle cose proibite o vulute da Dio.
Non
nelle disposizioni della divina providenza.
II
Questa indifferenza e' necessaria
in tutti i casi in cui siamo in liberta' di eleggere.
sanita' - infermita'
ricchessa - poverta'
vita lunga - vita corta
Motivi
dell' indifferenza
I
Il dominio di Dio - a Lui appartiene di
determinare il modo di servirlo - in quello stato che vuole, in quell'ufficio,
in quella carica che vuolo
Dio e' il padrone e noi servi sapienza, amore, omnipotenza
II
La Provvidenza di Dio rechiede di me un amore indifferente
Dio e' sapienza infinita.
E amore infinito
E' potenza infinita - niente e nessuno puo' opporsi a Dio se non te stesso
anima mia se non ti mantieni indifferente (rassegnata).
III
La giustizia Chi si allontana da un male s'imbatte in un
altro.
Impedimeti dell'Indifferenza
1. La fantasia coi sensi - attenti alle
letture, alle conversazioni - nel trattare col prossimo - sesso diverso.
2. L'intelletto coi Falsi dettami. trova
sofismo ragioni apparenti per scusare il male.
3. Il cuore coi suoi appetiti. L'anima
aggravata da questo corpo che cerca sempre il suo comodo.
[page 339]
[Homily 153]
Tiepidezza
Segni della Tiepidezza
a) Ha in onore solo il peccato mortale.
E' negligenti negli Esercizi di Pieta'
b) Nella operazioni quotidiane non ha ordine,
non bada alla purita' l'intenzione. Si contenta di una mediocre pieta'.
Trascura la pratica della virtu'.
c) Con falsi principi soffoca i rimorsi. Segretamente
nutrisce l'invidia, superbia. Mantiene familiarita' Eccita litigi.
d) Lascia vivere in pace l'amore proprio.
Nemico del travaglio del sacrificio. Si procura comodita' delicatezze.
Se vi soni questi segni siete tiepidi. Noi
siete il campo dell'uomo pigro. La vigna dell'uomo stolto. L'albero di fichi
infruttuosa coperto d'inutili foglie. (Mk 11:13) Voi siete quella terra
inorata dalla pioggia delle divine grazie che non produce che spine in cui
sovrasta la maledizione divina.
Pericoli
1. Di cadere nell'abbisso del peccato mortale.
Se si apressero le porte del Purgatorio e quelle dell'inferno. Qui apervit
modice paulatum decidet."
2. Nell'essere regettato dal cuore divino. "Quia tepidus es
incipiam te vomere." (Rv 3:16)
Ma chi Colui che viene a cercare i peccatori. Iddio preferisce in qualche modo
lo stato di peccato alla tiepidezza. "Utinam frigidus esset."
(Rv 3:16)
Rimedi - sono difficili
a) Perche' l'anima tiepida non si persuade dello stato suo - esse fa
esercizi di pieta' - esse languidamenti esercita una virtu' apparente.
b) Ha talmente mal disposto lo stomaco che anche le medicine sono
nocive. S. Bernardo secolari - religioso, Missione un crocifisso - viso
moribondi.
c) Una grasia singolare e forte del Signore. Ma anche questo e
difficile perche' e' tutta esteriore e non ha vita interna - il bene che fa lo
fa male.
[page 340]
Meditazione Esame -
lettura - Raccogliamento.
Dice S. Gregorio - l'anima dell'uomo
tiepido e'simile al campo dell' uomo pigro come descritto nel libro dei Proverbi
(Pr 24:30-34) tutto pieno di ortichi e spine e le mura in rovina - esso
infatti cade nella tiepidezza perche' trascuradi coltivare l'anima sua.
[page 341]
[Homily 154]
Gli presento' delle pietre |
Non de solo pane vivat homo |
Lo porto' sul tempio |
Non tentati Dominum |
Lo posto' su un monte |
Vade retro Satana Dominum |
UTILITA'
Il Signore prova la nostra fedelta'
Per farci meritare
Per non attacarci alla via del pellegrinaggio
Per liberarci dal purgatorio
Ci umiliamo
RIMEDII
Orazione e veglie
Vigilate e orate. Ut non interreretis in tentationem
Attenti alla passione predominate
Non stare oziosi
Principii
Manifestarle al Confessore.
[page 342]
[Homily 155]
Orribili
danni del Peccato Mortale[39]
"Peccavi quod
mihi accidit triste" (Si 5:4)
I
Rede l'anima deforme, schifosa
a) Toglie
la simmetria dell'anima
Figurarci un volta cogli occhi
ecc, fuori del sito.
b) La
priva della grazia santificante
- come il cadavere senza
anima, in relazione a noi
- cosi' l'anima senza grazia
in relazione a Dio.
Che
diremo se per un Peccato Mortale si diverrebe neri e sformati e
visibilmente mostri? Saremo lenti a commetteri - selleciti ad emendarci -
Deformati del corpo visibile agli uomini - quella dell' anima visiblie a Dio.[40]
II
Negli occhi di Dio l'anima in peccato
diviene piu' abietta di ogni verme - Esempio la vipra che ferita
mortalmente se contarce snza muoverci a pieta'. Cosi' l'anima dannata pel Peccato
Mortale toglie l'amicizia di Dio/Homo vero in Loco triste esset.
III
Il Peccato Mortale toglie l'amicizia di
Dio se la privazione della corride relazione di un sovrano e' bastata a
privarla vita. - Filippo II re di Spagna, fece un'osservazzione ad un suo
Ammiraglio (Alvaro Bassano) e questi s'ammalo e mori' - non dichiarato nemico
ne l'odiava.
IV
Prive l'Anime del diritto al regno dil
cieli
Non si perde un traffico, un patrimonio,
un principato, ma un regno celeste "Nolite errare neque fornicarii neque
idelis servientis possidebunt regnum Dei". (1Co 6:9-10)
V
Reo del inferno in pericolo di cadervi -
Figuratevi un uomo pendente da uno spago
sopra una fossa piena di solandre e serpenti, che aspettano la preda - Cose'
l'anima in P.M.[41]
[page 343]
VI
Anticipa all'anima l'inferno - la priva della pace, la riempie di
remorsi, terrori,
Conclusione
quando la sensualita' |
racordati vi di |
S. Cipriano - la donna vanitosa immodesta
e' percio' micidiale e ' veleno delle anime.
Ne disceris
"Peccavi
et quid mihi accedet triste" (Si 5:4) Gli uomini cosi' sovente si
fanno anima pr peccare piu' liberamente - perche' le loro iniquita' non sono
immediatamente punite. - Vale a dire perche' Dio e' paziente ed aspetta - non
perche Egli non possa punire - non perche' luogo al ravvedimento e alla
penitenza.
Ma
attenti dice S. Paolo n.p. che il peccatore che abusa della pazienza di Dio
accumula un tesoro, non di amore, ma di ira pel giorno del giudizio.
(Rm 2:5)
Geremia
VIII "Attenti et auscultavi ... nullus wst qui agat poenitentiam super
peccato suo". (Jr 8:6) Se andiamo per tutto il mondo troviamo molti a
piangere pei propri peccati - miseria, fame perdita di denaro, gravi dolori,
perdita dil padre, madre, figlio, amico, una lite, bocciato in esame,
calunniato, condannato ingiudtamente.
1. deforme agli occhi di Dio
2. abbietto agli occhi di Dio
3. nemico di Dio
4. una causa
un gioco {si perde il diritto
un negozio {al regno dei cieli
un affare
5. Reo dell'inferno
[page 344]
[Homily 156]
[I Due
Stendardi]
S. Paolo "Umiliavit semet ipsum
factus abediens usque ad mortem". (Ph 2:8)
I
Non trasgredire i Comandamenti per tutto
il mondo.
1. E' necessario alla salute
2. E' il frutto della 1a
settimana
3. alcune volte e'morte eroica - I
Martiti "Magorem hauc dilectionem nemo...." (Jn 13:15)
4. Mezzo per conservare 1. Massimi eterni
2.
Castighi del peccato
3.
fuga dell'occasione
II
Non fare peccato veniale pr tutto il bene
del mondo.
1 Meno considerazione reccolti del mondo
2 Malizia del peccato veniale
3 Grande cura delle cose piccole
III
Chi elegge la poverta', i disprezzi,
umilta' per Cristo.
Gesu' mi propone i mali ed i beni
Un Figlio
amatissimo di un padre
1 Suppone il 2o grado
S. Paolo "Mihi absit gloriari
in cruce Domini Nostri Jesu Cristi (Ga 6:14)
2 grande stima ed amore
3 Produce una grande somigliansa
S.Paolo "Stigmate Domini
Nostri Jesu Cristi in corpore (Ga 6:17)
4 E' il porto sommo della perfesione
Cristiana
5 Grazia singolare - viene desunto
6 Considerare la sembianza - e' esempio dei
Santi
[page 345]
[Homily 157][42]
"Est fidelis usque ad mortem et dabit
tibi coronam vitae" (Rv 2:10)
Secondo
tutte le leggi, i delitii reiterati sono simpre stimati piu' gravi e piu'
difficili a pedonarci e meriteroli di maggiori pene. Consideriamo il fatto di
un perdonato che torna ad inguriare, insultare, offendere e tradire.
Quello
che succede nelle malatie del corpo succede per consento nelle malattie
dell'Anima. - Le malatice di ricadimento sono peggiori e di piu' difficile cura
cosi nelle spirituali. - Leggiamo in San Matteo che quando lo spirito immondo
e' uscito da un anima convertita a Dio, ne esce con rabbia e torna, con altri
sette. (Mt 12:43-45)
S.
Paolo "Quis se existimat stare, videat ne cadat." (1Co 10:12)
S.Paolo
ad Tim. "non coronabitur nisi cui legitime certaverit".
(2Tm 2:5)
a) Amarsi contro i nemici (frequenza di
Sacramenti)
Fede "in icta verbi"[43] (1Co 15:52) "memorare
novissima" (Si 7:40)
"Viviam tanquam
fur" (Rv 3:3)
b) Resistere quando ci attacano mondo
demonio
carne
c) Ritirarsi
quando il bisogno e la prudenza lo richiedono (fuga dell'occasione)
Confessione - Esorcismi. richiesto il
demonio di dire quale sua l'arma piu' potente che la Chiesa per superarlo -
rispose la confessione. [44]
Orazione - Orate, sine intercessione orate
Pulsate ad
aperietur vobis
Petite et
accipietis. (Mt 7:7)
[page 346]
[Homily 158]
[I Due
Stendardi]
Non possiamo servire due
padroni (Mt 6:24)
O Dio o il Demonio
O Dio o le nostre passioni
S. Gerolamo e gli Ebioniti:- erono
una setta di eretici i quali non volendo lasciare la legge ebraica e volendo
essere Cristiani, finirono col non essere ne Giudei ne' Cristiani
Quindi e' richiesti una magnanima risoluzione
- Missam Corpi
Il Demonio sussurra all'orecchio
che ci e' tempo per servire Dio.
Dio dice nell'Ecclesiastico: "Memento Creationi tui
in diebus inventutis tuae." (Qo 12:1)
Job - "Bonum est viro
cum portaverint jugum a juventute sua" (Thren 3:27)
L'incertezza di diventare Vecchi
La maggior parte che miete la morte sono piccoli.
Poche arrivano alla vecchiaia.
Quando
anche tutti i giovani divenissere vecchi, sara' loro facile sradicare le
passioni assecondate per la vita
S.
Doroteo nel foreste coi suoi discepoli
con una solo mano presto con
facilita
con una solo mano con
difficolta.
Cosa diresti di uno che vi offre u
cassestro di limoni ed arancie spremute
Eppure cosi farebbe quel giovane che
lascia l'osservanza dei comandamenti alla vecchiaia.
S Alfonso dice io ho lasciato il mondo a 26 anni ma beato
colui che lo lasciera' prima.
In sostanza evitare il peccato.
Non est pave impiis (Is 48:22)
"Jaqum meum suave est et onus mei
levi". Gesu' C. nel Vangelo. (Mt 11:30)
S. Agostino "Quanta dolcessa, qual
piacere non sento nell' aver rinunciato ai vani piaceri del mondo".
Che fare colle mie male inclinasioni
"Omnis
possum in es qui nos confortat" (Ph 4:13)
[page 347]
[Homily 159]
- Rallegrarsi
voi ragazza per la grande grazia.
- Mi
rattrista in pensiero e perche' questo non avvanza di voi vi daro' dei mezzi.
- La grazia e' una perla preziosa e' un tesoro piu' bello
della luna, piu' vaga delle stille, piu' sorprendente del sole -
Un peccatore .. esce convertito adorno della grazia
appena si distingueva dall'angelo.
- che
brutta cosa sorella il cadere in peccato.
perderemo
la bellezza.
I
santi si lasciavano tormentare, ammazzare per non commettere un peccato.
S. Tea Romana svenne e cadde a terra perche' passava in
canto dei peccatori.
S.
Filippo - si attorciava il naso in simil caso
Se
cade sotto i nostri occhi un serpente
S. Caterina volle camminare su carboni tutta la vita e
non vedere piu' il demonio, Lucifero.
Fuggite
i cattivi compagni
Si
conoscono dalla opere. (Mt 7:20)
Il
fatto del Catechismo.
Di
un giovane che ando' solo a festa.
Fare la Comunione spesso od anche quatidiana
Devozione alla Madonna
Il fatto di due giovani studenti
raccontato da Sant' Alfonso de Liguori nel Belgio.
[page 348]
[Homily 160][45]
Rovina del tempo [spargimento della natura
(written in pencil)]
Gli
interpreti di questa abominazione della desolazione riconoscono il peccato
mortale. [46]
Che
cosa diremo se invece di Gesu' in Sacramento metterebbero un idolo dei tempi
pagani - Noi siamo tempio di Dio "Templum Dei estis vos".
(1Co 3:16)
Lo
stesso succede sol peccato togliamo Dio e vi mettiamo il Demonio.
Se
si vedesse l'interno il peccatore allora capicebbe dice il P. Segneri, perche'
viene chiamato vipero, cane, porco. [47]
"Vos
ex pantre diabolo, estis" (Jn 8:44) un demoni figura di un animale.
Ammonizione.
Mezzo
per fuggire il paccato, fuggire l'occasione.
chi nella Giudea fugga sui monti.
chi fouri di casa non vi entri
chi nei campi non vada a prender la veste. (Mt 24:16-18)
S.
Agostino ci assicura che non questo parlare Gesω Signore non intende altro che
la fuga dell'occasione.
L'occasione
per i piccoli e' la male compagnia.
Esempio del ragazzo che va alla festa - Boudrand che dopo il primo peccato
cadde morto. [48]
Non
differire la conversione. "qui convertuntur ad vesperaz famen patientur ut
canes" (Ps 58:6)
"quaeretis
me ac non invenietis in peccato vostro moriemini" (Jn 8:21)
"Qualis vita finis ita"[49]
S. Girolamo da cento appena uno da 100,000 si salva.
S. Dionisio chi vive ostinato muore ostinato.
S. Vincenzo Ferreri un miracolo piu' grande che si salva un
malvivente, che suscitare i morti.
Di uno che visse a suo talento contento id
saper dire in punto di morte tre giaculatorie. Sapete infatti che cosa ha detto
"Rapiat omnia Demon" (:)
Un sacerdote affaticato con un moribondo, "Il
pane e'duro e il coltello non taglia".
Ecclesiaste "Cor durum male habebit
in universum" (Si 3:27)
Buona educasione, buona vita, buona morte.
[page 349]
[Homily 161]
Dei
tre peccati
Introduzione: Difetto predominante
I Il fatto chi castiga? Chi sono i colpevoli? colpa? pena?
modo?
II Chi castiga? I colpevoli? la colpa? pena? come? per mancanza
di indifferenza.
III Chi castiga? Dio
Colpevole? un'anima innocente per tempo
Colpa? un peccato solo.
pena? un inferno eterno.
I processo
dei peccati
II bruttezza dei peccati
III Chi son io che ho peccato
IV Chi e' Dio che ho offeso
[page 350]
[Homily 162]
Dei
tre peccati
Introduzione: "Difetto
predominante".
I
Peccato degli Angeli - Il fatto -
ciscostanze del fatto - giusto, santo misericordioso
chi castiga? - chi sono i colpevoli? quale
la colpa?
prime creature, principi, spiriti
quale lapena, in che modo? E noi ed io?
II
Peccato di Adamo ed Eva. - Adamo, adorno
di grazio, sapienza, e giustizia originale. - nel paradiso terrestre, per
l'eternita' beata - dopo un tempo di servizio
(labero). - Il serpenti, infuce Eva, ed
Eva Adamo.
- Pena li caccia dal paradiso,
condanna a miserie, morte, vita di guai e di penitenza -
Chi e' che castiga? - giusto,
misericordioso, speinte, santo.
I colpevoli?
la colpa? Un
peccato solo
La pena? Cacciati dal paradiso
Spoglio della
giustizia originale.
Mali dell'anima
e del corpo
stenti, dolori,
infermenta' e dolore. morte.
Ignoranza -
ribellione appetito alla ragione.
ripugnanza al
bene, inclinazione al male.
Non solo ad
Adamo ed Eva ma a tutti i posteri.
Come? Ambendo di sapere piu' del bisogno, e contro ordinazione
di Dio. Essi ed io?
III
Il peccato di un'anima dannato per quello
solo. Colpevole? Colpa? Pena? Iddio e padrone, dell'uomo ed ha infinito dovere
di obbidire.
Chi pecca impugna questo diritto, calperta
le legge disprezza la padronanza, e quanto in se di sconosce Iddio. amore
e pena.
[page 351]
I Processo dei peccati. tempo, luogo, compagni,
uffici, fanciullezza (tfulia) gioventu' - adoliscenza - virilita'
II Bruttezza dei peccati
"qui facit peccatum servus est peccati". (Jn 8:34)
III Chi ciete voi che aveti peccato?
tutte le creature innanzi a Dio. "quali non sunt" Isaia. (:)
Come mai gli angeli, i santi, le creature,
i demoni mi hanno sapportate?
perche' oltre all'essere guisto a anche misericordioso?
[page 352]
[Homily 163][50]
I Rende l'anima schifosa |
1. Per la bruttezza dell'atto peccaminoso |
II Toglie la degnita' della grazia divina |
1. Scendiamo all'inferno Iddio non si muove 2 Vipera |
III Toglie l'amicizia di Dio |
Comunica le
forze e le ricchezze |
IV Priva l'anima del diritto al regno dei
cieli |
lite perduta -
nave affondata perdita al gioco |
V Vi fa rei dell' Inferno |
Uomo appeso da uno spago sottile su di
un precipizio pieno di serpi.[52] |
VI Anticipa l'inferno della morte. |
pietanza avvelenata |
[page 353]
[Homily 164][53]
"A paenis inferni libera nos Domine"
(:)
- si narra di uno scolaro apparso sl suo
maestro - goccia di sudare di un dannato
- Se una goccia dunque - lo Spirito Santo
"Descendamus - viventes S. Bernardo "ne discend: morientes"
- Il fuoco brucia continuamente
- Nel fuoco non una parte ma tutto il
corpo.
- Il nostro fuoco in paragone e' un ombra
Il nostro fuoco e' potente quanto piu'
quello dell'Inferno?
Poveri noi, povera quelle ragazze cosi'
delicata.[54]
- I dannati soffrono non un dolore, ma
insieme ogni sorte di dolore, pene e tormenti - Il ricco epulone.
Ad Abramo "crucior in hac flamma, in
hunc locum tormentorum" (Lk 16:24) plurale.
- Tormentati della cista - topo -
lucertola - S. Francesca Romana, in una fornace - S. Caterina da Siena -
camminare nella bresca tutta la vita.
Udito catene, battiture, pianti, lamenti, urli,
bestemmie.
Odorato fetore, puzza - se un sol cadavere che sara' di
migliaia.
Gusto sete, fame - se non possiamo.
[page 355]
Come non abborrire il
peccato?
- Si patisce la privazione della vista di
Dio
- E' pena piu' sensibile, piu' atroce,
piu' tormentosa.
- Assalonne initmato da suo padre il Re
David preferi la morte.
- Filippo II re di Spagna ad un suo
cavaliere? mori'.[55]
- che sara' dunque quando Iddio priva
l'anima dalla sua vista.
[page 356]
[Homily 165][56]
"A poenis infernis libera nos
Domine" (:)
Il fuoco brucia continuamente.
Nel fuoco non va parte ma tutti quanti,
tutto il corpo. [57]
Il nosrtro fuoco si paragona, e' un'ombra.
Il nostro fouco e' potente, quanto piu'
quello dell'Inferno.
Poveri noi, povera quella ragazza cosi'
delicata.
I dannati soffrono non una specie ma ogni
sorta di dolori, pene, e tormenti - Il ricco ad Abramo "Crucior in hac
flamma in hunc locum tomentorum." (Lk 16:24) plurale.
[page 357]
[Homily 166]
Inferno
di sensi[58]
Vedere |
lougo di fuoco - anime chiuse in corpi
di fuoco |
Udire |
Se in una casa che va a fuoco tanto si
grida che sara' all'Inferno, grida, pianti, bestemmie - Se piange l'inferno
alla vista del chirurgo cogli strumenti che sara' dei dannati colpiti dai
demoni - Improperii verso i complici - maledizioni dei piaceri, delle
vanita', bestemmie dalla gola - Dove e' il riso - Ad alcuni da fastidio una
campana, cane abbaia, una zanzara, un bambino che piange. |
Odorato |
fumo - zolfo, puzza - luogo chiuso senza
aria - Icorpi dei dannati peggio dei cadaveri - e starvici per sempre -
Riflettere - non si sopporta - l'aria di un'ospedale - Si cercano odori -
essenze - etc. |
Gustare |
amore - valeno - lacrime - sete - veleno
dei sepenti, fiele, pece - Zolfo fame Riflettete la gola a chi puo' condurre.
I santi soggigavano la gola con astinenze, degiuni. |
Toccare |
il fuoco - il dannato come un pesce
nell' acqua cosi' nel fuoco - tutti i dolori di malettie e di tormenti - Se n
peccato o penitenza o inferno - Pensate, riflettete - risolvete per non cader
nell'inferno |
Ho
perduto Dio - mio creatore
salvatore
mio
ultimo fine
mia
felicita'
la
stessa bonta'
la
stessa bellezza
la
stessa generosita'.
[page 358]
Un
Dio buono
misericordioso
padre
Ho perduto Dio |
per mia colpa |
Ho perduto Iddio |
per sempre |
Padre - ma Dio giudice giusto.
[page 359]
[Homily 167]
Che fa
del corpo la morte
Il corpo cadavere[59] - Si. pecca a causa del corpo che cosa e'
questo corpo?
Considerarlo appena morto
Pochi
giorni dopo la morte {Corruzione[60]
{Gesω Cristo NO
{naso, orecchie, labbra, cappelli, ente, fori degli occhi, vermi.[61] (Jb 7:5)
Esempi - Daniele per togliere dell'inganno i
Babilonesi
"Ecce quem colibatis" (Dn 14:23-27)
Cosi' anche S. Efrem.
la voce noi fummo come voi
- Mors non tardat (Si 14:12) - tempus breve S. Paolo (1Co 7:29)
Avarizia Poverta'
Il corpo scheletro
attacco disordinato alla roba
Che vi resta? risponde la morte ossa lingua, cervello, cuore
si nomina i peccati
Giezabele? (1K 21:23)
S. Alfonso - Scheletro - Alessandre Magno.
Un religioso scheletro - copri con cose che si ambiscono
ultima moda.
Il corpo polvere umilta'
L'uomo viene formato dalla polvere per
tenersi umile.
[page 360]
[Homily 168][62]
E' certa - increduli - non forse - libro
battezzati.
E' fine di tutto il sensibile - Averi -
Corpo - beni - ombre E' vicina - il demonio - Iddio ci avvisa - Estote partati.
(Lk 12:40)
Vedere[63] - Faccia - parenti sacerdore - Udire -
Parenti - morribondo - sacerdore
Odorare - Aria - Medicine - tetto
gustare - entrare nel cuore del moribondo
separazione - eternita' - tovvare - capelli - foronte - mani.
Cadavere - morte ma putrefacione[64]
Scheletro
Polvere.
[page 361]
[Homily 169]
Applicazione dei Sensi alla Morte (p. 116)[65]
Vedere[66]: Camera al quanto oscura - Sul letto moribonda una
giovane - essa aveva seguito il mondo servito il demonio ma pentite. Contrasto
tra bianchezza nitidezza del letto col suo volto - lista sprofondata - capelli
- front - occhi, naso, guancia, bocca. Il petto come mantice tremito il capo a
piedi. I parenti aspettano la catastrofe - La madre la compange Il Sacerdote.
Riflessione: Che spettaclo diverso di poco fa per le cie, pei
teatri, per balli.
Udire: Sospiri della madre e dei parenti - Ma che
l'avrebbe detto? Ma ma ma Gesu' l'ha detto "estate parati"
(Mt 24:44) "que ora non putatis" (Lk 12:40).
- altri parlano di cassa, di sepoltura -
Il Sacerdote
"Proficiscere de hoc mundo" (:)
- La moribonda e' muta - rantola di quando un genito.
Riflessione: - E' poco fa parole superbe mormorarione,
minaccie - invettive - collera ed ora muta per sempre.
Odorare: La stanza aria corrotta - pensa di medicine il
Fiato cadaverico - ci vuole la carita' dil sacerdote cattolico per sopportarlo.
Chi conosce il bisogno di quell'anima in quel frangente.
Riflessione: - dove le terre, sapone, sembrava volersi
inbalsamare vio, ed ore?
Gustare: Intrate nel cuore della moribonda "O mors
quam amara memoria tua" (Si 41:1) Ecce memoria - vederla venire -
sentirla venuta - esser moribonda "Solum Mihi Superat Sepulchrum" (Jb 17:1)
- Separazione da ogni persona - spavento di andare all'eternita'.
La bocca arsa - lingua arida - bocca tutto
piaghe - la gola corrosa - Medicine amare.
Riflessione: quante recarcatezz e nell'accarezzare il palato.
[page 362]
Toccare: i capelli molti di sudore - fronte
golida - Il polso intermettente indica lo sato el cuore - le braccia sembrano
di piomo - l'ultimo erspiro e chiuderete gli occhi e la bocca - e internerite a
incrociarla le dita - per inserirvi il crocifisso o il rosario.
Ecco l'idole del mondo un cadavere.
Quello che abbiam considerato puo' essere
di noi e forse non lontano
Come desideriamo di trovarci al punto
della morte?
dunque cerchiamo di vivere cosi' -
"Qualis vita finis ite". (:)
[page 363]
[Homily 170][67]
- la morte come guerra col peccato di
Adamo (Gn 3;5)
- Un giovane passa innanzi alla Chiesa.
Adamo: 930 |
disse "che gioia vivere" (:) |
Statutum est |
- sentenza irrevocabile |
|
non ci e' residenza che basti |
|
li spoglia di tutto |
|
E' un affare della massima conseguenza -
se entra nell'eternita' |
E' un affare |
Si muore una volta percio e' un affare
pericoloso. |
|
E' un affare irreparabile |
[page 364]
La Morte incerta dunque prepararci
presto |
- Dunque pensiamo seriamente |
La Morte incerta dunque preparati ad
ogni ora |
tutta la vita una preparazione |
non si prepara |
Ci prepariamo |
[page 365]
[Homily 171]
1. E' certo che abbiamo a morire
Si muore una sola volta.
2. Incerto - il luogo
tempo
modo / confermati
in grazia di Dio.
3. Qualis vita finis ita. (:)
[page 366]
[Homily 172][68]
Della
Morte
"Per unum hominem peccatum in hunc
mundum intravit, et per peccatum mors." (Rm 5.12)
Oh che gran punto, che gran pensiero e'
questo, che sbalordisce la mente di ogni uomo piu' di qualunque altro novissimo
poiche' tutti gli altri novissimi, il giudizio l'inferno, il paradis li
crediamo per fede, ma non li vediamo laddove la morte la vediamo tuttodi' coi
nostri proprii occhi - Onde e' che un vivi pensiero della morte opera continua
convrersioni e mutazioni di vita, e reimpe tuttidi' i chiostri ed i romitaggi
d'ogni sorte di persone, che riflettendo alla brevita' della vita, ed alla
vantia' delle cose terrrne, danno il tempo al mondo per meglio desporsi ed una
buona morte. "Mors in nobis operatur" (2Co 4:12)
Il famoso Girardo Domenicano nel
leggere il capo V del Genesi (Gn 5) di quei primi uomini che abitarono il
mondo trova[69]
Adamo: 930 anni |
et
mortum est |
qui chiude il libro e tutto meditabondo
- ma dunque la vita anche di secoli finira'. |
- D. Giorgio Bugeia teschio, bara, . -----
Il corpo cadavere[70] "Induta est caro mea
putredine".(Jb 7:5)
quando ? forse presto - mors non tardet (Si 14:12)
- estate parati (Lk 12:40) - breve est tempo. (1Co 7:29)
"Ecce quam celebratis" (Dn 14:23-27)
Il dragone adorato dai Babilonesi.
[page 367]
Il corpo scheletro omnes avaritiae student"
(Jr 6:13)[71]
Gesu`
"Qui volunt divites fieri"
incidunt in tentationem et in laquem diaboli". (Tm 6:9)
Il corpo polvere "Pulvis es et in pulvere revertis"
(Gn 3:19)
[page 368]
[Homily 173]
Vocale e mentale
II
Il Rosario e' preghiera a Maria. Ci
acquista la sua intercessione - La potenza di Maria in nostro favore e'immensa Tanto
piu' che essa ci ama.
La Chiesa ha dato tanti vantaggi -
Chi puo' misurare quente vittorie sul
peccato.
Uno dei favori spirituali sono le numerose
indulgenze che si possono applicare alle anime dei defunti.
Chi sono? persone
come noi - cristiani - conoscenti - amici - famiglia - anime sante.
Dove sono?
Che cosa fanno? Soffrono, piangono, si purificano, aggiustano la
veste della grazia.
Fino a quando? Ce lo dice S. Matteo "non uscirai fino a
tanto che non avrai pagato il tuo detitto" (Lk 12:59) - Ricordiamoci
tutti i peccati di 1o giorno, di 1a settimana.
Possiamo nio aiutarli
Nella messa c'e' il momento dei defunti.
Dobbiamo aiutarli
come possiamo aiutarli? Tutte le opere buone - la mortificazione
- le indulgenze.
La Messa preghiera di Dio.
[page 369]
[Homily 174][72]
Il Figliol Prodigo (Lk 15:11-16)
I
"Pater, da mihi portionem substantiae
quae me contingit." (Lk 15:11)
a) Spontatezza / in regionem longuiquas
b) Raffigurare nel giovane
l'anima in peccato
- Abbandonato il posto nel cuor di Dio
- Perduta la stima
- Diventuta oggetto dell'odio id Dio
- Perduta la sua protezione
- Vi siete circondata di nemici
- Deturpato l'immagine di Dio: sapienza, bonta', omnipotenza,
felicita'
- Perduto il diritto al cielo
- Il vostro nome cancellato dal catalogo
- Le opere buone coperte di un velo
Confusione
- Rammarico - Pentimento
II
Ad quid? Volle la sua porzione.
"Dissipavit substantiam suam vivendo
luxuriose". (Lk 15:13)
Colla vostra libera volenta' vi
assomigliavate agli angeli, anzi a Dio stesso.
sapienza |
L'anima portava l'immagine di Dio Il corpo membro di Gesω Cristo Tempio dell Spirito Santo |
III
Coepit
egere Ut
pasceret porcos (Lk 15:15)
Questo per lo star meglio che dal padre
L'anima in peccato oltre i doni della
grazia perde anche quelli di natura.
I porci: i nostri sregolati appetiti.
IV
Hic fame
pereo Surgam et ibo
ad patrem meum (Lk 15:18)
- Le parole che il figlio dice al padre.
- Chi gli da coraggio di
cosi' dire padre.
il pensare che egli θ mio padre.
Se in quelche modo abbiamo imitato il figliol prodigo imitiamolo nella sua
resoluzione.
[page 370]
V
Effetti della risoluzione
- Cum adhuc laonge esset vidit illum
pater.
- Et misericordia motus est.
- Ecco come ricevuto il peccatore da Dio.
- Coraggio altro che disperazione.
VI
Accoglienza buona liberale.
- Proferte stolam primam et niduite illim
(Lk 15:22)
(grazia santificante)
- Sate anulim in manu suis.
(Lk 15:22)
(lo Spirito Santo coi suoi doni)
-Calceamenta in pedes eius (Lk 15:22)
(felicita' di camminare nella via di Dio)
- Adducite, occidete vitulum, mandicemus
et epulemur (Lk 15:23)
(lo stesso sangue di Gesω Cristo)
Mortuus erat et reiscit
Perierat et inventus est (Lk 15:24)
"Ne permittas me separari a te"
(:)
[page 371]
[Homily 175][73]
timore
non disperazione
giustizia
- misericordia
Dio
sapetta
Dio
chiama
Perdona
gernerosamente
Prodigo
(Lk 15:11-16)
David (2S 12:1-11)
S. Pietro (Jn 21:15-17)
S. Paolo
[page 372]
[Homily 176][74]
Christus Jesus venit in hunc mundum
peccatores slaves facere, quorum primus ego sum (1Tm 1:15)
I |
Da mihi portionem (Lk 15:12) |
Cuor di Dio |
Sapienza |
II |
Dissipaviat substantiam suam vivendo
luxuriose (Lk 15:13) |
simili agli Angeli Dio |
|
III |
Coepit egere (Lk 15:14-15) |
Cerco' padrone |
Compiangendolo |
IV |
Hic fame perio. Surgam et ibo ad petrem
meum (Lk 15:17-18) |
mi anima il pensiero che egli e' padre
mio. |
|
V |
Cum adhuc longe vidit et misericordia
motus est (Lk 15:20) |
non dieperare ma coraggio |
|
VI |
liberalita' |
Cito proferte stolam primam et
induite illum Date anulum in manu eius. Et calciamenta in pedes eius.
Adducite vitellum saginalum, et uccidete. Mirtuus erat et revixit,
perierat it inventus est. (Lk 15:22-24) |
[page 373]
[Homily 177]
1. Sta in mano nostra il fare buona
meditazione "Non la speciale e straordinaria ma l'ordinaria".
2. La Meditazione e' l'esercizio della
memoria, intelletto e volonta'.
Non sta nella dolcezza e gusti sensibile
ma negli atti della potenza dell'anima.
Infatti quantunque sono secco, e duro,
posso odiere i miei peccati, e posso amare Dio sopra ogno cose, e fare atti di
virtu'.
3. E' errore di coloro che credono di non
far buona orazione, perche non sentono dolore die peccati, ed affezione della
virtu'.
Poiche' la volonta' non sta' nel senso ma
nello sprito.
4. Io voglio il male quantunque senza
questo pecco e pecco mortalmente.
Nave che si muove a vento e con remi
fanciullo in mano e grade
5. L'Oradione e' mezzo e non fine.
Sempre possiamo darci all' umilta',
pazienza, ubbidienza, mortificazione, rassegnazione.
6. Non importa se non si fanno grandi
discorsi ma nell'atto della volonta'.
Distrazione in cerca di riparare
Come chi si addormenta.
[page 374]
[Homily 178]
Parola
di Dio
"Beati qui audeunt verbum Dei et
custodiunt illud" ai Farisei. (Lk 11:28)
"Qui ex Deo est, verbe Dei audit
propterea vos non auditis quia ex Deo non estis" (Jn 8:47)
Le parabole di Nostro Signore nel vangelo
di S. Luca.
Quanto importa il salvarci altrettanto
importano le disposizioni per ascoltare la parola di Dio.
L'omnipotente "Omnipotens verbum tuum
Deus".
Le parola degli apostoli ha cambiato la
faccia della terra
La parola di Dio e' verita'. e la verita'
prende valore di se stessa.
Il sole - il fuoco - il cibo.
Via - durezza del cuore, e disipazione
dello spirito/raccoglimento - comprensione
pietra - leggerezza
dellp spirito, inconsistenza di volonta'
(profonda meditazione - fermezza nei propostiti)
spine - affetti disordinati veso le
creature.
(distacco - repellere l'amore disordanato)
terreno buono concime / mortificazione
pioggia /
preghiera
sole / carita'
di Dio e prossimo.
[page 375]
[Homily 179][75]
Del
Regno di Gesu' Cristo
I
Un Re terreno - la capacita', diritto,
autorita', possesso, di Dio stesso - ossequiato ed ubbidito doa tutti i
cristioni e principi cristioni.
II
Si prepare per una spedizione - e' mia
volonta' di conquistare la terra degli infedeli - avremo
1. |
Lo stesso trattamento |
vestito |
fame |
2. |
Sosterremo fatiche |
vigilie, viaggi, caldo |
Andro' avanti io. |
3. |
Riporterimo ferite |
sangue ma nessuno morra', vincitori. |
Iddio e' con noi. |
4. |
Avrete parte dei frutti della vittoria
giusta e meriti. |
|
|
5. |
Ma badate non alle armi nemiche |
schiavitu', tiannia, morte certa. |
|
Pensate
e Risolvete
III
Gli altri Re a condizioni diversi hanno un
unfinita' di seguaci - Tutti si offrifebbero pronti - ed il piu' generoso - Offrira
tutto il suo a se stesso - non resterebbe nella ultima fila - attacherebbe a
lato del Re i nimici.
Chi non accetta biasimato - se non la
nobilita' dell' impresa, almento il timore della schiavitu' e della morte,
dovrebbero farlhli vincere la sua poltroneria non vuol scomodarsi.
I
Gesω Cristo Re per natura - tutto da Dio
" " " per merito - tutte le dote perfette.
" " " per elezione - lo costitui' l'eterno suo
padre.
" " " per potenza - lo vedremo nel giudizio
" " " per conquista - col suo sangue
" " " Eterno - non ha fine il suo regno.
" " " Universole - tutti monarchi e sudditi
l'ubbidiscono
[page 376]
Roconosciamo
Gesω Cristo Re e noi suoi sudditi
II
Prima del discorso consideriamo i nemici: mondo,
varne, demonio.
Sensualita', amore carnale, amore mondano.
Con questi si _________ il demonio
Se non si domano nelle cose lecite si ad
essi il demonio.
Ho determinate di conquistare il regno e
la gloria paterna - per arrivarci sotto i piedi il mondo e combattere i nemici.
Ciascuno avra il centuplo e la vita
eterna. Se non mi seguite
. Schiavitu`, morte eterna. Venite prendete la croce
e seguitemi
III
Chiunque ha un po` di ragione chi offrira'
a seguire.
Chi θ affascinato combatte prima i nemici.
Amarlo |
ut eum magis sequar |
[page 377]
[Homily 180][76]
I Un Re umano eletto da Dio al quale
obbediscono tutti i principi e popoli Cristiani |
|
I Gesω Cristo che
|
II Discorso di questo Re voglio conquistare
la terra degli infedli, chi vieni con me sara' contento del cibo, bevande,
vestito, lavoro - e participera' con me della vittoria. |
1. Lo stesso trattamento |
II Invito di Gesω Cristo nemici conquista
gloria paterna. |
III Considerare la risposta dei sudditi di
un Re cosi' liberale. Chi non accetta biasimato. |
|
III Chi e' piu' appassionato a Gesu' Cristo. |
fatiche |
di stabilire il regno di Cristo in cuor
nostro collo stesso intimo sentimento di imitarlo |
|
[page 378]
[Homily 181]
Nascita
di Gesω Cristo
"Exut edictum e Caesare Augusto ut
describeretur universus orbis." (Lk 2:1)
Obbediscono all'Editto
Sentimenti che inspirava loro nel viaggio il Verbo di soggezzione ed
obbedienza.
Ma Carsare? estraneo, idolatra.
la legge? dettata dall'ambizione dalla supperbia
Grande esempio come dobbiamo essere coi superiori
Come obbedizcono a costo di molesia
di pericoli, con pace e perfezione - le strade, stagione, delicatessa della Vergine
-
avverra al interno - Giuseppe - i discorsi nelle tribolazioni - nel silenzio con
Gesu'.
Peperit filium suum perimogenitum, et
pannis eum involvit et reclinavit eum in proaesepio." (Lk 2:7)
Entrano
in Betlem, cercano alloggio.
ma "non erat eis locus in diversorio".
E voi come la accogliete quando batte al vostro cuore?
Con pace accettano il frfiuto - e voi? come?
Giuseppe esce, cerca, trova la grotta.
Consideratela.
Quest e' il palazzo in cui nascera' Gesω Cristo.
"All'ora decretata come il raggio cosi Gesω Cristo
"Aut ista fallitur aut mundus errat" S. Bernardo
Cosa gli dobbiamo noi due - che dire della nostra superbia della nostra
comodita'.
Chiediamo gli umilta'
[page 379]
"Facta est, multitudo,
militiae ceolestis, dicuntium Gloria..." (Lk 2:13)
Gle uomini li regettano, gli angeli
reconoscano.
Nasce a dar Gloria a Dio ... ecco il fine
della nostra vita.
I Pastori - Circoncisione - I tre Re Magi
- Purificazione -
Fugo in Egitto - Ritorno dall' Egitto.
Venuta
nel Tempio
Giuseppe e Maria per Pasqua in Gerusalemme
al Tempio.
Loro diportamento nel tempio, il nostro?
Eppure allora figura oggi realta'
"Mansit in Gerusalem et nesciverunt
porentes eius" (Lk 2:43)
Le lascio, come, perche'
Il nostro distacco dai parenti?
Gesu' senza casa, senza cura.
Le nostra fiducia nella provvidenza?
"Fili prod fecisti nobis sic"
(Lk 2:48)
Per norma la volonta' del padre
"et ipso non intellezerunt verbun
prod hocutus est ad eos". (Lk 2:50)
"Che ne pensate dello stato
religioso? Quanto lo stimate? come lo rispettate?
Gesω Cristo fui adombro' la vita
religiose.
[page 380]
[Homily 182]
I Pastori
al Presepio
Apparizione dell'Angelo ai pastori (Lk 2:13-18)
Li manda gente semplice e umile
Invencevitis infantem - umilta'
Pannis involutum - poverta'
Positum in proesepio - mortificazione.
I pastori vanno a Betlemme
Eamus usque ad Bethlem (obbidienza)
Venerunt festinantes (prontezza)
Preghiera, aspirazioni
Rogate Dominum messis Ut mittat operis in
messem suam. (Mt 9:38)
Oremus
Deus, qui;non vis mortem peccatoris sed
magis ut convertatur et vivat, da quesimus, per intercessionem Beata Maria
semper Virginis et omnium sanctorum operarios Ecclesiae tuae, qui sint
cooperatores Christi et se impendant et super impendant pro animabus.
Per eusdem Domini Nostri Jesu Christi etc.
Esame di coscienza, particolare e generale
L'Angelus Domini
Risposte Messa
[page 381]
Lettere di S. Paolo per
tutti
Confessione e Communione.
[page 382]
[Homily 183]
Il
ritorno dei Pastori
Parlano con tutto riconoscenti
"Omnes qui audierunt mirati
sunt" (Lk 2:18-19) ed intanto i Giudei non si muovano - E noi
coll'Eucaristia?
La Vergine attenta non perdeva cosa
alcuna.
Imitiamo la Vergine, i pastori quendo
attorno all' Eucaristia.
Vade
Mecum
Preghiere del mattino
(L'intenzione di lurare l'indulgenza).
Preghiere prima e dopo il pranzo e la
cena.
"De profundis". (Ps 129:1)
Novena a S. Paolo
Viaggi del Ritiro
Ritiro mensile
L'Anima dell'Apostolato"
da Padre Tabone - 5 copie (chautard)
Cornede - grevi meditazioni - 6 copie - Roberto
Montoli.
Preghiera per le Missioni - di Pio XI
colla seguente
Ind. 300 giorni (29 Marzo 1908)
Antiphona: Quid statis tota die ostiosi? Ite
et vos in veneam meam. (Mt 20:4)
[page 383]
[Homily 184]
Vita di
Gesu' Cristo
dal 12 al 30 anno di sua vita
I Erat subditus illis (Lk 2:51)
Morto Erode
dall'Egitto fecero ritorno di nuovo in Nazaret. Entriamo in poco in questa
casetta - vi regno carita', concordia, pace ilarita' (frutti dell'umilta'.
Chi ubbimisce? a
chi obbedisce? in che modo? per quanto? in quali cose? (era come un
servitorello).
E subesce superbe
civis; Deus se umiliat et tu te exaltas.
Il Proficiebat sapientia, aetate et gratia.
(Lk 2:52)
aetate
sapientia come
il sole nei suoi effetti e non in se et
gratia "Se
non andate avantiandrete indietro".
Quali virtu' avete
acquistato piu' ora? quali vi adoprate ad acquistare?
III Nonne
hic est fabri filius? Nonne hic est faber? (Mt 13:55; Mk 2:3)
La poverta' in Nazareth in quella casa
Tutto da se si guadagnano il pane quatidiano
La fatica Che
lavoro il sole
E voi? come amate la poverta', la fatica
come ci siam usati del
tmepo finora?
Era venuto a curare il male nella fadice
che e' la superbia (Questa e' la ragione della vita privata nascosta).
I misteri nell'orto (p.355)
[page 383]
[Homily 185]
"Haec
est dies quam fecit Dominus exultemus et laetemur in ea". (Ps 117:24)
1. Ecco il giorno, ecco l'ora, ecco il
momento.
2. Non temete. Gesu' per vostro amore si e'
spogliato dalla grandezza.
3. Approvazione di Gesu' sull'A;tare - suo
sguardo - se poi fosse venuto a visitarvi.
4. Gesu' non solo in guarda, vi visita, ma
viene ad unirsi con voi.
5. Oh quanto Gesu' vi ama: grotta, Egitto,
flagelli, corona di spine, morte e croce.
6. A tanto amore come avete corrisposto:
pentimento, proponimento.
7. Domandare la grazia pei ragazzi.
8.
9. Ecce agnus Dei.
"Haec
est diesquam fecit Dominus exultemus et laetemur in ea". (Ps 117:24)
[page 385]
[Homily 186][77]
"Cum dilexasset suos qui erant in
mundo infinem dilexit eos". (Jn 13:1)
I |
"Ecce ego vobiscum sum usque ad
consummationem saeculi" (Mt 28:20) Perche' Gesu' Cristo e' rimasto con noi? 1. Non pr redimerci "Deliciae
meae esse cum filus hominum". (Pr 8:31) Ascoltate. |
|
|
Ed a questo
fine. 1. Si
tiene nascosrto |
- a consolare |
"Siamo piu' fortunati degli apostolo
e dei descepoli."
Perche sentiamo freddi? Cerchimao di
infervorirci.
II
Perche ci ha voluto lasciare il compendio
delle sue piu' belle meraviglie.
"Memoriam fecit mirabilium
suorum" (Ps 110:4)
[page 386
La parola del sacerdote - Betlem - Il tabernacolo - Nazareth
- I tre anni di predicazione
Solitudine |
Obbedienza |
Pertransut beneficiendo et sanando omnes
(Ac 10:38) |
III
Perche' ha voluto unirci con coi e farsi
una stessa cosa con noi.
Gesu' ad Agostino: "Cresci e mi
mangerai ma non come il cibo."
Come si unisce a noi? in maniera di cibo e di bevanda.[78]
Con quali sentimenti vuole unirsi:-
Desiderio desideravi (Lk 22:15)
Nisi manducaveritis (Jn 6:54)
Qui manducat hunc panem vivit in aeternum. (Jn 6:52)
Quello che fa per amarci - sapienza, omnipotenza, nel trovarsi
ovunque, nel sopportare le prove, grandezza, non si consuma.
Hoc facite in meam commemorationem (Lk 22:19)
- Ricordat di me.
Come corrispondere. Visitare, accompagnare, assistere,
receverlo, trattenersi.
[page 387]
[Homily 187][79]
"Cum dilexisset suos qui erant in
mundi infinem infinem dilexit eos" (Jn 13:1)
I "Ecce
ego vobiscum sum usque ad consummationem saeculi". (Mt 28:20)
Perche Gesu' Cristo e rimasto con noi?
1. non
per redimerci
2. non pr conferirci grazia
3. ma per amarci e deliziarsi di
noi "Deliciae miae esse cum filius hominum". (Pr 8:31) Ascoltatelo.
Ed a questo fine
1. Si tiene nascosto
2. Si fa trovare ovunque
3. Riceve tutti in tutte le ore.
Siamo piu' fortunati degli apostolo
Perche?
Perche' dunque cosi' languida, cieca,
fredda, misera? Ah non saro' piu' come come il passero; in quesi giorni son
cresciuti le ali: ho trovato il nido.
II Perche'
ci ha voluto lasciare il compendio di tutte le sue meraviglie.
"Memoriam fecit mirabilium
suorum" (Ps 110:4)
Betlem |
Nazareth |
Tre anni di suo predicazione |
[page 388]
III Perche' ha voluto unirsi con noi, e
farsi una cosa stessa con noi. Gesu' ad Agostino: Cresci e mi mangerai ma non
come il cibo.
Come si unisce a noi? A manieradi cibo e di bevanda. Qual
madre escogito' mai' di divenire cibo e medicina di suo figlio.
Con quali sentimenti vuole unirsi?
desiderii, promesse, minacce.
Desiderio desideravi. (Lk 22:15)
Nisi manducaverites. (Jn 6:54)
Qui manducat hunc panem vivet. (Jn 6:52)
Quello che fa per unirsi
Sapienza, omnipotenza, grandezza.
"Hoc facite in meam commemorationem.
(Lk 22:19) Ricordati di me. Come corrispondere - Comunione - Visite -
Adorazione.
Consideriamo quale felicita' sono il
godere la presenza di Dio.
Apostoli l'hanno avuto possibile e debole - noi nello
stato di gloria.
Discepoli lo godevano ad intervalli - noilo abbiamo di
continuo.
Popoli della Giudea, della Galilea, e
della Samaria - voi
potete goderne "xi darba" - noi ad ogni ora.
Beati del Cielo - lo stesso Signore che siede sul trono della
gloria risiede quaggiu' sui nostri altari.
[page 389]
[Homily 188]
La Religione nostra tutta quanta e'
compresa nell' idea della presenza di Dio in mezzo a noi. Senza la presenza di
Dio il mondo diviene semplicemente un teatro e l'uomo spettatore di questo
teatro.
"Ecce Ego vobuscum sum, omnibus
diebus usque ad consummationem saeculu" (Mt 28:20)
Adoriamolo Chiediamogli perche, sta qua?
Perche? Non per redirere le anime
Non per conferire
la grazia.
Ma perche'
"Deliciae meae esse cum filius hominum" (Pr 8:31)
Come sta |
I profeti lo vedevano da lungo. |
Vi sta nascosto |
parlava al suo popolo - I gentili gli idolatri,
i pagano, sentivano |
Dovunque |
anche loro nel fondo del loro cuore e
desiderando avere Dio |
Riceve in tutte le ore |
con loro. E con statue dicevano al
Signore "Vieni, Vieni". |
A che fare a consolare resciuga le lacrime
Illumina
Ammolisce i cuori indurati
i peccatori
Da forza ai deboli, ai pusillanimi
Spargere le sue grazie sopra tutti.
[page 390]
[Homily 189]
Vita
di Gesu' nell'Eucaristia
Memoriam fecit mirabilium suorum |
(Ps 110:4) |
Nascita in Betlemme |
Presenza reale alla voce del Sacerdote |
Spelonca deserta |
Solitudine della Chiesa |
Candide specie sacramentali |
Candide fasce con cui venne avvolto |
I poveri che gli fan corona in Chiesa |
I pastorelli che primi al adorarono |
L'indifferenza di molti verso
l'Eucaristia |
L'indifferenza dei Betlemiti. |
Tabernacolo poverissimo - augusto |
Casa di Nazareth |
preghiera in cui sempre si accupa per
noi |
Ritiro a nascondimento in Nazareth |
Obbedienza ai suoi ministri |
Obbedienza fino ai 30 anni "erat subditus
illis". (Lk 2:51) |
Pertransiit
beneficiendo et sanando omnes (Ac 10:38) |
|
Istrui', ammoni', consolo', risuscito'
morti |
Istruisce, ammonisce, consola, illumina,
suscita grazia, sana infermita spirituali. Opera tutto il bene che si fa
nella sua chiesa, dal tabernacolo per mezzo dal suoi ministri. |
Pati' |
Per lo stato si gloria non soffre dolore
nell'umanita'. Ma gli affronti ad maltrattamento continuano. |
Si immola sulla croce |
Si immola ogni di, ogni ora per tutta la
terra. |
Fu sepolto - descende nel sepolcro |
Descende nel sepolcro nuovo, non mondo,
nel petto degli uomini. |
[page 391] |
|
Nell'orto sud sangue per la malizia
degli uomini (Mt 26:49; Lk 22:44) |
Nell'Eucaristia in uno stato di Vittima
continua tiene sotto gli occhi tutto questo. |
E' tradito da Giuda |
Da quanti Giuda non e' oggi tradito. comunica in peccato. |
I suoi nemici ardevano di odio |
Sono oggi meno solleciti di cancellare
il suo nome se possibile. |
[page 392]
[Homily 190]
Nella
cena viene raffigurato il Santissimo Sacramento
S Caterina
da Siena
Portiamoci col pensiero nel Cenacolo. Il
fatto dell' Istituzione.
Tempo Non quando le turbe lo acclamavano;
non quando saziate dal pane miracoloso lo volevano coronare Re; non
nell'entrata trionfale in Gerusalemme. Ma in quella volta quando si pensava a
dargli la passione e morte "In qua nocte tradebatur".
(2Co 11:23)
Non solo la passione, ma
previde gli insulti dei giudei, eretici, cristiani sacrilegi. Sant'Ambrogio da
il vitro a chi voleva tradirlo. Gesu' Cristo questo lo fa con chi sa che lo
vuole tradire.
Usque ad consummationem saeculi (Mt 28:20)
Non in un sol posto della terra.
Non per una sola volta nella nostra vita.
Contuttocio' molti dicono come del Vangelo
"non possum venire".
(Lk 14:20)
Che dire di un affamato incitato dal Re?
Che dire di un ammalato che reciesasse
rimedi?
Ai
Mi consoli di voi nel vedervi
a comunicarvi tutti i giorni.
Santa M. Maddalena di Pazzi.
[page 393]
[Homily 191]
- Sguardo al Calvario.
- Sull'altare si ripete la stessa scena.
- Contemplare Gesu' nell'Ostia come crocifisso.
Chi ha trafitto
il Capo colle spine? |
- pensieri,
desiderii; |
Chi appanno' gli
occhi? |
- sguardi
immodesti, curiosi; |
Chi amareggiato
la bocca? |
- parola contro
la carita', contro l'obbedienze mormorazioni; |
Dilacerato il corpo,
squarciato il costato, ferito il cuore |
- inclinazioni
del corpo tentazioni del demonio Vanita' di questo mondo. |
- Non siamo degni, ma domandiamo perdono.
Fa che le nostre comunioni ci tengano
uniti coi vostri sacrifici, perche' un giorno riuniscano a voi nella Gloria.
[page 394]
[Homily 192
Fine della Chiesa nell'istituire questa festa[80]
La Chiesa guarda al tabernaccolo, osserva
le umiliazioni, alle quali si e' sottoposto il suo sposo divino.
Gli stessi uominin non
corrisponde aggiungono delle altre umiliazioni
quanti
non onorano la sua presenza
quanti
non assistono al sacrificio della messa
quanti
non participano del banchetto.
Negli altri misteri la divinita' si
disvela - sul Calvario: "Vere hic homo Filius Dei erat"
(Mt 27:54)
non solo non appare Dio ma neanche uomo -
Eppure dice S. Tomaso "e' il maxunum miraculum Christi". Ma mentre i
miracoli nella sua nascita, nella sua vita, nella morte manifestavano la sua
grandezza, nell'Eucaristia sono i miracoli diretti a nascondere sempre piu'.
Si ci confondono questi annientamenti ci
deve anche l'amore pre cui si assoggetta ad esso. Volle stare con noi - Volle
darci il suo corpo ed il suo sangue "Deliciae meae ... " (Pr 8:31)
in cibo e bevanda "Sangius meus vere est potus, caro mea vere est
cibus." (Jn 6:56)
Quando piu' egli abbassa, la sua
grandezza, tanto piu' vuole la Chiesa con questa festa che noi innalziamo coi
nostri amaggi - Essa e' il trionfo di Gesu' umiliato in questo Sacramento.
Trionfo pubblico non
nei soli templi ma per le pubbliche vie.
Trionfo universale, da
ogni nazione, tutti si inginocchiano, dinanzi a Dio in Sacramento.
Trionfo luminoso per
la bellezza delle cerimonia la devozione del popolo che assiste alle cerimonie,
"pertransivit benefaciendo". (Ac 10:38)
Quanti reguardi per gli uomini, e niente
per Gesu'.
Anche nei cristiani che sono devoti quanta
tiepidezza - e forse anche sacrilegi.
[page 395]
Noi dobbiamo onorarlo -
ravviviamo oggi la nostra fede prima di avvivinarci a riceverlo.
Umiliazioni concomitanti il Sacramento
Umiliazioni aggiunte dagli uomini.
Nostro
dovere
Di secondare la Chiesa, nel portarla in
trionfo.
Ma stamani nel comunicarci perche' fine
ultimo di questo sacramento e soltanto questo - grandi fede, ed amori, per
riparare a tutte le umiliazioni - viviamo uniti sempre con Gesu' in sacramento
per restar uniti con Gesu' in cielo.
Miracolo "Venite et vedete opera quae posuit
super terra".
Il cambiare delle sostanze.
Il sussistere delle specie senza la sostanza
Il corpo di Gesu' nello spazio del tabernacolo
La presenza in tutti le ostie.
[page 396]
[Homily 193]
Cuore adorabile del mio Gesu', nascosto, 'annihilato'
per amore degli uomini in quella sacra ostia, io desidero in questamattina gli
ardori di un Serafino per poter corrispondere a quell'amore tenerissimo che mi
addimostrate, e per ricevervi dentro di me nella maniera la meno indegno che
ci' possibile - Pero' io veggo la mia fredezza, la mia insensibilita'; ed allo
stesso tempo penso a quantoe volte ho offeso il vostro amorisissimo cuore - Se
in questo mattino non ti posso offrire il mio cuore puro come e' uscito dalle
mani di Dio io son pronto ad offrirvelo sinceramente pentito, e col dolore piu'
vivo intendo riparare alla mia passata ingratitudine - Percio' prime di
ricevervi assicuratemi del vostro perdono, dite a me pure cio' che diceste alla
peccatirce di Maddalo.
Ti son rimessi i peccati.
[page 397]
[Homily 194]
Perche' Gesω Cristo ha salvato il mondo
colla croce e coi patimenti.
Per darci alla preghiera bisogna soffrire.
per istruire bisogna soffrire
per sollevare i mali bisogna soffrire.
Lettura (Tentazione di Cristo nel deserto)
p 263
Lettura "I due stendardi" p.288
Sopra il portare la corce p.380
Sopra la carita' del prossimo p.251
[page 398]
[Homily 195]
L-Imħabba
t'Alla
Il
cuore e' fatto per amare e sente il bisogno della presenza dell'aggetto amato. Sa
cio' si spiegano le tristezze della separazione, le lacrime che accompagnagno
la morte, e tutte quelle connessioni dolorose le quali dicono abbastanza chiaro
che quando si ama, e' necessario vedersi, e, se si puo' non abbandonarci mai.
Dio
ama l'uomo - e di tutti gli amori l'amore a Dio e' quello piu' radicato nel
cuore dell' uomo - Ecco percio' di conseguenza la presenza reale di Dio
all'uomo e dell'uomo a Dio.
Percio'
insin dai primi giorni questo presenza si desidera' dall'indomani della
creazione. Ed a misura che i Patriarchi ed i profeti sentono un amore piu'
intenso per Dio lasciano sfuggire i piu'ardenti sospiri. E gli stessi popoli
idolatri ne sentono cosi' forte il bisogno che gli errore dell' idolatria non
hanno altra origine - Quei templi, quegli idoli non sono che le grida dell'
unamita' che invocano Dio e gli dicono, "Vieni, discendi fra noi, fatti
uomo, fatti marmo, se bisogna, piuttosto che privarci della presenza
reale".
Dio
che ama l'uomo pou' che non e'amato - Finche' l'uomo ne fu degno non gli aveva
negato questa felicita'; e la scrittura ce lo dimostrata che passaggio entro
l'Eden con la tenera famigliarita' di un amico e di uno sposo - Ed obbligato a
ritirarsi si soffre. L'aspettazione di 4,000 anni nin e' sopportata dal suo
cuori, dal suo amore. Egli si msnifesta continuamente all'uomo sotto forme
diverse, per mezzo die suoi profeti, fa pervernire all' uo,p parole di
tenerezza id tenera ricordanza.
Ed
eccoci all'incornazione - Ma la vita mortale di Gesu' era breve - e che 33 anni
e' poi' tutto finito? Non fu quella presenza che domanda il cuore, poiche' il
cuore esige la durata della presenza, e dice all'oggetto amato "restati,
restati sempre; non ci abbandoniamo mai".
[page 399]
Era circoscritta. La Palestina un piccolo lembo si
terra, avra' veduto il Salvatore, e il resto del mondo sara' privato di questo
incomparabile dono? e' le anime sparse per tutto il mondo e le anime che
vissero dalla venuta di Gesu' fino ad oggo e che vivranno fino alla fine del
mondo devono esse restare prive? Cio' e' impossibile e percio' venuto Gesu' vi
doveva restare, fino dalla consummazione dei secoli (Mgr Bougand[81] - Il Cristianesimo ed i tempo presenti) Vol
IV la chiesa.
[page 400]
[Homily 196]
Il vangelo - la fanciulla
L'amore sta nelle opere piu' che nelle
parole, "Si diligitis me mandate mea sirvate. (Jn 14:15)
L'amore consiste nella comunicazione dei
beni tra l'amante e l'amanto.
Benefici dellla Creazione
tutte le cose create per l'uomo
Piccola Teresa S. Francesco
Benefici particolari, animo, corpo,
nascita, fortuna.
Benefici di Conservazione
l'uomo e' l'oggetto del governo di Dio
conserva le creature affinche' lo aiutano al fine.
Benefici paricolari, di grazia, pericoli,
scappati, bei non conosciuti.
Benefici di redenzione
L'Eterno Padre da il Figlio
Il Figlio da' il proprio Sangue
Lo Spirito Santo diffonde nei cuori la sua
carita'.
Gesu' - dottrina
virtu'
esempi
La Madonna
la Chiesa
I sacramenti
particolari - vocazione stato religioso
Benefici di glorificazione
Il suo regno, se stesso.
La mia liberta' tutto me stesso
[page 401]
e presenti
Come Iddio abita nelle creature tutte
in elementis - esse
in plantis - vivere,
vegetare
in animalis - sentire
in hominibus - intelligere
in me: esse, vivere, sentire, intelligere
o far di me suo tempio
Dio e' presente in tutti i benefici
Per essenza / perche' e' causa
/ qua di.
Per potenza / poiche' le conserva continuamente
Non come le natura
sesso
Per presenza /
"in ipsum vivimus et movimus et sumus"
(Ac 17:28)[82]
Per grazia /
nel Sagramento
"ad eum veniemus et mansuram faciemus"
(Jn 14:23)[83]
[page 402]
[Homily 196]
Il
nostro vantaggio
"Si hoc fiat sufficit"[84] basterebbe per l'eterna saluta. Facile,
nessuno pou' dire di non poterlo adempire - possiamo essere impediti dal
digiunare, fare penitenza, piegare - ma amare il prossimo mai. (Lk 10:28)[85]
Pace e prosperita' che ne segue.
Discordia "omne regnum in se divisum desolabitur et
domum supro domum cadit". (Mt 12:25) paragona il Vangelo ad un
terremoto.
"Maledictus qui seminat inter fratres
discordiam"
"Pax vobis" nella messa, nella
Comunione.
[page 403]
[Homily 197]
Dell'Eccellenza - Della Necessita'
Comprovazione dalla Sacra Scrittura
S.Giovanni. "Si sic. Deus dilexit
nos; et nos debemus alterutrum deligere". (1Jn 4:11)
Come S. Giovanni ne inferire da questo che
dobbiamo amarci a vicenda e non che dobbiamo amare Dio?
I Per
farci capire l'eccellenza della paterna carita'.
Infatti leggiamo in S. Matteo la domanda
fatta dal Dottore della legge. "Magister quod est mandatum magnum in
legge?" "Diliges Dominum Deum tuum ex toto corde tuo, ex tota anima
tua, e in tota anima tua." Secundum autem simile est huic. "Dileges
prozimum tuum sicut ti ipsum. (Mt 22:36-39)
II Per
significarci; come vanno uniti insieme l'amore di Dio e l'amore del prossimo.
L'amore di Dio e' e dove essere il motivo
dell' amore del prossimo.
"Si diligamus in viam, Deis in nobis
manet, et charitas suis in nobis perfecta est". (1Jn 4:12)
Spicca l'amore che Iddio porta gli uomini
nell' univie l'amore verso di Lui all'amore verso il prossimo.
Un Re che ci msttessi inanzi al suo
servirore.
III Perche'
coll'amore il prossimo si mostra colle opere che si ama Dio.
[page 404]
[Homily 198]
Carita'
Eccellenza - "Deus Caritas est." (1Jn 4:8)
Dio si onora col nome di carita'. La carita' fa del mondo un paradiso - Dove
non e' inferno.
Motivi - E' volonta'di Dio.
S. Giovanni Apostolo la raccomendava
sempre. Racconta di lui S. Gerolamo che essendo vecchio in tutte le feste
facevasi portare i chiesa per un po di predica - Filioli diligite altuutrum -
Perche' sempre la stessa raccomandazione? "quia proeceptum Dominum est,
et si hac solum fiat sufficit."[86] Quando ce l'ha dato Nostro Signore? - Nel
cenacolo dopo la lavanda per le tre volte.
a) Hoc est praeceptum meum ut diligatis
invicem sicut dilesci vos. (Jn 15:12)
b) Hoc modo vobis ut diligatis invicem. (Jn 15:17)
c) Praeceptum meum do vobis ut diligatis invicem (Jn 13:34)
Sicut dilesci vos come ci ha amato? Si abbasso' (Ph 2:7),
si fece uno di noi, sopporte la fame, la sete la stanchezza, la poverta' ed
ogni sorte di patimenti, ha dato il sangue, la vita.
Mando - Mandatum novum do vobis - In hoc cognoscunt
omne omnes quod discipuli miei estis si delictionem habueritis ad
invicem". (Jn 13:34-35)
- questo
e' il testamento di Dio che muoie fra noi".
saremo noi cosi' ingrati da non
osservarlo? - Leggiamo negli atti Apostolici che i primi cristieni "erant
corunum et anima una". (Ac 4:32)
S. Paolo Niente
S. Giovanni Vidi turbam magnum.
A che fanno i Santi in Paradiso? Qual e'
la loro occupazione?
Non giudicate S.
Giacomo "chi sei tu da guiudicare il prossimo? (Jm 4:12)
S. Paolo. "Chi sei tu da giudicare i servi di Dio? Se fanno bene ae avran
meritato da Dio, sa male ne renderanno conto a Lui. (Rm 14:4)
[page 405]
Non condannate
Perdonate
L'uomo e' creato per essere amato e per
amare.
L'amore sta nell'opere e non nelle
parole. |
"Si diligitis me mandate mea servate.
(Jn 14:15) |
Ambulante in delectione sicut et Kies
dilexit nos" (Ep 5:2)
Ridurre alla memoria i benefici:
Benefici di creazione tutto per l'uomo
l'uomo ad imagine di Dio
Benefici di conversazione. L'uomo e' tutto per l'uomo.
Benefici particolari / pericoli scampati - beni el arigiti
Benefici di Redenzione - La chiesa coi suoi vivifici sacramenti.
Benefici di glorificazione
Il Sacramento dilla Penitenza - Secondo posto naufrago cadura
Esame Presenza
di Dio
Dolore sua
grande importanza essenziale - senza dolore non si ottiene perdono - dunque
bisogna che ci applochiamo con tutto lo studio a concepirlo non basta
l'esame, non la confessione ma il dolore ci vuole per cancellare il peccato.
Proponimento Il
dolore non e' atto del senso ma della volonta'. Consiste nella
detestazione del cuore. Consiste nell'odio che si concepisce del
peccato.
Confessione Somma
(apprizziative) cioe' stimando il peccato per quel male sommo che e' percio
abominarlo sopra ogni male.
Penitenza
[page 406]
[Homily 199]
Usare
Carita'
"Estate misericordes sicut et
Pater Coelestis misericors est". (Lk 6:36) Iddio non ci per la
misura gli uomini ma lo stesso sup padre celeste.
Modo
di usare Carita'
Non giudicare |
giudizi temerare sospetti |
Se si vede il prossimo che pecca
[non] pensate male ma abbiate compassione.
San Filippo - sentendo male degli altri temeva di se
Perdonate e vi sare perdonato (Lk 6:37)
Tenerci lontani dalla vendetta non
guardate il compagno che vi fa peccare
Il Signore ha reservato la vendetta per se
"mea est ultio" (Dt 32:35)[87]
Egli fu il primo.
Esempi di Gesu' che domanda perdono per suoi crocifissori
(Lk 23:34)
Il vescovo Cipriano nomina crede il
cornefice
Alacio vende i calaci pei pagani
Il fatto di S.Giovanni Guelberto che si
incontro' nella via con uno che aveva ucciso il suo padre.
Stiamolo e' la misura con cui uno viene pagato - |
Noncinanza |
[page 407]
I mali compagni
Il pastore colla pecora
Con il demonio col cattivo vompagno
Racconta Tommaso Contipratuni di i suo
discepoli
[page 408]
[Homily 200]
Carita'
- Entrano
senza conoscersi. Vivono senza amare.
Muoiono senza
- Se
vivessero per alcun tempo esclameranno
"Bonum est nos hic esse".(Lk 9:33)[88]
Ragioni
I
Volonta' di Dio
S. Giovanni: "filioli diligate
alterutrum.
Praeceptum Dei est si hoc fiat sufficit."[89]
Quando nella cena.
Modi - Sicut dilexi vos
(Jn 15:12)
Vantaggi
Si hoc fiat sufficit.
[page 409]
[Homily 201]
Carita' Caritatem ed invicem habentes quod est
vinculum perfectionis (Col 3:14)
Volonta' di Dio (quia praeceptum Domini est) [90]
S. Giovanni Apostolo il discepolo della
carita'
- quel che racconta di lue S. Gerolamo -
"quia preaceptum domini est, et si non solum fiat sufficit."
Nostro vantaggio (Si hoc fiat sufficit)
- perche chi ama il proccimo, ama Dio ed
amando Iddio ed il prossimo - si osserva tutto la legge si acquista il paradiso.
(1Jn 4:20)
- si puo' essere esenti dall'orazione, dal
digiunt, e dagli atti comuni - ma giammai dal'amare il prossimo.
- David "ecce quam bonum"
(Ps 132:1) etc - Comunita' con carita' e' paradiso - I santi in paradiso
si amano Dio si amano tra di loro. S. Giov. Hoc domus Dei et porta coeli
(Gn 28:17)
vantaggio la prosperita' della casa
-
in un regno la querra e la pace -
- per contrario. "regnum divisum
desolabitur et domus sopra domum cadet" (Mt 12:25)
La pace regno
Con la Carita' in una comunita'
La pioggia su in terreno
Con la carita' in una comunita'
Al contrario la descordia
"Regnum divisum desolabitur et domus
supra domum cadet." (Mt 12:25)
Grande danno quando traspare al di fuori.
[page 410]
S. Giovanni "Praecepti
Deum est" Esempio della 2 persona della Santissima Trinita.
Si hac fiat sufficit
[page 411]
[Homily 202]
"Beati misericordiosi quoniam ipsi
misericordiam consequentur" (Mt 5:7)
La
misericordia, dice S. Agostino e' una compassione (tbatia) nel nostro coure
dell'alturi miseria. E San Tomaso dice che la misericordia e' una virtu' molto
grata a Dio e cara agli uomini. Ora e' appunto un atto di questa bella virtu'
che viene da noi frichiesta. Ed a muoverci ad emetterla siamo oggi invitati a
gettare il nostro sguardo sul letto di un moribondo osservatelo dove va? egli
va nell'eternita' "ibit homo in domo eternitatis" (Qo 12:5) una
eternita' beata se muore in grazia di Dio od una eternita' di pen se esce da
questo mondo eternitatis" una eternita' beata se muore in grazia di Dio od
una eternita' di pene se esce da questo mondo in peccato mortale". Oh che
momento terribile; - Cade, dice S. Bernardo, cade una bestia da soma e si
trovano braccia pietose per rialzarla. Un'anima anzi, migliaia di anime cadono
nel peccato e nell' inferno e se ne da penciero all'ora della morte di un
peccatore il demonio sapendo che non gli rimangono piu' che pochi minuti per
tentare qull'anima e guadagnarla per sempre, si avvicina al morente con rabbia
grande, e moltiplica i suoi sforzi per perderla "descendit diabolus habeus
iram magnam scius quid modicu tempus habet". (Rv 12:12) - ora vedete
quntunque la morte di giusti sia ordinariamente piena di pace e di contentezza,
pure talora per divina disposizione, il demonio ha facolta' di tentarli
gravamente, come si legge di S. Andrea Avellino, il quale fu circondato durante
l'agonia da numerosissimi demoni e fu visto tremare, peangere, ed iscurarci in
volto. Che cosa sara' dunque dei poveri peccatori i quali hanno trascurato in
vita l'anima loro? Anime' quale spavento non iacutera' loro il pensiero delle
loro colpe e della dannazione vicina. Come vorebbero por ritornare indietro. Come
bene direbbero colui che li aiutasse in quei terribili frangenti a fare una
santa morte e ad evitare l'inferno.
La
Chiesa madre tenerissima dioe fedli moltiplica le sue premure attorno il
letto dei miribondi. Il retuale romano cintiene calde esortazioni ai sacerdoti
affinche' spieghino il maggio zelo possibile nell' assistere gli
[page 412]
agonizzanti. Quanti bellissime preghiere non metto loro sul labbro Essa
conosce a pieno quanto le anime hanno costato al suo sposo Divino; sa che da
una buona o cattiva morte dipende l'eternita' felice o sventurato dei suoi
figli, che la grazia di una santa morte e' la piu' grande che si possa
ricevere, anzi il cimplemento, il coranamento di tutte le altre grazie. - Ma
molti mono che fuggono alle cure materne della Chiesa non solo fra gli infedeli
e fra gli eretici ma eziandio fra i cattolici, causa il numero ogno crescente
delle morti improvvise e la scarsita' dei sacerdoti in certe regioni.
Ora
eccola voce della misericordia: Chi pensera' a questi infelici? Chi verra' loro
in aiuto? Chi li strappera' dagli attigli di Satana, che gia' sembra sicuro
della preda?
Ecco
qua' e' la "Pia Unione de Transito di San Giuseppe" alla quale
stamane state pe essere ascritte. Si per mezzo di un Apostolato di preghiera e
di mortificazione alle quale la Pia Unione vi invita di praticare voi potrete
recare un bene un sollievo immenso a quste anme che continuamente partono per
l'altro mondo. Vendete il numero degli uomini che popolano la terra si fa resalire
a 1,500,000,000 in questo principio del secolo XX - Ebbene da accurate
statistiche resulta che ogni anno 50 milioni di vite umane sono troncate dalla
falce della morte. Sono dunque a un prsso 1.50 mila morti al giorno, 6,000
all'ora, 100 al minuto secondo - Con ogni palpito del mio cuore, un altro
cuore, mano cessa di palpitare.
[page 413]
[Homily 203]
La
sua maggiore carita' risplende nell'offrire il suo figlio Gesu' per la salvezza
degli uomini.
Questa
carita' in Cielo non e' scemata ma cresciuta, "quia magis nunc videt
hominum miserias.
Ecco
quanto e' ragione all'ultimo del mese festeggiamo il Cuore di Maria.
Lo
festeggia col cercare di imitarla. Abbiam usato qualche parola che potesse
offendere il nostro porssimo. Risolviamo adesso prima di abbondanare la
cappella.
Il
mezzo e' con il Sacro Cuore di Gesu' "Cor Mariae cor Jesu".
Chiusura
del mese di Maggio.
[page 414]
[Homily 204][91]
Della
confessione
"Ut homo ordinet vitam suam
Secunda post nam fraqium tabula.
Esame (non il particolare) ma il generale
- da farci tutti i giorni in:
I |
Presenza idi Dio o Ringraziamento |
|
II |
Domandar luce |
|
III |
Pensieri se si a consento - se si da
ascolto per alcun poco |
|
IV |
Implorare il perdono - Dolore - |
|
|
Dolore imperfetto |
- disonore, perdita di beni temporali
malattia, castigo |
|
Dolore perfetto |
- L'amore solo di Dio, |
Mezzi per otteneri il perdono ed il Dolore
1. Preghiera, 2, Penitenza, I
considerazioni dei motivi che ocitano al pentimento
[page 415]
Del Proprio
Il pentimento ha due faccie |
- coll'una guarda il passato e si chiamo
Dolore |
Fermo |
occasione prossime |
"Attende
lectioni" (1Tm 4:13)
La
Confessione
umile |
sia umile internamente ed
esternamente |
|
Tutti, col numero o presso o poco |
Soddisfazione
Quanto diverso il tribunale di Dio da
quello degli uomini - Iddio esercita la misericordio senza escludere il castigo
E' di consiglio aggiungere alla penitenza
del confessore
E' parte integrale - si faccia presto.
[page 416]
[Homily 206]
Il
Sacramento della Penitenza
I Il vero,il sommo, l'unico male e'
il peccato - Il remedio e' la penitenza - Gesu' Cristo ne istituisce un
sacramento. Che sarebbe della maggior parte dei Cristiani se dopo il Battesimo
non vi fosse altro remedio? Gli angeli condannati dopo il primo peccato - La
giustizia umano condanna al primo delitto.
II Che pretende Dio per usarci tanta
misericordia? Non torture, non per poche volte, non restringe la facolta' alle
alte dignita' della Chiesa.
Medico che
guarisce ...
III Naaman Diro ed il Profeta Eliseo ...
lavarsi sette volte al fuime Giordano (2K 5:27)...
Racconta S. Bonaventura che mentre San Francesco ...
S.Beda, di un oeccatore che non sapeva risolvere di confessarsi mori' disperato.
IV Se anche non si vien tolto il tempo,
possiamo perdere la grazia, ci mettiamo in oericolo di perderla.
V Chi differisce non merita la grazia.
VI Riflettano gli accidiosi.
VII Danni e pericoli degli accidiosi.
VIII Perdono gli assiti del Confessore come
medico, Maestro, Giudice, Padre.
IX La pratica della confessione ci fa
esercitati nella Fede, Speranza e Carita', e le virtu' morali.
X L'esame di coscienza ci conduce alla
noi stessi.
XI Viene domata la superbia.
XII S.Alfonso M. de Liguori - S. Brigida.
S. Caterina S. Carlo Borromeo, ogni mattrina pensa di celebrare la messa.
XIII Imitiamo i santi - quante cure per
conservare il corpo - abbiamo almeno le stesse per conservare l'anima.
XIV Il giovane prigioniero che non voleva
confessarsi e fa trovato morto.
[page 417]
[Homily 207]
Confessione
obbligo ossia necessita'
- Il paradiso si entra coll'innocenza
conservatoa o ricuperatoa - "Secunda fost naufraia tabula"
- E' un precetto. Il Concilio di
Trento
- La Chiesa obbliga una volta ma il mio
desiderio
Vantaggi della Confessione
E' un rimedio sicuro contro il
peccato.
E' un rimedio divino - il suo sangue divino.
E' un rimedio pei peccati piu' gravi, piu' segreti.
E' un antidoto del peccato.
E' un rimedio pronto.
E' un rimedio facile poiche' e' padre, e' medico deve
applicarlo - il prete, e' medico, e' costretto al segreto. Ha lo stesso potere
di Gesu' Cristo.
E' un remedio dolce e consolante.
Qualita' della Confessione.
Sincera
Umile, unita al Dolore interno ed al proposito generose.
[page 418]
[Homily 208]
La
vita di Gesu' in terra e' stata un atto di donazione di se stesso. E
quelli che chiama alla sua sequela li vuole prfettamente uguali a se - Sono
vittime con Gesu' vittima. Nei campi della missione e' dato ad alcune di
mescolare il proprio sangue a quello di Gesu' - Ma tutte sono tenute di dare se
stesse.
Ha
dato il propio lavoro, il proprio ripose - Predicare, insegnare,
guarire, consolare. I giorni non sono suoi, sono alla disposizione di tutti -
le notti che non passa nell'orazione li impiega coi descepoli - notti insonni,
parti in fretta, viaggi al sole, stanchezza,
Lo
fa indietreggiare, ne calunnie. Gesu' ha abbandonato tutto. Disprezzi -
ingratitudine. Si stanca, si riduce in niente con abnegazione.
Anche
la religiosa di vita attiva deve darsi tutta pei suoi fratelli. Essa unita al
suo sposo Gesu' diviene vittima pei peccati di tutti, per il bene di tutti - Il
lavoro, il riposo, il tempo, le forze, la vita stessa non sono piu' suoi ma
essa ha dato tutto, ha consagrato tutto a Dio.
"Abnegat
semetipsum" (Mt 16:24)
"Qui
volt venire abnegat semetipsum" (Mt 16:24)
"I
sacrifici e gli olocauste non ti sono stati aggredevoli. Tu mi hai dato un
corpo". (Hb 10:5) Si tu mi hai dato un corpo, un cuore, un' anima,
ecco in te li offro, li consacro alla gloria alla salute delle animae.
[page 419]
[Homily 209]
III Nella
sua generosita' Gesu' ha abbandonato tutto - Come Verbo ha lasciato il cielo,
il riposo che gustava nel sen del padre, la pace dell'eterna beatitudine - Come
uomo ha abbandonato tutto per abbracciare una vita di sofferenze e sacrificio.
La
religiosa ad imitazione del suo sposo ed in unione a Lui coi tre voti di
ubbidienza, peverta' e castita', essa abbandona tutto e si slancia nel suo
fervore - rinunzia a tutto cio' che sa si terra. Essa chiude il suo cuore ai
sentimenti del mondo e lo apre e lo riempie dei sentimenti del cuore del suo
sposo.
Si
Gesu' il suo riposo, Gesu' la sua consolazione Gesu' la sua pace. Gesu' durante
tuttala sua vita, Gesu' sopratutto nel punto della sua morte, Gesu' per tutta
l'erernita'.
[page 420]
[Homily 210]
Qualita'
Sia sincera
totale: spirito
sensi
irrevocabile
Doveri
Diveniamo figli, servi, sudditi.
sunque onorarla, servirla, amarla
Pregarla
Imitare le sue virtu'
Diffondere il suo culto
Vantaggi
Le parola di Dio piu' fruttuosa
L'istituto diventa l'immagine di Nazareth.
Il nostro lusso ci santifica.
Se saremo in terra saremo anche in cielo.
[page 421]
[Homily 211]
Gratia
Dei vita aeterna
Eccoci
alla fine. Rinvitgorite in noi la grazia che vogliamo conservare.
La
grazia e' dono di Dio solo - tutti gli uomini, tutti gli angeli? no
- Per
la grazia era necessario che Dio si facesse uomo - necessario per la salute
- La
nostra santificazione, oggetto della grazia.
- Dalle
fedelta alle grazie dipende la nostra saluta.
Nel ritiro abbiamo studiate la nostra
fedelta'
Mezzi
- Stima
- della grazia
- Ogni grade di grazia corrisponde ad i gradi di gloria vuol
dire Maggiore conoscenza di Dio ed amore.
- Allontanare cio' che impedisce l'azione della grazia.
dissipazione - attacco alle creature
Meditazione ed esame.
- Dopo
un numero di anni ne arrivera' un giono che per noi sara' l'ultimo.
Come
morremo? dove? quando?
Supponiamo uno stato di tiepidezza l'annunzio della morte
- impreparata. Vede tutta la vita una catena di peccati vieniali, ma il doppoi
di mortali
- Forse
certe di non aver passato i confini del male
- Esercizi
di pieta' mormarazioni - sguardi.
- In
vita chiudeva gli occhi, ma ora colle porte addietro le si aprono
Opere buone sono il prezzo e non dono pel paradiso
Altro e' il fare opere buone altro
il farle bene.
[page 422]
[Homily 212]
"Vos contris tabimini sed tristitia
vestra con verlitur in gaudium". (Jn 16:20)
- Abramo
chiesto da Dio a sacrificare il proprio figlio. (Gn 22:9-14)
- Che
un padre immoli il figlio e' la prova magna.
- Eppure
le spose delSignore sono provate con una maggiore - l'aridita' la desolazione
- Ma
come Abramo sara' glorificazione
In che
consiste la prova
- Sottrazione
delle consolazioni sensibili.
- L'effetto
di tale ritiro e' chiamato notte.
S. Teresa cessa il fervore dello spirito - mi pare di non
aver fatto alcun bene - le sofferenze mi opprimono non pensare a Dio non so
dove sono.
- S.
Alfonso sulla fine dei suoi giorni Per le anime unite a Dio vi sono
sofferenze piu' crudeli della morte - timore di peccato - inclinazione al male
- sentirsi lontano da Dio. Chi sa se mi salvero' non permetta si che io sia
dannato
Gesu' Cristo soffre l'abbandono del Padre. Si vide carico du
tutti e' peccati del mondo.
Perche' appaghi chi ama? non puo renderli
buoni senza flagellarli?
Come la vita corporale cresce a grandi,
cosi' la spirituale
Come il metallo per diverntare utensile.
Quid
durante la prova?
Si sottomette alla volonta' di Dio.
Aspetti con pazienza la calma
Si confidi nell'aiuto del Signore
Aspetti le sue misericordie.
Continiamo
a fare tutti i doveri ed obblighi trascinandosi accorrendo agli esercizi di
pieta' agli atti comuni. Atti di fede, speranza, carita'. Non si mantenga
chiusa col cuore ma palesi le sue angoscie.
[page 423]
Abbiamo la sorte di
essere desolati ma consolati - Vos contentabimus etc. Come ad Abramo
cosi' alla buona religiosa.
Pace in vita |
|
affare |
Tranquillita' |
in morte |
beni |
Gloria |
in Paradiso |
occupazioni |
|
tutti i beni |
|
visione |
Possesso |
Godimento |
Ecco le eterne consolazioni alle stesse
desolazioni.
[page 424]
[Homily 213]
Predica I
Nel creare l'uomo Iddio gli assegno' un
fine.
Questo fine assegnato all'uomo e' lo
stesso Dio. Percio' l'uomo poi in quanto Cristiano nelle azioni di una vita
deve unitare l'esempoi di Gesu' Cristo. Lo deve imitare nell' innocensa, e
percio' deve tendere a sradicare dal suo cuore lo spirito della prevaricazione,
mantenendosi sempre in tutto e dappertutto uniforme al fine che gli e' stato da
Dio prefisso. Lo deve imitare nell'umilta'. e' percio' non deve mai'
compiacersi di se stesso, della sua posicione, della sua buona nascita, ne
compiacersi nella lode da altri tributatagli.
Lo deve imitare nell'ubbediensa, e
l'ubbedienza che il cristiono deve esercitare non consiste slotanto nella
esterna sottomissione ai cimandi dei superiori ma deve in particolor modo
consistere in un fermo e determinato sentimento di voler sottomettersi
all'altrui volonta'
S. Luigi Gonsaga gradiva piu' l'ubbedienza
ed un suo compagno, che ad un suo superiore, poichei nella prima non alcun
influenza di autorita', scorgisi di piu' la determinata volonta' all'
ubbidienza.
Lo deve imitare nella mortificazione di
tutti i sensi in particolar modo di quello della vista, poiche' gli occhi sono
quegli per cui l'altoppestifero del peccato entra, penetra e s'infiltra nell'
anima nostra unbrattandola dal buio poi' nefando, ad allontanandola dall'immagine
di Dio, che per natura porta, la rende simile a Satana.
L'uomo cristiano poi' in quanto
ecclesiastico, deve mantenersi fedele al controllo ch con Dio stipulo',
dedicandisi tutto a lui, donando se a lui in anima e corpo. E seccome
l'ecclesiastico ha da Dio ricevuta la grasia della vocazione, cosi' piu' degli
altri deve essere a Dio grato di essere da lui piu dagli altri prediletto. Percio'
a Dio deve dedicare la sua liberta', ed essere seimpre pronto a dare anche la
vita per amor di Dio.
All'ecclesiastico poi e' di somma
necessita la meditazione
[page 425]
mentre non la e' in un secolare, poiche' un secolare entrando in chiesa ad
osservando il rito ecclesiastico piu' essere edificato e rapito nell'
eccellenza della nostra reigione, ma all'ecclesiastico stesso non e' dato di
appagarsi di questo sentimento poiche' e' lui stesso quello che mette in alto
il rito della Chiesa.
Percio' un buon ecclesiastico non deve mai
abbandonare la meditazione, poiche' questo e' il nutrimento eccellente della
anima sua.
Dalle fatte reflessioni in queta prima
predica, resolvo si assistere colla massima attenzione alla meditazione della
mattina che in comune facciamo in cappella.
[page 426]
[Homily 214]
Predica
II
Il peccato e' un gran male in se stesso. Suoi
pessimi effetti mel tempo, e nell'eternita'.
Il peccato e' la prevaricazione dalla
Legge di Dio, e siccome disubbidienza alla legge importa mancanze di rispetto
ed offesa all'autorita' da cui promarra, cosi' il peccato e' offesa di Dio,
ribellione dell'uomo contro il suo Creatore e conservatore. Ora Iddio e' il
Sommo Ente, e siccome l'azione e proporzionata al fine, ed il peccato tende
direttamente ad offendere Iddio, cosi' il peccato e' l'offesa somma e percio'
stesso il sommo male che l'uomo puo' operare. L'enormita' della bruttessa del
peccato e'tanto piu' ingrandita dall#essere Iddio immenso infatti trovandosi
Egli dappertutto noi di neccessita commettiomo il peccato in sua presenza.
Col peccato mortale si allontana
dall'anima mostra la grasia di Dio e percio' stesso si rende immediatamente
schiavo a demonio. L'ecclesiastico poi' piu d'ogno altro deve grardarsi dal
peccato e dove mantenersi puro poiche' se non e' ancora sacerdote, pure aspira
al sacerdozio; sd il sacerdote puo' fare, poiche' fa scendere nelle sue mani lo
stesso corpo di Gesu' ed a questo tal pensiero si vede chiaramente qual
mondezza d'animo deve il sacerdote avere.
Se l'uomo p...... uscendo dal tempo
nell'eternita' si trova in peccato mortale piomba direttamente giu'
nell'inferno poiche' la Divina Giustizia tanto esige: dove per sempre sempre
rimarra' senza speranza di uscire mai' mai'. E se sara' sacerdote soffrira'
ancor piu' degli altri dannati dappoiche' il suo carattere rimarra' sempre quel
stella lucenti anche' laggiu' negli abissi; e cosi' attitera' maggior
attenzione dei demoni e degli altri dannati. I demoni gli danno addosso per
l'odio che portano ad un tal carattere, che tante sconfitte da loro qui giu' in
terra; gli altri dannati gli daranno adosso dicendogli "anche tu sei qui
venute, tu che tanto grazia dal Signor hai ricevuto. Oh se l'avessimo ricevuto
noi quanto meglio di te l' avremmo custodita ed operata.
Risolvo di schivare il peccato non solo
mortatle ma anche il veniale.
[page 427]
Dice un scrittore che la
giovinezza θ l'etΰ della bellezza, dell'allerezza, e della generositΰ.
La bellezza del giovane ecclesiastico deve consistere nella candidezza
della propria anima, e nell'avere in se radicata la virtω della castitΰ, perciς
ciascuno deve procurare non solo di non fare peccati contro la castitΰ ma
eziando perfezionarsi in questa vita, di modo che uscito dal collegio e
trovatesi in mezzo al mondo attorniato da numerosi pericoli, abbia in se il
mezzo potente per difendersi dale cadute.
IV
Il giovane ecclesiastico si manterrΰ allegro col tenersi scevro da
qualunque peccato, e perciς stesso conforme sempre alla Legge Divina.
La generositΰ poi del giovane ecclesiatico deve consistere nello studio
indefesso; e se il suo intelletto gli permette di fare per dieci non deve
contentarsi di qualtro, poichθ se Iddio gli diede l'ingegno glielo diede per
avvantaggiare colla sua scienza si ed il suo prossimo, quindi fedandosi nel suo
ingegno ed occupandosi poco allo studio avrΰ con ciς abusato del dono da Dio
datogli e perciς stesso avrΰ offeso lo stesso Dio.
Perciς da questa riflessione risolvo di
darmi allo studio con tutto animo, considerando di sottomettermi con ciς
facendo al commando del lavoro che Iddio impose all'uomo; e risolve ancora di
tener sempre lontana da me la noia dello studio.
Dalla riflessione su questo punto risolvo di accostarmi spesso al
sacramento della penitenza, cioθ a dire per lo meno tre volte alla settimana.
[page 428]
Che fare colle mie male
inclinazioni
"Omnis possum in esqui nos confortat." (Ph 4:13)
---- the end ----
Bibliography: Manresa: Or the Spiritual
Exercises of St Ignatius for General Use. New Edition. London: Burns &
Oates, n.d.
Ignatius of Loyola. The Spiritual
Exercises and selected works. Edited by George E Ganss. New York: Paulist
Press, 1991.
[1]
De Piro may be addressing the Sisters of Charity of St Joan Antide
Thouret.
[2] De Piro is addressing female
religious.
[3] Daughters of the Sacred Heart,
founded in
[4] "et vos estote parati quia qua hora non
putatis Filius hominis venit" / "You too must stand ready, because
the Son of man is coming at an hour you do not expect."
[5] = Came back.
[6] = Disfigure.
[7] = Woodworm.
[8] = Gnaw, eats away.
[9] = Weakens the energy (enthusiasm).
[10] = Thriving (blossoming) of virtue.
[11] = Stagnates.
[12] See note at the beginning of the
previous homily, 109 page 284. The foundress was still alive when this renewal
of the vows took place and may well have been present.
[13] Pope:
03.09.1914 - 22.01.1922.
[14] Canonised on May 13, 1920.
De Piro also preached on the occasion of the canonisation of Margaret Mary
Alacoque, see homily 165, volume 2, page 59. De Piro often refers to this
saint in his homilies about the Eucharist and the Sacred Heart, in volume 1.
[15] May 15, 1919.
[16]
[17] Like homily 111, this homily is also
delivered to the Superiors of the Franciscan Sisters of the Heart of Jesus. See
note at end of homily.
[18] "hoc est praeceptum meum ut diligatis
invicem sicut dilexi vos"
/ " This is my commandment: love one another, as I have loved you."
[19]
[20] Should this read: 'consacrarlo' ?
[21] Compare to conclusion of homily 109,
p 285.
[22] Compare to homily 91.
[23] Arthur. Bonnici, Period IV - 18001975, vol. 3 of History of the Church in
[24] Opera di Buona Morte
[25] From the Eucharistic Prayer: "Dominus vobiscum. Et cum spiritu tuo.
Sursum corda. Habemus ad dominum. Gratias agamus domino deo nostro. Dignum et
justum est. Vere dignum et justum est, equum et salutare. Nos tibi semper et
ubique gratias agere domine sancte pater omnipotens eterne deus. Per christurn
dominum nostrum. Per quem majestatem tuam laudant angeli adorant dominationes
tremunt potestates."
[26] Confer Spiritual Exercises number
23. (Foundation and Principle)
[27] Compare to homily 1.
[28] 1917 Code of Canon Law.
[29] Compare to homily 118.
[30] Cf. Manresa p. 19.
[31] Confer Spiritual Exercises, week 1,
number 23. cf
[32] Confer Spiritual Exercises number
23. (Foundation and Principle)
[33] Compare to homily 142.
[34] Confer Spiritual Exercises number
23. (Foundation and Principle)
[35] Spiritual Exercises number 23
(check)
[36] Compare to homily 120 footnotes.
[37] Compare to homily 142.
[38] Cf Manresa p 34. Spiritual Exercises
number 23: Principle and foundation.
[39] Cf. Spiritual Exercises no. 58 pt 4.
[40] Cf. Spiritual Exercises no. 52.
[41] Cf. Manresa vol 1, p 254.
[42] Original numbering: 89.
[43] "In ictu oculi"
[44] Cf. Minera vol 1 p 636.
[45] Old numbering 118.
[46] Cf Segneri vol 1, xv, 1.
[47] Cf Segneri vol 1, xxviii, 12.
[48] Cf Miniera vol 1 p 235.
[49] "As a man lives, so shall he die" a proverb.
[50] Compare to homily 155
[51] Cf homilies p 355.
[52] Cf. Miniera vol 1, p 254, secondo
giorno.
[53] Compare to homily 165.
[54] Compare to homilies page 356.
[55] Compare to homilies pages 342, 352.
[56] Compare to homily 164.
[57] Compare to homilies p 353.
[58] Cf Spiritual Exercises 65-70;
[59] Cf homilies page 366.
[60] Cf Manresa p 87; Miniera vol 1 p
409.
[61] Cf homilies page 361.
[62] Compare to homly 169.
[63] Cf homilies page 361.
[64] Cf homilies page 366.
[65] Cf Manresa p 87; Miniera vol 1 p
409.
[66] Cf homilies page 360.
[67] Compare to homily 172.
[68] Compare to homily 167.
[69] Compare to homily 170.
[70] Cf homilies p 359.
[71] Cf homilies p 359.
[72] Compare to homily 176.
[73] Compare to homily 174.
[74] Compare to homily 174;
[75] Compare to homily 180.
[76] Compare to homily 179.
[77] Compare to homily 187.
[78] Compare to homily 28.
[79] Compare to homily 186.
[80] Is this a reference to the feast of
the Body and Blood of Christ?
[81] Emile Bougaud, Il cristianesimo ed i tempi presenti, 5 v, (Torino [Italy]:
Tipgrafia Pontificia. 1912) (Christianisme
et les temps prιsents, di Monsignor E. Bougaud, vescovo di Laval; versione
italiana sulla IV edizione francese; riveduta, correta ed aumentata
dell'arciprete Ferdinando Cristi.) (Already published in 1902.)
[82] " in
ipso enim vivimus et movemur et sumus sicut et quidam vestrum poetarum dixerunt ipsius enim et
genus sumus" / " ce it is in him that we live, and move, and exist,
as indeed some of your own writers have said: We are all his children."
[83] "respondit Iesus et dixit ei si quis
diligit me sermonem meum
servabit et Pater meus diliget eum et ad eum veniemus et mansiones apud eum
faciemus" / " us replied: Anyone who loves me will keep my word,
and my Father will love him, and we shall come to him and make a home in him."
[84]
[85] "dixitque illi recte respondisti hoc fac et
vives" / "Jesus said to him, `You have answered right,
do this and life is yours.'"
[86]
[87] "mea est ultio et ego retribuam in tempore
ut labatur pes eorum
iuxta est dies perditionis et adesse festinant tempora" / "Vengeance
is mine, I will pay them back, for the time when they make a false step. For
the day of their ruin is close, doom is rushing towards them, for he will see
to it that their power fails. that neither serf nor free man remains."
[88] "et factum est cum discederent ab illo ait
Petrus ad Iesum
praeceptor bonum est nos hic esse et faciamus tria tabernacula unum tibi et
unum Mosi et unum Heliae nesciens quid diceret" / "As these were
leaving him, Peter said to Jesus, `Master, it is wonderful for us to be here;
so let us make three shelters, one for you, one for Moses and one for Elijah.'
He did not know what he was saying."
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[91] Old numbering: 74